Il Sud negli occhi: sguardi critici sulle immagini di Frank Cancian verrà esposta al Museo delle Civiltà di Roma. Le fotografie, 1801 scatti d’epoca realizzati nel 1957, dal fotografo statunitense che viene ricordato anche per la ricerca antropologica rappresentano un patrimonio etnografico sulle comunità del Sud.
Il prossimo 20 settembre nella Sala Blu dell’ex Carcere Borbonico verrà presentato il progetto in anteprima insieme agli enti promotori. Durante la presentazione sarà proiettato il docufilm, 5×7 – il paese in una scatola di Michele Citoni, che sarà presente in sala.
![Frank Cancian: video](https://www.ilplurale.it/wp-content/uploads/2019/09/61938871_807226049677591_337276445950738432_o-1024x683.jpg)
il fotografo statunitense
Frank Cancian: chi è?
Frank Cancian è un antropologo statunitense con la passione per la fotografia, nata alla fine degli anni ’40. Dopo aver vinto una borsa di studio come studente di antropologia, giunge a Lacedonia nel 1957 e durante 7 mesi immortala gli usi e i costumi della società di quel tempo.
La particolarità dei suoi scatti risiede appunto nel cercare il diverso in situazioni normali. Per usare le sue stesse parole:
Mi piace scattare foto dove le persone svolgono le loro normali attività: a casa, a lavoro o in luoghi di culto. Cerco spesso l’esotico in situazioni ordinarie e l’ordinario in ciò che molte persone vedono come esotico.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 79 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.337, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 79 casi.
nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 16 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 2 residenti nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Cassano Irpino
- 1 residente nel comune di Cesinali
- 4 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Frigento
- 3 residenti nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Lauro
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Marzano di Nola
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 9 residenti nel comune di Mercogliano
- 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefredane
- 1 residente nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Montemarano
- 2 residenti nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Santa Paolina
- 1 residente nel comune di San’Angelo a Scala
- 3 residenti nel comune di Scampitella
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sturno
- 2 residenti nel comune di Villamaina
- 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
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Diventerò una Stella 2023 giunge alla 12esima edizione
Dopo la semifinale nazionale svoltasi a Capo d’Orlando il 04 Giugno 2023 che ha visto presenti un massiccio numero di semifinalisti provenienti da tutta la Penisola e la Sicilia portando all’ammissione alla finale del 22 Luglio 2023 presso il Teatro “F. Borà” di Gioiosa Marea ben 50 artisti divisi in quattro categorie: Kids – Young – Cover e Inediti.
Obiettivo del Diventerò una Stella è dare formazione ai ragazzi sin dalla semifinale, infatti si sono tenuti anche degli stage formativi, nei locali del LOC-Laboratorio Orlando Contemporaneo, tre incontri formativi, “L’importanza della presenza scenica dell’Artista” a cura del Maestro Francesco Mazzullo, “Pensare da Artista” con Salvo Battaglia e un corso organizzato con la collaborazione e partecipazione di Massimiliano Fiasconaro, Ispettore capo della Polizia Stradale di Sant’Agata di Militello, da sempre impegnato su questo fronte sull’educazione stradale utile a sensibilizzare i ragazzi ad un corretto comportamento in strada nel rispetto delle norme del codice della strada.
Formazione che continua per tutti i ragazzi iscritti anche durante la giornata del 22 Luglio con i Maestri Nazionali.
Diventerò una Stella, negli anni, è divenuto un punto di riferimento per tutti quei ragazzi che coltivano il sogno di salire su di un palco e la XII edizione ha registrato una folta partecipazione e interesse verso questa manifestazione alla quale accorrono giovani da ogni parte della Penisola e della Sicilia. Anche quest’anno un grande lavoro si sta svolgendo per la realizzazione della scenografia, diversa ogni anno, che con la sua dimensione immersiva, renderà il festival una bellissima esperienza oltre che musicale anche visiva e sensoriale.
Sul palco della serata finale del 22 luglio a Gioiosa Marea, al vincitore assoluto, andrà una borsa di studio del valore di 1000 euro, e a decretarlo ci sarà una Giuria di altissimo valore dove il Presidente sarà il Maestro Beppe Vessicchio, mentre gli altri componenti saranno Ivan e Fabio Lazzara, Andrea Rizzoli, Luca Madonia, Marco Vito e Fabrizio Palma. Presente anche un altra Giuria, quella della Stampa che assegnerà il “premio Critica Sergio Granata” composta da Giornalisti e Critici Musicali come Salvatore Battaglia, Francesco Fiore, Roberta Fonti, Elisa Cortorillo, Manuela Varrica, Valerio Barghini, Massimo Scaffidi, Maria Elena Caliò, Antonino Muscaglione.
