nazionale

Che cos’è il disegno di legge a firma Lega sull’Autonomia Differenziata?

Se ne parlerà sabato 27 maggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni. Aprire al confronto tra più voci sui temi quali la scuola, la sanità, l’economia e il welfare: settori strategici sui quali, riforme ancora da definire, potrebbero avere un impatto radicale con il rischio che nelle Regioni del Mezzogiorno si possa cristallizzare l’antica Questione Meridionale. Al convegno parteciperanno esponenti di spicco della politica e delle istituzioni tra cui  Massimo Villone, Professore emerito Diritto Costituzionale Università degli Studi di Napoli Federico II; Franco Tavella, Segretario Generale SPI-CGIL Regione Campania; Mariolina Castellone, Vicepresidente del Senato – M5S; il Sindaco di Cava de’ Tirreni, dott. Vincenzo Servalli; la coordinatrice del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno Virginia Villani; la Senatrice Anna Bilotti e le conclusioni saranno affidate a Roberto Fico, già Presidente della Camera dei Deputati e Michele Gubitosa Deputato e Vicepresidente del M5S. A dirlo è il gruppo territoriale del Movimento 5 stelle di Cava de’ Tirreni.

Il disegno di legge presentato dal governo Meloni rischia di frantumare il Paese con gravi conseguenze sul futuro di milioni di cittadini, il rischio concreto è di creare un’Italia a diverse velocità e come sempre tutto a discapito del Sud.

Solo cittadini informati potranno opporsi a questa nuova deriva secessionista. Il tema è importante e merita grande attenzione e necessità di approfondimento. Ci interessa approfondire il tema dal punto di vista delle difficoltà ulteriori in questo ambito che potranno provenire dalla riforma Calderoli. Una riforma che va contro il dettato costituzionale, contraddice i principi di sussidiarietà e solidarietà della carta fondamentale, in sostanza potrebbe fare danni enormi in termini di risposte alla richiesta di sanità che arriva dai cittadini.

Pietre della libertà: premiati Pegah Moshir e Monsignor Vincenzo Paglia

Mercoledì 10 maggio, dalle 17.30 alle 19.00, si è svolta a Roma, nel Palazzo della Santa Sede San Carlo ai Catinari, la tappa romana dell’evento “Le giornate Internazionali della Libertà”, promosso dalla Fondazione E-Novation in collaborazione con la fondazione Tatarella e la casa editrice Historica.

In questa cornice sono stati premiati e sono intervenuti l’attivista e scrittrice iraniana Pegah Moshir Pour e Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia Pro Vita, che hanno spiegato il Valore della Libertà da due diversi punti di vista.

Pietre della libertà

Una numerosa partecipazione e presenza di persone che hanno dibattuto e affrontato temi, assai delicati, come quelli della libertà, dei diritti umani e della speranza. Inoltre l’evento ha visto anche la partecipazione dei vincitori del concorso letterario “Racconti di Libertà”, curato personalmente da Francesco Giubilei che oltre a essere anima della casa editrice e presidente della Fondazione Tatarella è anche consigliere del Ministro della Cultura Sangiuliano.

A consegnare i premi Pietre della Libertà sono stati ieri Massimo Lucidi Presidente della Fondazione E-Novation e l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Erano presenti all’evento anche il Segretario Generale di Assoimpredia Alberto Patruno e Daniela Nugnes già Assessore all’Agricoltura della Regione Campania e tanti altri amici di Associazioni e Fondazioni.

25 aprile e la Costituzione ferita

Oggi spesso si sente parlare di Costituzione ferita soprattutto quando si sminuisce, o si vorrebbe farlo, il senso intrinseco della celebrazione del 25 aprile. Cerchiamo di comprendere perché non si può archiviare e lasciare nel dimenticatoio la Resistenza e l’antifascismo.

La nostra Costituzione esiste e si basa su princìpi, valori, ideali e interessi delle forze che le diedero la vita e che trovarono una condivisa composizione. La nostra Costituzione identifica il nostro ordinamento giuridico ed è dunque immodificabile. Una modifica della Costituzione sarebbe illegittima perché determinerebbe la rottura del sistema costituzionale perché modificando le sue fondamenta perderebbe la propria identità e i suoi prìncipi cardine.

