Una buona notizia arriva per i lavoratori dello spettacolo.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini tranquillizza questa categoria di lavoratori che è stata quella che ha sofferto maggiormente dei risvolti economici causati dalla pandemia. I Bonus Ristori dunque continueranno ad essere erogati nonostante la possibilità di riaprire i battenti.
Queste le parole utilizzate dal Ministro:
I lavoratori dello spettacolo devono stare tranquilli, la possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori.
Anche quest’anno erogheremo il fondo unico per lo spettacolo indipendentemente dalle alzate di sipario e continueremo a dare i ristori e a sostenere il settore anche con le aperture limitate.
Queste parole scaturiscono dalle prime indiscrezioni sulle prossime restrizioni previste nel prossimo Dpcm che in zona gialla consentirebbero l’apertura dal 27 marzo a cinema e teatri anche nel fine settimana.
Gli spettacoli saranno aperti al pubblico nelle sale teatrali, nelle sale da concerto, nelle sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto in cui sono previsti posti assegnati e distanziati.
Tutto ciò sarà permesso a condizione che venga comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale.
Il ministro Franceschini ha annunciato anche l’accesso ai musei, su prenotazione, anche nei fine settimana che invece precedentemente, in zona gialla, potevano essere aperti solo nei giorni infrasettimanali.
I Bonus Ristori-quater infatti hanno consentito, fino al mese di dicembre, ai lavoratori intermittenti e discontinui dello spettacolo di percepire 1.000 euro. Dal 15 dicembre c’è stata la possibilità di rifare domanda per i bonus che non hanno percepito per i mesi di marzo, aprile, maggio e agosto.
Anche se le problematiche per l’erogazione continuano ad essere poco fluide. In questo fine settimana infatti è prevista l’approvazione del decreto Ristori 5 che dovrebbe contenere un bonus da 1.000 euro per i lavoratori con e senza Partita Iva. Questo decreto doveva essere approvato più di un mese fa ma poi è slittato a causa della crisi del governo.
Il Parlamento aveva già varato uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro per finanziarlo, per poter elargire nuovi contributi a fondo perduto e altri bonus.
Attendiamo nelle prossime ore il nuovo Dpcm per scoprire le nuove disposizioni che ci attendono.
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A Prescindere: il Festival tra arte, cultura, mostre, spettacoli, cineforum e ambiente
Festeggia 10 candeline “A Prescindere”, il Festival tra arte, cultura, mostre, spettacoli, cineforum e ambiente, in programma il prossimo 21 e 22 luglio 2023 nel suggestivo centro storico di Marina di Camerota, promosso dall’Associazione Culturale OPERA / CilentoTV con la direzione artistica di Gianluca D’Andrea, con il Patrocinio del Comune di Camerota, Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Camera di Commercio di Salerno, Fondazione Meeting del Mare CREA e la Confesercenti Provinciale di Salerno.
È la celebrazione del grande Teatro Napoletano la decima edizione di “A Prescindere”, attraverso i suoi grandi protagonisti: il genio creativo indiscusso di uno dei più grandi attori e drammaturghi del Novecento, non solo italiano, Eduardo De Filippo che, con la sua poetica ha ispirato generazioni di attori e di compagnie teatrali. Autore di opere come “Filumena Marturano”, “Natale in casa Cupiello”, “Napoli milionaria”, e ancora “Sik – Sik, l’artefice magico”, è una figura di riferimento nel panorama teatrale nazionale e internazionale. Era il 1972 quando Orson Welles presentava Eduardo De Filippo come the greatest living actor al pubblico londinese, in occasione della messa in scena di Napoli Milionaria all’Aldwych Theatre.
Attraverso la trasposizione teatrale e il racconto della sua Napoli, Eduardo ha saputo cogliere in profondità la dinamica esistenziale dell’individuo, dell’uomo nel rapporto con l’alterità e la società, la disgregazione della famiglia, le trasformazioni sociali attraverso una scrittura realistico-narrativa.
Insieme ad Eduardo il fratello Peppino e la sorella Titina, fino a comporre una dinastia del Teatro. Artisti, autori, poeti, direttori di compagnia: tre esponenti del teatro umoristico napoletano che Opera farà rivivere attraverso una ricostruzione video, dagli esordi alla clamorosa separazione artistica, per proseguire ognuno una propria carriera autonoma.
