Michela Mancusi, presidente dell’associazione cinematografica, presenta il programma dell’edizione 2019.
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Trianon Viviani La “Disarmante speranza” della piccola Amal da piazza Calenda
Mercoledì 8 settembre prossimo, alle 18, partirà dal teatro Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda, la tappa partenopea del tour italiano della piccola Amal, la bambina-marionetta siriana di nove anni, senza madre e in fuga dalla guerra.
Amal, che significa “speranza” in arabo, è una marionetta alta tre metri e mezzo, che sta girando l’Europa con il progetto the Walk, “il Cammino”, un festival internazionale itinerante di arte e speranza a sostegno dei rifugiati.Il teatro Trianon Viviani accoglie Amal con la performance Disarmante speranza, ideata e diretta dal premio Ubu Davide Iodice, con il prologo originale scritto da Valeria Parrella, realizzata nell’àmbito del Teatro delle Persone, il progetto speciale di arte e inclusione sociale curato dallo stesso regista.
Collaborano alla realizzazione Accademia delle Belle arti di Napoli, l’Altra Napoli, Amici di Carlo Fulvio Velardi, Cornelia, associazione Annalisa Durante,
Film commission Regione Campania, Puteca Celidonia e la ScalzaBanda.Spiega Davide Iodice:
Il teatro Trianon Viviani accoglie la piccola, grande Amal, nel suo cammino, stringendo con il progetto the Walk, un patto di resistenza poetica a difesa del diritto alla felicità e al futuro di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Forcella è un quartiere complesso, dove bene e male stanno, come i rami della “Y” del suo stemma murario, in un rapporto di contiguità in cui scegliere è cosa complessa e la colpa un concetto astratto.Qui si può morire poco più che bambini come Annalisa, giovanissimi come Maikol, proprio davanti al nostro teatro; qui si può cadere come vittime innocenti o spezzarsi la vita troppo presto come Emanuele e tanti altri, per la svolta sbagliata a quella forcella, a quel bivio dell’esistenza.
Interpretando Amal come un innesco magico per una ritualità sociale dei territori, con il contributo gioioso di diverse realtà artistiche e l’energia della ScalzaBanda e di una vitalissima “armata” di bambini e ragazzi, lanceremo insieme ad Amal una dichiarazione di guerra a tutte le guerre: tutti insieme, con un gesto liberatorio, distruggeremo, risignificandola, una grande scultura raffigurante un’arma, creata dai giovani talenti dell’Accademia di Belle arti. La scultura rimarrà come opera permanente nella piazza antistante il teatro, perché non sia equivocabile la posizione che la società civile deve assumere, per garantire a Napoli, come nel mondo, un futuro pieno di vita e non di morte alle giovani generazioni. Noi questo futuro lo promettiamo, con la forza infantile di una disarmante speranza.
La marionetta è realizzata in canna modellata e fibra di carbonio ed è manovrata da quattro persone (una per ciascun braccio, una terza per sostenere la schiena e una quarta all’interno, sui trampoli, che controlla anche l’arpa, il complesso di corde che anima il viso, la testa e gli occhi).
In questo viaggio simbolico in fuga dalla guerra, Amal si è messa alla ricerca della mamma il 27 luglio scorso da Gaziantep, al confine turco-siriano. Nel suo cammino, che si concluderà a Manchester, in Inghilterra, percorrerà oltre 8.000 km toccando 65 città.Amal è stata creata dalla Handspring puppet company, la compagnia sudafricana di teatro di figura che partecipò a War horse, il film di Steven Spielberg. Nella squadra che anima Amal ci sono anche persone che hanno un passato da rifugiati.
In Italia il festival è itinerante tra dodici città ed è prodotto da Roberto Roberto e Ludovica Tinghi.The Walk è prodotto da Stephen Daldry, regista del film Billy Elliot, la produttrice cinematografica Tracey Seaward, il regista teatrale David Lan e dal Good chance theatre, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi.
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Cala il sipario sul primo laboratorio della compagnia teatrale “La Fermata”
“Un laboratorio di teatro non dev’essere inteso solo ed esclusivamente come un’attività dopolavoristica: potrebbe costituire un’occasione anche per i professionisti che desiderano imparare ad avere a che fare con un gruppo o a porsi nel modo corretto in pubblico così come potrebbe essere inteso come luogo di ricerca di se stessi e di stimoli sempre nuovi, da poter poi applicare, perché no, nella vita di tutti i giorni, nel lavorìo frenetico della società”.
Con questa proposta Francesco Teselli, primo attore della Compagnia Teatrale “La Fermata” presentò lo scorso settembre, nella sala consiliare del Comune di Melito Irpino i laboratori teatrali che avrebbe tenuto nel centro irpino. Al suo progetto aderirono 11 ragazzi che non avevano alle spalle nessuna esperienza teatrale.
E dopo un anno di attività laboratoriale, esercizi e prove, Francesco Teselli e la sua compagnia di attori all’esordio hanno concluso il percorso portando in scena “Gli Imbianchini non hanno ricordi”.
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Avellino: Marilena Ruta incanta il Cimarosa
Marilena Ruta, soprano, oggi era presente al 167esimo anniversario della Polizia di Stato, una manifestazione nata per ricordare l’impegno che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia si assumono nei confronti della comunità.
La giovane, durante l’esibizione, ha incantato tutti i presenti, donando un momento intenso grazie alla sua professionalità e bravura.
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