Abbandonare un gatto: il nuovo romanzo autobiografico di Murakami

Abbandonare un gatto è l’ultimo romanzo di Murakami, edito da Einaudi, che uscirà nelle librerie italiane il prossimo 17 novembre. Il romanzo è autobiografico e conduce il suo lettore in uno spazio diverso da cui è stato abituato con i suoi romanzi. Questa volta lo scrittore ambienta il libro in uno spazio intimo, il suo, in cui viene mostrato il rapporto complicato che ha avuto con il padre.

Il titolo, infatti, prende spunto da un ricordo familiare di Murakami che insieme al padre ha abbandonato un gatto.

Mi sono tenuto dentro questa storia per molto tempo, come una spina rimasta in gola. Finché, per caso, mi sono ricordato che una volta, da bambino, ero andato con mio padre ad abbandonare un gatto su una spiaggia.

Ricordo ora l’espressione sul volto di mio padre – inizialmente sorpresa, poi impressionata, poi sollevata – quando quella gatta  che presumibilmente avevamo abbandonato ci ebbe preceduti in casa. Non ho mai provato niente del genere.

Sono stato educato – abbastanza amorevolmente, direi – come l’unico figlio di una famiglia qualsiasi. Quindi non riesco a capire, a livello pratico o emotivo, che genere di cicatrici psicologiche possono derivare quando un bambino viene abbandonato dai suoi genitori. Posso solo immaginarlo a un livello superficiale.

Abbandonare un gatto di Murakami

Abbandonare un gatto di Murakami

Abbandonare un gatto è un ritratto sincero di un figlio che cerca di tradurre in parole le immagini e i ricordi di una vita che a volte si dimenticano mentre altre ci segnano.

Murakami ha, spesso, proiettato nei protagonisti dei suoi libri ciò che avrebbe voluto essere ma mai ciò che è.  Con questo romanzo, dunque, è la prima volta che lo scrittore decide di rivelarsi per ciò che è stato e per ciò che è.

Se le parole per definire i suoi personaggi e la finzione letteraria sono state queste:

È così che funziona la finzione letteraria: lo scrittore rincorre con serietà il divario tra realtà e ipotesi e forse questo permette al lettore di indagare il divario tra realtà e ipotesi e forse questo permette al lettore di indagare il divario tra la propria realtà e quello che avrebbe potuto essere, dandogli un senso.

Nel suo nuovo romanzo il registro sicuramente sarà differente perché affronta la sua realtà e la sua vita.

Da alcuni articoli scritti da Murakami, tradotti in inglese, lo scrittore giapponese parla di un rapporto con il padre  poco confidenziale che nel tempo si è assottigliato diventando freddo e poi si è completamente deteriorato.

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