redazione

Marco Zurzolo in concerto al Teatro San Ferdinando

Sabato 5 marzo alle ore 21:00 al Teatro San Ferdinando di Napoli si terrà il concerto di Marco Zurzolo Rino in memoria del fratello e a raccontarci tutto di Rino Zurzolo sarà  la sua musica, protagonista di questo tanto desiderato progetto voluto da Marco Zurzolo. Questo concerto rappresenta l’unico vero omaggio che Rino “l’uomo musica” avrebbe gradito ed è l’unico atto d’amore importante per tutti i musicisti che vi hanno collaborato, per il suo pubblico e per le future generazioni.

Questo lavoro, nasce dall’amore, dalla stima, dalla voglia di ricordare un grande musicista, fratello, amico permettendo a tutti noi di godere dell’ascolto dei suoi brani riarrangiati da coloro che hanno potuto così raccontare il loro legame e la storia che li ha uniti a Rino nel corso degli anni.

Marco Zurzolo

Marco Zurzolo

Marco Zurzolo è sassofonista, compositore, direttore ed arrangiatore. Ha collaborato con molti artisti italiani ed internazionali, fra cui Archie Shepp, Chet Baker, Gil Goldstein, Omar Sosa, Joe Lovano, Airto Lidsay, Pino Daniele, Roul de Sousa, Pietro Tonolo, Kocani Orkestar, Billy Preston, Bryan Ferry, Renaud Garcia Fons, Richard Galliano, Rita Marley, Stefano Bollani, Solomon Burkes, Van Morrison, Don Moye and Art Ensemble of Chicago, Mike Minieri, Enrico Pierannunzi, Marc Johnson e molti altri. Dal 1995 ha iniziato la sua attività compositiva pubblicando 13 album, distribuiti attualmente in Europa ed in Canada. Ha composto numerose colonne sonore per il cinema, il teatro e la televisione. Ha vinto prestigiosi premi, fra cui Il premio qualità del Ministero della Cultura. Collabora con Giancarlo Giannini e Maurizio De Giovanni. Ha partecipato con grande successo ai più importanti festival internazionali, fra cui: Umbria Jazz, Festival International de Jazz de Montreal Opera House, Cairo, Festival de Quebec, Blue Note New York, Blue Note Milano, Bayamo, San Paulo, Euro Jazz Festival Mexico.

 Gigi De Rienzo, bassista, autore e produttore napoletano, si forma con musicisti come Don Cherry e Paul Buckmaster. Ha collaborato con moltissimi artisti in vari ruoli. Con Toni Esposito con cui partecipa a dischi storici e festival internazionali (Montreaux jazz, etc.), con Edoardo Bennato, del quale sarà a più riprese prima bassista e poi produttore/arrangiatore firmandone i grandi successi, e con Eugenio Bennato. Lavora con Pino Daniele in tournée e in studio dando un forte contributo alla produzione del capolavoro Nero a metà. Collabora con James Senese, con Eduardo De Crescenzo per il quale ha realizzato album, scritto canzoni e suonato dal vivo. Ha prodotto gli Almamegretta, curato lo spettacolo evento Tutta n’ata storia di Pino Daniele, diretto il combo di musicisti dello spettacolo Passione tratto dal film di J.Turturro. Ha scritto per Mina e Celentano. Ha collaborato con Andrea Bocelli, Irene Grandi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, Mia Martini, Lina Sastri, Enzo Gragnaniello, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto Murolo, Peppe Barra. Nino Buonocore, Hamish Stuart, Daniele Sepe, Tullio De Piscopo e molti altri.

 concerto di Marco Zurzolo al Teatro San Ferdinando

concerto di Marco Zurzolo al Teatro San Ferdinando

Vittorio Riva negli anni Ottanta intraprende l’attività professionale in qualità di turnista. Il 1982 segna l’inizio della collaborazione artistica con Gino Paoli. Incide poi con molti artisti nazionali e stranieri tra i quali: Zucchero, Giorgia, Mia Martini, Vecchioni, Vanoni, D’Alessio, Bennato, Concato, Toquinho, Niky Nicolai, Murolo, Zizi Possi, Netinho, De Crescenzo, De Sio, Alan Sorrenti, Paola Turci, Di Capri, etc. Parallelamente si dedica all’approfondimento di altri generi musicali, collaborando, sia in studio che live, con artisti italiani e di fama internazionale quali: Chet Baker, Mike Minieri, Marc Jhonson, Phil Manzanera, James Senese, Marco Zurzolo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo…

