redazione

L’Irpinia approda il 12 e il 13 Marzo alla Fiera del Cicloturismo

In occasione della prima Fiera del Cicloturismo che si terrà in Italia, con partecipanti da tutto il mondo, Sabato 12 e Domenica 13 Marzo, presso la Fabbrica del Vapore di Milano, verrà promossa l’Irpinia come destinazione ideale per il cicloturismo.

L’associazione turistico culturale “Info Irpinia” promuoverà cinque tappe di Cicloturismo che abbracceranno l’intero territorio, organizzate in collaborazione con la “Ciclostazione Avellino” e l’agenzia di viaggi “The Special Tour”. Partner del progetto per adesso sono il Parco della Baronia e del Partenio e i comuni di Mercogliano, Scampitella, Trevico, Vallesaccarda e Zungoli con anche il supporto video di “Sistema Irpinia”: ma è un’iniziativa che punta a coinvolgerne molti altri comuni.

Saranno proposti alla Fiera i primi 5 tour cicloturistici alla riscoperta dell’Irpinia, incentrando l’attenzione del mondo ciclistico sulla “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese” che parte proprio dal nostro territorio.

Tre di questi cinque appuntamenti sono già calendarizzati nel programma turistico “Campania in Tour”, ambizioso progetto dell’associazione nato con il fine di promuovere l’intera Campania, richiamando turisti e visitatori soprattutto con attenzione verso l’Irpinia.

Questi 5 appuntamenti consentiranno ai partecipanti di pedalare in una cornice unica arricchita da vigneti, uliveti, castagneti e pascoli in compagnia del suono dell’acqua e del profumo del vino.

L'Irpinia approda Fiera del cicloturismo

L’Irpinia approda Fiera del cicloturismo

Percorsi cicloturistici“Fotografando in Bici” offrirà un viaggio paesaggistico in ambiente rurale in grado di rapire gli occhi di chi ama la bellezza e l’animo di chi cerca l’avventura. Il “Percorso delle Acque” consentirà di scoprire la potenza della natura grazie al contatto con le sorgenti e le cascate che danno origine a due acquedotti monumentali: l’Acquedotto di Serino e quello Pugliese. “Sommelier in sella” regalerà il piacere di pedalare in splendidi vigneti e di degustare tre vini DOCG fra i più buoni e rinomati d’Italia: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi. Il percorso “Boschi e Geositi della Baronia”, raggiungendo il paese più alto della Campania, consentirà di respirare l’aria pura dell’Irpinia e di scoprire il sapore autentico dell’olio di Ravece. L’ultimo tour, “Sulle tracce di Mamma Schiavona, ripercorrendo il sentiero che ogni anno conduce milioni di fedeli a Montevergine, offrirà un viaggio intenso, mistico e avventuroso.

La due giorni sarà raccontata in tempo reale sui social di Info Irpinia.

Il terzo inconscio di Franco Bifo Berardi

L’inconscio non conosce il tempo e la storia, ma la sua forma e il suo ruolo nella vita delle persone e nella società dipendono dalla “psicosfera”, che in ogni epoca ha una sua distinta specificità.

All’inizio del Novecento, Freud individuò nell’inconscio “l’intima terra straniera”, il lato oscuro della struttura ben ordinata di progresso e razionalità. Negli anni ’70 Deleuze e Guattari allargarono l’orizzonte e descrissero l’inconscio come un laboratorio, una forza desiderante che produce incessantemente immaginazione.

Il terzo inconscio di Franco Bifo Berardi

Il terzo inconscio di Franco Bifo Berardi

Oggi siamo entrati in una terza era, “la terra straniera non è più intima, ma orribilmente pubblica”: l’inconscio, nota Bifo, è stato “esternalizzato e trascinato dal turbine rizomatico dell’esperienza della rete digitale, fino al punto dell’esplosione psicotica”. Parallelamente, l’irruzione del virus nel panorama globale e l’esaurimento delle risorse psichiche e fisiche dovuto all’invecchiamento impongono all’inconscio individuale e collettivo di fare i conti con la prospettiva radicale dell’estinzione umana.

In questa impetuosa e generosa esplorazione delle contraddizioni del presente Franco Bifo Berardi indaga la terza fase della psicosfera e individua le sfide che con urgenza estrema si pongono alle nostre possibilità di azione e alla nostra immaginazione.

