redazione

Greg Rega in concerto presso Teatro Salvo D’Acquisto di Napoli

Dopo mesi di assenza dalle scene cittadine Greg Rega torna ad esibirsi dal vivo a Napoli. Occasione unica, e rara, poiché l’ugola d’oro di Roccarainola sarà accompagnato dal sax del jazzista Daniele Scannapieco. Un featuring d’eccezione che si arricchisce con una band al completo formata da Leo Caligiuri al piano, Diego Imparato al basso e Francesco Varchetta alla batteria.
A rendere ulteriormente unica la serata sarà, in apertura, l’esibizione del progetto vocale, a cappella e non solo, delle Kalìka formato da Vania Di Matteo, Giulia Olivieri e Anna Rita Di Pace. 

Greg Rega

Greg Rega


Lo spettacolo intitolato “Ogni vota” è inserito nel ricco cartellone musicale del Teatro Salvo d’Acquisto di Napoli con la direzione e organizzazione di Isabella Allocca in collaborazione con Emmearteventi di Vincenzo Manco. Obiettivo della rassegna è “valorizzare la cultura Napoletana e la sua musica partendo dalle origini fino alle nuove influenze“.


Greg Rega è un cantautore e interprete, vincitore “All Together Now”, finalista Xfactor Romania e All Together Now Russia, collaboratore di Noemi e membro dei Super4 con Sabba, Aurelio Fierro jr. e Francesco Boccia. Un cantante versatile che interpreta in maniera personale ed originale brani storici e inediti dal sound funky-groove e urban.
Il suo spettacolo è un lungo excursus nella canzone d’autore napoletana e italiana che godrà degli interventi sublimi del sax di Daniele Scannapieco, protagonista nel panorama jazzistico italiano da oltre vent’anni
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Massimiliano Alberico Grasso eletto nuovo Segretario cittadino del PSI

Sabato 6 novembre presso il palazzo degli Uffici di Ariano Irpino si è tenuto il congresso cittadino “LABORATORIO ARIANO” ” del Partito Socialista Italiano, che all’ unanimità ha eletto il suo nuovo segretario cittadino, Massimiliano Alberico Grasso.

PSI Ariano Irpino

PSI Ariano Irpino

Massimiliano Alberico Grasso, già dirigente di partito, è stato assessore nella prima amministrazione Franza, e coordinatore dall’ottobre 2020 della sezione Ireneo Vinciguerra.
Il congresso “Laboratorio Ariano”, momento solenne di partecipazione e democrazia, ha visto riuniti tutti i tesserati, che hanno avuto modo di confrontarsi su tematiche politiche ed amministrative che oggi interessano la città di Ariano Irpino.
All’evento sono state invitate tutte le forze di maggioranza ed opposizione, queste ultime quasi completamente assenti, per dare vita ad un dibattito politico, in grado di fornire gli elementi indispensabili per la costruzione di un processo avviato un anno fa, e che vede oggi la politica arianese impegnata su vari fronti.
Dall’innovazione sociale, al mondo del lavoro, dalla questione sanitaria, alle grandi opere, con l’attenzione rivolta al PNRR, senza tralasciare le sfide politiche in cui la città di Ariano sarà protagonista nel prossimo futuro.

Dal palco del Congresso il segretario Nazionale del Psi On. Enzo Maraio, oltre a designare la compagna Maria Elena De Gruttola alla carica di Responsabile Nazionale del PSI per le Aree interne, ha aperto il dialogo ribadendo che il “ Modello Ariano è un modello “laboratoriale” esportabile in tutta Italia.
Mentre il sindaco Enrico Franza ha rimarcato il lavoro incessante di progettazione e attuazione dell’attività amministrativa, spesso sotto attacco di un’ opposizione debole e attenta solo a questione di scarso rilievo politico.
Il nuovo segretario cittadino ha dichiarato :

Auguro a tutti un buon lavoro e sono fiducioso che da questo congresso si formerà una uova classe dirigente pronta, preparata, competente, in grado di portare avanti un lavoro che baserà il suo operato seguendo l’agenda politica del segretario nazionale e perseguendo gli obiettivi strategici delle linee programmatiche del sindaco Franza.

Il congresso si è concluso con la nomina di Guido Riccio a Presidente della sezione e di tutto l’organo Direttivo.