25 aprile e la Costituzione ferita

La Corte costituzionale in varie sentenze – fondamentale è la n. 1146 del 1988 – ha confermato che:

La Costituzione italiana contiene alcuni princìpi supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale. Non si tratta soltanto dei princìpi esplicitamente posti come limite alla revisione (la forma repubblicana, art. 139), ma anche di quelli, non menzionati, che appartengono all’essenza dei valori supremi su cui si fonda la Costituzione repubblicana: ad esempio la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo (art. 2), la dignità della persona, il diritto di ricorrere a un giudice; i princìpi di laicità, eguaglianza, solidarietà e altri ancora, taluni già compresi nell’unico limite espresso – la forma repubblicana – sintesi di vari princìpi. Un’importante sentenza (n. 238 del 2014), chiudendo una questione discussa, ha chiarito che le stesse
consuetudini internazionali (cui l’art. 10 conferisce rango costituzionale) si arrestano di fronte al «nucleo inviolabile» che forma una barriera invalicabile al loro ingresso nell’ordinamento italiano. I valori in contrasto, in quel caso, erano la dignità della persona e il diritto alla tutela giurisdizionale.

la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo

Dunque, il testo della Carta costituzionale è intriso dello spirito che ha animato la Resistenza, riflettendone i valori che sono il risultato di diverse ideologie, caratteristica imprescindibile in democrazia.

Come diceva Norberto Bobbio, noto filosofo, giurista. politologo e storico italiano:

 La nostra Costituzione è il risultato della confluenza dell’ideologia socialista e di quella cristiano-sociale con quella liberale classica che ne costituisce la base perché le forze morali preminenti erano quelle dell’antica tradizione liberale soffocata dalla dittatura e rinata nell’impulso liberatore della Resistenza europea.

È facile comprendere perché quando si rinnega il 25 aprile si parli anche di Costituzione ferita.

25 aprile e la Costituzione ferita

Perché si vuole neutralizzare la Resistenza e rimuoverla dalla coscienza e dalla memoria condivisa degli italiani attraverso una delegittimazione impropria?

Il ’68 fu uno scontro generazionale tra i padri della Resistenza e i suoi figli, che accusavano i padri di aver tradito e dimenticato i valori per i quali avevano combattuto. Si iniziò ad usare il termine Resistenza tradita nei movimenti studenteschi del tempo.

Tra i contestatori ricordiamo Gramsci che aveva una scarsa presa e il Pci veniva bollato come revisionista, a volte anche accusato di tradimento del proletario. La contestazione dei sessantottini non voleva respingere la sostanza dell’antifascismo ma voleva sottoporla a verifica per farne emergere quell’aspetto di guerra di classe, che era stato sottaciuto. In breve si crea in quegli anni una divisione netta tra chi aveva fatto la Resistenza, ottenendo una medaglia e quindi ci si poteva permettere tutto e che accusava i contestatori e i giovani, che spesso si dimostrarono ingiusti e superficiali nelle analisi.

La conseguenza fu il voler rappresentare l’antifascismo in un Paese che non era in grado di fare i conti con se stesso e di comprenderne pienamente la totalità. Una sorta mancata piena consapevolezza di ciò che era stata la stagione fascista. Ciò viene descritto e analizzato nel libro Sulla guerra civile. La Resistenza a due voci di Norberto Bobbio e Claudio Pavone (2015), all’interno del testo entrambe riflettono sulla Resistenza, una testimonianza a due voci di moralità nella ricerca. I due in diverse occasioni hanno espresso idee divergenti a riguardo. Questo testo, per chi volesse approfondirlo, include riflessioni che partono dai primi anni’60 e si chiude con la morte di Norberto Bobbio (2004).

Ritornando al discorso della Costituzione ferita si può affermare che i rovistatori della Resistenza volevano e vogliono confondere un giudizio storico e di giudizio morale. La Resistenza ha svolto un ruolo tra passato e futuro, questo non possiamo negarlo, un ruolo raro per la nostra storia.

Gli italiani sono scesi in campo per difendere i valori molto raramente. Nel ’43  nel ’45 lo hanno fatto, una parte di loro. Dunque davanti alle vecchie e alle nuove retoriche riduzioniste e demonizzanti sulla Resistenza e sul 25 aprile occorre avere un’unica consapevolezza: che la difesa della Costituzione repubblicana è la prima barricata su cui non si difende solo una legge ma lo Stato Sociale e l’insieme dei diritti dei cittadini.