Lino Cannavacciuolo, musicista eclettico e travolgente originario di Pozzuoli, si diploma al conservatorio di San Pietro a Majella sotto la guida e l’occhio dei maestri Giuseppe Prencipe e Angelo Gaudino. Il suo debutto da professionista è stato precoce e prestigioso: nel 1981 viene infatti scritturato dalla compagnia di Luca De Filippo per lo spettacolo La donna è mobile con la regia del grande Eduardo De Filippo ed è sempre nell’81 con lo spettacolo Peppe e Barra che avviene l’incontro con l’attore cantante Peppe Barra che si rivelerà in seguito fondamentale per entrambi.
Numerose e prestigiose le collaborazioni con musicisti di diversa natura musicale: Tony Levin, Danilo Rossi, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, James Senese, Eugenio Bennato, Alfio Antico, Solis String Quartet, Ernesto Vitolo, Savio Riccardi, Antonio Infantino, Don Moye, Joe Amoruso, Luigi Lai, Enzo Avitabile, Fratelli Mancuso, Lina

Sastri, Toni Esposito, Alan Wurzburger, Gino Evangelista, John Giblin, Jenny Sorrenti, Gabin Debir, Patrizio Trampetti, Dennis Bovell.

Pino Tafuto, pianista, compositore, produttore, direttore d’orchestra inizia gli studi musicali giovanissimo, diplomato in pianoforte, affianca allo studio classico quello jazzistico. Vanta diverse collaborazioni con l’orchestra della Rai di musica leggera realizzando nel corso degli anni, spettacoli televisivi in qualità di pianista arrangiatore. Importante l’incontro con il cantautore genovese Gino Paoli, con il quale collabora nei suoi tour e successivamente
con Ornella Vanoni/Gino Paoli in  “Ti ricordi? No, non mi ricordo.”, definita miglior tournee teatrale dell’anno 2005. Nel circuito jazzistico Pino suona con musicisti di livello internazionale quali: Richard Galliano, Solis String Quartet, Flavio Boltro e Rosario Giuliani. Suona e collabora con molti artisti del panorama Italiano, tra cui: Nino Barbieri, Tullio Buonocore, Mario Biondi, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Lina Sastri, Joe de Piscopo, Sal da Vinci, Maria Nazionale, Michele Placido, Giuliana De Sio e molti altri.

Terræmotus Neapolitan Talent (Tnt) al Trianon Viviani

Ottava puntata del contest del teatro della Canzone napoletana, alla ricerca delle nuove voci “esplosive”.

Ideato dal direttore artistico Marisa Laurito e presentato da Gennaro Monti con Tiziana De Giacomo, il talent show vede i concorrenti – da cinque a sette per serata – che si esibiscono sul palco del teatro, per il pubblico presente in sala e per i navigatori collegati in diretta streaming sulla pagina Facebook del Trianon Viviani. Al termine di ogni puntata una qualificata giuria tecnica, presieduta dal regista Bruno Garofalo, stila, a insindacabile giudizio, una classifica, tenendo conto del consenso espresso dal pubblico in sala e dai likes registrati sui social, e proclama il vincitore della serata che accederà alla fase finale. I due migliori talenti esplosivi che si aggiudicheranno la finale potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.

Terræmotus Neapolitan Talent

Terræmotus Neapolitan Talent

Le candidature sono aperte fino all’esaurimento delle partecipazioni previste. Il regolamento è all’indirizzo teatrotrianon.org/terraemotus-neapolitan-talent.

Tutte le serate di Tnt sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

È possibile rivedere le tappe precedenti – che hanno visto l’affermazione come vincitori di Marianita CarforaFederica RaimoChiara CampitelliEnzo EspositoFabiana RussoFrancesca Curti Giardina e Daniele Esposito – sulla webtv del sito istituzionale e sul canale youtube del teatro.