Trianon Viviani: 110 anni e non li dimostra

Centodieci anni e non li dimostra: il Trianon Viviani – per i napoletani «‘o Trianòn» – compie gli anni all’insegna di un’intensa attività di spettacolo e di animazione culturale e sociale. Nonostante la crisi sanitaria ed economica.

Con la direzione artistica dal 2020 di Marisa Laurito, il Trianon Viviani è diventato il teatro della Canzone napoletana, uno spazio attivo di animazione culturale e sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi, un polo produttivo unico che intende anche collocarsi positivamente nel più ampio mercato del turismo e del tempo libero.

Con un nome, Trianon, che evocava i fasti della corte del re Sole a Versailles, il teatro fu inaugurato l’8 novembre 1911, da Vincenzo Scarpetta con la commedia Miseria e Nobiltà, che lo vedeva, in tale occasione, al debutto nel ruolo paterno di don Felice Sciosciammocca.

Oggi il Trianon offre una ricca offerta, dopo un difficile passato prossimo, che aveva anche visto il teatro più volte all’asta, grazie a un risanamento amministrativo, che ha visto, proprio in questi giorni, l’approvazione del bilancio di esercizio consuntivo del 2020, con un saldo positivo per il secondo anno consecutivo.

Marisa Laurito presenta la stagione 202172022

A tutto teatro è il titolo della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani

Il cartellone della stagione in corso non vede solo l’allestimento di concerti e spettacoli di teatro musicale, con la rilevante presenza della compagnia Stabile della Canzone napoletana nel musical Adagio Napoletano diretto da Bruno Garofalo: dopo l’anteprima, con la produzione di due atti unici per il progetto Viviani per strada diretto da Nello Mascia, nella programmazione di Marisa Laurito ci sono anche spazî dedicati ad approfondimenti sul repertorio melodico partenopeo, con le “Conferenze cantate”, il ciclo di seminarî-concerto con Mariano BellopedeFrancesca ColapietroMauro Gioia e Pasquale Scialò, e con l’appuntamento mattutino di Scetate sul sito istituzionale e su Rai Radio Live, il buongiorno musicale con l’Archivio storico della Canzone napoletana della Rai, presentato da Gino Aveta.

Ancòra si segnala la programmazione di Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, finestra aperta sull’emersione dei nuovi talenti esplosivi e il progetto il Teatro delle Persone curato da Davide Iodice, che vede, tra gli altri, la partecipazione di Marina Rippa, con laboratorî di arte e inclusione sociale.

Un’attenzione particolare è volta anche a nuove forme di fruizione, rese possibili dall’adozione di nuove tecnologie informatiche e audiovisive: dopo il successo della Stanza delle Meraviglie, spazio di realtà immersiva, prossimamente sarà inaugurata la Stanza della Memoria, un luogo pubblico di accesso al patrimonio della Canzone napoletana e delle culture musicali della regione, realizzato nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura Campania – progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec.

Ettore De Mura, con la sua Enciclopedia della canzone napoletana, ci introduce nella storia del teatro:

Sin dal gennaio successivo all’inaugurazione [il Trianon] diede vita a spettacoli di varietà, nei quali programmi, figuravano spesso oltre a cantanti di primo piano, addirittura tre, ed anche quattro, vedette per volta. In una sola sera, il pubblico si godeva, oltre ai numeri, che s’affollavano abitualmente nel manifesto, PasquarielloDonnarummaGillFulvia Musette e, a distanza di qualche settimana, MaldaceaTecla ScaranoDiego GianniniGina De Chamery. Prima con l’impresa di Amodio Salsi, che era anche il proprietario del teatro, e poi con quella di Giuseppe De Simone e Gennaro De Falco, il Trianon registrò un’attività ricca di avvenimenti artistici e di soddisfazioni finanziarie. […] Non pochi attori, e non pochi cantanti, si forgiarono sul suo palcoscenico, raggiungendo persistente notorietà. E non pochi attori e cantanti conclusero qui la loro meravigliosa carriera artistica, come i già citati Armando Gill ed Elvira Donnarumma.

