Stefano Farina, sindaco di Teora, presenta le iniziative che si terranno nel borgo altirpino.
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Famiglia Criminale è il nuovo singolo di Maldestro
Il 7 luglio è uscito Famiglia criminale il nuovo singolo di Maldestro di cui è autore del testo e coproduttore della musica insieme al producer endly.
Dopo l’uscita di Preludio, con cui l’artista partenopeo ha decisamente virato in maniera decisa verso sonorità “urban” ed espressioni tipiche degli ultimi anni, grazie all’utilizzo del rap e della lingiua napoletana e dopo l’incontro con il producer endly (Giuseppe Caliendo), il nuovo singolo Famiglia Criminale rappresenta in maniera inequivocabile il “continuum” naturale , affidandosi, come gli è solito fare, a testi incisivi e crudi, che hanno l’intento di scuotere gli animi di chi ascolta ed allo stesso tempo di immedesimarsi nello storytelling.
Un testo/canzone autobiografico crudo, ma che parla di speranze, di occasioni colte e di possibilità perdute.
Maldestro, nel presentare il brano, dichiara:
Mio cugino aveva un talento così cristallino e potente che avrebbe potuto giocare in serie A con una gamba sola.
A 16 anni il Parma lo porta in prima squadra ma lui non si presenta.
Aveva già scelto di seguire la famiglia.
E se avesse avuto qualcuno a suo fianco con più forza per non farlo sbagliare?
Se ci fosse stato lo Stato a tutelarlo da un destino segnato?
Lo sappiamo i se e i ma ce li facciamo fritti, ma ogni storia può andare diversamente da come la immaginiamo.
Mi piacerebbe che “Famiglia Criminale” arrivasse a tutti coloro che hanno un talento e si trovano davanti a un bivio: coltivarlo o distruggerlo.
Vorrei arrivasse soprattutto a loro, per dargli una speranza come è stata data a me.Con 5 album all’attivo e una carriera ricca di prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Ciampi, il Premio Siae, il Premio De Andrè, il secondo posto nella categoria “Miglior album d’esordio” alle Targhe Tenco 2015 per il disco “Non trovo le parole” e la vittoria del Premio della critica Mia Martini, del premio Enzo Jannacci e del premio Lunezia con il brano “Canzone per Federica” presentato al Festival di Sanremo 2017 nella categoria “Nuove proposte”, Maldestro torna con un nuovo brano con cui sceglie di sparigliare le carte.
Sulla scelta del rap come forma di espressione ancora Maldestro afferma:
Ho sempre amato il rap, ma negli ultimi anni pare che molti di quelli che lo cantano hanno perso un po’ la bussola. L’hip hop è nato per rivoluzionare, per dissentire. Oggi invece è una battle per dimostrare chi è più capitalista dell’altro. Si fa la conta delle view, dei platini e il sistema ringrazia.
Certo, tutti vorremmo fare un disco d’oro, ma senza mettere il risultato davanti all’intenzione.
Allora ho deciso di svoltare per un’altra strada, di consegnare ad Antonio Prestieri il timone che avevo lasciato a Maldestro.
Nell’epoca dei filtri io non ne avrò e questo basta per essere se stessi.
Tra le scimmie del pianeta ci sono anche io e nella mia testa sto puntando Marte.Maldestro: chi é?
Maldestro è un cantautore italiano attivo dal 2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Premio della Critica del Festival della canzone italiana Mia Martini nel 2017 quando si classificò al 2° posto a Sanremo Giovani.
Dal 2015 al 2020 ha dato alle stampe 5 album di cui dal vivo.
Attualmente sta lavorando alla sceneggiatura di un film ispirato alla sua vita, ad alcuni spettacoli teatrali e al suo nuovo progetto musicale che descrive così:Il mio cognome mi ha portato un po’ di problemucci durante la mia vita. Gran parte interiori. Ho lottato per anni senza tener conto di me, di Antonio, della sua essenza. Per fortuna però sono uno che scava, scende giù e prende per le orecchie il demone e ci parla. In mezzo a questo analizzarsi, mettici una vita vissuta in largo ed il gioco è fatto.
Prendi pienamente consapevolezza di ciò che sei.
Oggi non ho bisogno più di difendermi dal giornalista incapace o dalla paura di essere frainteso.
Ho fatto rivoluzioni ben più importanti che manco sto qui a spiegare.
Oggi è Antonio Prestieri che tira il carro e tra i pochi anche a Maldestro è concesso di salirci sopra.Endly (Giuseppe Caliendo) è un producer campano. Negli ultimi ha collaborato e prodotto brani per Clementino, The Rivati, Achex, Big Effe. Nell’abum “Black Pulcinella” di Clementino ha prodotto i brani “Amore lo-fi ( feat. Nicola Siciliano & Madame), Revenge ( feat. Enzo Dong) e Non Passa mai ( feat. La Nina & ENSI).