Una storia dell’inconscio non si può scrivere perché l’inconscio non ha storia, non ha sequenzialità, non ha
un prima e un dopo. Perciò quando parlo di una terza fase dell’inconscio voglio intendere in effetti la terza
fase della psicosfera tardo-moderna.
Freud concepisce l’inconscio come il lato oscuro, la faccia nascosta del ben ordinato insieme del progresso razionale. Nell’epoca moderna la scienza, l’educazione e l’industria erano i pilastri della scena sociale: il matrimonio eterosessuale monogamico, la famiglia nucleare erano i luoghi della scena intima. Ma questo
sistema istituito e normato non ha mai esaurito la vita collettiva e l’immaginazione, in cui si è sempre svolto
un conflitto, un dramma a cui la normalizzazione si sovrapponeva con effetti che si manifestavano come
disagio psichico.

Franco Bifo Berardi: biografia

Franco Bifo Berardi è tra i più importanti pensatori radicali contemporanei. Tra i suoi ultimi libri: Heroes. Suicidio e omicidi di massa (Baldini+Castoldi, 2015), Futurabilità (Nero, 2018), Fenomenologia della fine (Nero, 2020), E: la congiunzione (Nero, 2021).

Roberto Rajmondi ha dato vita a Canto Notturno

In un’epoca in cui la devastazione ambientale antropica è sotto gli occhi di tutti, con conseguenze catastrofiche sul cambiamento climatico e sul futuro dell’intero Pianeta, la Musica, da sempre specchio dell’epoca di cui si fa portavoce, nonché veicolo universale di informazione, cultura e conoscenza, ha il compito di fotografare la realtà per tramutarla in nitidi scatti evidenti e tangibili, capaci di svegliare la coscienza dell’uomo e, di conseguenza, modificare il suo agire.

Ed è da questo presupposto che il talentuoso cantautore siciliano Roberto Rajmondi ha dato vita a “Canto Notturno (di un papua errante del Pacifico)”, una preghiera di note e realismo che racconta lo spaccato tristemente eclatante dello scempio a cui, la mano umana, ha sottoposto la Terra.

Malinconico, struggente e amaramente paradigmatico, il brano narra di un giovane abitante della Papua Nuova Guinea che, dinanzi all’immensità dell’Oceano Pacifico da cui la sua splendente isola è bagnata, avverte istantaneamente l’impercettibilità della sua esistenza commisurata alla vastità di fronte ai suoi occhi e, al contempo, si sente pervaso da una sensazione di sconforto e avvilimento, nell’osservare, con quegli stessi occhi, un imponente carico di rifiuti, riversati nella distesa d’acqua, la più vasta al mondo, dalla noncuranza e dall’insensibilità di una collettività che è solo all’apparenza simbolo del progresso.

Un’evoluzione al regresso che nel corso degli anni ha drasticamente mutato le connotazioni del Pianeta e su cui il protagonista della narrazione riflette, continuando a scorgere, tra gli scarti di una civiltà fittizia, la negligenza di una società che deturpa quotidianamente i luoghi che le hanno dato i natali – «anche se non ricordo, io sono nato in te» -, trasformando «tempeste antiche, i venti e le correnti» in un’«isola di plastica che copre l’orizzonte».

Scritto dall’eclettico Alberto Francesco Culotta e composto dallo stesso Roberto Rajmondi, con grafiche dipinte a mano dalla straordinaria creatività dell’autore che ne ha diretto anche il videoclip ufficiale  – girato all’interno del Cinema Museo “Di Francesca” di Cefalù (PA) – e mix e master a cura di Davide Cesare, “Canto Notturno (di un papua errante del Pacifico)” è una ballata roots sinfonica, che intreccia violino e violoncello alla vocalità incisiva del suo interprete, nel tentativo di restituire innocenza al nostro sguardo abituato, quasi assuefattoalla presenza di plastica e rifiuti in ogni dove, con la speranza di un impegnoconcreto e costante, volto a sovvertire abitudini deleterie e distruttive, sostituendole con nuove consuetudinirispettose del territorio e di tutto il tessuto sociale.

“Canto Notturno (di un papua errante del Pacifico)” sostiene l’operato di Plastic Free Odv Onlus, associazione di volontariato fondata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la collettività sulla pericolosità della plastica, liberando le acque dalle tonnellate di rifiuti che inquinano, deturpano e distruggono i nostri fiumi, i nostri ecosistemi e, pertanto, la nostra salute.