Premio Internazionale Danza Carlo Gesualdo

La danza protagonista ai massimi livelli, grazie alla presenza dei suoi maggiori esponenti provenienti da tutto il mondo, che trasformeranno il palcoscenico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino in un luogo magico e straripante di bellezza. Ma l’intento da parte degli organizzatori è anche quello di aprire all’arte a tutto tondo, grazie al coinvolgimento attivo di alcuni Istituti del capoluogo irpino.

Luisa Ielluzzi, Ballerina del teatro San Carlo di Napoli, fotografata da Luigi Bilancio

Luisa Ielluzzi, Ballerina del teatro San Carlo di Napoli, fotografata da Luigi Bilancio

Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico.

Ci spiega la Manzi che affiancherà Esposito nella direzione artistica:

È tempo di rifiorire, per la città e per tutti noi che siamo reduci da momenti di chiusura e grigiore, e quale strumento migliore dell’arte per elevare l’anima al bello. Da un po’ di mesi pensavo all’organizzazione di un evento che avesse la danza come protagonista ma che fosse allo stesso tempo inclusivo rispetto all’arte in generale. La prima persona alla quale ho pensato per affidarvi la direzione artistica è stata proprio Fabrizio Esposito, per il suo talento di ballerino e la sua lunga esperienza nell’organizzazione di eventi di grande portata.

Danzatore solista e primo ballerino del Teatro “San Carlo” di Napoli dal 1986 al 2012, Fabrizio Esposito ha calcato i palcoscenici insieme ai più grandi ballerini al mondo, da Nurayev a Bolle, dalla Fracci all’Abbagnato, oltre a importanti esperienze di direzione artistica come il Napoli Danza Festival, Amalfi International, Roscigno Danza ed Opendanzalive.

Ho subito accettato con entusiasmo l’invito di Guendalina Manzi, una professionista dotata di profonda sensibilità artistica. L’intento alla base di questo evento è quello di creare per la prima volta un premio di tale portata dedicato alla danza, un po’ come avviene in città come Milano o Roma. Ad Avellino c’è la fortuna di avere un teatro molto importante. Ritengo che per la danza, su tutto il territorio campano, a livello strutturale sia secondo solo al Teatro “San Carlo”. È dunque importante valorizzarlo e offrire alla città un’occasione artistico-culturale di gran pregio.

Il prestigioso ruolo del presidente della giuria internazionale è stato affidato al padrino della manifestazione l’étoile internazionale Giuseppe Picone che sarà affiancato da Simona Noja, già direttrice della scuola dell’Opera di Vienna e membro della giuria del Prix de Lausanne’s 2015, dirige la Wiener Staatsoper Ballet Academy, Valentina Marini, presidente

A.I.D.A.P. – direttore Spellbound Contemporary Ballet Roma, François Petit, Assistente direttore Ballett Schule Theater Basel, Alin Gheorghiu, consigliere onorifico balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, Alen Bottaini, direttore Bavaria ballett academy di Monaco di Baviera, Alessandro Rende direttore Europa in danza e Italian dance award.

Le giornate del 23 e 24 aprile saranno aperte alle scuole di danza italiane, per offrire ai giovani allievi occasioni di crescita professionale e la possibilità di guadagnare esperienze formative di prestigio.

La serata conclusiva si terrà sabato 24 aprile 2022, alle ore 20.30, e vedrà l’esibizione di etoile internazionali intervallati dalle cerimonie di premiazioni degli ospiti secondo il seguente ordine: Premio Carla Fracci, Premio al talento, Premio Produzione, Premio Formazione, Premio Carriera.

Il Teatro Gesualdo, durante l’evento, ospiterà la mostra fotografica “AQVA” di Luigi Bilancio.

La proposta è stata accolta con interesse e grande apertura da parte del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e dal vicesindaco, Laura Nargi, nonché dalla Libertas Campania, da Istituti cittadini come il Conservatorio “Domenico Cimarosa” e il Liceo Artistico “De Luca”. Nell’ottica della migliore sinergia organizzativa e culturale.

Si svolgerà ad Avellino, il 23 e 24 aprile 2022, il primo Gran Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”, un evento unico nel suo genere per partecipazione di nomi prestigiosi e sforzo organizzativo.

Trianon Viviani, settimana con Mario Maglione, talent show e Conferenze cantate

Il recital di Mario Maglione, la nuova tappa di “Terræmotus Neapolitan Talent” (Tnt), il contest delle nuove voci “esplosive”, e le Conferenze cantate di Mauro Gioia e di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede: questi gli appuntamenti del Trianon Viviani, programmati da mercoledì 2 a domenica 6 marzo.

