un caffè a teatro

Nuovo cartellone di eventi al teatro Domenico Biancardi

Si è la presentazione del nuovo cartellone di eventi e dei nuovi progetti relativi ad uno dei poli culturali più importanti del mandamento baianese: il Teatro Domenico Biancardi.
A presentare il programma il nuovo direttore artistico del Teatro Domenico Biancardi di Avella, Nicola
Le Donne, che ha dato enorme spinta al progetto farcendolo di nuovo idee e regalando allo stesso teatro una nuova veste.
Non solo teatro ma anche una serie di opportunità relative ai corsi di formazione gratuiti e retribuiti, finanziati dalla Regione Campania per tecnici del suono e delle luci, operatori alla scenografia, costumisti, truccatori e acconciatori.

Teatro Domenico Biancardi
Un’offerta teatrale che partirà domenica 22 gennaio 2023, alle ore 20.00, con “Una notte con
Dora”, spettacolo diretto da Mario Lanzuise con Feliciana Tufano, Mario Arienzo e Peppe
Miccio. La storia di una guardia giurata che scatenerà, con la complicità della bella Dora e di un severo giudice, una lunga serie di equivoci.
Ma saranno tantissimi gli appuntamenti in programma, con nomi di spessore a calcare la
scena, da Oscar di Maio ad Antonella Quaranta, passando per Lello Musella , Corrado Taranto
e tantissimi altri.
L’offerta del “Domenico Biancardi” sarà abbinata alle tante attività culturali promosse sul territorio da
Comune, Ministero della Cultura e AvellArte.
Un piano strategico mirante alla fruibilità delle sale attigue al teatro quale luoghi di convegni,
meeting e polo attrattivo culturale.
Per poter assistere agli spettacoli è necessaria la prenotazione.

Claudia Gerini e Mauro Gioia rendono omaggio a Pasolini

Per rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cento anni dalla nascita, Mauro Gioia e Francesco Saponaro puntano i riflettori su uno degli aspetti della sua produzione un pò meno indagato ma decisamente interessante, quello legato al profondo rapporto che ebbe con la musica. Intorno agli anni Sessanta Pier Paolo Pasolini si dedicò alla scrittura di testi per canzoni che lo portarono a intrecciare relazioni con artisti quali Piero Umiliani, Ennio Morricone, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Laura Betti, Grazia De Marchi, Gabriella Ferri.

Canzoni che sono storie a tutti gli effetti, con personaggi veri, ironici, coraggiosi, ribelli, forti ma soprattutto pieni di vita come quelli dei suoi romanzi.

Claudia Gerini e Mauro Gioia rendono omaggio a Pasolini

Le canzoni del poeta di Casarsa sono stelle di una galassia che sta al corpus dell’intera opera pasoliniana come una predella alla sua pala d’altare. Più che canzoni d’autore, sono Lieder sbocciati dall’inguaribile spleen di un Tiresia nostro contemporaneo. Piccole storie in cui riverberano i temi più cari allo scrittore corsaro, al cineasta assetato di realtà, di mito e poiesis, in cui si innesta la disperata vitalità dei suoi versi al piglio giocoso del fanciullo friulano dallo sguardo malinconico.

Per cantare Pasolini bisogna attraversarne il corpo narrativo e poetico, crearsi uno spazio tra gli anfratti e far scorrere musica e parole, come nell’alveo di un fiume.

Nelle sue canzoni soffia il vento della protesta, perché il mondo è ancora preda braccata dalla furia consumistica e la fatica di vivere resta la stessa. Non suonano datate le musiche perché nei versi che le accompagnano Pasolini seppe immaginare i mali che affliggono la nostra società; e perché i compositori che si prestarono a metterle in musica erano parte di una comunità di artisti e intellettuali molto attenta ai contenuti e che mai avrebbe preferito la forma del semplice consumo ‘melodico’. Si chiamavano Giovanni Fusco, Sergio Endrigo, Domenico Modugno che in quel capolavoro per immagini che è Che cosa sono le nuvole? canta di due patetiche marionette agonizzanti, finite in una discarica a guardare il cielo, “straziante, meravigliosa bellezza del creato”.

La verve fantasista di Manlio Dovì al Teatro Garibaldi di Enna

Sabato 21 gennaio si alzerà il sipario sull’irresistibile comicità di Manlio Dovì. Sarà la verve dell’artista palermitano ad animare il pubblico dello splendido Teatro Garibaldi con il varietà “Facce ride show”. Prodotto e distribuito da Tramp Management, lo spettacolo impreziosisce la 9ª edizione di Voci di Sicilia. Una rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

Se è vero che gli scienziati hanno curato la nostra salute, ebbene signore e signori, il teatro vi curerà l’anima.