Roberto Rajmondi

Roberto Rajmondi

Roberto Rajmondi: biografia

Roberto Rajmondi è un cantautore e musicista italiano classe 1987. Nel 2008 pubblica il suo primo album, “Profumo”, a cui segue, 8 anni più in là, il disco “Senza Limiti”, che vede la collaborazione della Corner Band. Nel 2019, è il turno di “Cenere e vino”, un disco intenso e complesso e, nel 2020, del singolo “Spirito e Volontà”, scritto da Alberto Culotta, amico e collega che pone la firma anche su “Canto Notturno (di un papua errante del Pacifico)”, brano rilasciato nel 2022 che affronta la fondamentale tematica della salvaguardia dell’ambiente, supportato dall’associazione di volontariato Plastic Free Odv Onlus, che si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare la collettività sulla pericolosità della plastica, liberando le acque dalle tonnellate di rifiuti che inquinano, deturpano e distruggono fiumi, ecosistemi e, pertanto, la salute dell’essere umano. Il pezzo fa da apripista al terzo progetto full length di Roberto Rajmondi, un concept autentico ed emblematico, sorretto dal file rouge del rapporto uomo-natura.

Riso alla greca di Umberto Albini

Alle origini del comico c’è Aristofane.

Le indagini dei critici e degli studiosi hanno illuminato molti aspetti della sua opera, da quelli letterari e filosofici a quelli politici, sociali e di costume.

Hanno però prestato scarsa attenzione agli accorgimenti spettacolari, alle soluzioni comiche, alle eterogenee invenzioni verbali che hanno fatto delle commedie dell’artista ateniese un’irresistibile fonte di riso.

Coniugando il rigore critico e la conoscenza dei meccanismi del teatro antico e moderno, Umberto Albini individua nei lavori di Aristofane il linguaggio e le strutture sceniche adottate per divertire un pubblico esigente e quanto mai vario, ricostruendo un esauriente ritratto della sua opera e dei suoi stilemi.

Riso alla greca di Umberto Albini

Riso alla greca di Umberto Albini

Umberto Albini: biografia

Ha insegnato nelle università di Bonn, Colonia e Firenze, divenendo infine direttore del Dipartimento di Filologia Classica presso l’Università di Genova.

Fra i massimi esperti e traduttori del teatro classico, è stato presidente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.

Tra i suoi saggi si ricorda: Nel nome di DionisoTesto e palcoscenico. Divagazioni sul teatro anticoAtene: l’udienza è apertaEuripide o dell’invenzione.

La donna nella Storia

5 giorni dedicati a tutte le donne con una visita guidata davvero speciale attraverso le collezioni del Museo.
Si partirà dalla figura di Giuseppina Mascilli e dalla sua intensa vita che la vide da giovane impegnata in prima persona nelle vicende del Risorgimento e poi da adulta madre e moglie attenta e devota.

La donna nella Storia

La donna nella Storia

Quindi, facendo un passo indietro di quasi 3000 anni si arriverà alla donna dell’Età del Ferro e all’attenzione per la cura di sé attraverso gli splendidi gioielli in bronzo utilizzati durante le cerimonie religiose. Da qui si passerà alle splendide donne dell’800 rappresentate nei ritratti e nei quadri della Pinacoteca.
Al termine della visita sarà offerto un “dolce” omaggio per ogni visitatrice.

L’evento è ideato e realizzato dalla Provincia di Avellino in collaborazione con CoopCulture.
La prenotazione è obbligatoria e all’ingresso sarà richiesta l’esibizione del green pass.

L’evento si svolgerà dall’8 al 12 marzo 2022 alle ore 17.30 presso il Museo Irpino Complesso Monumentale Carcere Borbonico.

Favola personale di Giuliano Scarpinato al Teatro San Ferdinando

Sovvertimento dello status quo, infrangimento dei tabù, superamento della soglia: sono alcune costanti nel cinema poetico e visionario del regista greco Yorgos Lanthimos, al quale si ispira Giuliano Scarpinato per la sua nuova trilogia teatrale.

Favola personale di Giuliano Scarpinato

Favola personale di Giuliano Scarpinato

“Favola personale” è detta la credenza dell’adolescente di essere speciale e unico, humus per il processo di individuazione e la costruzione di un palcoscenico sociale. Una costruzione che non ha mai realmente fine, scontornando l’adolescenza, da fase biologica, a paesaggio della mente; così è per i protagonisti di questi tre atti, incastrati nel limbo di una richiesta di senso che rivolgono al più ineffabile dei sentimenti, l’amore. Ciascun atto è liberamente ispirato a un tassello della filmografia di Yorgos Lanthimos: nell’ordine Kynetta, Alps, The lobster.

Un crocevia di generi diversi, dalla prosa alla danza, dalla performance alla stand up comedy, per una comedie humaine che rasenta l’assurdo, il freakshow, per giungere a parlarci di cose familiari.

Trittico per un mondo alla rovescia ispirato al cinema di Yorgos Lanthimos, ideazione, drammaturgia e regia Giuliano Scarpinato con Alice Conti, Federica D’Angelo, Luca Piomponi, Giselda Ranieri, Michele Schiano di Cola, Alice Spisa, Lorenzo Tombesi, Isacco Venturini, Daniela Vitale.