Nel 2023 inizia la collaborazione con Maldestro. -
Fabrizio Bosso quartet in concerto per la rassegna itinerante “La musica che gira intorno”
Dopo il primo concerto a Piscinola, con l’esibizione del Coro Millecori e del percussionista Ciccio Merolla, il calendario “La musica che gira intorno“, una delle tre linee del progetto turistico-culturale “Vedi Napoli e poi… torni”, finanziato dalla Regione Campania con Fondi POC 2014/2020 – Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022, e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, propone il secondo appuntamento, spostandosi nella V Municipalità (Vomero-Arenella).Venerdì 29 luglio (ore 21, ingresso libero presso Largo San Martino al Vomero) concerto all’insegna del jazz d’autore, infatti, sarà di scena il quartetto diretto da Fabrizio Bosso in WE4.A cura di Ravello Creative Lab Srl, che ha affidato la direzione artistica a Peppe Barra e Dj Uncino, “La musica che gira intorno” propone dieci concerti dal vivo con i migliori rappresentanti della scena musicale partenopea e special guest nazionali per scoprire la città di Napoli, viverla, amarla e avere il desiderio di tornare. Dal rap al rock, urban, jazz, classica, elettronica e folk, Barra e Uncino hanno proposto una rosa di eventi capaci di coinvolgere un ampio e variegato pubblico.Fabrizio Bosso, accompagnato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al basso e Nicola Angelucci alla batteria, è fra i cinque maggiori jazzisti italiani in grado di offrire uno spettacolo di rilievo internazionale. Sempre desideroso di nuove esperienze e nuovi incontri, Fabrizio Bosso ha arricchito il suo linguaggio e la sua ispirazione collaborando con innumerevoli colleghi musicisti italiani e con molte icone del jazz internazionale (Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Charlie Haden, Carla Bley, Diane Reeves, Dee Dee Bridgewater, Maria Schneider…), con star del pop come Claudio Baglioni, Zucchero, Renato Zero, con importanti orchestre come la London Symphony Orchestra o l’Orchestra della RAI di Torino, così come con alcuni giovani talenti, sostenendoli e dando loro opportunità e visibilità.WE4 è l’ultimo entusiasmante lavoro del quartetto di Fabrizio Bosso realizzato subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del coronavirus. WE4 porta con sé la consapevolezza del valore del fare musica insieme e di come questo possa diventare un progetto di condivisione profonda, che prosegue quindi oltre il palco. Nel doppio live “State of The Art”, pubblicato nel 2017, Fabrizio Bosso raccontava lo stato dell’arte della sua musica, considerandolo a tutti gli effetti l’inizio di un nuovo percorso con tre straordinari compagni di viaggio: Julian Oliver Mazzariello, Jacopo Ferrazza, Nicola Angelucci.Dopo innumerevoli concerti in giro per il mondo e anni di confronto continuo, WE4 è dunque la rappresentazione compiuta, nel suono, nell’interplay e nella composizione, di una condivisione totale. Nel nuovo repertorio, infatti, sono presenti brani originali scritti appositamente da ciascuno per questa formazione, una composizione a 4 mani di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello e due brani che portano la firma di tutti e quattro. -
Susan Sarandon ospite d’onore del Premio Ragusani nel Mondo
Star di Hollywood, un Oscar per la sua interpretazione in Dead man walking, Susan Sarandon sarà l’indiscussa antidiva del Premio Ragusani nel Mondo.
Sabato 29 luglio 2023 alle ore 20.00, il palco di piazza Libertà a Ragusa si trasformerà nel prestigioso red carpet della XXVIII edizione. Un evento dal respiro internazionale, che diventa spettacolo.
A distanza di diciassette anni, Susan Sarandon torna a sorpresa nel capoluogo ibleo. L’attrice statunitense era stata già premiata nel 2006, dopo aver riscoperto le radici e la terra del nonno Giuseppe. Di cognome Criscione, era nato infatti a Ragusa ed emigrato negli States agli inizi del Novecento. Una storia, come quella di molti altri suoi conterranei, rinchiusa in una valigia di cartone, stivata nella nave per raggiungere l’America sognando una nuova vita.
“Un piroscafo, come quelli che hanno trasportato tanti nostri avi verso altri mondi e altre speranze. Ma rivisitato, al passo coi tempi” ha dichiarato il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì.
Sta nell’immagine grafica scelta per presentare la XXVIII edizione di Ragusani nel Mondo la chiave per raccontare come questo Premio abbia saputo rinnovarsi. Sono cambiati i luoghi dove vivono e lavorano i premiati, sono cambiate le professioni ed è cambiata anche la città. Un territorio, quello del ragusano, capace oggi di richiamare professionisti impegnati altrove, offrendo loro possibilità di fare impresa – sul posto – ad altissimi livelli.
