Il recital di Eugenio Finardi è intitolato Euphonia suite.
Il cantautore propone all’ascoltatore l’esperienza di un percorso emozionale che si dipana tra i brani del suo repertorio e quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sulla condizione umana.
Dopo anni in cui ha alternato nei suoi concerti l’interpretazione delle sue composizioni alla narrazione e all’analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in Euphonia Eugenio Finardi si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore e interiore.
Euphonia è un’esperienza sempre diversa, che supera la parola per arrivare a una trascendenza condivisa tra musicisti e pubblico: al di là di un “canovaccio”, ogni concerto è unico, diverso da tutti gli altri, influenzato dalla sala, il pubblico, il momento… Lo scopo è quello di perdersi nel fluire della musica e di abbandonarsi alle sorprese di un nuovo percorso dove anche le canzoni più conosciute trovano un contesto più ampio, come saltando di pietra in pietra si attraversa un fiume, per arrivare a sponde inesplorate.
Questo gioco di improvvisazione e reinvenzione di Euphonia è frutto della particolare intesa del cantautore con Mirko Signorile e Raffaele Casarano, che collaborano con Eugenio da più di dieci anni.
Questa «magia», come la definisce Finardi, è caratterizzata da «una costante ricerca del senso
profondo della Musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l’Assoluto Cosmico», di quella «mitica Armonia delle Sfere che Dante descrive come massima espressione del Paradiso e la scienza descrive come la vibrazione che tutto lega e tutto contiene».
Eugenio Finardi in Euphonia suite ti aspetta sabato 14 gennaio alle ore 21:00 al Trianon Viviani.
Il concerto è prodotto da Ef sounds.
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Si celebrano i 25 anni del museo etnografico di Aquilonia
Con il lancio di un nuovo sito web il MEdA – Museo Etnografico di Aquilonia (Av) celebra il proprio venticinquesimo compleanno.
Il museo, fondato nel 1996 dal professor Beniamino Tartaglia (a cui è stato intitolato), è cresciuto sotto la guida dell’architetto Donato Tartaglia ed è diretto oggi dall’architetto Vincenzo Tenore. In questi anni non ha mai arrestato la propria attività ed è considerato una delle istituzioni museali più importanti dell’Irpinia, nonché uno dei musei etnografici più rilevanti a livello nazionale.Il nuovo sito è un punto di arrivo per il percorso di profonda innovazione che negli ultimi due anni ha riguardato il MEdA e l’Associazione che lo gestisce. Ed è anche, come sottolinea il direttore Tenore, «un nuovo strumento di cui il Museo si dota per connettersi con un pubblico sempre più ampio».
Conclude Tenore:
Celebriamo il nostro venticinquennale nell’epoca della pandemia – afferma il direttore – ed è doveroso farlo con un’iniziativa in linea con la tendenza dei musei contemporanei, rafforzata dall’emergenza in corso, a far crescere e arricchire lo spazio virtuale accanto a quello fisico: è necessario dialogare con la società in ogni modo possibile.
Oltre al rinnovo dell’apparato iconografico e agli aggiornamenti delle tradizionali sezioni informative, sono stati introdotti nel sito nuovi spazi e contenuti che alimentano l’interattività. In primo luogo il tour virtuale, che sarà arricchito nel corso del tempo ma che è già composto da 16 “scene” corrispondenti ad altrettanti ambienti reali del Museo: l’utente può osservarli via web muovendosi al loro interno a 360 gradi, e vi si può immergere se dispone di smartphone e di un visore VR (realtà virtuale); nelle diverse “scene” può inoltre accedere a informazioni aggiuntive – immagini, testi, registrazioni audio – ricavando complessivamente un’esperienza di grande impatto.
Come sottolinea il prof. Dario Ianneci, che ha realizzato questa sezione, «il tour virtuale ha una grande valenza comunicativa e non solo rappresenta un’anteprima della visita reale al MEdA, che ovviamente sarà molto più completa e ricca, ma serve anche per rivedere il Museo, tornando a scoprire dettagli di ciò che si è visto nella visita in presenza».
Tra le altre novità del sito, la pagina della biblioteca da cui è possibile richiedere le migliaia di testi catalogati, la prenotazione diretta delle visite e le news in continuo aggiornamento, che per la prima volta renderanno il sito un canale di comunicazione vivo sul quale rimanere sintonizzati per conoscere le numerose iniziative che il MEdA ha già in cantiere.
