Da compagni di scuola a compagni anche di note.
Sul palco del Trianon Viviani, l’originale incontro di Lorenzo Hengeller e Raiz, che venerdì 11 febbraio, alle 21, suoneranno insieme per la prima volta dopo le prime esperienze musicali comuni al liceo.
Frequentando la stessa scuola, i due artisti e amici partenopei hanno suonato nella stessa band, spaziando dai classici internazionali al cantautorato napoletano e italiano. Hanno poi intrapreso due carriere musicali diverse: il primo è diventato un cantapianista e jazzista; il secondo un cantante impegnato tra reggae, suoni mediterranei e canzone napoletana.
Per gioco e per amicizia, in questa serata intitolata “Compagni di scuola e di note”, i due ragazzi di ieri incontreranno i due artisti di oggi per suonare una musica nuova e inattesa per entrambi.
Racconta Lorenzo Hengeller:
A vederci allora sembravamo solo irrimediabili e accaniti appassionati di musica , ma oggi sappiamo che ci stavamo semplicemente allenando a diventare quelli che ora siamo, due artisti ai quali la musica ha suggerito mondi diversi: immaginarci, quindi, di nuovo insieme su un palco, quello del teatro Trianon, è stata per noi un’idea naturale, accolta con entusiasmo dal direttore artistico Marisa Laurito.
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Luca Trapanese presenta Le nostre imperfezioni all’Officina Culturale di Roccamonfina
Le nostre imperfezioni (2021) edito da Salani Edizioni è il romanzo d’esordio di Luca Trapanese, che con delicatezza e affrontando il tema del viaggio ci parla di sé e di un doppio viaggio: il cammino di Santiago e quello del cuore.
Oltre al viaggio altri temi affrontati dallo scrittore riguardano la disabilità, la fecondazione assistita e l’omosessualità perché il messaggio di fondo del libro è che sono le nostre imperfezioni ad essere un valore aggiunto rispetto a quello che siamo e che ci caratterizza.
Protagonista de Le nostre imperfezioni è Livio, in apparenza il classico figlio di papà cresciuto nel lusso, cresciuto in un quartiere elegante di Napoli, a Posillipo, in una famiglia unita ma dentro era un vulcano di iniziative imprevedibili, dovute alla curiosità che nutre verso il mondo e da quella voglia di scoprire tutto ciò che vorrebbe.
Livio era sempre stato energico, tutto carattere, volontà, idee. Non si era mai piegato ai desideri di nessuno, dando ascolto a ciò che riusciva a smuoverlo dentro. Alla fine anche i suoi genitori si erano dovuti arrendere, travolti dalla consapevolezza che il vento non si ferma davanti a un muro, troverà sempre il modo per aggirarlo.
Livio, durante il suo percorso e il suo cammino, incontrerà Pietro, un architetto, costretto a vivere su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia. Questo incontro gli cambierà la vita, mostrandogli altro.
Luca Trapanese: biografia
Luca Trapanese nato a Napoli nel 1977 e attuale assessore al Welfare del Comune di Napoli, svolge da anni attività di volontariato in Italia e nel mondo. Nel 2017 fonda l’associazione A ruota Libera Onlus, realizzando numerosi progetti legati alla disabilità, tra cui la casa famiglia per bambini: La Casa di Matteo. Da sempre single e omosessuale nel 2018 adotta Alba, una bambina con la sindrome di Down, diventando in Italia il primo caso di genitore omosessuale e single che decide di adottare una bambina.
Una storia delicata e ricca di umanità è quella di Luca Trapanese, che presenterà il suo libro e se stesso all’Officina Culturale di Roccamonfina il 26 maggio alle ore 18:00.
Un evento che rappresenta un punto di incontro e di dialogo, per poter parlare di diversità e di coraggio da un punto di vista diverso, forse più umano. Un momento di aggregazione che esula dai classici spunti intellettuali ma ci porta di fronte ad una storia vera e verso una conoscenza e consapevolezza altra di ciò che ci sta intorno e che, molto spesso, facciamo finta di non vedere.
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Assegnato a Francesco Randazzo il premio Fondazione Amedeo Modigliani
Assegnato a Francesco Randazzo il Premio Fondazione Amedeo Modigliani per l’importante attività svolta nell’ambito della Cultura.
La premiazione avrà luogo Venerdì 11 Novembre 2022 ore 16.00, presso Villa Tuscolana Park Hotel, Via Tuscolana 185 – 00182 Frascati – Roma
La Fondazione di ricerca scientifica Amedeo Modigliani nasce con l’intento di promuovere l’arte con una visione soggettiva e un approccio nuovo, interrogandosi su quali siano gli intenti e la rilevanza dell’impegno culturale oggi. Con una serie di progetti in continua evoluzione, la Fondazione vuole offrire nuovi modi di osservare e conoscere la realtà e le sue manifestazioni.