Rivendicare la Resistenza antifascista è l’elemento basilare, irrinunciabile della Costituzione e dunque della nostra identità italiana.

Tfa sostegno: è in arrivo una nuova ordinanza per i docenti con abilitazioni prese all’estero

Arrivano novità sulla scuola riguardo nuove ordinanze che il ministero dell’Istruzione starebbe per emanare per quanto concerne i docenti inseriti con riserva in I fascia all’interno delle GPS (Graduatorie provinciali). L’ordinanza riguarderebbe coloro che hanno conseguito l’abilitazione all’estero, l’ordinanza riguarderebbe, infatti, la possibilità di stipulare i contratti anche se manca il riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria suddetta.

Nei giorni precedenti si è svolta una riunione con i sindacati riguardo questa possibilità. Il ministero dell’Istruzione ha espresso la volontà di incrementare le procedure istruttorie per i titoli conseguiti all’estero, prevedendo procedure istruttorie per far fronte alla mole di domande.

Tale decisione ha diviso le opinioni dei sindacati per le motivazioni più disparate, tra cui l’attesa per il prossimo ciclo di Tfa sostegno che dovrebbe essere bandito a breve e considerando la situazione del sostegno perché ogni anno vengono assegnati posti a non specializzati che sono maggiori in numero, rispetto agli abilitati e specializzati.

Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, ha accolto positivamente l’appello Anief, approvato anche dai vari ministeri del Governo Meloni perché c’è volontà di realizzare maggiori immissioni in ruolo di docenti specializzati.

Questo cosa comporterebbe per il nuovo anno scolastico 2023/24?

Si prevede che a partire dal prossimo ciclo di assunzioni ci sarà un maggior numero di insegnanti di sostegno in ruolo e di docenti specializzati.

CISL Scuola evidenzia quanto segue:

Il proliferare di percorsi formativi attivati da paesi UE, frequentati allo scopo di utilizzarne i titoli per accedere all’insegnamento nelle scuole italiane, sia la conseguenza della mancata attivazione, da troppi anni, di percorsi abilitanti e di un congruo numero di TFA di sostegno sul territorio nazionale. Tale situazione è aggravata, per quanto riguarda i percorsi di specializzazione, da un’offerta formativa eterogenea e sperequata fra le diverse regioni.

Un problema dunque che risiede nella macchina organizzativa nazionale, che non si adegua nelle procedure di selezione e di attivazione di corsi che possano essere svolti in tempistiche che permettano un inserimento adeguato dei docenti in base alla presenza di posti che, ogni anno, sono vacanti e che rappresentano il problema delle cattedre mancanti annuali e di personale docente adeguato.

Tfa sostegno

Lorenzo Bifulco, segretario nazionale del sindacato Azione Scuola afferma:

Finalmente un Governo vicino alle famiglie degli studenti con difficoltà nell’apprendimento.

La nuova regola proposta dal ministero dell’Istruzione e del Merito riguardo ai titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero rappresenta un passo in avanti verso la piena consapevolezza del diritto europeo sulla libera circolazione delle professioni.

Assegnare gli incarichi sul sostegno ai docenti specializzati all’estero e attualmente inseriti nelle Gps con riserva, prevedendo nel contratto una clausola rescissoria nel caso in cui la valutazione del titolo non andasse a buon fine, è la proposta che da mesi abbiamo portato avanti nelle interlocuzioni ministeriali.

Diamo atto al ministro Valditara di aver avuto coraggio e lungimiranza ad assumere una iniziativa che vedeva penalizzati tanti docenti specializzati in Europa, ed in classe restavano accanto agli studenti con difficoltà i colleghi non abilitati.

Dunque, siamo con il Governo in questa battaglia di civiltà giuridica.

Lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR

Ha già raggiunto 250 firme in pochi giorni la lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR e che denunciano “inutili appesantimenti dei procedimenti amministrativi” da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Alla quale viene contestata una nota trasmessa all’ANCI, la prima Associazione dei Comuni italiani, per invitarla a sensibilizzare gli Enti sui rischi connessi al ricorso alla Centrale di committenza promossa dalla seconda Associazione, l’ASMEL, che associa 4072 Enti Locali in tutt’Italia.