Nella sua ricca storia di oltre un secolo, il Trianon ha dato vita a programmazioni molto variegate – mettendo in scena opere, operette, drammi, commedie e varietà –, ospitando tutti i principali artisti della scena teatrale e musicale partenopea del Novecento, da Totò a Mario Merola, che debutta proprio al Trianon vincendo un concorso di voci nuove nel 1959. La presenza delle maggiori famiglie teatrali, dai De Filippo ai Viviani, dai Fumo ai Maggio, fa di questo teatro un riferimento dell’arte attoriale di tradizione.

Negli anni ‘30, con la compagnia residente di Salvatore Cafiero ed Eugenio Fumo, il teatro ha anche una sua caratterizzazione particolare come palcoscenico d’elezione per la “canzone sceneggiata”, o più semplicemente “sceneggiata”, il genere di teatro musicale che ha successivamente una ripresa revivalistica negli anni ‘70.

In epoca fascista il teatro cambia nome in “Trionfale”, in ossequio all’autarchia linguistica imposta dal regime. Nel 1940 Gustavo Cuccurullo lo acquista per trasformarlo poi, nel 1947, nella sala cinematografica “Splendore”, cogliendo il crescente interesse popolare per la settima arte, il cui successo viene, giusto due anni dopo, conclamato dal film Catene di Raffaello Matarazzo, trasposizione sulla pellicola della sceneggiata Lacreme napulitane.

Divenuta negli anni ’90 un cinema a luci rosse, la sala è riportata all’antica funzione teatrale da un altro Gustavo Cuccurullo, pronipote del precedente. La ristrutturazione è firmata dall’architetto Massimo Esposito, che recupera anche alla fruizione collettiva la testimonianza magnogreca ospitata all’interno, ribattezzata emblematicamente la “torre della Sirena” per ricordare il mito fondativo di Parthenope e del fascino del suo canto.

Il nuovo Trianon è inaugurato il 7 dicembre 2002 con Eden teatro di Raffaele Viviani, nella «riscrittura melodrammatica» e regia di Roberto De Simone.

Con la consulenza artistica di Peppe Vessicchio, nel 2003 il teatro produce, tra l’altro, un nuovo allestimento de La Cantata dei Pastori diretta e interpretata da Peppe Barra, con lo scenografo Lele Luzzati che firma uno dei suoi ultimi lavori. La produzione si aggiudica il premio Eti – gli Olimpici del teatro come “migliore commedia musicale” (2004).

Nell’aprile del 2006, il Trianon diventa a intera partecipazione pubblica ed è dedicato al commediografo e attore Raffaele Viviani. Alla direzione artistica è chiamato Nino D’Angelo, poi Giorgio Verdelli e, successivamente, di nuovo D’Angelo.

Dopo un travagliato periodo di difficoltà economico-finanziarie che ha visto il fermo produttivo per due anni e mezzo e il teatro sull’orlo del fallimento e della vendita all’asta, il Trianon Viviani ritorna a operare, retto dalla fondazione omonima posta sotto la direzione e il coordinamento della Regione Campania, che detiene una partecipazione dell’80,40%; l’altro socio fondatore è la Città metropolitana di Napoli, con una quota del 19,60%. Presidente della fondazione è Giovanni Pinto.

Morta di epatite C dopo trasfusione: 450.000 € di risarcimento ai familiari

La Corte d’Appello di Salerno ha condannato l’ASL di Salerno a risarcire la somma di € 450.000,00 agli eredi di una donna, morta a seguito del contagio da epatite C conseguente alla somministrazione di una trasfusione infetta, avvenuta nel 1983 presso l’ospedale di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona.

Si tratta di una vicenda risalente agli anni ’80 allorquando, in alcuni casi, vennero effettuate trasfusioni provenienti da sacche di sangue i cui donatori non erano stati testati in maniera approfondita.

Le conseguenze fisiche, tuttavia, sono emerse solo dopo svariati anni, essendo danni cosiddetti lungo-latenti, quando i pazienti, purtroppo, hanno scoperto di essere ammalati di HCV o HIV.