Piccolo cameo anche per Massimo Troisi, attore, comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano, principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni ’70.
In anteprima, inoltre, la proiezione del Docu-film “La Grande Bellezza del Cilento”, prodotto da Opera Cilento Tv. Un viaggio inedito tra le bellezze delle località cilentane, dalla fascia costiera dell’antica Magna Grecia premiata con la Bandiera Blu, luoghi di fascinazione e del mito di Ulisse, fino alla sue aree interne e alla forestazione, patria della Dieta Mediterranea, tra erbe spontanee e uno stile di vita all’insegna del benessere e della qualità della vita.
Sottolinea la direzione artistica:
Siamo molto orgogliosi di un traguardo così importante. Dieci anni di emozioni, di incontri, di dialoghi, di aggregazione. L’idea originaria è di promuovere cultura e offrire occasioni di divertimento e allegria ai tanti turisti presenti a Marina di Camerota, promuovendo la bellezza paesaggistica della destinazione turistica del Cilento e permettendo di scoprire uno dei luoghi più intimi e suggestivi, come Piazza San Domenico. Un ringraziamento speciale a tutti le istituzioni e ai partner che hanno sempre creduto e sostenuto “A Prescindere”. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, per cui vi aspettiamo numerosi per vivere insieme due giorni straordinari, all’insegna del divertimento, del teatro e della musica.
Il programma si apre, in prima serata, con il cineforum sotto le stelle. Si parte venerdì 21 luglio alle ore 20.30 con la proiezione di un grande classico, “Miseria e Nobiltà”, commedia napoletana diretta da Mario Mattioli e tratta dall’omonima opera teatrale (1887) di Edoardo Scarpetta, ambientata in una Napoli di fine ‘800. Protagonisti del film sono don Felice Sciosciammocca (Totò) un popolano squattrinato che di mestiere fa lo scrivano e don Pasquale (Enzo Turco) che invece fa il fotografo ambulante, anche lui poverissimo. Nel cast anche una meravigliosa Sofia Loren.
A Prescindere 2023: il programma
Alle ore 22.30 si alza il sipario su A Prescindere 2023, con la prima visione del docu-film “La Grande bellezza del Cilento”. La conduzione della due giorni sarà affidata a Barbara Landi, giornalista e conduttrice.
Alle ore 23.00 spazio allo Spettacolo Concerto” Le Napoletane di Eduardo” con Annamaria Colasanto e il Maestro Rosario Attanasio. Un viaggio nella storia della musica napoletana, con la voce potente e suggestiva di Annamaria Colasanto, attrice e cantante, che ha debutatto artisticamente nella Compagnia Stabile del Teatro Sannazaro di Napoli diretta dalla compianta Luisa Conte ne’ La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani con la regia di Armando Pugliese. Un’artista apprezzata molto all’estero, girando in tournèe, dalla Russia all’Australia, portando la grande tradizione partenopea nel mondo.
Sabato 22 luglio, il prime time alle ore 20.30, nella piacevole cornice del borgo storico, sarà dedicato sempre al cineforum con la proiezione di “Pensavo fosse amore invece era un calesse”, di e con Massimo Troisi: un matrimonio che non s’ha da fare, tra sgomento e gelosia, in una città come Napoli dove tutto e tutti – a cominciare dai posteggiatori ciechi – secondo un vecchio luogo comune sembrano ritenere l’amore come lo scopo della vita.
A seguire il video tributo ai Fratelli De Filippo e il docufilm “La Grande Bellezza del Cilento”.
Le risate saranno assicurate a partire dalle 23 con lo spettacolo del comico Simone Schettino in “Fondamentalmente” ovvero una sorta di favola dal sapore fumettistico, ambientata in tempi moderni, in cui lo spettatore sarà catapultato in una scatola tridimensionale del tempo in cui smartphone, computer e attuali tendenze convivono insieme a cabine telefoniche mangianastri e nostalgia del vintage.
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Concorso Internazionale Carlo Gesualdo Danza 2023
Concorso Internazionale Carlo Gesualdo Danza avrà dieci stelle della danza internazionale, oltre 1.000 giovani ballerini provenienti da tutta Italia, 11 giurati di caratura mondiale per due giornate che trasformeranno Avellino nella capitale meridionale dell’arte tersicorea.
