L’ombra di Totò di Emilia Costantini al Teatro San Ferdinando

Napoli, Rione Sanità, 17 aprile 1967.

Si celebra il funerale di Antonio de Curtis — morto due giorni prima a Roma, il secondo dopo quello nella capitale — curato dall’amico Nino Taranto. A un certo punto una donna lancia un grido, indicando una persona dietro il feretro: Totò è vivo, non è morto, è resuscitato!

L'ombra di Totò al Teatro Dan Ferdinando

Ina rappresentazione teatrale al San Ferdinando per celebrare la morte del Principe della risata

Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota.

Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciarle un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe della risata.

L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

La rappresentazione teatrale sarà messa in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 22 al 27 febbraio.

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