L’avv. Pasquale Berna, del foro di Nocera Inferiore ed esperto in colpa medica, che ha difeso la donna danneggiata e, dopo la sua morte, i suoi eredi, ci spiega la particolarità di tale pronuncia:

L’avv. Pasquale Berna, del foro di Nocera Inferiore ed esperto in colpa medica, che ha difeso la donna danneggiata e, dopo la sua morte, i suoi eredi, ci spiega la particolarità di tale pronuncia:

In questo tipo di cause, nella stragrande maggioranza dei casi, viene condannato il Ministero della Sanità per non avere adottato le misure idonee a prevenire ed impedire la trasmissione di malattie mediante il sangue infetto. In questo caso, invece, la Corte d’Appello di Salerno, nella persona del Presidente dr.ssa Crespi, accogliendo totalmente la tesi di parte attrice, ha riconosciuto un’ulteriore responsabilità nell’operato dell’Ospedale di Salerno, già all’epoca centro trasfusionale, per non aver effettuato i dovuti controlli sulle sacche di sangue e per aver somministrato una trasfusione non necessaria senza, peraltro, acquisire il consenso della paziente. È bene precisare che oggi, fortunatamente, ci sono severi protocolli da seguire nella raccolta di sangue e i controlli sui donatori danno massima sicurezza.

L’avvocato Berna conclude:

Sono molto soddisfatto per questo risultato ma anche amareggiato perché non l’ho potuto condividere con la diretta interessata che purtroppo non è sopravvissuta alle plurime patologie post contagio.

Al Trianon Viviani, Ciccio Merolla, Eugenio Bennato e Rosa Chiodo per un intenso week end di musica

La programmazione della prossima settimana, da venerdì 12 a domenica 14 novembre al Trianon Viviani

Ciccio MerollaEugenio Bennato e Rosa Chiodo sono i protagonisti della programmazione del Trianon Viviani nella prossima settimana, per l’intenso week end di musica offerto dal teatro della Canzone napoletana.

I biglietti dei concerti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Green pass e mascherina obbligatori.

“Ciccio e i suoi fratelli – new edition”

“Ciccio e i suoi fratelli – new edition”

Venerdì 12 novembre, alle 21, il cantautore e percussionista Ciccio Merolla apre questo week end con “Ciccio e i suoi fratelli – new edition”.

Prodotto da Jesce Sole, con la regia di Raffaele Di Florio, il concerto è una sorta di sintesi “teatrale” dell’esperienza di Ciccio Merolla, da sempre impegnato nella ricerca e sperimentazione di nuove sonorità.

In questa “new edition” di Ciccio e i suoi fratelli il musicista si racconta attraverso un gioco di creazione sonora e performance. Uno spettacolo di suoni, virtuosismi, assoli, canzoni con testi dello stesso Merolla e omaggi a Carosone, Daniele e Gragnaniello. In una scenografia costituita da “potenziali” strumenti musicali, il percussionista diventa mattatore capace di meravigliare il pubblico in uno spettacolo unico nel suo genere.

La struttura del concerto fonda le basi sul solido collaudatissimo trio che vede lo stesso Merolla alle percussioni e voce, Pietro Condorelli alla chitarra e Davide Afzal al basso. All’interpretazione in chiave “etnojazz” di tanti brani storici di Ciccio, si affiancano gli interventi della flautista Valentina Crimaldi, il cabarettista Antonio D’Ausilio, il musicista Ibrahim Drabo. lo scrittore e rapper Lucariello e la cantante Viviana Novembre.

Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”

Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”

Eugenio Bennato in “W chi non conta niente” – sabato 13 novembre, ore 21

Sabato 13 novembre, alle 21, è la volta di Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”.

Prodotto da Sponda Sud, il concerto del cantautore è un viaggio musicale, dove le vite e le storie narrate si fondono in un racconto corale che inneggia all’arte che si ribella, l’arte controcorrente, quella che nasce da una scintilla inconscia e va a evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire.

Un racconto musicale dedicato« a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte».

Ad accompagnare Eugenio Bennato in concerto Stefano SimonettaEzio LambiaseSonia TotaroFrancesca Del Duca e le voci del sud: Daniela DentatoLaura CuomoAngelo Plaitano e Francesco Luongo.

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule” – domenica 14 novembre, ore 19

Chiusura di questo intenso week end di musica domenica 14 novembre, alle 19, con Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”.

La giovane artista, tra le voci più interessanti emerse negli ultimi anni nel panorama canoro italiano, ha curato questa fiaba musicale con il compositore Pippo Seno e il regista Paolo Caiazzo , per la produzione di Promo music Italia: una storia partorita dalla fantasia di un poeta di periferia e ispirata al racconto popolare o forse al racconto di vita straordinaria di una ragazza partenopea.