Il Premio Internazionale Carlo Gesualdo Danza, in programma venerdì 24 e sabato 25 marzo sul palcoscenico del Massimo avellinese, per la sua seconda edizione promette un parterre di valore assoluto.
Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico e la preziosa collaborazione del Comune di Avellino.
Racconta Fabrizio Esposito:
Sarà una serata altamente spettacolare che vivrà di due momenti molto intensi il gala vero e proprio, con tanti ospiti internazionali che danzeranno sul palco del teatro “Carlo Gesualdo” e la consegna dei premi alla carriera a personaggi che hanno dato e danno lustro al mondo della danza.
A cominciare da Stefano Giannetti, star internazionale della danza tra gli anni ’80 e ’90 ed oggi grande coreografo molto apprezzato all’estero, in particolar modo in Germania, dove ha diretto diverse scuole, tra cui la Compagnia di Balletto del Pfalztheater di Kaiserlautern.
Riflettori puntati anche su Angelo Smimmo, altro italiano considerato una star all’estero.
Smimmo, napoletano, dopo aver lavorato fianco a fianco con il maestro Roberto De Simone è sbarcato a Londra dove ha svolto con successo la carriera di danzatore per poi passare alla coreografia e alla regia. Negli ultimi anni ha diretto opere importanti nei più prestigiosi teatri di Londra, Barcellona e Amsterdam.
Venerdì mattina, Angelo Smimmo sarà anche protagonista di un incontro con gli studenti che prenderanno parte allo spettacolo dedicato alle scuole: a loro racconterà i sacrifici ed i sogni di un giovane del sud che ha sfondato nel mondo della danza.
Il riconoscimento Carlo Gesualdo Danza sarà attribuito anche alla coppia di ballerini composta da Claudia D’Antonio e Danilo Notaro, quest’ultimo punta di diamante del Teatro San Carlo di Napoli, di cui è stato la più giovane étoile mai proclamata ad appena 23 anni.
Tra i premiati figurano anche Laura Valente, direttrice del Premio Positano e componente del consiglio di amministrazione del museo Madre di Napoli, una innovatrice nel campo delle arti visive, ambito in cui ha ricoperto ruoli di vertice nella comunicazione delle due più grandi istituzioni teatrali italiane, il San Carlo di Napoli e alla Scala di Milano; e Alfio Agostini, il più importante critico di danza italiano, direttore della rivista Balletto 2000, autore di libri di settore e collaboratore per la programmazione della danza in Rai.
In occasione del Gala che si terrà sabato 25 marzo, di assoluto livello gli interventi artistici che si alterneranno sul palcoscenico del teatro avellinese con le coppie composte dalla prima ballerina del Finnish National Ballet Amanda Pérez Duarte (in sostituzione di Katja Khaniukova) e Francesco Gabriele Frola (English National Ballet), Arianne Lafita e Vittorio Galloro, Lucia Lacarra (Etoile Internazionale) e Matthew Golding (Royal Ballet Londra), Claudia D’Antonio e Danilo Notaro (Teatro San Carlo di Napoli), Maria Cossu e Giuliana Mele (Spellbound Roma).
La giuria del premio sarà presieduta da Valentina Marini, Presidente AIDAP e Orbita Spellbound, e composta da Steve la Chance / Maestro e coreografo internazionale – Vincenzo Macario / Direttore artistico eventi danza, Enrico De Marco / Coreografo e maestro internazionale – Fritz Zamy / Maestro e coreografo internazionale, Roberta Martins / Docente Academy dance Zurigo, Blerina Bela Arbana / Direttore accademia di Tirana, Alfio Agostini / Premio della critica, Giornalista e critico di danza, Lucia Giuffrida / Direttrice professione danza Parma, Vittorio Galloro e Arianne Lafita Étoile internazionali.
Assicura il direttore artistico Fabrizio Esposito:
Sarà un grande Festival che riunirà ad Avellino i più grandi nomi della danza contemporanea e gli studenti che si avvicinano a questo mondo, insomma una due giorni in cui arte e formazione si fondono in un unico percorso attraente e spettacolare.