A ribadire l’importanza del nuovo sito è il presidente dell’Associazione che gestisce il Museo, Vito Coppola:
Beniamino Tartaglia e Donato Tartaglia ci hanno consegnato un patrimonio unico, insegnandoci però che questo patrimonio va curato e fatto crescere di continuo, senza mai adagiarsi in comode posizioni di rendita. Il cambiamento, la trasformazione, l’evoluzione – aggiunge il presidente dell’associazione – sono concetti che stanno profondamente a cuore all’esperienza del nostro Museo: per questo il nuovo sito ci lancia verso altri 25 anni di innovazioni nella preservazione della memoria. La memoria è la bussola che ci aiuta a non perderci, ma il cammino deve sempre portarci verso nuove mete, da individuare restando connessi con il pubblico e con la propria comunità, vicina e lontana.
Sotto la guida dei suoi direttori, il Museo è stato letteralmente costruito dall’intera comunità che ha donato oggetti, racconti, tempo, lavoro e risorse economiche nel corso di cinque lustri: la vicenda del MEdA è quindi un’eccellenza non solo per la qualità, completezza ed estensione del suo patrimonio, ma anche per il modo in cui esso è nato e cresciuto. Dal 2020 l’Associazione ha attivato la possibilità per chiunque di donare il proprio 5×1000 per aiutare il Museo a crescere.
Il nuovo sito web è stato progettato dal web designer David Ardito, professionista irpino con molti anni di esperienza nella comunicazione visuale. Per quanto riguarda i contenuti, è stato curato dall’Associazione per la gestione del MEdA, soprattutto grazie ai contributi di Valerio Coppola e Dario Ianneci. La nuova immagine coordinata del Museo è curata da Angelo Castucci, architetto irpino che opera a Milano e in altre città nella progettazione architettonica, nel graphic design e nell’arte pubblica. Le novità del sito web vengono presentate in video a partire dal 20 dicembre sulla pagina Facebook “Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia – MEDA”.
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Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers: in anteprima esclusiva
Martedì 4 aprile, ore 21, per l’anteprima esclusiva de Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers, con protagoniste Charlotte Gainsbourg e una Parigi anni ’80 ricostruita al dettaglio. Un film che trascina lo spettatore indietro nel tempo, una storia d’amore, di amicizia, coraggio. Le fervide notti parigine raccontate alla radio da instancabili speaker (tra le quali il mito Emmanuelle Béart) e vissute da giovanissimi in cerca di loro stessi.
Si aprono le proiezioni del martedì alla Cineteca di Milano Arlecchino alle 17 con Dancer, documentario del regista candidato all’Oscar Steven Cantor. Il film racconta la vita e la carriera di Sergei Polunin, il “James Dean della danza,” raccogliendo le immagini della sua infanzia, documentando i suoi tanti successi, i tatuaggi, e l’amore con Natalia Osipova.
Alle 19, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, si terrà la proiezione speciale di Sul sentiero blu, un film di Gabriele Vacis, in collaborazione con CAI, Club Alpino Italiano, che racconta di giovani protagonisti autistici, che insieme ai loro medici ed educatori, percorrono oltre 200 km a piedi in 9 giorni. Un cammino di crescita, tra fatica e divertimento, in cui i protagonisti affrontano ed imparano a gestire emozioni e difficoltà grazie a specifici programmi abilitativi per sviluppare le competenze sociali. Saranno presenti in collegamento ospiti provenienti da realtà legate al progetto e al film stesso.
Dopo la pausa della prossima settimana, l’11 aprile riprende la serie ICONS presentata da Wanted e MUBI Italia – un percorso in 5 film, per 5 serate, dedicata a figure iconiche della cultura contemporanea. Dopo la prima serata di marzo, si prosegue con il secondo appuntamento, The Wolfpack il documentario di Crystal Moselle (2015, 80′) che racconta l’incredibile storia dei fratelli Angulo, costretti dal padre a vivere reclusi in un appartamento di Manhattan, e che trovano la loro fonte di ispirazione e vita nel guardare e recitare i classici del cinema.
Passeggeri della Notte di Mikhaël Hers uscirà nelle sale il 13 aprile.
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Timeless Immortal Art: un museo a cielo aperto a Merì
Timeless Immortal Art è un progetto unico nel suo genere perché cambia il modo di concepire l’arte e la bellezza, inserendoli a cielo aperto in un contesto urbano. L’idea è quella di installare delle mattonelle in terracotta, dipinte da 60 artisti provenienti da tutto il mondo. Ciò accadrà nel piccolo borgo di Merì, in provincia di Messina, giungendo fino in Cina.