Per Rosa Chiodo, Cenerentola, sotto molti aspetti, è la stessa Napoli. Una città bella, romantica e spesso maltrattata, che racconterà al pubblico del Trianon Viviani accompagnata da Lorenzo Maffia (tastiere), Franco Ponzo (chitarra), Emidio Ausiello (percussioni), Davide Frezza (batteria), Roberto De Rosa (basso) e Sasà Piedepalumbo (fisarmonica).

Elezioni Provinciali: si vota il 18 dicembre

È stato pubblicato sul portale internet della Provincia il decreto presidenziale di indizione dei comizi elettorali per eleggere il Presidente e il Consiglio Provinciale.

Il percorso di riordino delle Province è indicato dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province sulle unioni e fusioni di comuni”,

Le elezioni si terranno sabato 18 dicembre 2021 dalle 8,00 alle 20,00 presso l’unico seggio di Palazzo Caracciolo-Sede Provincia.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio alle ore 8,00 del giorno successivo alle operazioni di voto.

Sono elettori i sindaci ed i consiglieri comunali dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia in carica alla data delle elezioni.

Possono essere eletti alla carica di presidente tutti i sindaci dei Comuni della provincia.

Possono essere eletti alla carica di componenti del Consiglio Provinciale, i sindaci e i consiglieri dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia, in carica alla data corrispondente al termine finale fissato per la presentazione delle liste. Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

L’elezione del presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto.

L’elezione del Consiglio Provinciale avviene sulla base di liste concorrenti, composte da un numero di candidati non inferiori a 6 (sei) e non superiori a 12 (dodici), che devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto.

Il numero degli aventi diritti al voto è quello risultante dal provvedimento del responsabile dell’Ufficio Elettorale di determinazione del corpo elettorale, da effettuarsi al 35° giorno antecedente quello della votazione, pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali” entro il 30° giorno antecedente la votazione.

Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della Legge n. 56/2014.

Le candidature e le liste sono presentate presso l’Ufficio Elettorale costituito presso la Provincia di Avellino con sede in Avellino, piazza Libertà 1 – Palazzo Caracciolo, PIANO TERRA, nei seguenti giorni: dalle ore 08,00 alle ore 20,00 di sabato 27 novembre 2021; dalle ore 08,00 alle ore 12,00 di domenica 28 novembre 2021.

Le modalità per la presentazione delle candidature e dei contrassegni, nonché la disciplina di dettaglio del procedimento elettorale sono contenute nel Manuale operativo per le elezioni degli Organi Provinciali, pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali”.

La presentazione delle candidature avverrà utilizzando i moduli che saranno resi disponibili presso l’Ufficio Elettorale e sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali”.

Il MAVI: prosegue un percorso di divulgazione nazionale e internazionale

Domenica 7 in tv a Rai News 24 approfondimento sulle foto scattate a Lacedonia da Frank Cancian nel 1957 e sulla grande mostra in corso a Roma Il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino con il suo patrimonio di fotografie etnografiche prosegue un percorso di divulgazione nazionale e internazionale.
Il museo di Lacedonia (Av) rinnova gli organi di direzione e rilancia il proprio progetto a partire dalla radicale ristrutturazione della sede.

Domenica 7 novembre un approfondimento in diretta del tg di Rai News 24 delle ore 14:00 sarà dedicato alle foto scattate da Frank Cancian a Lacedonia nel 1957 e alla prestigiosa mostra che ne espone una selezione, a Roma, nello storico Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Eur. Presente negli studi Rai di Saxa Rubra il prof. Francesco Faeta, tra i maggiori esperti nel campo dell’antropologia visuale, curatore della mostra e di un volume edito in doppia tiratura italiana e inglese contenente un’ampia scelta antologica delle fotografie lacedoniesi di Cancian e saggi critici a illustrare la rilevanza dell’autore dal punto di vista antropologico ed etnografico, storico-sociale e storico fotografico. La mostra, frutto di una collaborazione tra il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia, il Comune di Lacedonia, il Museo delle Civiltà, l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia, l’Associazione LaPilart e il Museo etnografico di Morigerati, è intitolata “Frank Cancian. Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia, 1957”, è stata inaugurata oltre un anno fa e resterà aperta fino al 5 dicembre, dopo che la suachiusura è stata più volte prorogata.
Nel frattempo la dr.ssa Giovanna Silvestri, professionista di Avellino collaboratrice della Provincia e curatrice di diversi progetti museali, è stata nominata Direttrice del MAVI, istituito a Lacedonia (Av) nel 2017 e riconosciuto dalla Regione Campania come museo di interesse regionale.
La nomina è stata effettuata dall’assemblea della Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia, promotrice del museo e proprietaria del suo fondo principale che è costituito da negativi, provini a contatto e stampe delle 1801 fotografie scattate a Lacedonia nel 1957 dallo statunitense Frank Cancian, allora giovane fotografo e futuro antropologo, oltre che degli appunti originali autografi e di altri materiali relativi al suo soggiorno nel comune irpino.