Gli interessi principali della Fondazione sono le idee e i modi in cui l’umanità le ha trasformate in discipline, l’arte come principale strumento di lavoro e di apprendimento: un territorio di pensiero libero, dove racchiudere sia figure consolidate e imprescindibili sia figure emergenti.“Siamo convinti che la cultura sia un bene imprescindibile e funzionale, oltre che coinvolgente e attrattivo. Partendo dalle nostre origini, dal nostro territorio, vogliamo arrivare ad un unico linguaggio Universale, arricchendo la nostra vita quotidiana.”
Francesco Randazzo: chi è?
Scrittore e regista. Laurea in Regia, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, nel 1991. È attivo in Italia e all’estero come regista e autore per importanti teatri e festival, fra i quali: Todi Festival, Teatro Stabile di Catania, Ortigia Festival, Narodno Kazaliste “I Zaic” di Rijeka, Festival di Dubrovnik, Teatro Nacional Juvenil de Venezuela, Teatro IT&D di Zagabria, Playwright Festival of New York, Festival des Films du Monde di Montreal.
Fondatore della Compagnia degli Ostinati – Officina Teatro, della quale è stato direttore artistico. Ha pubblicato con vari editori, testi teatrali, poesie, racconti e tre romanzi; ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi di drammaturgia e letteratura nazionali e internazionali, fra i quali: Premio Fondi La Pastora, Premio Candoni, Premio Fersen, Premio Schegge d’autore, Sonar Script, Premio Leonforte, Premio Maestrale San Marco, Premio Moak, Premio Ugo Betti.
Suoi testi teatrali sono stati tradotti in spagnolo, ceco, sloveno, francese e inglese e rappresentati in Canada, Usa, Croazia, Slovenia, Spagna, Francia, Belgio, Cile. Socio del Cendic (Centro di drammaturgia italiana contemporanea) e del Fuis (Federazione Italiana Scrittori). Parallelamente ha svolto attività didattica con corsi di recitazione, regia, drammaturgia e scrittura creativa, storia dello spettacolo, stages e conferenze per varie istituzioni pubbliche e private, fra le quali: Scuola di Teatro Antico dell’Istituto nazionale del Dramma Antico, Cinars Montreal, TNJV Caracas, Centro Teatro Educazione-Ente Teatrale Italiano, Centro Studi Uilt, Viagrande Studios, New York University, Ostinati Open Studio e International Acting School Rome, Université Le Mirail Toulouse, Parioli Academy Roma, Universidad Católica de Chile.
Dal 2019 è editor e direttore della collana di narrativa di Graphofeel Edizioni.
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Pompeii Theatrum Mundi al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei
Assurdo e vano è sopra i morti il pianto, dice uno splendido verso di Stesicoro.
E sono parole che si attagliano perfettamente al nostro sentimento di oggi, mentre a due passi da noi, in Ucraina, si contano le vittime di una guerra terribile e assurda, una guerra che, come tutte le guerre, mortifica e offende il sentimento dell’umano.
Ed è proprio al sentimento dell’umano che quest’anno è dedicato Pompeii Theatrum Mundi, al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei dal 17 giugno al 16 luglio, con quattro spettacoli che declinano discipline diverse.
Pompei, con questo festival ideato dal Teatro Nazionale di Napoli, in sinergia con il Parco Archeologico di Pompei e con il Campania Teatro Festival, si propone ancora una volta come luogo di meditazione e di spiritualità, di riconciliazione con il senso della vita al di là della morte, attraverso l’arte, il teatro, la musica, la commedia.
Uno sforzo comune che ogni anno ci consente di raccogliere una grande platea intorno ad artisti di riconosciuto rilievo sui temi cruciali del nostro tempo.Pompeii Theatrum Mundi: programma
Dal 17 giugno al 16 luglio 2022 al Teatro Grande di Pompei otto serate da trascorrere in uno dei luoghi più belli al mondo sedotti dalla grande danza di Josè Montalvò, dal teatro di Elena Bucci e Chiara Muti, dalla tragedia classica di Jacopo Gassmann e dall’arte di William Kentridge con la Sinfonia N. 10 di Dmitrij Šostakovič:
17 – 18 giugno
GLORIA
coreografia, scenografia, ideazione video Josè Montalvò
produzione Maison des Arts et de la Culture de Créteil
coproduzione Chaillot – Théâtre National de la Danse, Le Channel,
Scène Nationale de Calais (Volet Participatif),
Festspielhaus Saint Pölten in collaborazione con Campania Teatro Festival24 – 25 giugno
DUE REGINE
Mary Stuart vs. Elizabeth Tudor
Elizabeth Tudor vs. Mary Stuart
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci e Chiara Muti
produzione Le belle bandiere in collaborazione con Campania Teatro Festival29 – 30 giugno
OH THE BELIEVE IN ANOTHER WORLD
un film di William Kentridge
per la Sinfonia N. 10 di Dmitrij Šostakovič
eseguita dalla Luzerner Sinfonieorchester diretta da Michael Sanderling progetto avviato e commissionato dalla Luzerner Sinfonieorchester reso possibile da un contributo della Art Mentor Foundation Lucerna produzione film The Office performing arts + film15 – 16 luglio
IFIGENIA IN TAURIDE di Euripide
regia Jacopo Gassmann
produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico
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