Le mattonelle in terracotta diventano un museo a cielo aperto in cui ciascun artista, con la sua opera diventerà testimonial della città perché il suo nome ricorderà una via o una piazza.
Timeless Immortal Art è un messaggio per il futuro che, pian piano, sta contagiando tutti i paesi del mondo perché è caratterizzato da un forte campo energetico costituito interamente da arte allo stato puro. Questo approccio non solo dona un nuovo aspetto alle città, rilanciando un’immagine territoriale nuova.
La posa della prima opera sarà accompagnata dal canto di un Ave Maria del soprano Ekaterina Adamova che rilancerà il piccolo comune di Merì come “capitale” dell’arte.
Lo stesso progetto di Merì verrà realizzato anche in Cina con lo stesso team di artisti.
Timeless Immortal Art è un progetto voluto fortemente dal sindaco Filippo Bonansinga, dall’assessore alla cultura Carmelo Arcoraci e supportato dal Patrocinio della Regione Siciliana- Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana insieme al pittore Lorenzo Chinnici, al figlio Francesco che faranno da ponte culturale con gli artisti.
Emma XingYi Wang, partener del progetto cinese e presidente della G&Y Cultural Exchange Association di Shanghai e Firenze, descrive con queste parole l’anima di Timeless Immortal Art:
Un museo a cielo aperto ma anche una vera e propria rigenerazione urbana attraverso l’arte – un modello di rinascita culturale grazie ad un progetto di riqualificazione che può contare su centinaia di artisti internazionali.
Timeless Immortal Art: il cast internazionale degli artisti
I 60 artisti provenienti da tutto il mondo che daranno vita a questo progetto artistico sono:
- Lorenzo Chinnici (Italia)
- Zheng XiaoTong (Cina)
- Craig Warwich (Inghilterra
- Farida Saba ( Arabia Saudita)
- Patrick Smith (Stati Uniti d’America)
- Alisa Byteva (Russia)
- Dorina Nicoleta Crisu (Romania)
- Christine Bleny (Francia)
- Ildo Domingos (Brasile)
- Jacqueline Scheffer (Sudafrica)
- Agniesszka Wioletta Meler (Polonia)
- Giuseppe Gorga (Italia)
- Ingrid G.G. Pegge (Olanda)
- Bojan Jevtic (Serbia)
- Isabella Young (Nuova Zelanda)
- Giovanni Gargano (Italia)
- Uliana Storozhylova (Ucraina)
- Lu Mei (Cina)
- Alberto Urbano Moreno Montuque (Spagna)
- Adriana Antidin (Argentina)
- Francesca Maio (Italia)
- Luna Smith (Scozia)
- Bruce Chidovori (Zimbabwe)
- Neven Zoricic (Croazia)
- Salvatore Cusimano (Italia)
- Mirit Ben-Nun (Israele)
- Pawel Mendrek (Austria)
- Nicole Musser (Canada)
- Nicolò Garrasi (Italia)
- Lilivet Pena Echemendia (Cuba)
- Osama Imam El-Laithy (Egitto)
- Agatino Furnari (Italia)
- Brian Jenninngs (Irlanda)
- Giuseppe Messina (Italia)
- Aidas Rytis Vasiliauskas (Lituania)
- David Kent (Inghilterra)
- Dimitri Salonia (Italia)
- A.Tinne Vereeck (Belgio)
- Linda Schipani (Italia)
- Rui Manuel de Sousa Lourenco (Portogallo)
- Shadi Abou Sada (Siria)
- Anne Gry Andersen (Danimarca)
- Du Shusheng (Cina)
- Lucy Lago (Russia)
- Pino Morena (Italia)
- Helen Mortimer (Australia)
- Salvatore Imbesi (Italia)
- Tara Vahab (Canada)
- Vincenzo Campo (Italia)
- Olena Rudnieva (Ucraina)
- Francesca Licari (Italia)
- Adil Es-Safi (Marocco)
- Gianmaria Lafranconi (Italia)
- Zhang Jigang (Cina)
- Michela Velardita (Italia)
- Joe Cooper (Galles)
- Mel Alexenberg (Israele)
- Roberto Di Costanzo (Italia)
- Kenta Leon Hayashi (Giappone)
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