Inizierà esattamente così il personalissimo show di Manlio Dovì scritto a quattro mani con Antonio Di Stefano.

Con un pizzico di presunzione e l’irrefrenabile desiderio di calcare ancora una volta le tavole del palcoscenico che Manlio ama con tutto sé stesso. E proprio il teatro è il luogo principe della fantasia, punto d’incontro tra varie realtà ed aperture all’immaginazione.

Manlio Dovì

Da uno dei fantasisti più dotati del cabaret italiano il racconto, inanellato di battute, su quello che è stato il periodo di lockdown. La nostra vita durante la pandemia e come siamo cambiati. Si riderà di cuore con l’imitazione dei rumori caratterizzanti passato, presente e futuro. Ci si emozionerà quando, alla sua maniera, avrà ricordato le voci e la gestualità di quei maestri che ci hanno regalato momenti indimenticabili. E, con la loro arte immortale, continuano a farlo. Un mix di comicità esilarante declinata in canzoni, boutade, monologhi, imitazioni, beatbox, che rapirà il pubblico in novanta minuti di performance.

“Facce ride show” è un varietà comico musicale che mette in luce tutte le doti di interprete, imitatore, fine dicitore e ballerino di Manlio Dovì  . Dalle parodie di personaggi d’attualità, e tanti altri che la televisione ha reso famosi con gli spettacoli del Bagaglino, ai monologhi satirici. Dalle imitazioni di cantanti celebri alle maschere immortali. Da Frank Sinatra a Ray Charles, da Charlot a Totò. Un caleidoscopio di volti e luci che si concentrano e si rincorrono con un ritmo che non lascia respiro.

L’appuntamento con Manlio Dovì e il suo “Facce ride show” è sabato 21 gennaio al Teatro Garibaldi di Enna, all’interno della rassegna Voci di Sicilia.

Eugenio Finardi in Euphonia suite al Trianon Viviani

Il recital di Eugenio Finardi è intitolato Euphonia suite.

Il cantautore propone all’ascoltatore l’esperienza di un percorso emozionale che si dipana tra i brani del suo repertorio e quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sulla condizione umana.

Dopo anni in cui ha alternato nei suoi concerti l’interpretazione delle sue composizioni alla narrazione e all’analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in Euphonia Eugenio Finardi si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore e interiore.

Eugenio Finardi in Euphonia suite al Trianon Viviani

Euphonia è un’esperienza sempre diversa, che supera la parola per arrivare a una trascendenza condivisa tra musicisti e pubblico: al di là di un “canovaccio”, ogni concerto è unico, diverso da tutti gli altri, influenzato dalla sala, il pubblico, il momento… Lo scopo è quello di perdersi nel fluire della musica e di abbandonarsi alle sorprese di un nuovo percorso dove anche le canzoni più conosciute trovano un contesto più ampio, come saltando di pietra in pietra si attraversa un fiume, per arrivare a sponde inesplorate.

Questo gioco di improvvisazione e reinvenzione di Euphonia è frutto della particolare intesa del cantautore con Mirko Signorile e Raffaele Casarano, che collaborano con Eugenio da più di dieci anni.

Questa «magia», come la definisce Finardi, è caratterizzata da «una costante ricerca del senso
profondo della Musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l’Assoluto Cosmico», di quella «mitica Armonia delle Sfere che Dante descrive come massima espressione del Paradiso e la scienza descrive come la vibrazione che tutto lega e tutto contiene».
Eugenio Finardi in Euphonia suite ti aspetta sabato 14 gennaio alle ore 21:00 al Trianon Viviani.
Il concerto è prodotto da Ef sounds.

Flo in Brave ragazze al Trianon Viviani

Con Brave ragazze la cantautrice Flo racconta la musica e la vita di donne straordinarie, che, “armate” di canzoni, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura latina: storie di coraggio e rivoluzione che ci
restituiscono una visione contemporanea e allargata della prospettiva femminile e del carattere latino.