In pratica, sostengono i Sindaci, l’Autorità garante della concorrenza viola la “concorrenza associativa” tra le due principali associazioni dei Comuni. I primi cittadini si chiedono perché mai un’Autority “dotata di poteri di intervento tanto incisivi”, si rivolge ad ANCI per sensibilizzare i Comuni su presunte criticità nel ricorso alla Centrale ASMEL. E perché mai la nota non è stata pubblicata sul sito ANCI, ma relegata su due siti regionali dell’Associazione, quelli di Lombardia e Veneto.

Sostiene Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL:

Se vi sono anomalie, nel rispetto delle regole della concorrenza, AGCM non deve riferirsi a generici rischi o criticità. Ha i poteri per chiederne la rimozione e, nel caso, trascinare in giudizio chi non si adegua. Ma non ha il diritto di porre le due Associazioni l’una contro l’altra. Chiederemo al Giudice di attestare la completa rispondenza della Centrale ASMEL alla normativa vigente e di condannare AGCM per aver debordato dai poteri attribuitele dalla legge e per il danno reputazionale arrecato.

Lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR

Incalza il Presidente ASMEL, Giovanni Caggiano:

Ecco il paradosso del dirigismo dei finanziamenti PNRR. Da un lato si ritengono i Comuni scarsamente capaci, prospettandone il commissariamento, e dall’altro si cerca di ostacolare l’unica Centrale di rilievo nazionale, espressione diretta dei Comuni, che in questi ultimi anni ha prodotto risultati innegabili in termini di efficienza, trasparenza e celerità nella spesa.

La lettera aperta, i cui primi firmatari sono i sindaci di Conversano (BA), San Giovanni Lupatoto (VR), Borgomanero (NO), Venosa (PZ), Arzachena (SS), Pellezzano (SA), Nizza Monferrato (AT), Poirino (TO), Carignano (TO) e San Vito Lo Capo (TP), mette in evidenza i vantaggi per i Comuni medio piccoli nel ricorso alla Centrale di committenza ASMEL ormai radicata in tutt’Italia e premiata in Europa come best practice nel settore dell’innovazione e della digitalizzazione degli appalti. E chiede alle due Associazioni il perseguimento di obiettivi convergenti, sottolineando che il pluralismo associativo rafforza la voce dei Comuni ed è di gran lunga più efficace rispetto al preteso monopolio della rappresentanza associativa.

M5S, Elezioni, Giuseppe Conte in Campania il 3 e 4 settembre

Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sarà in Campania il 3 e 4 settembre.
Prima tappa prevista sabato 3 settembre, alle ore 12, a Napoli in zona San Gregorio Armeno. Conte incontrerà i commercianti e i percettori del Reddito di cittadinanza.
Sempre a Napoli, alle ore 13:30, il presidente incontrerà i giovani della cooperativa “Il tappeto di Iqbal”, all’interno degli spazi dell’I.C. Rodinò a Via Mastellone. Alle ore 18, Conte sarà al porto di Acciaroli, frazione del Comune di Pollica, alla marcia per Angelo Vassallo e alle 21:30 a Salerno in Corso Garibaldi. La due giorni campana si concluderà ad Avellino, la mattina del 4 settembre, alle ore 9:45, nei pressi del circolo della Stampa in Corso Vittorio Emanuele II, 6.
Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle in Campania Michele Cammarano, i consiglieri regionali Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello e il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Salvatore Micillo:
Giuseppe Conte continua a riempire le piazze e le strade di tutta Italia come nessun leader politico è in grado di fare. Siamo orgogliosi del suo arrivo in Campania e del fatto che abbia scelto la nostra regione per candidarsi. Il presidente parlerà di temi fondamentali per i nostri territori, come la legalità, i progetti di sviluppo, il rilancio del Mezzogiorno. C’è grande entusiasmo e disponibilità a partecipare, la nostra è la forza politica che più di tutte sta crescendo nei consensi. Abbiamo un leader che è stato il presidente del Consiglio più amato degli ultimi decenni e una squadra di candidati competenti e onesti. Il risultato sarà sorprendente.

Ad alta voce per piacere! Il nuovo progetto culturale di Realtà Debora Mancini

Amplificare la dimensione della lettura ad alta voce attraverso un ricco ventaglio di eventi di carattere formativo, educativo, spettacolare e artistico: questo è la mission di “Ad alta voce…per piacere!”, il nuovo progetto culturale di Realtà Debora Mancini, vincitore del Bando Ad Alta Voce (per i progetti a carattere regionale) finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura.