Il concerto di James SeneseJames is back, previsto per sabato 5 marzo, per cause di forza maggiore, è rinviato a giovedì 19 maggio, alle 21. Gli spettatori che hanno acquistato il biglietto possono contattare il botteghino per il cambio della data o per richiedere il rimborso del tagliando.

Intanto il teatro della Canzone napoletana propone ancora la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €. Un particolare miniabbonamento è dedicato agli abitanti di Forcella: un lotto di cinquanta biglietti per ogni spettacolo, disponibili allo speciale prezzo ridotto di 7 €, sottoscrivibile esclusivamente al botteghino del teatro.

I miniabbonamenti e i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.

Presa in servizio del nuovo segretario generale della Provincia, la dottoressa Brunella Asfaldo

Presa in servizio questa mattina per il nuovo segretario generale della Provincia di Avellino, la dottoressa Brunella Asfaldo.

La nomina da parte del presidente, Rizieri Buonopane, dopo aver effettuato un’attenta valutazione tra le diverse candidature che sono state presentate agli uffici dell’Ente.

Brunella Asfaldo

Brunella Asfaldo

Dichiara il presidente Buonopane:

Ci affidiamo a una professionista di elevata esperienza, che vanta un curriculum di primissimo piano. La dottoressa Asfaldo conosce molto bene il territorio irpino, le singole comunità, le diverse esigenze. Per noi è davvero un giorno importante. Una tappa fondamentale del percorso cominciato lo scorso dicembre a Palazzo Caracciolo. La dottoressa Asfaldo ci accompagnerà lungo questo tragitto, che sarà all’insegna della trasparenza e della legalità.

Sottolinea il presidente Buonopane:

Il suo arrivo segna il reale inizio del mio mandato. Abbiamo condiviso sin da subito una serie di idee che ora vogliamo portare avanti. A cominciare dalla necessità di fare recuperare alla Provincia il ruolo di Ente intermedio. Le sfide che ci attendono sono tantissime. E noi abbiamo l’obbligo di dare risposte tempestive all’intera Irpinia”.

La dottoressa Asfaldo ha già avuto modo di incontrare i dirigenti per un primo confronto sul lavoro da svolgere.

Laura Visentin presenta la sua nuova collezione di gioielli

Laura Visentin presenta la sua nuova collezione di gioielli “My City” in occasione di Homi Fashion&Jewels a Milano dall’11 al 14 marzo 2022, presso l’inedita area espositiva Showroom Doralia.

Le creazioni sono pezzi unici e tiratura limitata, realizzate in argento 925, quarzi, acciaio, acciaio brunito e molle di bronzo, elemento che caratterizza molte delle sue produzioni. L’Ispirazione  deriva dai principali capolavori custoditi nelle raccolte dei Musei Civici di Bassano del Grappa, che sono esposti nei saloni monumentali della pinacoteca o conservati nel prezioso Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.

Gli orecchini Dürer sono ispirati alla corazza del “Rinoceronte” della xilografia originale di Albrecht Dürer eseguita nel 1515 conservata nel museo.

Gli orecchini Goccia e Emma, invece, rivisitano quelli indossati da Susanna nell’opera pittorica “Susanna e i Vecchioni” della nota artista Artemisia Gentileschi della prima metà del XVII secolo.

Laura Visentin

Il bracciale Quadrifoglio e gli orecchini Gingko si rifanno all’Erbario Parolini custodito nel Museo e acquisito nel corso dell’Ottocento, che raduna più di 13mila campioni botanici raccolti da Alberto Parolini e dai suoi collaboratori.

Gli Orecchini Canova ripropongono elementi del collier di camei creato da Antonio Canova, unico gioiello realizzato dallo scultore alle fine del Settecento.

I gioielli firmati Laura Visentin sono ornamenti raffinati, di piccole dimensioni e dall’eleganza senza tempo. Le forme morbide, stondate e irregolari.

Tutte le creazioni sono disegnate e fatte a mano da Visentin e  dai suoi collaboratori in Italia.