Le brave ragazze – autrici o ispiratrici di questo recital – sono donne divise tra grandi successi e grandi solitudini, pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura. Come Gabriella Ferri e Violeta Parra, entrambe simboli di passione incontenibile e mal di vivere. Come la Lupe, l’artista cubana che incantò Hemingway, Tennessee Williams e Marlon Brando, che, dopo l’enorme successo in America, conobbe l’oblio in sedia a rotelle e la vita da senza tetto.

Flo in Brave ragazze al Trianon Viviani

Come Leda Valladares, la cantante ricercatrice del Tucuman, che con il suo registratore raccoglieva sul campo canzoni antiche e urla solitarie, che andavano via via scomparendo: a lei che recuperava la
memoria, l’ironia macabra della sorte la condannò a finire i suoi giorni in una clinica per malati di Alzheimer.

Come, infine, Gilda Mignonette, la più famosa cantante napoletana d’America, la Regina degli emigranti che morì in mare, durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria amata città natale: sul suo certificato di morte verranno riportate le coordinate del punto in cui si spense, da migrante per sempre.

La cantautrice (voce, ukulele, percussioni) sarà accompagnata da Michele Maione (percussioni) e Cristiano Califano (chitarra classica). La produzione è di Sound fly.

Flo in Brave ragazze vi aspetta venerdì 13 gennaio, ore 21 al Trianon Viviani!

Italia-Brasile 3 a 2. Il ritorno scritto, diretto e interpretato da Davide Enia

L’epica partita della nostra Nazionale durante il mondiale di calcio del 1982 in Spagna offre a Davide Enia lo spunto per rievocare il ricordo, intriso di gioia, di quella vittoria.

Ma quanto siamo cambiati noi, e il mondo, da allora?

Cosa resta delle voci, delle gesta dei tanti protagonisti di quella avventura?

Nel 2022 è ricorso il doppio anniversario del quarantennale della partita al Sarrià di Barcellona e del ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2 (Premio Ubu Speciale 2003). Con il sottotitolo Il ritorno, lo spettacolo Italia-Brasile 3 a 2 del drammaturgo e attore siciliano – tra i maggiori e più autorevoli nomi del “teatro di narrazione” – è ritornato in scena su produzione del Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sipario Toscana, toccando i principali teatri italiani.

A Napoli lo spettacolo sarà in scena al Teatro San Ferdinando da martedì 10 a domenica 15 gennaio 2023.

Il monologo, della durata di 90 minuti più recupero, si avvale delle musiche in scena di Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio, delle luci di Paolo Casati, dei suoni di Paolo Cillerai, della video documentazione di Ivan D’Alì, graphic designer Sara Gaibotti.

Dichiara Davide Enia:

La nuova messa in scena dello spettacolo rivisiterà il testo originale, nuove saranno la regia, le luci, le musiche. Il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni. I tempi sono cupi, si profila un conflitto sociale durissimo, il COVID e l’esperienza del lockdown hanno segnato uno spartiacque che rimette in discussione lo stesso dispositivo teatrale, la sua urgenza, il suo fine.

Italia Brasile 3a 2, il ritorno di Davide Enia, produzione Teatro Metastasio di Prato. Foto di Tony Gentile.

Prosegue Davide Enia:

Italia-Brasile 3 a 2 il ritorno opera su un doppio binario. Il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell’evento specifico, la partita del mondiale del 1982, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo binario è quello della coscienza intima, ovvero l’operazione privata di scomposizione e ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto personale. La partita epica della nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia e questo restituisce al dispositivo teatrale il suo ruolo di costituente della coscienza comunitaria. E poi, c’è qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda e misteriosa, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza di chi non c’è più continua a vibrare da questa parte della vita, si impone nella memoria, segna traiettorie nel futuro. A differenza di quando si debuttò nel 2002, sono morti tanti protagonisti di questo lavoro: è morto Paolo Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Socrates, è morto Valdir Perez, è morto lo zio Beppe. Eppure i loro occhi, le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol, schiudendo le porte dell’inesprimibile, invitando ad abbandonarci al mistero, permettendoci di scorgere ciò che brilla nel buio e non fa male.

Davide Enia: chi è?

Da quell’”Italia Brasile 3-2″ scritto, interpretato e diretto a soli 28 anni, che gli valse il Premio Speciale Ubu del 2003, Davide Enia ha fatto molta strada, non solo come drammaturgo e attore, ma anche come scrittore, macinando riconoscimenti in Italia e all’estero.