Un progetto Tran’s-n’art, di arte tra le arti, oltre le arti, al di là delle arti, che segue la linea e la poetica portata avanti dall’associazione fin dalla sua nascita.

Le discipline artistiche, scientifiche e didattiche si sostengono a vicenda: la parola viene messa al centro, sviluppata, presentata, raccontata da diversi punti di vista: dell’attore, del musicista, dell’illustratore, dello scienziato, del formatore e del pubblico, che viene il più delle volte coinvolto attivamente in un continuo dialogo.

La parola si fa così strumento di unione e condivisione, elementi che ci sono così tanto mancati negli ultimi due anni fatti di distanziamento sociale.

La lettura è un’esperienza ricca, piena, sociale, socializzante, vicina alle dimensioni pratiche e condivise della festa, del teatro, del laboratorio, del gruppo di discussione.

Il libro torna ad essere l’ideale focolare intorno a cui sedere e creare.

La parola letta ad alta voce diventa materia, immagine, suono, corpo e si rende fruibile con tutti i sensi, compresi l’olfatto e il gusto nel caso delle degustazioni a tema che seguiranno alcuni reading. La pratica della lettura andrà infatti a braccetto con il divertimento e la gioia di stare insieme.

Questa visione sinestesica vuole essere veicolata grazie anche alle nuove tecnologie: così il libro da leggere e ascoltare come la parola da re-inventare vengono diffusi dal vivo, on-line e su supporti concepiti a questo scopo come libri illustrati, letti e musicati che si renderanno disponibili grazie al progetto, podcast, video booktrailer.

“Ad alta voce…per piacere!” è un progetto legato profondamente al territorio lombardo, che va a interpellare e coinvolgere i nuclei di socialità importanti e basilari: dalla famiglia alla scuola, ai circoli alle biblioteche ai teatri.

I cittadini saranno coinvolti in eventi comunitari e collettivi dedicati alla lettura nei luoghi deputati alla trasmissione culturale. Tutti sono invitati a partecipare con atti creativi.

Ad alta voce per piacere

Ad alta voce per piacere

Da segnalare è infatti il coinvolgimento attivo del Patto locale per la lettura comunale.

Il Sistema Bibliotecario di Milano sostiene il progetto, in piena consonanza con principi e obiettivi del Patto di Milano per la Lettura (istituito con deliberazione di Giunta Comunale n. 1598 del 18/09/2015 con finalità di diffusione e promozione della lettura, inclusione sociale e coinvolgimento del territorio indicate nelle linee di indirizzo per la promozione del libro e della lettura approvate con deliberazione di Giunta Comunale n.1294 del 26/07/2018).

Il progetto si avvale della collaborazione di INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, INAF OA Brera, Re.Gi.S. Rete dei Giardini Storici, Teatro Menotti di Milano, e dei Comuni e Biblioteche di Arese (MI), Cerro al Lambro (LO), Cesate (MI), Cinisello Balsamo (MI). Cuggiono (MI),Cornaredo (MI), Opera (MI), Senago (MI), Vimercate (MB).
Al progetto partecipano, oltre all’attrice Debora Mancini e al musicista Daniele Longo (che hanno curato il progetto artistico): Alessia Bedini (attrice), Reno Brandoni (musicista, scrittore, editore Fingerpicking.net/Curci), Emanuele Cedrone (percussionista), Enrico Ernst (scrittore, drammaturgo), Massimo Giuntoli (compositore, performer, creativo urbano, artista multimediale), Marco Gobetti (attore, drammaturgo, regista, inventore del Teatro Stabile di Strada®), Francesco Mancini (maestro fiorista), Nadio Marenco (fisarmonicista, compositore), Roberto Piumini (poeta, scrittore, attore), Stefano Sandrelli (astrofisico INAF OA Brera, scrittore, divulgatore scientifico), Daniela Tediosi (illustratrice, performer), Nicoletta Tiberini (cantante, compositrice).