La Pro Loco di Lacedonia ha inoltre eletto il nuovo Consiglio di amministrazione del MAVI, la cui prima seduta si è già svolta alla presenza del Sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza. I componenti del nuovo Cda, oltre alla Direttrice Giovanna Silvestri, sono i seguenti: Giuseppe Bianco, lavoratore dipendente; Elisa Giammarino, docente scolastica; Nicoletta Pasciuti, docente scolastica; Antonio Pignatiello, docente scolastico in pensione, Presidente uscente della Pro Loco e tra i fondatori del museo; Nicola Senese, lavoratore dipendente, neoeletto Presidente della Pro Loco. La responsabilità della comunicazione del museo è stata affidata a Michele Citoni, giornalista e documentarista.

Frank Cancian: foto

Foto d’epoca del fotografo statunitense

Ha dichiarato Giovanna Silvestri:

Il primo impegno dei nuovi organi di direzione è quello di mettere a punto il nuovo allestimento del museo e gli strumenti di comunicazione dei contenuti ai visitatori in vista della riapertura al pubblico : la struttura, un edificio ottocentesco situato nel centro di Lacedonia, è infatti al momento chiusa per importanti lavori di ristrutturazione che si sono protratti oltre il termine previsto a causa di ritardi nelle forniture dovuti alla pandemia. La ristrutturazione in corso è finanziata con fondi del P.S.R.
Campania 2014-2020 grazie a un progetto presentato dall’Amministrazione comunale di Lacedonia.
Il museo sta pertanto assumendo pienamente le qualità di una moderna struttura culturale ed espositiva: migliore accessibilità e sicurezza dell’edificio, riorganizzazione degli spazi, aumento delle superfici espositive, miglioramento del comfort ambientale, adeguamento delle prestazioni energetiche, rinnovo delle dotazioni tecnologiche.

Inoltre, alla sua riapertura il museo potrà vantare un alto standard qualitativo dell’esposizione fotografica, grazie alla stampa da negativo su carta baritata ai sali d’argento di numerose fotografie di Frank Cancian.

Ha dichiarato il Presidente della Pro Loco Nicola Senese:

Il MAVI è un museo locale che guarda al mondo e si è già fatto conoscere da una platea ben più ampia di quella provinciale grazie alla stampa di libri, alla produzione del documentario “5×7 – il paese in una scatola” che circola nei festival internazionali, al concorso fotografico “1801 passaggi” giunto alla quinta edizione e alla collaborazione con gli enti del Ministero della Cultura per la prestigiosa esposizione romana.

In Temporary: lo shop dedicato ai prodotti d’eccellenza dell’Irpinia

Domenica 7 novembre apre ufficialmente In Temporary, lo shop dedicato ai prodotti dell’agroalimentare d’eccellenza dell’Irpinia e della Sicilia. Situato nel cuore Avellino, in una delle strade più antiche della città, in via Dalmazia, si da il via ad un progetto autofinanziato tutto al femminile. Sono Paola Petrillo, avellinese, e Felicia Pennisi, spadaforese (ME), le titolari dell’attività, storicamente legate da un profondo senso di amicizia e ora impegnate professionalmente a concretizzare alcuni dei valori più autentici del Meridione: l’accoglienza, i prodotti di qualità della cucina mediterranea e i legami sociali.

