Zia Lidia Social Club

Appuntamento con il regista di Ariaferma al Movieplex di Avellino

Stasera al Movieplex alle ore 21:00 per il ciclo La voce dell’autore promosso da Zia Lidia Social Club è previsto l’incontro  con il regista Leonardo Di Costanzo autore di Ariaferma.

La pellicola ha esordito alla recente edizione del Festival di Venezia ed è stato acclamato dal pubblico e dalla critica.

Seguirà alla visione del film l’incontro dell’autore con il pubblico.

Ariaferma

Ariaferma

Ariaferma è un film  che parla di uomini, di vite e di esistenze a confronto. Né guardie né ladri ma semplicemente uomini affamati che scelgono per un attimo  e per ragioni non rivelate di rendersi accessibili agli altri. Come ha dichiarato Leonardo Di Costanzo:

Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti.

Di fronte a a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non racconta le condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.

È prevista una riduzione per i soci dello Zia Lidia Social Club pari a 4 euro sul biglietto d’ingresso.

Zia Lidia Social Club dedica 3 appuntamenti ai cinema irpini

Zia Lidia Social Club dedica 3 appuntamenti dedicati ai cinema irpini.

Dopo la proiezione del miglior film straniero: another round, distribuito in Italia con il nome di Un altro giro di Thomas Vinterberg con Mad Mikkelsen, il secondo appuntamento è previsto per venerdì 5 giugno al Cinema Carmen di Mirabella Eclano la proiezione di Crudelia di Craig Gillespie.

Questo appuntamento rappresenta un’occasione per rendere omaggio al regista Gianbattista Assanti, scomparso recentemente.

Michela Mancusi: video

Presidente Zia Lidia Social Club

Gianbattista Assanti era una delle poche figure presenti sul territorio che amava il cinema da ambo i lati della telecamera e cercava di trasmettere e diffondere la cultura che ruota intorno a questo settore. Ciò che animava le sue scelte e la sua voglia di fare era il suo grande desiderio di diffondere sensibilità e aggregazione culturale.

Michela Mancusi, presidente dell’associazione, dichiara sul regista irpino:

Giambattista Assanti aveva la capacità di legare il mondo dei sogni e i chi lo anima. Aveva la capacità di legare il mondo dei sogni e di chi lo anima. Aveva l’abilità di fare del cinema una grande casa nelle cui stanze ognuno potesse stare perfettamente a suo agio, come sul suo set.

Qualche giorno fa lo Zia Lidia Social Club è stato nella sua casa madre, il Cinema Carmen di Mirabella, all’inaugurazione della riapertura della nuova stagione cinematografica e ci eravamo detti che vivere il cinema a casa Assanti è come fare esperienza di quello che vorremmo fosse il cinema ovunque. Ora che Giambattista non c’è più è come se svanisse la possibilità di “sognare in grande” per l’Irpinia e per il cinema stesso.

Nel giorno della sua scomparsa avremmo dovuto far visita al cinema Carmen con i ragazzi delle scuole medie. Forse un segno. Saranno i ragazzi a darci il coraggio di ripartire sulla scia luminosa lasciata da Giambattista Assanti.

Il terzo appuntamento, previsto domenica 6 giugno alle ore 19:30 al Multisala Cinema Partenio, con la proiezione del film La pallina sulla conca della regista irpina Francesca Iandiorio concluderà la tre giorni dedicata al cinema.

Appuntamento con Finalmente domenica: Antonio Capuano presenta Il buco in testa

Il regista napoletano Antonio Capuano e il suo ultimo film Il buco in testa saranno protagonisti dell’appuntamento di questa settimana con Finalmente domenica.

La rassegna ideata da Zia Lidia Social Club e Cinema Partenio in occasione della riapertura dei cinema, dopo il difficile momento di chiusura totale dovuto alla pandemia. La rassegna ha come scopo principale quello di far tornare il pubblico in sala in sicurezza, scegliendo quest’ultima come punto di fruizione preferito e più adatto alla visione del film.

Zia Lidia Social Club 2021

Zia Lidia Social Club

Il buco in testa, presentato Fuori Concorso all’ultimo Torino Film Festival, durante questa settimana è stato scelto come Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione:

Per la vitalità lucida e appassionata che Antonio Capuano infonde in una vicenda di faticosa redenzione umana e difficile riconciliazione storica. L’autore si confronta con una delle pagine più buie del nostro Paese, delineando con sensibilità, passione e vigore il ritratto di una donna in cerca di pace nel suo presente e libertà dal passato che ne ha segnato l’esistenza.