Il libro torna ad essere l'ideale focolare intorno a cui sedere e creare

Ad alta voce per piacere: programma di giugno

LUNEDI’ 6 GIUGNO, ORE 9.30
Scuola primaria Parco dei Fiori – Cinisello Balsamo (Mi)
FORME E COLORI IN MUSICA
per le classi I, II e III

Un incontro per scoprire le forme e i colori dei libri e degli strumenti, e che ci circondano, ci
appartengono, ci piacciono. E per cantare insieme la canzone segreto per crescere bene: “Gioca
coi libri, canta la musica, danza le forme, ammira i colori”.
con Debora Mancini, attrice, musicista
Daniele Longo, tastiere, voce, cajon, tank drum, ukulele, campanelle, piccole percussioni
e con i bambini, le maestre e i maestri coinvolti a cantare, sonorizzare, inventare.
Evento in collaborazione con ISC “Zandonai” di Cinisello Balsamo (MI)

LUNEDI’ 6 GIUGNO, ORE 11.00
Scuola primaria Parco dei Fiori – Cinisello Balsamo (Mi)
TUTTI A TAVOLA! SI LEGGE DI GUSTO
per le classi IV e V

È ora! Tutto è pronto, la tavola apparecchiata. Il menù prevede parole gustose e prelibate,
stuzzicanti e nutrienti. Morbide e croccanti da gustare sono condite dal vivo, con suoni e canzoni
originali. Il tutto viene servito su un letto di sogni con una spolverata di fantasia e un pizzico di
buonumore.
con Debora Mancini, attrice, musicista
Daniele Longo, tastiere, voce, fisarmonica, cajon, piccole percussioni
e con i bambini e le maestre e i maestri che saranno tutti coinvolti per cantare, sonorizzare,
inventare.
Evento in collaborazione con ISC “Zandonai” di Cinisello Balsamo (MI)

MERCOLEDI’ 8, 15, 22 GIUGNO dalle 18.00 alle 20.00
DAL CORPO LA VOCE – LABORATORIO
Biblioteca Frà Cristoforo (Via Frà Cristoforo, 6) Milano
Laboratorio di lettura ad alta voce
per mamme e papà di bambini di 3-6 anni
con Debora Mancini, attrice e musicista

Leggere ad alta voce a bambini da 3 a 6 anni è un bel modo di divertirsi e crescere insieme. Ma
non dimentichiamolo: la voce e le parole vanno accudite, seguite e curate, così come i nostri
bambini. Le mamme e ai papà che vorranno esplorare la lettura ad alta voce verranno coinvolti con
giochi ed esercizi col corpo e con la voce. Oltre a verificare i possibili benefici – personali, fisici e
mentali – che si possono ottenere da una corretta respirazione ed emissione, si offriranno spunti
per porre attenzione e rafforzare la musicalità, il ritmo e le variazioni, e destare curiosità ed
interesse nei piccoli ascoltatori. Si leggeranno libri dedicati alla fascia d’età 3-6 anni, ma non solo.
Ingresso libero con prenotazione: 02 8846 5806 c.bibliofracristoforo@comune.milano.it
Evento in collaborazione con Biblioteca Frà Cristoforo | Sistema Bibliotecario di Milano

DOMENICA 19 GIUGNO dalle 17.00 alle 19.30
Villa Annoni (Piazza XXV Aprile, 4) Cuggiono (MI)
IL BARONE RAMPANTE
Una maratona letteraria in concerto dedicata a Il Barone Rampante di Italo Calvino. Ad alta voce
verranno letti alcuni passi da uno dei capolavori della trilogia degli antenati, in dialogo con la
musica. A poche ore dal 15 di giugno, giorno in cui, nel 1767, Cosimo Piovasco di Rondò salì su
un albero, per poi non discendere mai più.
con Marco Gobetti, attore, drammaturgo, regista
Debora Mancini, attrice, musicista
Daniele Longo, musicista, poli-strumentista
E con il pubblico presente che potrà leggere a piacere estratti dall’opera
Evento in collaborazione con Comune di Cuggiono (MI) | Re.Gi.S. Rete Giardini Storici
MERCOLEDI’ 29 GIUGNO dalle 18.00 alle 20.00