Favola personale sarà in scena dall’8 al 13 marzo al Teatro San Ferdinando.

Durata: 2 ore e 20 minuti

Rinnovato il Forum dei giovani di Apice

Si è tenuta presso il Centro Sociale l’assemblea del Forum dei Giovani di Apice.

Gli argomenti presentati dall’assemblea erano l’elezione del presidente e la nomina della giunta. L’assemblea riunita ha deciso di dare fiducia a Giuseppe Frattolillo, presidente confermato, e la nomina dei componenti della giunta nella figura dei consiglieri Michela Castaldi, nuovo vicepresidente, e di Daniele Belmonte, nella figura di segretario e di Noemi Luongo e Damiano Colangelo.

Inoltre l’assemblea è composta anche dai consiglieri: Castaldi Danila, Castaldi Pietro, Cecere Sofia, Ciampo Maria Francesca, De Caprio Desireé, Frattolillo Angelo, Garzone Marika, Iervolino Daniele, Luongo Mariana, Martori Maurizio, Mesisca Antonio, Montenigro Dante, Palumbo Mario, Perriello Emilio, Pignone Daniele, Pignone Fabio Antonio, Quarantiello Alessandra, Tufo Stanislao, Zullo Fabiana e Zullo Giuseppe.

Forum dei giovani di Apice

Forum dei giovani di Apice

La nuova giunta e la nuova assemblea, nel segno della continuità, vuole continuare ad essere punto di riferimento per tutta la comunità apicese, soprattutto quella giovanile, organizzando iniziative e continuando ad essere portavoce delle istanze, delle problematiche e delle idee dei giovani apicesi. In occasione dei 10 anni dalla nascita del Forum dei Giovani saranno tante le iniziative che metteremo in campo, mettendo al centro tutto quello che ruota intorno al mondo delle politiche giovanili.

Inoltre ringraziamo tutta l’amministrazione comunale per la vicinanza e il sostegno in ogni iniziativa svolta. Ricordiamo che il Forum è aperto a tutti, accoglieremo le vostre idee e i vostri suggerimenti, saremo aperti a qualsiasi collaborazione con le associazioni del territorio e i forum giovanili della nostra Regione.

Cantanti Alfa: la Canzone napoletana tra senso di colpa, femminicidio e mammismo

Conferenza cantata di Mauro Gioia giovedì 3 marzo, ore 20:00 al Trianon Viviani.

Nel suo ciclo di Conferenze cantateMauro Gioia intraprende un percorso musicale di analisi della Canzone e dei suoi protagonisti a partire da un focus su Napoli e la sua produzione.

Tra materiali d’archivio, incisioni rare che tornano in vita grazie all’ascolto dal vivo di 78 giri storici e brani iconici, il conferenziere-cantante Mauro Gioia e i suoi ospiti propongono per questa terza puntata, giovedì 3 marzo, alle 20:00, il tema “Cantanti Alfa: la Canzone napoletana tra senso di colpa, femminicidio e mammismo”. Tra le due guerre era comune ascoltare canzoni napoletane nelle quali un uomo supplica un giudice di rilasciarlo perché considera giusto aver ucciso la sua donna; o un altro confessare «l’ho sfregiata ma le voglio ancora bene». E accanto alla violenza c’è l’amore folle per la mamma. La realtà cantata in quegli anni è, purtroppo, ancora quotidianamente alla ribalta delle cronache e racconta la costruzione della mascolinità tossica.

Conferenza cantata di Mauro Gioia

Conferenza cantata di Mauro Gioia

La serata è divisa in due parti: una prima dedicata al maschio Alfa e la canzone, curata da Antonio Pascale, e una seconda al maschio tossico e la canzone, scritta da Giuditta Borelli, per comporre una visione maschile e una femminile di un tema drammatico, molto presente nelle canzoni napoletane, forse affrontato per la prima volta.

Mauro Gioia è accompagnato da Giuseppe Burgarella (piano), Paolo Sessa (tastiere) e Carlo Fimiani (chitarra). Gli arrangiamenti sono di Gigi De Rienzo. Il visual di Giovanni Ambrosio. La produzione è di Musica per Roma.

Pnrr, la Provincia candida quattro progetti per realizzare strutture sportive scolastiche

La Provincia di Avellino ha candidato quattro progetti, per altrettante strutture sportive scolastiche, al bando per ottenere le risorse nell’ambito del PNRR, Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.3: “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, emesso dal Ministero dell’Istruzione.