Questo terzo appuntamento domenicale riprenderà la struttura tipica degli incontri de La voce dell’autore, dando la possibilità al pubblico di interagire direttamente con il regista e i protagonisti del film al fine di un interessante dibattito.

Il buco in testa: la trama

Il buco in testa segue le vicende di Maria (Teresa Saponangelo). La donna vive vicino Napoli, ha un lavoro precario e non ha nessuno a parte la madre, praticamente muta. Suo padre, vicebrigadiere di polizia, è stato ucciso durante una manifestazione da un militante di sinistra quando lei aveva appena due mesi. Lo sviluppo della trama è proprio legato a ciò, infatti Maria scopre che l’assassino del padre ha un volto ed è intenzionata ad incontrarlo. Nel cast, oltre alla Saponangelo, ci sono Tommaso Ragno, Francesco Di Leva, Gea Martire, Vincenza Modica, Anita Zagaria, Daria D’Antonio, Bruna Rossi, Alberto Ricci Höiss e Vincenzo Ruggiero.

Oltre ad essere regista del film Capuano scrive anche la sceneggiatura che è liberamente ispirata ad un  fatto di cronaca. Si tratta della vera storia di Antonia Custra che nel 2007 incontrò l’uomo che uccise suo padre, il vicebrigadiere del terzo reparto celere di Milano Antonio Custra, morto il 14 maggio 1977.

Per poter assistere al film è indispensabile la prenotazione.

Per prenotare si prega di scrivere un messaggio Whatsapp al numero 3286730274

Biglietto intero: € 7.

Biglietto soci ZiaLidiaSocialClub: € 6

Zia Lidia Social Club: riprendono gli appuntamenti sul grande schermo

Si riparte con gli appuntamenti Zia Lidia Social Club che riprende con le proiezioni sul grande schermo al Cinema Partenio di Avellino e al Cinema Carmen di Mirabella Eclano.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Michela Mancusi, presidente di Zia Lidia Social Club, per scoprire non solo i prossimi appuntamenti previsti per questa stagione 2021 ma, soprattutto, per capire come sia cambiata la prospettiva del cinema post pandemia, sia da un punto di vista di produzione che di fruizione.

Nomadland, vincitore di 3 Premi Oscar, ci ha fatto riflettere su come sia cambiato lo spazio intimo di ciascuno che tende a dare maggiore importanza alla propria introspezione e al proprio spazio individuale.

Michela Mancusi: video

Presidente Zia Lidia Social Club

Per Michela Mancusi:

Nomadland è un film che è piaciuto perché ci conte di aprire altri spazi, non confinati nelle nostre abitazioni. Inoltre la pellicola parla di quel nomadismo interiore oltre a quello itinerante in cui ci conduce la protagonista, che decide di abbandonare la propria casa per dedicarsi alla strada per vivere la vita come se fosse un viaggio e, soprattutto, lontana da quegli schemi che sembrano apparentemente imposti.

Il messaggio importante della pellicola è appunto quello di ridisegnare gli spazi, ridisegnare il futuro in base agli spazi. Una prospettiva interessante dopo la crisi che abbiamo vissuto durante la pandemia.

Dopo questo periodo è cambiato anche il modo di vivere gli spazi, come il cinema, che prima davamo per scontati e che ora riviverli, a distanza di quasi un anno, sembra un privilegio. La fruizione sicuramente è cambiata, post pandemia, lasciando qualche traccia.

Zia Lidia Social Club sarà testimone militante di questo cambiamento perché l’obiettivo dell’associazione è quello di tenere vivo il desiderio dell’incontro face to face che appartiene al cinema e al suo senso intrinseco di aggregazione.

Dopo Oro Verde, proiettato la scorsa domenica al Partenio, ci attende un nuovo incontro con Woody Allen al Cinema Carmen di Mirabella Eclano che, dopo tanto tempo, riapre le sue porte al pubblico.

Zia Lidia Social Club vi aspetta con la proiezione di Padrenostro

Zia Social Club, dopo il secondo appuntamento con Miss Marx, vi aspetta con il terzo incontro al Cinema Carmen di Mirabella Eclano previsto per mercoledì 30 settembre alle ore 22:00 con la proiezione di Padrenostro di Claudio Noce.