Un’impresa in rosa nata dalla volontà e dalla forza di voler veicolare un messaggio importante destinato soprattutto alle quote rosa che, spesso, hanno scelto la famiglia alla carriera. Per sessanta giorni, In Temporary sarà vetrina del made in Sud italiano. Un modo di dialogare tra le imprese, sia nuove che già storicamente presenti sul territorio, ma intenzionate ad essere presenti in questo progetto che vuole dare un colpo d’incoraggiamento ai grafici che parlano di occupazione, in primis giovanile e femminile.

L’iniziativa, pur avendo finalità commerciali, è stata studiata per mettere in rete alcuni dei brand più significativi e autentici della produzione territoriale autoctona.

Sono oltre un centinaio le referenze selezionate, di cui alcune riportano un evidente marchio riconosciuto. Tra le aziende della provincia di Avellino compaiono sugli scaffali il Panificio San Giovanni di Caposele e la tradizione degli Scaldatelli e degli Amaretti (PAT), da Cervinara la pasticceria artigianale Castello, il birrificio artigianale Don Jon, e l’Azienda del Borgoper i prodotti conservieri biologici e quelli di trasformazione della castagna ‘Jonna’ del Partenio, poi l’agricola  Antico Castello di San Mango sul Calore, con le conserve, I Favati di Cesinali, riconosciuta cantina al femminile, premiata quest’anno 5 Grappoli della guida Bibenda e Tre Bicchieri Gambero Rosso, la rete d’imprese Hirpiniae Cibus dei comuni di Morra De Sanctis, Lioni, Teora, Conza ed Aquilonia, con la pasta prodotto con i grani antichi Senatori Cappelli e Saragolla, e l’Azienda Agrituristica Fontana Madonna di Frigento con l’Olio Regio Ravece.

In Temporary

In Temporary

Dall’estremo sud, arrivano i sapori della Antica Dolceria Bonajuto, la più antica fabbrica di cioccolato della Sicilia, con la sua prestigiosa cioccolata di Modica (RG), la pasticceria classica di Little Miceli di Spadafora (Messina) e la sua  tradizione dolciaria siciliana (pasta di mandorla, frutta martorana, i torroni siciliani, nzulle e pignolata), insieme all’Azienda Agricola Grimaldi con le mandorle biologiche, pesto di mandorla e di pistacchio verde di Bronte Dop, e Campisi, ditta a conduzione familiare nel caratteristico borgo di Marzamemi (SR) con i prodotti conservieri ittici e a base di pomodoro al nero di seppia e alle sarde, la Fava di larga di Leonforte, Presidio Slow Food, e il cece pascia’, antico legume siciliano.

Sono tutti prodotti a chilometro zero di piccole e medie imprese che hanno scelto di trasmettere nei loro articoli confezionati, l’autenticità dei sapori locali e per il commercio di prossimità a discapito della GDO. Anche per il confezionamento, In Temporary ha studiato ad packaging ecofriendly e sostenibile grazie all’ utilizzo della carta, dalle shopper alle etichette adesive, fino alle box in cartone pressato.

Trianon Viviani: i “Duje paravise” di Gianni Conte

Domenica 7 novembre, alle 18, data unica del concerto Duje paravise di Gianni Conte, con la partecipazione straordinaria di Mariano Caiano.

Il titolo rimanda alla canzone omonima del 1928, musicata da E.A. Mario, in cui «duje viecchie prufessure ‘e cuncertino» esaltano l’incanto e la bellezza della musica e della città partenopea, al cospetto di san Pietro e di tutti i santi, entusiasti e meravigliati ascoltatori.

In questo concerto, Conte, voce solista dell’Orchestra italiana di Renzo Arbore, e Caiano, altra voce e jolly dello stesso ensemble, provano a fondere le proprie anime di colleghi e amici – più classica quella di Gianni, più contemporanea quella di Mariano – in un amalgama perfetto, grazie alle medesime radici e al medesimo sguardo verso il futuro, all’insegna di un approccio giocoso.

Gianni Conte

Gianni Conte

Tra i tanti grandi classici, non mancano Marechiaro e Dicitencello vuje, capolavori come Mandulinata a Napule e Napule è di Pino Daniele, omaggi a Enzo Gragnaniello, Nino D’Angelo e Roberto De Simone, nonché composizioni originali dei due musicisti, con un “pensierino” all’amico Renzo Arbore.

Al concerto partecipano i musicisti della Bakanov band: Alfredo di Martino (piano e fisarmonica), Pasquale de Angelis (basso) e Antonio Mambelli (batteria).