I quattro progetti riguardano la realizzazione della nuova palestra annessa all’istituto scolastico alberghiero “Manlio Rossi-Doria” di Avellino per un investimento pari a 1.838.434,93 euro; la costruzione della palestra dell’istituto “Luigi Amabile” in via Morelli e Silvati, sempre del capoluogo, per un costo stimato di 1.840.714,14 euro; la realizzazione di una palestra per l’immobile di via Scandone in città che attualmente ospita l’Isa “De Luca” per un importo di 1.800.434,93 euro; la riqualificazione di un’area sportiva esterna per l’istituto scolastico “I.I.S.S. Ruggero II” in via Covotti-piazza Dante ad Ariano Irpino, per una spesa di 125.544,25 euro.

Spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane:

Stiamo cercando di sfruttare tutte le opportunità di finanziamento per le strutture scolastiche di nostra competenza, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli ambienti frequentati quotidianamente da migliaia di studenti irpini Gli uffici stanno operando alacremente per farsi trovare pronti a tutte le scadenze previste dal programma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non mi stancherò di ribadire che la sicurezza delle scuole è in cima alla nostra agenda di lavoro.

 

Patrizia Giannone un album dedicato a Mauro Giuliani, Johann Kaspar Mertz e Napolèon Coste

La chitarrista Patrizia Giannone continua il suo viaggio di riscoperta della musica del passato con un nuovo album dedicato a compositori ottocenteschi per lei di grande ispirazione ovvero Mauro Giuliani, Johann Kaspar Mertz e Napoléon Coste. Il risultato è un lavoro raffinato e affascinante, in grado di catturare ascoltatori di ogni età.

Spiega Patrizia Giannone:

Le musiche incise sul CD sono tratte dal repertorio chitarristico dell’800. Gli autori che ho scelto sono Mauro Giuliani, appartenente al periodo classico, Johann Kaspar Mertz e Napoléon Coste chitarristi compositori romantici. Alcune musiche sono ispirate a temi operistici. La scelta dei compositori di usare temi d’opera in quell’epoca era molto diffusa e dimostra come l’opera nell’800 fosse uno degli spettacoli più seguiti.

Nel mio percorso musicale ho voluto approfondire e perfezionare la musica dell’800 perché mi ha sempre affascinato, dandomi la possibilità di allargare ulteriormente i miei orizzonti sotto il profilo interpretativo. Il CD rappresenta una piccola concretizzazione della mia ricerca e vuole essere anche contributo per far conoscere questo repertorio.

Patrizia Giannone

Patrizia Giannone

Chi è Patrizia Giannone?

Patrizia Giannone, chitarrista novarese, si è diplomata brillantemente in Chitarra e in Musica Corale e Direzione coro presso il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria. Ha partecipato a numerosi concorsi Internazionali collezionando un terzo premio, tre secondi premi, cinque primi posti e il premio “Villa-Lobos” come migliore interprete, rilasciato dal consolato Brasiliano.

Ha seguito i corsi di perfezionamento tenuti da importanti maestri del panorama chitarristico Internazionale quali Alirio Diaz, Oscar Ghiglia, David Russel, Alberto Ponce, Frederic Zigante, Pino Briasco e Marcos Vinicius.
Dal 2000 al 2004 ha seguito i corsi di perfezionamento sulla “Chitarra dell’800” tenuti dal M° Stefano Magliaro. Su invito dell’Istituto Italiano di cultura ha realizzato con successo due tournée in Danimarca. Ha suonato con l’Orchestra della Rai di Torino e l’Orchestra d’archi di Roma e ha collaborato con la “Camerata Polifonica G.B.Viotti”.

In duo con il mezzo soprano Patricia Schmid ha inciso un CD dal titolo “Voci e suoni dalla Spagna” e realizzato una tournée in Argentina riscuotendo un lusinghiero successo di critica e di pubblico. Nel 2005 incide un CD come solista dedicato al repertorio ottocentesco dal titolo “Una finestra sull’800” e nel 2010 uno interamente dedicato al compositore brasiliano Villa-Lobos. Nell’aprile 2018 torna in Argentina per una breve tournée tra Cordoba e Villa Dolores come solista e in duo con Patricia Schmid. Nel 2021 incide un nuovo CD dedicato agli autori Giuliani, Mertz e Coste.

Attualmente svolge la sua attività sia come insegnante presso l’Istituto Civico musicale “Brera” di Novara, sia come concertista solista, in duo con la chitarrista Osti Patrizia (con la quale ha creato il “Duo chitarristico ricercare”) e in diverse formazioni cameristiche. Tiene Stage Internazionali di Perfezionamento.

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