Ha vinto il Premio Hystrio e il Premio Eti, il Premio Riccione e il Premio Gassman, e tra molti altri, con l’edizione francese di “Così in terra” ha vinto anche il Prix du Premier Roman Etranger e il Prix Brignoles come miglior romanzo straniero dell’anno nel 2016. Adesso, con il suo “Appunti per un naufragio” pubblicato da Sellerio, l’artista siciliano, che della sua terra ha fatto irrinunciabile laboratorio linguistico e di pensiero, ha appena sbancato al Premio Mondello, vincendo Il Mondello Giovani e il Supermondello.

Al Teatro Gesualdo: Anna ed Elsa, La Regina del Ghiaccio

Anna ed Elsa – La Regina del Ghiaccio – Il Cristallo Magico è stato il cartone animato più visto al mondo. Adesso è un Musical di grande successo, capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo ad ogni replica.

Giovedì 4 gennaio, alle ore 21:00, il Teatro “Gesualdo” di Avellino alza il sipario su “Anna ed Elsa – La Regina del Ghiaccio – Il Cristallo Magico”, il musical ispirato all’omonimo cartoon della Disney.

Al Teatro Gesualdo: Anna ed Elsa, La Regina del Ghiaccio

Uno spettacolo di grande impatto visivo e sonoro, sia per le scene recitate e cantate, sia per le scenografie, progettate e ricostruite al video-wall, che riproducono il fiordo scandinavo di Arendelle attraverso bellissimi effetti scenici che permetteranno a grandi e piccini di rivivere la magia di un mondo da favola, incastonato nei ghiacci del Grande Nord.

II Musical è interpretato da attori e cantanti professionisti che, con le loro esibizioni musicali e recitate, creeranno un’atmosfera magica e suggestiva per uno spettacolo unico ed emozionante, immaginato per regalare ai bambini e alle loro famiglie un momento di svago fuori dal ordinario.

Biglietti ancora disponibili presso i botteghini di piazza Castello, aperta nel giorno dello spettacolo dalle 18:00 alle 21:00, e sulla piattaforma online Go2.

Dopo oltre 25 anni Raiz e O’ Zulù tornano a calcare lo stesso palco!

Gennaro Raiz Della Volpe e Luca O’ ZULU’ Persico, rispettivamente frontman degli Almamegretta e 99 Posse, tornano ad esibirsi sullo stesso palco dopo oltre 25 anni. I due cantanti, in pausa dalle loro rispettive band, propongono due live in “solitaria” con progetti distinti che guardano alla tradizione e all’introspezione dove non mancheranno i classici della canzone napoletana e i brani storici della loro carriera.
 
Il luogo prescelto per questo concerto unico è il Teatro Mediterraneodella Mostra d’Oltremare di Napoli ed è organizzato dalla CMON Produzioni. L’evento – ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti per 800 poltrone disponibili – rientra nella Rassegna “Natale insieme” della Municipalità 10 finanziato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli. 
Raiz e O’ Zulù
 
Dalle ore 21 il programma prevede l’esibizione di O’ Zulù in “Vio-lenti” e a seguire di Raiz & Radicanto in “Musica Immaginaria Mediterranea”.
 
In “Vio-lenti” O’ Zulù è affiancato dal violino di Edo Notarloberti con il quale farà un viaggio emozionale attraverso i suoi 30 anni di carriera fatta di una scrittura che ci offre l’opportunità, libero dai vincoli della struttura canzone, di concentrarsi sul testo e indagare sulle ragioni profonde, e sui grandi conflitti, tra l’essere, l’apparire e tra il dire ed il fare. Questo percorso spettacolare è diviso in tre momenti, come gli ultimi 3 decenni trascorsi, che corrispondono con le 3 fasi importanti della vita e, di conseguenza della scrittura, della storica voce dei 99 Posse.
 
Raiz invece si presenta in una veste usuale affiancato dai pugliesi Radicanto con i quali ha già realizzato tre album e diverse tournée. Con il concerto “Musica Immaginaria Mediterranea” Raiz & Radicanto continua il percorso svolto in questi anni di ricerca, rielaborazione e scrittura della musica del mediterraneo affiancando alla riproposta dei brani tradizionali la scrittura originale di nuove composizioni. Oggetto dell’’indagine è il mare, viatico di suoni e peregrinazioni musicali, storie ed echi di gente rivissute attraverso la rilettura della tradizione meridionale italiana, sempre votate alla struttura della forma “canzone”. 

Al Trianon Viviani: tombola scustumata show

Il giorno di santo Stefano del Trianon Viviani all’insegna del classico rito familiare della tombola.