Per spiegare l’esigenza che ha spinto il regista a girare questo film, Claudio Noce, usa queste parole in un’intervista rilasciata a Cineuropa:

I miei viaggi artistici iniziano sempre dentro di me ma, finora, mi sono occupato di storie che mi interessavano, come i diversi aspetti dell’immigrazione ma senza un’esperienza personale.

Poi sono arrivato al punto in cui ho sentito che se volevo andare avanti come artista, avrei dovuto trovare il coraggio di attraversare un ponte verso una storia in cui fossi in prima persona il fulcro.

Non per ragioni cinematografiche, intendiamoci, ma per sviluppo personale.

Da molti anni volevo raccontare questa storia ma non riuscivo a trovare il taglio giusto: i miei tentativi sembravano sempre troppo privati.

Ho quindi iniziato a spostare la prospettiva su qualcosa di più universale, pur mantenendo l’essenza personale. Il bambino, Valerio, vive la stessa mia infanzia e anche quella di mio fratello.

Padrenostro di Claudio Noce è un film tratto da una storia vera, quella di Claudio Noce, vissuta negli anni di piombo, periodo che si colloca tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 in cui si verificarono diversi atti di violenza nelle piazze in Italia.

Alfonso Noce, padre del regista, era un vicequestore che il 14 dicembre del 1976 subisce un attentato da parte dei Nuclei Armati Proletari. Si intuisce facilmente che vi è un forte elemento soggettivo che permea tutto il film.

Padrenostro: il trailer

Zia Lidia Social Club vi aspetta con la proiezione di Padrenostro al Cinema Carmen

Padrenostro: la trama

Siamo a Roma ed è il 1976, Valerio Le Rose è un bambino e figlio di Alfonso, un noto magistrato, che ha subìto un attacco terroristico sotto casa.

Alfonso è un uomo silenzioso, severo e abituato, forse da un’educazione rigida, a tenere per sé le proprie fragilità e debolezze.

Quando accade questo Valerio è sveglio e vive la sua infanzia in uno stato di allerta continuo e nella paura che, da un momento all’altro, possa accadere qualcosa di terribile.

Il sentimento che domina e scandisce tutta la trama di Padrenostro è la paura vista attraverso gli occhi di Valerio dai dieci anni in poi e che in qualche modo, crescendo, non gli dà mai pace, facendolo sentire sempre incompleto e con domande in sospeso nei confronti della sua famiglia e del mondo in cui vive.

Da piccolo, Valerio, vorrebbe chiedere ai propri genitori cosa è accaduto quella notte ma non può per la sua età. Una volta cresciuto non riesce a fare a meno di sentire tutto il peso di una stagione violenta che lui ha vissuto dal vivo e da cui non è riuscito più a liberarsi in modo lucido.

Claudio Noce non realizza un film autobiografico perché lascia nello spettatore numerose domande a cui, volutamente, decide di non dare risposte. Il regista elimina l’elemento realistico, prediligendo una fotografia che offre un mondo onirico e rarefatto perché lo sguardo è quello confuso di Valerio e non di un terzo personaggio che guarda oggettivamente ciò che accade fuori.

Padrenostro è come se fosse la resa dei conti che ha deciso di fare Claudio Noce con se stesso attraverso la realizzazione di un film catartico in cui parlando delle sue paure passate e presenti volesse in qualche modo esorcizzarle e renderle meno intense.

 

Zia Lidia Social Club: secondo appuntamento con Miss Marx

Zia Lidia Social Club, dopo la proiezione Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino, vi aspetta con il secondo appuntamento che si terrà il 22 settembre presso il Cinema Carmen di Mirabella Eclano alle ore 21:00 con la proiezione del film Miss Marx.

Miss Marx: trailer

Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

Miss Marx: la trama

Miss Marx è un biopic che racconta la vita di Eleanor Marx (Romola Garai), terzogenita di Karl Marx, una donna colta e impegnata che è stata una delle prime donne ad avvicinare i temi del femminismo con il socialismo.