DAL CORPO LA VOCE – LETTURA PUBBLICA DEI PARTECIPANTI
Biblioteca Frà Cristoforo (Via Frà Cristoforo, 6) Milano
Lettura pubblica ad alta voce con i genitori partecipanti
per bambini 3 – 6 anni
con Debora Mancini, attrice e musicista
Ingresso libero con prenotazione: 02 8846 5806 c.bibliofracristoforo@comune.milano.it
Evento in collaborazione con Biblioteca Frà Cristoforo | Sistema Bibliotecario di Milano

GIOVEDI’ 23 GIUGNO, ore 21.00
COSMICOMIC JAZZ
Piazza C. A. Dalla Chiesa, Arese (MI)
Dialoghi di scienza, musica, segni e parole dedicati a Le Cosmicomiche di Italo Calvino
con Debora Mancini, attrice
Stefano Sandrelli, astrofisico INAF – Osservatorio Astronomico di Brera
Musica dal vivo con Daniele Longo, compositore polistrumentista
Live Painting di Daniela Tediosi
Invito per il pubblico dress code: accessori cosmico-spaziali
Info: Comune Arese 02 93527383

È la notte un raduno d’ombre appunti su Falcone al Teatro Mercadante

In occasione del 30° anniversario della strage di Capaci: 23 maggio 1992 il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale martedì 24 maggio alle ore 21.00 al Teatro Mercadante presenta: È la notte un raduno d’ombre, Appunti su Falcone e altri testi di Franco Scaldati, un progetto di Franco Maresco e Claudia Uzzo.

Nel 30° anniversario della strage di Capaci (Palermo) del 23 maggio del 1992, il Teatro Nazionale di Napoli, martedì 24 maggio alle ore 21.00 al Teatro Mercadante, presenta E’ la notte un raduno d’ombre. Appunti su Falcone e altri testi di Franco Scaldati.

Una performance tra immagini, testi e memorie, su progetto di Franco Maresco e Claudia Uzzo, a partire dal testo del drammaturgo, attore e regista Franco Scaldati, scomparso nel 2013 autore di testi come Il pozzo dei pazzi, Totò e Vicè, considerato tra i maggiori esponenti della drammaturgia italiana contemporanea dalla seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso.

Un evento artistico e allo stesso tempo civile, attraverso la poesia e le parole di Franco Scaldati e le immagini del regista Franco Maresco, per ricordare e raccontare l’atmosfera degli anni dell’operato del Magistrato Giovanni Falcone, assassinato da Cosa nostra insieme alla moglie Francesca Morvilo e ai tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

È la notte un raduno d'ombre appunti su Falcone

È la notte un raduno d’ombre di Franco Scaldati

Ricorda Franco Maresco:

Gli “Appunti per Falcone” furono ritrovati tra le carte del drammaturgo Franco Scaldati nel 2018. Dell’esistenza di questi brevi testi poetici mi aveva parlato più volte Melino Imparato dopo la morte di Scaldati . Si sapeva che c’erano, o c’erano stati veramente, ma nessuno li aveva trovati fino a quell’anno.

In “Appunti per Falcone” non c’è nessun riferimento ai fatti reali, alle cronache di quella strage del ’92, meno che mai a trattative tra Stato e mafia o ai mille ” teoremi ” di cui si parla o delira da trent’anni. C’è invece la poesia e la lingua irripetibili di Franco Scaldati, la sua visionarietà, la sua profondissima riflessione sul mistero dell’esistenza umana, su quella che lui chiamava la “perversione del destino“.

Solo gli “esperti ” di vecchie cose palermitane riconosceranno in alcuni splendidi monologhi il riferimento biografico a Falcone: quello del boss della Kalsa, Tommaso Spadaro, che da bambino giocava a pallone con il futuro giudice (e suo “nemico”). Il resto è puro Scaldati, visione di ” abissi e catastrofi “, da cui però, forse, può rinascere ancora la vita.

La performance anticipa il progetto di produzione che il Teatro di Napoli avvierà intorno alla drammaturgia di Franco Scaldati, con il regista, a partire dalla prossima stagione.

Ingresso libero su prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili.