I biglietti dello spettacolo sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Green pass e mascherina obbligatorî.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A Turro teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Miniabbonamenti e promozioni per il pubblico

Il Trianon Viviani ha lanciato un particolare miniabbonamento per il pubblico, uno speciale biglietto per i giovani e un’iniziativa permanente per gli abitanti di Forcella.

Fino al mese di dicembre il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone.

Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.

Il direttore artistico Marisa Laurito ha annunciato anche un’iniziativa, dedicata agli abitanti di Forcella: un lotto di cinquanta biglietti per ogni spettacolo, disponibili allo speciale prezzo ridotto di 7 €, acquistabili esclusivamente al botteghino del teatro.

Il miniabbonamento e il biglietto ridotto per gli under 30 sono acquistabili da oggi presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

La Stanza delle Meraviglie Trianon Viviani

La Stanza delle Meraviglie Trianon Viviani

La Stanza delle Meraviglie, un’immersione innovativa nella Canzone napoletana

Da martedì a domenica, con prenotazione obbligatoria e ingresso gratuito

Continuano, con vivi consensi dei media e del pubblico, le visite alla Stanza delle Meraviglie, lo spazio di realtà immersiva nel patrimonio e nella storia della Canzone napoletana, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale.

Disegnata dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza è stata realizzata nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura CampaniaProgetto ArCCaArchitettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2), il progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale campano, materiale e immateriale, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

La Stanza delle Meraviglie è visitabile dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e la domenica e i festivi, dalle 10 alle 13. La visita dura trenta minuti ed è effettuata a gruppi di quindici persone. È obbligatoria la prenotazione telefonica al numero del botteghino del teatro 081 2258285 (interno 1).

Ingresso gratuito fino a tutto il mese di novembre.

A Città della Scienza partono i laboratori creativi per bambini dedicati al riciclo

Entrare nella vita delle persone con profumi, aromi e sapori veri, raccontando l’amore per la propria terra e portando la magia di un caffè buono, che nasce dalla passione, dall’impegno per l’eccellenza e dal rispetto per la natura, tra gli elementi distintivi del brand partenopeo Caffè Borbone.

Da questi stessi riferimenti traggono ispirazione i percorsi ludico-didattici dedicati ai bambini, organizzati presso la Città della Scienza di Napoli, che vedranno coinvolta l’azienda fino alla fine di luglio 2022.

Laboratori creativi per bambini dedicati al riciclo

Laboratori creativi per bambini dedicati al riciclo

Si parte il 6 e 7 novembre con Borbone Kids Lab: due appuntamenti al mese, in programma nei weekend, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani partecipanti sulle “buone pratiche” di riciclo e riutilizzo delle materie prime.

Nell’ambito delle attività in agenda, animate da esperti comunicatori scientifici, sarà possibile divertirsi a realizzare opere d’arte utilizzando le cialde di caffè esauste – 100% amiche della Natura – con l’ausilio di acqua, pennelli e fogli di carta; oppure a trasformare le capsule in oggetti di design. E ancora, si apprenderà come si possa arricchire il terriccio, grazie alle sostanze nutrienti per le piante che si trovano nei fondi di caffè; e si potranno anche apprezzare gli effetti benefici del caffè, consumato responsabilmente, sulla salute. Inoltre, durante i laboratori, non mancheranno aneddoti sulla storia del caffè.

Un mix di creatività e informazioni sul mondo del riciclo e sull’attenzione che Caffè Borbone riserva all’ambiente, che offre ai ragazzi la possibilità di esprimersi e, allo stesso tempo, di sentirsi parte di un territorio dal patrimonio culturale immenso. Non a caso, ad ospitare i laboratori sarà Città della Scienza, il principale museo scientifico interattivo italiano. I laboratori per bambini, in collaborazione con Caffè Borbone, saranno accessibili a chi acquisterà il biglietto per il Science Centre di Città della Scienza. Inoltre, Caffè Borbone dà l’opportunità ai figli dei propri dipendenti di visitare gratuitamente Città della Scienza.

Al fianco di Caffè Borbone, anche Seda Group, azienda napoletana specializzata in soluzioni di imballaggio sostenibili ed innovative e Comieco, il consorzio nazionale impegnato nel recupero e nel riciclo degli imballaggi.

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