Il teatro della Canzone napoletana ospita “Tss – Tombola scustumata show”, uno spettacolo di e con Francesco Viglietti.

tombola scustumata show

Tra canzoni umoristiche, accompagnate al pianoforte da Luigi Tirozzi, e battute irriverenti, il cantattore, nei costumi di Mariagrazia Nicotra, darà vita a una tombola scustumata, divertente e dissacrante, con ricchi premi per il pubblico.

Racconta Viglietti:

Cosa c’è di meglio di una bella tombolata, durante le feste di Natale? Da bambino restavo ad ascoltare per ore le donne nel basso di donna Concetta, che, fino a tarda notte, raccontavano storie
assurde con i numeri presi da un paniere di vimini. Quelle stesse storie, come per magia, prendevano vita nei miei sogni: sogni inebriati dal profumo di mandarino e di caffè.

Da grande ho quindi deciso di allestire questo particolarissimo spettacolo con il pubblico, per portare tutti: e nei miei sogni e allora cominciamo!… “cà sta ‘a mano e cà sta ‘o culo d’ ‘o panaro…”.

Ricchi e particolari i premi in palio: un’opera dell’artista partenopeo Lello Esposito, i burattini realizzati dalla famiglia Ferraiolo, i biglietti degli spettacoli del Trianon Viviani e i regali offerti da Laura bistrot,
gelateria al Polo Nord e Mondo bebè.

Francesco Merola

A seguire, alle 21, la nuova replica di “Canzona ‘e… Guapparia”, la sceneggiata con Francesco Merola, per le scene e la regia di Bruno Garofalo, che rimarrà in scena fino a venerdì 30 dicembre.

Trianon Viviani, torna la sceneggiata a Natale con Francesco Merola

Torna la sceneggiata a Natale con Francesco Merola, il Natale del Trianon Viviani sotto il segno della sceneggiata.

Giovedì 22 dicembre, alle 21, in prima assoluta, il teatro della Canzone napoletana porta in scena “Canzona ‘e… Guapparia”, una sceneggiata di stampo tradizionale con le scene e la regia di Bruno Garofalo, dopo Spacciatore, diretta da Pierpaolo Sepe, che ha rivisitato questo genere con i linguaggi
della contemporaneità.

Prodotta dallo stesso Trianon Viviani, questa commedia con musiche di Raffaele Esposito e Bruno Garofalo, che firma anche la regia e le scene, vede come protagonista Francesco Merola, l’interprete figlio ed erede spirituale di Mario, “Re della sceneggiata”.

La sceneggiata ruota attorno alla canzone “Guapparia”, scritta da Libero Bovio e Rodolfo Falvo nel 1914, il brano che successivamente ha ispirato tanti altri autori sulla figura del “guappo”. Ambientato nei primi del ‘900, con l’orchestrina che tipicamente eseguiva all’epoca le musiche e i brani scelti, il triangolo dei protagonisti si compone del guappo don Michele (Isso), della fioraia Margherita (Essa) e dell’usuraia Regina, innamorata del primo, nel ruolo della Malamente.

In scena, con Francesco Merola, Antoine, Mattia Cioffi, Michele Costantino, Marcello Cozzolino, Tiziana De Giacomo, Francesco Del Gaudio, Oscarino Di Maio, Raffaele Esposito, Laura Lazzari, Marianna Mercurio, Maurizio Murano, Alessio Sica e Sara Testa.

Francesco Merola

Con gli arrangiamenti e le musiche originali di Pino Perris, partecipano i musicisti Ciro Cascino (direzione musicale e pianoforte), Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Diego Perris (tastiera), Claudio Romano (mandolino) e Luigi Sigillo (basso).

I costumi sono di Anna Giordano, i movimenti coreografici di Carolina Aterrano, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa, con le foto di scena di Pino Miraglia.

“Canzona ‘e… Guapparia” sarà in scena tutte le sere, da giovedì 22 a venerdì 30 dicembre, tranne il giorno 24, sempre alle 21.

Precederà lo spettacolo, mercoledì 21 dicembre, alle 16:30, nella particolare cornice dell’auditorium della Porta del Parco di Bagnoli (via Diocleziano, 341), la conferenza cantata di Pasquale Scialò, intitolata
Canzone lacrimogena e sceneggiata”: il musicologo approfondirà questa popolare forma di teatro, con la partecipazione del cantante-attore Lello Giulivo per l’interpretazione dei più significativi esempi musicali.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

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