La fine di Craxi e una rivoluzione finita male

22 anni fa muore ad Hammamet (Tunisia) Bettino Craxi, statista lungimirante del nostro secolo.
Nato il 24 febbraio 1934 a Milano è stato Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all’11 febbraio 1993. Senza ombra di dubbio, è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana e tra i politici italiani più influenti degli anni ’80, ed inoltre il primo socialista ad aver rivestito l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.
Luci e ombre si accavallano nel percorso politico di Craxi.
Propose la Grande riforma delle istituzioni ma non decollò mai. Tangentopoli decretò la fine della prima Repubblica, lo sterminio politico dei socialisti e di Craxi. Pagò due scelte. La prima: non capì l’arrivo dell’onda giustizialista e praticamente la fronteggiò da solo. La seconda: commise l’errore di gestire anche personalmente i finanziamenti irregolari, non delegando tutto al segretario amministrativo. il segretario socialista considerava l’autonomia finanziaria del partito come la premessa della sua autonomia politica, in grado d’impedire ogni subalternità.
Però Craxi, per sé non intascò “mai” soldi.

Lo riconobbe anche Gerardo D’Ambrosio. Uno dei magistrati di Mani Pulite, osservò: «La molla di Craxi non era l’arricchimento personale, ma la politica».
Fu condannato per corruzione e finanziamento illecito al partito. Morì a quasi 67 anni in Tunisia. Il 19 gennaio del 2000 non superò un delicato intervento chirurgico.
C’è un prima e dopo la morte di dello statista.
Qualcuno immaginava un’Italia diversa, magari migliore.
Ma La gogna in piazza, il popolo che dispensa sentenze con le monetine, i movimenti che entrano in Parlamento , come la Lega sono tratti di un’Italia in preda alla demagogia e alla confusione : non solo per Mani pulite, sono anche gli anni della morte di Falcone e Borsellino.
L’Italia di oggi, che da allora ha eliminato partiti, istituzioni, simboli, reputazioni, rispetto dei ruoli, soprattutto ha smembrato quel poco di tessuto civico che la nostra giovane democrazia aveva faticosamente ordito.
Ciò che è arrivato dopo, tutt’altro che politica: «La tecnocrazia. L’illusione della società civile. Il neopopulismo.”
Le piazze sono diventate virtuali, il debito pubblico è duplicato, il ceto medio sconfina nel proletariato, la crescita economica è un’illusione, le aziende più importanti hanno delocalizzato o sono state cedute, la classe politica è drasticamente peggiorata, riprendendo una riflessione di Facci:

l’Italia è l’unico Paese a non avere più «un partito liberale, socialista, verde o democratico-cristiano». Tutto questo già prima della pandemia… Se per alcuni la fine di Craxi e delle grandi correnti ha sancito l’inizio di una rivoluzione, beh, è stata una rivoluzione finita male.

Questo il pensiero di MAPS

Covid-19: le misure di contenimento dell’epidemia e le nuove regole sulla quarantena

Cambiano le disposizioni e le misure di contenimento dell’epidemia che riguardano anche nuove regole sulla quarantena.

Dal 10 gennaio 2022 fino al termine dello stato di emergenza si amplia l’uso del Green Pass rafforzato che riguarderanno anche una serie di attività all’aperto.

Per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale c’è l’obbligo del green pass rafforzato.

Dal 31 dicembre sono cambiate le disposizioni per le quarantene. Non si applica la quarantena preventiva a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Fino al 10ecimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, a queste persone è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare un test rapido o molecolare solo in presenza di sintomi.

I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron suggeriscono che la stessa sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione, della malattia sintomatica, soprattutto chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni.

La terza dose riporta l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave.

Per le seguenti ragioni è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata ed il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del vaccino primario che alla somministrazione della dose booster.

Quarantena Covid-19 2022

Quarantena Covid-19 2022

Quarantene

Per quanto riguarda i contatti stretti i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale (coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni resta inalterata la misura della quarantena che prevede una quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del periodo bisogna eseguire un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario da oltre 120 giorni, e che hanno in corso di validità il green pass se asintomatici devono effettuare una quarantena di 5 giorni, al termine di questo periodo deve essere eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Se i soggetti asintomatici hanno ricevuto la dose booster o hanno concluso il ciclo vaccinale nei 120 giorni precedenti o sono guariti da infezione SARS-CoV-2 nei 120 giorni la quarantena non viene applicata ma è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto sorveglianza termina al quinto giorno.

Bisogna effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e se ancora asintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19.

Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con il soggetto contagiato.

Per i contatti a basso rischio, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2 non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva.

I soggetti contagiati che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni l’isolamento può essere ridotto dai 10 ai 7 giorni, se asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

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