L’autrice orafa vicentina è stata inoltre selezionata con il suo bracciale Ginkgo per la mostra  “#BEFREE: La libertà nel gioiello e nell’accessorio moda” curata dal Poli.Design e ospitata sempre all’interno dei padiglioni della manifestazione milanese.

Si tratta di un bracciale contrarie che esprime la libertà di indossare i preziosismi della natura e dedicato alla maestosità dell’albero di Ginkgo. Il Ginkgo Biloba è una pianta molto antica, le sue origini risalgono a 250 milioni di anni fa. È una pianta fragile e resistente, doppia e unica, semplice e complesso allo stesso tempo. Fondamentalmente libera. Lo spunto creativo per questa realizzazione è nato dalla casuale lettura di una intensa poesia di Johann Wolfgang von Goethe sul Ginkgo Biloba. Lo scrittore associa la pianta alla presa di coscienza della molteplicità in ognuno di noi, che a volte può anche essere complicata o dolorosa. Il bracciale Ginkgo è realizzato con la tecnica della fusione a cera persa in bronzo.

Laura Visentin gioielli

Laura Visentin

Laura Visentin: biografia 

Laura Visentin è nata a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza nel 1967. Vive e lavora a Rosà in provincia di Vicenza. Il suo percorso formativo  è  umanistico, con una grande passione per la letteratura e le arti. Si è laureata nel 1993 in Materie Letterarie presso l’Università degli Studi di Padova. L’interesse per il gioiello contemporaneo è sollecitato anche dal mondo scultoreo del padre, Gianni Visentinle cui opere sono esposte nei principali musei del mondo e consegnate a illustri personalità tra cui Giovanni Paolo II, Ronald Reagan, George Bush, Michail Gorbaciov.

Laura Visentin si è avvicinata al mondo del gioiello d’autore e contemporaneo stimolata dalla necessità di creare pezzi che potessero esprimere il suo carattere e la sua personalità, con i quali cercare di trascrivere le sensazioni del mondo che la circonda. L’imprenditorialità veneta le ha fatto scoprire il prodotto tecnologico-industriale delle molle, rivisitato in maniera inedita e diventato oggetto d’indagine, con finalità artistica e decorativa. Ha frequentato, negli anni, corsi di approfondimento delle tecniche base, di pigmento e di tessuto di metallo presso la Scuola di Gioiello Contemporaneo Alchimia di Firenze e presso lo Studio della designer Carla Riccoboni. L’oreficeria di ricerca rappresenta per lei l’essenza della creatività italiana, in cui trovano armonica sintesi gli aspetti legati all’enorme bagaglio storico della tradizione orafa e gli aspetti più innovativi e d’avanguardia legati al design e alla progettazione.

Eleonora (non) ha voce di Lucia Callisto

Eleonora (non) ha voce è il primo testo teatrale di Lucia Callisto rivolto ad un pubblico adulto.

L’opera nasce dall’esigenza di ridare voce al mondo del teatro, alla sua funzione pedagogica, ma anche di denuncia di problematiche attuali, e ciò avviene attraverso la figura di colei che è stata considerata l’essenza stessa del teatro mondiale, la divina Eleonora Duse.

È un testo nato durante il periodo del lockdown, cioè nel periodo in cui il teatro si è trovato a subire un duro colpo per l’allontanamento forzato e ineludibile del suo pubblico affezionato.

Ed ecco che, nel buio della pandemia, si è prospettata una nuova strada da percorrere: scrivere un testo teatrale dando voce a tanti personaggi. Il mondo segreto del dietro le quinte, con le sue dinamiche di rapporti complessi, nell’opera di Lucia Callisto si presenta senza pudori, con un perfetto senso dell’umorismo, con l’autenticità delle cadenze dialettali, ma anche con atmosfere surreali, sospese nel tempo.

Il ritmo dell’opera suggerisce una messa in scena piena di fantasia, unita al dinamismo dei cambi, che non possono non catturare uno spettatore che ama il teatro, che aspetta di tornare a gustarlo liberamente. Nell’opera si muovono dei personaggi apparentemente stereotipati, eppure consapevoli dell’idea che di sé trasmettono agli altri. Un vulcano prossimo all’eruzione, come un terribile monito, si erge minaccioso sulla scena e, con i suoi anelli di fumo, sembra voler suggerire che è arrivato il tempo per ognuno di lanciare, ora e più forte che mai, il proprio grido d’aiuto. Per qualcuno, purtroppo, questa si rivelerà l’ultima occasione per poterlo fare. In un clima di crescente inquietudine, gli attori Gennaro, Amalia e Imma calano le proprie maschere, svelando insicurezze nascoste e dolori da sempre taciuti.