Ancora una volta ribadiamo la necessità e l’utilità di queste manifestazioni che con grandi sacrifici e dispendio di forze ed energie, aiutano chi vuole intraprendere la strada del canto e della musica in generale, dando risalto e formazione.
Diventerò una Stella: la storia del festival
Il Festival canoro, assume anche una funzione sociale. “Diventerò una stella”, non solo musica. Un festival che dal 2016 (anno in cui si è svolto a Sant’Agata di Militello) è intitolato a Lorena Mangano, la 23enne di Capo d’Orlando che in una tragica sera di fine giugno di quell’anno perse la vita a Messina a seguito di un incidente stradale causato da due uomini che, sotto l’effetto di alcol, avevano inscenato in pieno centro cittadino una gara automobilistica.
Lorena morì, ma i suoi organi, per volere della famiglia, furono donati, “consentendo ad altri di continuare a vivere ma anche a noi di vedere in queste persone Lorena”, come confermano le parole di Marilena, sorella di Lorena. Il “Diventerò una Stella” è musica unita al sociale un aspetto che nelle ultime edizioni ha trovato espressione anche nell’assegnazione di uno specifico premio, che quest’anno verrà conferito al Dott. Francesco Saporito commercialista di Patti (Me) dove risiede, quando nel 2013, poco più che quarantenne, ha scoperto di essere malato di SLA.
Sarà presente la giuria radiofonica di Radio Amore, una collaborazione consolidata con il Festival. Tra gli ospiti il cantautore siciliano Luca Madonia e il cabarettista Dario Veca.
La presentazione sarà curata dal Direttore Artistico Maria Vitale e dal Giornalista e Attore Regista Francesco Mazzullo.
L’ evento avrà inizio alle ore 17,00 per i finalisti categoria Kids e Young e alle ore 21,00 per i finalisti categoria cover e inediti presso il Teatro “F. Borà” di Gioiosa Marea con ingresso libero.
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Abbandonare un gatto: il nuovo romanzo autobiografico di Murakami
Abbandonare un gatto è l’ultimo romanzo di Murakami, edito da Einaudi, che uscirà nelle librerie italiane il prossimo 17 novembre. Il romanzo è autobiografico e conduce il suo lettore in uno spazio diverso da cui è stato abituato con i suoi romanzi. Questa volta lo scrittore ambienta il libro in uno spazio intimo, il suo, in cui viene mostrato il rapporto complicato che ha avuto con il padre.
Il titolo, infatti, prende spunto da un ricordo familiare di Murakami che insieme al padre ha abbandonato un gatto.
Mi sono tenuto dentro questa storia per molto tempo, come una spina rimasta in gola. Finché, per caso, mi sono ricordato che una volta, da bambino, ero andato con mio padre ad abbandonare un gatto su una spiaggia.
Ricordo ora l’espressione sul volto di mio padre – inizialmente sorpresa, poi impressionata, poi sollevata – quando quella gatta che presumibilmente avevamo abbandonato ci ebbe preceduti in casa. Non ho mai provato niente del genere.
Sono stato educato – abbastanza amorevolmente, direi – come l’unico figlio di una famiglia qualsiasi. Quindi non riesco a capire, a livello pratico o emotivo, che genere di cicatrici psicologiche possono derivare quando un bambino viene abbandonato dai suoi genitori. Posso solo immaginarlo a un livello superficiale.
Abbandonare un gatto di Murakami
Abbandonare un gatto è un ritratto sincero di un figlio che cerca di tradurre in parole le immagini e i ricordi di una vita che a volte si dimenticano mentre altre ci segnano.
Murakami ha, spesso, proiettato nei protagonisti dei suoi libri ciò che avrebbe voluto essere ma mai ciò che è. Con questo romanzo, dunque, è la prima volta che lo scrittore decide di rivelarsi per ciò che è stato e per ciò che è.
Se le parole per definire i suoi personaggi e la finzione letteraria sono state queste:
È così che funziona la finzione letteraria: lo scrittore rincorre con serietà il divario tra realtà e ipotesi e forse questo permette al lettore di indagare il divario tra realtà e ipotesi e forse questo permette al lettore di indagare il divario tra la propria realtà e quello che avrebbe potuto essere, dandogli un senso.
Nel suo nuovo romanzo il registro sicuramente sarà differente perché affronta la sua realtà e la sua vita.
Da alcuni articoli scritti da Murakami, tradotti in inglese, lo scrittore giapponese parla di un rapporto con il padre poco confidenziale che nel tempo si è assottigliato diventando freddo e poi si è completamente deteriorato.
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