Il codice narrativo utilizzato da Susanna Nicchiarelli è duplice: il primo ci mostra Eleanor Marx in pubblico e riguarda la sua attività intellettuale fatta di ideali e di pensieri saldi,. che la fanno apparire una donna sicura di sé e forte. La seconda ci mostra la vita privata di una donna che con difficoltà, nonostante la forza e i suoi ideali sociali e femministi, non riesce a mettere uno stop definitivo alla sua vita coniugale che non l’ha mai resa felice.

Edward Aveling (Patrick Kennedy) è un uomo che non ha nulla in comune con Eleanor Marx perché è un fedifrago e uno spendaccione. Come mai una donna che ha avuto la fortuna di essere cresciuta ed educata da un pensatore del calibro di Karl Marx si è trovata a fare la scelta più ovvia e infelice che ci si aspetta da una donna di quel tempo ma non da una donna pensante come lei?

Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

Miss Marx: la duplice chiave di lettura della pellicola

La chiave di lettura di Miss Marx è duplice e realistica perché mette in luce le fragilità di ciascun essere umano che, nonostante i propri ideali e principi, quando si trova nella situazione di dover prendere decisioni che non mettono in discussione solo l’intelletto e la logica ma l’aspetto irrazionale e dei sentimenti, tutta  l’inflessibilità logica cede davanti l’indecisione di tutto ciò che riguarda la metafisica dei sentimenti e dei rapporti umani.

Questo atteggiamento come sottolinea Susanna Nicchiarelli rappresenta semplicemente la condizione dell’essere umano: un mix non rigoroso di tutto ciò che è, che vive e che sente. Questo non significa essere infedeli ai propri ideali o il voler mentire a se stessi e agli altri, dando un’immagine non vera ma significa semplicemente vivere con tutte le contraddizioni che siamo e che non sempre riusciamo a gestire secondo la sola ragione.

Miss Marx: trailer

Romola Garai e Patrick Kennedy durante una scena di Miss Marx

Miss Marx, oltre a regalarci la storia di una donna che è rimasta alla storia non solo per essere la figlia del noto filosofo, è una rappresentazione realistica dell’essere umano a 360 gradi.

Arriva il primo incontro di Zia Lidia Social Club con la proiezione di Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino

Zia Lidia Social Club riparte con i suoi incontri dedicati al cinema. Il primo appuntamento si terrà a Mirabella Eclano presso il Cinema Carmen dove verrà proiettato alle 21:00 il film Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino.

Presente alla proiezione ci sarà il regista che incontrerà il pubblico e spiegherà aspetti inediti del lungometraggio.

Michela Mancusi: intervista

Il Presidente di Zia Lidia Social Club di Avellino

Michela Mancusi, presidente di Zia Lidia Social Club, ci svela nel video in home qualche anticipazione senza spoiler sull’ultimo lavoro di Marcello Sannino. Durante l’intervista è palese l’entusiasmo nelle sue parole per poter riprendere, dopo tanto tempo, gli appuntamenti in sala di Zia Lidia, attesi da molti.

Finalmente ritorniamo in sala e questo evento segna la ripresa degli incontri di Zia Lidia Social Club, dopo una lunga attesa che ci ha visti costretti alle nostre visioni virtuali.

Torniamo in sala con Marcello Sannino, noto documentarista, che già è stato ospite dello Zia Lidia Social Club con docufilm. Con questo lavoro esordisce con la finzione che indaga l’universo tutto al femminile con due attrici intense e interessanti tra cui Ludovica Nasti, che ricordiamo nel film L’amica Geniale, dove interpreta Lila da bambina e Ivana Lotito, volto noto di Gomorra.

Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino è un film che mostra il rapporto di riconciliazione tra una madre e una figlia. Una caratteristica del lungometraggio riguarda la sua ambientazione perché pur essendo ambientato a Portici, la città non ha alcuna relazione diretta con il contesto urbano.

Rosa Pietra Stella: il trailer

Rosa Pietra Stella racconta la storia di Carmela (Ivana Lotito) e di sua figlia Maria (Ludovica Nasti). Lei è una donna esasperata perché non ha un lavoro e si ritrova ad essere sfrattata da casa.

Pur di procurarsi un lavoro Carmela decide di trafficare con e per gli immigrati, procurando permessi di soggiorno. Lo sguardo sociale di Marcello Sannino sui nostri giorni è aspro e non cede mai il posto al sentimentalismo.