Il Premio Internazionale Gesualdo Danza prevede un doppio appuntamento: nella mattina di venerdì 24 ci sarà lo spettacolo “GLASS” (Coreografie di Fabrizio e Riccardo Esposito) con l’esibizione di 50 ragazzi tra i 14 ed i 18 anni, aperto al pubblico delle scuole ed allestito dal Progetto di formazione @motion; nel pomeriggio inizieranno le esibizioni di oltre 1.000 ballerini per il concorso nazionale e quello internazionale del giorno dopo. Il programma di venerdì mattina prevede anche Danza contemporanea con la Compagnia Humanbodies (cianchi) e l’esibizione della CPRB Company in “Trois Petit histoires” Coreografie Annarita Pasculli.
Sabato 25 marzo in mattinata si terranno le esibizioni del concorso Internazionale, che vede triplicati i numeri della scorsa edizione, ed in serata il Gala a partire dalle ore 21.00 presentato dalla giornalista Monica Lubinu.
Conclude Guendalina Manzi ideatrice della manifestazione:
Intendo ringraziare sinceramente l’amministrazione comunale di Avellino che ha messo a disposizione il teatro, mostrandosi vicina ad un progetto che trasforma la città per due giorni nella capitale della danza nel Sud Italia.
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La Befana come si festeggiava un tempo
La Befana in ogni luogo si chiama con espressioni dialettali diverse: stria, vecia, marantega, etc.
Quando finisce la sua giornata, la Befana, viene bruciata sulle cataste di legna e fogliame perché il popolo possa manifestare coralmente la volontà di eliminare il passato.
La Befana è una figura arcaica e rappresenta Madre Natura che, giunta alla fine dell’anno invecchiata, una befana appunto, una comare secca da segare e bruciare. Lei offre dolci e regali che non sono altro che semi grazie ai quali risorgerà in primavera.
Il bruciare e il distruggere rappresenta un messaggio di purificazione per esorcizzare la miseria.
I regali della Befana ai fanciulli, un tempo, si limitavano a cose modeste come: giocattoli di legno o di stoffa, piccola pasticceria e arance o frutta secca o di stagione. In cambio si lasciava sul tavolo della cucina qualche alimento come: la polenta, pane o formaggio affinché la Befana se ne potesse servire al suo arrivo e per il simbolo di una buona accoglienza.
Passata la notte si festeggia con rustici e dolci, come i befanini o la torta della Befana.
La Befana: il dolce tipico è la pinza
La pinza, ad esempio, è il dolce più folcroristico in Veneto e nelle zone limitrofe. La pinza è una sorta di polenta arricchita con strutto, fichi secchi, uva passerina.
Mentre le fiamme dei falò salivano al cielo, le persone facevano il verso alla Befana dicendo:
Pane e vin
la pinza sul larin
‘a magna i pomi coti
‘a ne assa i rosegoti.
Evviva la Vecia!
Pinza: la ricetta tradizionale veneta
Ecco come realizzare la pinza, il dolce tipico dell’Epifania!
Ingredienti
- Zucca 400 gr
- Farina cinquantino, segale e frumento 200 gr
- Latte parzialmente scremato 200 gr
- Zucchero 200 gr
- Uvetta 100 gr
- Fichi secchi 50 gr
- Grappa un bicchiere piccolo
- Semi di cumino 1 cucchiaino
- Olio extravergine di oliva 2 cucchiai
Esecuzione
- Riempi una pentola con abbondante acqua corrente e porta ad ebollizione.
- Lava accuratamente la zucca e tagliala a pezzi, eliminando la buccia.
- Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, lessa la zucca per circa 20 minuti.
- Trascorso il tempo necessario, schiacciala con uno schiacciapatate.
- Continua la cottura per circa 10 minuti insieme al latte e alla farina.
- Trascorso il tempo necessario, lascia raffreddare e aggiungi lo zucchero, l’uva e i fichi a pezzetti insieme al cucchiaino di cumino e al bicchierino di grappa.
- Lavora e mescola bene con un cucchiaio di legno.
- Ungi un tegame da forno con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva.
- Versa l’impasto all’interno, livellalo con una cucchiaio di legno e inforna per circa un’ora e mezza a 180°.
- Trascorso il tempo necessario, trasferisci su un piatto da portata e lascia raffreddare.
5 comments on Bonus Ristori per i lavoratori dello spettacolo garantiti anche con le riaperture
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