Eleonora (non) ha voce di Lucia Callisto

Eleonora (non) ha voce di Lucia Callisto

 

   GENNARO: So’ rimasto sulo, nun tengo cchiù a nisciuno. No, tengo a Lia, si me vole. Se sta facenne juorn. Devo lasciare tutto questo, tutta ‘a vita mia, ‘a raggia d’o vulcano arriva pure ccà fra poco, e mò veramente non teniamo più tempo. Me ne voglio ì vestuto da Pulicinella (si mette la maschera). C’aspettavamo che ‘a fine veneva da’ montagna e invece è arrivata dalla vita di ogni giorno…’A vita nun perdona! È peggio do vulcano! Da ‘a ciorta, da ‘o destino nun te può salvà! Menomale che ce sta ‘o teatro!

AMALIA: Stai al tuo posto! Qual è dunque il mio posto? Questo mi chiedo e ancora cerco… È ancora il posto a cui da secoli sono condannata? Quello che hanno deciso i miei padri per me? Dove vogliono che rimanga inchiodata per sempre? Ho ali forti ma ancora inesperte e quando cerco di volteggiare tra le nuvole più alte, cado rovinosamente come Icaro. Icaro… Suo padre Dedalo… Figure maschili a cui le mie labbra sono avvezze, alle loro imprese, magnifiche, potenti, secolari… Ed io? Io sempre giù, e guai anche solo guardare in alto! Stai al tuo posto!”.

IMMA: Non dovresti essere donna! Se fossi un uomo, già sarebbe un vantaggio! Ma secondo te, le donne che si atteggiano, che si pavoneggiano e che ancheggiano così (fa i movimenti) in modo discinto, che so’? Pensano di essere libere, ma in realtà so’ quelle che più si adeguano al sistema di pensiero dominante, che è quello vostro, quello maschile, ovviamente. Se questa è libertà! Me pare più l’accettazione di una schiavitù!

Lucia Callisto: biografia

Lucia Callisto è nata a Benevento nel 1969.

Ha frequentato l’università a Firenze, laureandosi in Lingua e Letteratura russa. Insegna in una scuola primaria di Prato, città in cui vive con suo marito e i suoi due figli, Alessandro e Claudia. La sua passione più grande è il teatro. Da più di vent’anni fa parte del Centro di Teatro Internazionale, una compagnia teatrale di Firenze, guidata dalla regista Olga Melnik.

Le varie esperienze in teatro l’hanno spinta ad allestire molti spettacoli per i bambini delle sue classi, cimentandosi nella scrittura o nel riadattamento dei copioni.

A Dario Vassallo il premio della LILT in occasione della celebrazione per i 100 anni di lotta contro i tumori

Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, il premio di benemerenza “per l’impegno profuso alla diffusione della prevenzione oncologica ed al consolidamento della LILT”, in occasione delle celebrazioni per il centenario della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

 Il conferimento è avvenuto questa mattina, presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma, Aula Giovanni Paolo II, con l’intervento di Francesco Schittulli Presidente Nazionale LILT, di Sua Altezza Reale la Principessa Dina Mired, e il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

Cento anni di lotta al cancro per la LILT che, nel pieno dell’emergenza covid-19, è rimasta al fianco dei malati di cancro chiedendo per loro la priorità sui vaccini.

Esordisce Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore e medico dermatologo impegnato personalmente nella sensibilizzazione alla lotta contro il cancro: 

Sostenere la ricerca scientifica significa sostenere la speranza Per cui sono molto grato alla LILT per questo conferimento che mi emoziona molto.  L’alto livello dell’assistenza oncologica nel nostro Paese è evidenziato dalle percentuali di sopravvivenza a 5 anni, che raggiungono il 65% nelle donne e il 59% negli uomini. Inoltre, in sei anni (2015-2021), si è osservato un calo complessivo della mortalità per cancro del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne. Ottimi risultati che però rischiano di essere vanificati senza una programmazione adeguata, perché la quarta ondata pandemica sta peggiorando ulteriormente una situazione già critica.