Sabato 29 luglio in piazza Libertà sarà l’occasione, non solo per ascoltare storie che diventano fonte di ispirazione ma anche per riabbracciare Susan Sarandon. La tangibile testimonianza di una donna che, con caparbietà, intelligenza e grande talento, ha saputo proiettare la propria carriera artistica nel firmamento planetario delle stelle.
Accanto alla protagonista di decine di film rimasti indelebili nella nostra memoria, i riflettori saranno puntati sugli otto premiati della serata. Si parte da Veronica Diquattro. Bolognese di origini ragusane, ha conseguito un master in International management alla Bocconi di Milano, affermandosi in Italia e all’estero con riconoscimenti plurimi. In precedenza al vertice di Spotify, oggi guida la crescita di Dazn in Italia. È acclamata come una delle cinquanta migliori espressioni di managerialità al femminile nel nostro Paese.
Il background di Giovanni Criscione comprende invece le Relazioni internazionali, gli Affari pubblici, la comunicazione, il protocollo, il cerimoniale e la diplomazia. Il manager, nato a Ragusa, ha costruito un brillante percorso professionale sulla sua consolidata abilità di cerimoniere. Annovera responsabilità al massimo livello all’interno degli ultimi Expo (Milano e Dubai) e un incarico di prestigio al servizio della casa reale degli Emirati Arabi.
Sempre a Dubai esprime la sua forte capacità manageriale anche un altro ragusano, Claudio Sgarlata. Attualmente ricopre la posizione di Managing director del Medio Oriente e dell’Africa, presso la sede araba della Giesecke+Devrient, multinazionale tedesca con oltre centosettant’anni di storia. L’azienda sviluppa innovazioni nel settore della sicurezza dei pagamenti fisici e digitali, della connettività (Internet delle cose), dell’identità fisica e digitale e delle infrastrutture digitali.
Alla prestigiosa ribalta della XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo anche la Ricca.it, l’eccellenza fondata sulla centralità della persona. Leader nel suo campo, è un system integrator atto a fornire soluzioni per la realizzazione, il miglioramento e l’implementazione di data center e cybersicurezza. Una realtà aziendale – quella rappresentata da Stefano Ricca – in fase di continua crescita, con maestranze professionali quasi totalmente provenienti dall’area iblea.
Ancora l’innovazione tecnologica vede in primo piano la Reiwa di Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti. La start up, nata da una scommessa dei due ingegneri comisani, ha realizzato un robot in grado di ottimizzare la pulizia di grandi impianti fotovoltaici. Un piccolo capolavoro di ingegneria informatica e meccanica che, grazie ai principi dell’intelligenza artificiale, riesce a superare tutti i limiti dei suoi competitors. Il frutto della “collateral technology”, così definita dai suoi ideatori, è ormai avviato ad una fase di crescita su larga scala internazionale.
È il tema del momento, quello dell’intelligenza artificiale, che sarà affrontato anche con l’intervento di un altro premiato, il vittoriese Gianni Morana. Medico radiologo, è direttore della Unità operativa complessa di radiologia diagnostica presso il presidio ospedaliero di Treviso. Fra i primi ad applicare alla radiologia l’intelligenza artificiale, ha favorito l’apertura di scenari di grande interesse nell’attività diagnostica di forme tumorali altrimenti difficilmente individuabili.
Un ulteriore tributo alla tecnologia ci viene poi dal ragusano Renato Scuzzarello. Da generale dei Carabinieri, ha ricoperto in passato importanti incarichi di coordinamento delle Forze speciali di pace in Bosnia al tempo della guerra nei Balcani. Appassionato di archiviazione del patrimonio culturale e archeologico dell’area iblea, con una società di esperti americani ha creato un ingente archivio digitale a costo zero. Si tratta di ben cinquecento reperti del museo archeologico di Kamarina e del museo civico di Ragusa, diventati immediatamente fruibili nel giro di un clic.
Ancora in via di sperimentazione, infine, il progetto che fa capo a Carlo Trigona, di origine chiaramontana. Docente presso la facoltà di Ingegneria di Catania, sta studiando come ricavare energia elettrica dalle piante, con azzeramento della produzione di agenti inquinanti. Se implementata con le risorse necessarie, la ricerca darà un contributo epocale alla sostenibilità dell’ambiente, diventando fondamentale nella fase di transizione ecologica in corso.
Dopo oltre un quarto di secolo di ininterrotta crescita, l’obiettivo è e rimane ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio che si rinnova nella continuità. Ridare lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle attese dei ragusani e non solo. Una manifestazione che, inserita nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove importanti e significativi flussi turistici. Soprattutto nel segmento del “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.
Un evento al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta rilevanza in campo nazionale e internazionale. Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, scandaglio di percorsi per prospettive di sviluppo economico. Appuntamento dunque il 29 luglio alle ore 20.00 in piazza Libertà con la XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo. La conduzione è affidata a Salvo Falcone e Caterina Gurrieri, che ci faranno vivere un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione che si fanno spettacolo.
9 comments on Teora, tutto pronto per lo Squacqualacchiun
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