Michela Mancusi riassume con queste parole Rosa Pietra Stella:

Questo film mostra l’incontro con tra personaggi che sono ciascuno in cerca del proprio sé all’interno di un mondo e di una esistenza precaria. Marcello Sannino, con il suo sguardo poetico, riesce aportare sul grande schermo il dramma di un’esistenza invisibile, restituendo ai protagonisti la propria dignità personale e umana e senza cedere al pietismo.

La pellicola è un crescendo di empatia.

Michela Mancusi: video

Scena tratta dall’ultimo film di Marcello Sannino

Zia Lidia Social Club: prossimi incontri

Dopo la proiezione di Rosa Pietra Stella sono previsti altri due appuntamenti nel mese di settembre.

Il 22 settembre verrà proiettato Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, il film è stato presentato in concorso alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia.

Il 30 settembre è prevista la visione di Padrenostro di Claudio Noce che ha come protagonista Pierfrancesco Favino che ha vinto con questo film, alla Biennale Cinema 2020 di Venezia, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.

Avellino: Opera senza autore in programmazione al Cinema Partenio

Parte ufficialmente la programmazione dello Zia Lidia Social Club con la proiezione al Cinema Partenio del film Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck (2018), prevista il 23 gennaio alle ore 20.00.

Opera senza autore è un biopic ispirato alla storia di Gerhard Richter (1932), noto artista tedesco.

Opera senza autore: trailer

Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck

Florian Henckel von Donnersmarck ci conduce nel 1938 a Dresda, Kurt Barnert, è ancora un bambino, ed è segretamente innamorato di sua zia Elizabeth, una ragazza dall’animo delicato e sensibile, con una forte passione per il mondo dell’arte, dei musei e della musica.

In Germania, durante il nazismo, non c’è posto per persone sensibili come lei e viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Elizabeth chiede al medico di non essere sterilizzata perché non sa che, in realtà, ciò che le riserva il futuro è ben più brutale.

Kurt Barnet, intanto, è sopravvissuto al bombardamento di Dresda e ha scoperto di avere un’innata propensione per il disegno e la pittura astratta. Il giovane artista si invaghisce di Ellie, figlia del ginecologo nazista che ha condannato la zia.

Una serie di eventi cambieranno il destino del giovane artista, riportando a galla ricordi della sua infanzia che aveva rimosso.

Opera senza autore

Florian Henckel von Donnersmarck regista

Opera senza autore tratta i lati oscuri del nazismo e il regista, per non rendere scontata l’argomentazione, procede con un parallelismo che affronta le stagioni della vita del protagonista del film, che vanno di pari passo con la storia, gli eventi e le correnti di pensiero di questi anni.

Per scoprire il resto non vi resta guardare Opera senza autore!

Avellino: la militanza culturale attraverso il cinema dell’associazione Zia Lidia Social Club

L’associazione culturale cinematografica Zia Lidia Social Club di Avellino ha presentato il ricco programma di attività che si svolgeranno in questo 2020.

La rassegna cinematografica 2020 dell'associazione culturale avellinese

Zia Lidia Social Club: video

Ciò su cui punta, da sempre, l’associazione culturale avellinese è quello di dare spazio al cinema d’autore, in particolar modo a quei lavori cinematografici che, nel panorama dell’intrattenimento piegato dalle leggi del mercato, non trovano il giusto merito e spazio nella distribuzione mainstream.

Zia Lidia Social Club è un esempio di militanza culturale volta al voler condividere, attraverso il dibattito e la condivisione, pellicole di registi minori ma anche famosi del passato e dei nostri giorni, mostrando un volto diverso del panorama cinematografico, che esula dai canoni della mera commercializzazione del prodotto, puntando principalmente sui contenuti e sulla qualità.

Durante la rassegna dello scorso anno, ad esempio, abbiamo scoperto un film dai contenuti attuali e mostrati con una durezza disarmante e ci riferiamo a Caina di Stefano Amatucci, un film penalizzato nella distribuzione ma di cui ne consigliamo vivamente la visione per poter comprendere, da un diverso punto di vista, la speculazione che c’è dietro l’immigrazione e la tratta di vite umane perpetrate via mare.

Luisa Amatucci in Caina

Caina di Stefano Amatucci

Una pellicola simile per contenuti che verrà proiettata quest’anno è RiVolti al mare di Francesco Massarelli e Luisa Galdo, un progetto di videoarte che affronta il tema dell’immigrazione.