Continua Vassallo:

Condivido pienamente il grido d’allarme lanciato nelle ultime ore dal presidente dell’ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), Professore Marco Scatizzi, sullo stato di sofferenza degli Ospedali e sulla criticità legata alla chiusura di numerosi reparti di Chirurgia sostituiti da reparti Covid, ribadendo con forza che la pandemia non ferma le altre patologie. Dobbiamo constatare che poco si è fatto in questi due anni per rafforzare il sistema sanitario italiano con la messa in sicurezza dei reparti, con il potenziamento degli organici e con la creazione di misure adeguate capaci di fronteggiare nuove condizioni di emergenza.

Una vocazione sociale che mette al centro la persona e il suo benessere. Prosegue Dario Vassallo:

È lo stesso spirito di missione che spinge anche la Fondazione Vassallo, sebbene su ambiti differenti  Per noi è un dovere etico trasmettere alle giovani generazioni i principi del Sindaco Pescatore, la sua visione pioneristica di ambientalismo, la tutela della natura e dei mari ed infondere i principi di una cultura della legalità nella pubblica amministrazione e nella società. Ci accomuna alla LILT il desiderio di sostenere e proteggere la vita e il futuro.

Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori 

Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

Una lunga storia, quella della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – unico Ente Pubblico vigilato dal Ministero della Salute con l’obiettivo di diffondere la “cultura della prevenzione” come metodo di vita per un futuro senza cancro. Nel 2022 si celebrano i 100 anni dedicati ai malati di cancro, ai loro famigliari e allo sviluppo di campagne, iniziative e progetti volti alla diffusione dei corretti stili di vita come prima efficace arma per difendersi dai tumori.

Nel corso dell’evento è avvenuta la presentazione del francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alla LILT e ai suoi 100 anni e del Volume Celebrativo del Centenario a cura di Giuseppe de Tomaso.

Tra i premiati anche Gianni Letta, il Presidente CONI Giovanni MalagòAlbano Carrisi cantautore e testimonial Percorso Azzurro LILT, Erika Stefani Ministro per le Disabilità, Girolamo SirchiaMogol (Giulio Rapelli), Francesco Paolo Figliuolo e molti altri.

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Eva Meijer, scrittrice e studiosa dei linguaggi animali, ricostruisce la storia dimenticata di Len Howard, un’appassionata osservatrice degli uccelli, nata in Inghilterra a fine ’800 e catturata fin dall’infanzia nel loro mondo di voli, canti, itinerari indecifrabili sul giardino e i campi gallesi intorno alla sua casa. Mostrando una precoce tendenza all’autonomia, Len elude il destino femminile dell’epoca e lascia la famiglia altoborghese per diventare una violinista ed esibirsi nelle orchestre di Londra.

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Il cottage degli uccelli di Eva Meijer

Fin quando, già quarantenne, non capisce qual è la vera rotta da seguire: l’amore per gli uccelli. Abbandona quindi la città, gli affetti e la musica per trasferirsi in campagna, nel Sussex, e vivere nel suo “Bird Cottage” da sola con gli uccelli.

Il behaviorismo dimentica tuttavia che la condizione di cattività o di libertà incide sulle condotte di molti
animali. In genere gli uccelli sono timidi, spesso hanno perfino paura degli umani: studiandoli in un laboratorio si influenzeranno i loro comportamenti e dunque i risultati della ricerca. Inoltre, se si parte dal presupposto che i pensieri e le sensazioni degli animali siano impenetrabili, si otterranno risultati tesi a confermare questa idea. Considerando un essere alla stregua di una macchina, si formuleranno quesiti che riflettono questo punto di vista e si limiterà perciò lo spettro delle risposte ricavabili dall’oggetto di studio (uso qui deliberatamente la parola “oggetto”).

Caparbiamente – e per il resto della vita – Len li osserva, li studia, conquista la loro fiducia, entra nelle loro comunità rispettandone l’indole e gli spazi. E comincia a capirli, con risultati straordinari. Per molti fu una signora eccentrica che parlava con le cinciallegre, per il mondo scientifico un’outsider difficile da digerire.

La realtà è che Howard è stata una brillante precorritrice nello studio dei comportamenti e linguaggi degli animali in libertà, con un’indipendenza e un acume che i suoi tempi non premiarono, ma che oggi ci appaiono esemplari.

Eva Meijer: biografia

Eva Meijer è una scrittrice e filosofa, ricercatrice all’Università olandese di Wageningen e direttrice di vari organismi e associazioni dedicati alle ricerche di Filosofia ambientale e agli Animal Studies. Ha scritto romanzi e saggi tradotti in diciotto paesi; nottetempo pubblicherà prossimamente due suoi romanzi ispirati alle esperienze con il mondo animale.

I tuoi denti: il nuovo singolo di Zerella

Atterra sul panorama indipendente italiano, “I tuoi denti”, il brano venuto dallo spazio, firmato Zerella Fuori mercoledì 23 febbraio per Tippin’ Factory e distribuito da Believe Italia.

Zerella quando non parla, canta. E se non canta, guarda la luna. Ama viaggiare con la mente con i suoi videogiochi, con i libri di poesia e con la geografia astronomica. Da bambino aveva una fissa per la plastilina, per i dinosauri e per Sarabanda. Chissà quale delle tre è rimasta impigliata fino ad oggi tra le meccaniche del suo basso.

Zerella

Zerella

Zerella è Ciro Zerella, cantautore classe ’93 cresciuto tra i dischi, le musicassette e i videogiochi della sua vecchia casa che un giorno vorrebbe comprare.
Da buon millennial è cresciuto con il mito dei dinosauri, della plastilina e del Game Boy, ma senza averlo mai avuto.
Inizia a scrivere canzoni all’inizio degli anni ‘10 per scappare dalla monotonia del liceo e con il suo progetto cantautorale apre, negli anni, concerti per Maria Antonietta, Edda, Giorgio Canali, Gio Evan, Marlene Kuntz (e molti altri).

L’esordio discografico arriva nell’ Aprile del 2018 quando esce il suo primo disco, “Sotto Casa Tua” pubblicato in formato fisico da Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe. Il disco è coprodotto dallo stesso Zerella con Emilio Capuano (già fonico di palco di Luca Barbarossa) e dai musicisti che hanno contribuito alla crescita del progetto. Dal disco verranno estratti tre singoli: Nico, Terra Boa e Santiago Bernabeu ( feat. Gabriele Troisi).



Il 19 Febbraio 2019 è uscito il terzo singolo estratto da Sotto Casa Tua, una nuova versione remixata e rimasterizzata di Santiago Bernabeu, in duetto con Gabriele Troisi.
Sempre in quell’anno Zerella è tra i 130 nomi selezionati dalla commissione di 1M Next – il contest del Primo Maggio della RAI e tra i 25 semifinalisti del Premio Fabrizio de Andrè a Sanremo nei giorni e nelle attività collaterali del Festival. Dopo un minitour che tocca Napoli, Roma, il Cilento e l’Irpinia, a Settembre raggiunge la finale del Premio Ugo Calise, festival per nuovi cantautori e sempre nello stesso mese esce “Tutta Bianca”, brano prodotto da Davide Napoleone (Giorgieness, Michele Bravi) e Simone Sproccati (Salmo, Zibba) che lo proietta tra i nuovi nomi del panorama indie nazionale.

Nel 2020,  nonostante l’anno complicato per tutto il settore, Zerella suona dal vivo a Napoli, Bologna, nella sua Avellino ed apre il concerto di Gio Evan al Caserta Music Festival a settembre. L’anno si chiude con la partecipazione ad Esordi, programma radiofonico condotto da Ema Stokholma e Gino Castaldo su Rai Radio 2. “Tutta Bianca” viene inoltre selezionata per il format “Musica e Parole” a cura del Premio Tenco.
Dopo l’uscita per Revubs Dischi di “All’Una Con Te” nel marzo del 2021, entra in “Novità Indie Italiano” su Amazon Music. Seguito poi a Settembre dal brano “Se Dio Vuole” prodotto da Savious, missata da Leonardo Lombardi e masterizzata da Salvatore Addeo

Il 23 febbraio del 2022, Zerella pubblica il nuovo singolo “I tuoi denti” in contemporanea con la sua partecipazione a Musicultura all’edizione di questo stesso anno.

Scroll to top