Ecco un assaggio del teaser.

Zia Lidia Social Club: calendario proiezioni gennaio e febbraio

L’elenco delle prossime proiezioni organizzate da Zia Lidia Social Club, previste nei mesi di gennaio e febbraio, è il seguente.

Programmazione gennaio

  • 23 gennaio presso il Cinema Partenio: Opera senza autore (2018) di Florian Henckel von Donnersmarck
  • 27 gennaio presso l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino: Paradise (2016) di Andrej Koncalovskij
  • 28 gennaio presso il Movieplex di Avellino: La famosa invasione degli orsi in Sicilia (2019) di KLorenzo Mattotti
  • 30 gennaio presso il Tilt di Avellino: Tokyo Godfathers (2005) di Satoshi Kon
Robert De Niro

Robert De Niro

Programmazione febbraio

  • 2 febbraio presso il Circolo della Stampa: I dimenticati (1941) di Preston Sturges
  • 5 febbraio presso il Tilt: Dilili a Parigi (2019) di Michel Ocelot
  • 9 febbraio presso il Circolo della Stampa: Re per una notte (1983) di Martin Scorsese
  • 13 febbraio presso il Cinema Partenio: RiVolti al mare (2019) di Francesco Massarelli e Luisa Galdo
  • 16 febbraio presso il Circolo della Stampa: XX secolo (1934) di Howard Hawks
  • 18 febbraio presso il Movieplex: Una notte di 12 anni (2018) di Alvaro Brechner
  • 20 febbraio presso il Cinema Partenio: La vita invisibile di Euridice Gusmao (2019) di Karim Ainouz
  • 27 febbraio presso l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino: Valzer con Bashir (2008) di Ari Folman
Presidente di Zia Lidia Social Club

Michela Mancusi: intervista

Durante la presentazione della nuova rassegna cinematografica di Zia Lidia Social Club abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Michela Mancusi, presidente dell’associazione culturale cinematografica, per cercare di comprendere meglio i film in proiezione e non solo.

Nel video tutte le info.

Avellino: Davide Morganti incontra
il pubblico al Partenio

Caina (2016) è un film di Stefano Amatucci tratto dall’omonimo romanzo di Davide Morganti.

Per il ciclo La voce dell’autore, promosso dallo Zia Lidia Social Club, lo scrittore ed il regista hanno incontrato il pubblico al cinema Partenio, dopo la proiezione del film.

Caina è un film che affronta la tematica dell’immigrazione da un punto di vista diverso e in cui non c’è spazio per la pietà o per la compassione. I protagonisti non crescono umanamente, restando fedeli a loro stessi dall’inizio alla fine perché non ci sono vinti e vincitori. La fotografia è cupa ed essenziale, aderisce perfettamente nel dare quella chiave di lettura lontana dalla catarsi e vicina al distacco emotivo.

La trama di Caina nasce dalla fusione de Il trovacadaveri (2010), un monologo di Davide Morganti e del romanzo sopracitato. L’intento con cui prende vita il lungometraggio non è quello di affrontare il tema dell’immigrazione ma è quello di mostrare lo scontro razziale, evitando il classico cliché narrativo con persecutori e vittime.

Altro tema presente in Caina e molto caro a Davide Morganti è quello religioso: la fede spesso viene vista e percepita come un elemento che supporta il dolore. Nel film, invece, la diversità di orientamento religioso associata all’ignoranza e alla povertà d’animo porta alla diffidenza e alla xenofobia.

Caina: il film

Caina la locandina

Protagonista del film è Caina (Luisa Amatucci), una trovacadaveri, che incarna alla perfezione tutti i luoghi comuni beceri, esistenti nella società di oggi. È una donna che crede di essere sempre nel giusto, non mette mai in discussione il proprio pensiero, restando chiusa nel suo microcosmo fatto di supposizioni infondate e profonda non conoscenza di ciò di cui sta parlando.

Caina rispecchia l’essere umano medio, convinto di sapere e conoscere tutto senza studiare o senza approfondire argomenti di cui intende parlare o per cui intende battersi.

Il film, sotto alcuni aspetti, è disturbante perché scuote senza lasciar spazio alle domande, mostra senza voler essere sovrainterpretato ma semplicemente desidera essere osservato per ciò che è e che sta mostrando in tutta la sua datità.

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