Stefano Farina, sindaco di Teora, presenta le iniziative che si terranno nel borgo altirpino.
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Lara Serrano si racconta in “Follia”, il suo nuovo singolo
Anteporre se stessi alle proprie maschere, a tutti quei filtri e quelle convenzioni che indossiamo quotidianamente come abiti ben disposti nell’armadio delle apparenze – e delle difese da esse – per mostrarci diversi, altro da ciò che siamo, allo sguardo del mondo, ma soprattutto al nostro, il più crudele e indagatore, abituandoci così ad interpretare ruoli, copioni e vesti che non ci rappresentano e ci distanziano sempre di più dal nostro vero nucleo, dalla nostra reale natura.
Questo è ciò che Lara Serrano, intensa e brillante cantautrice genovese, racconta in “Follia”, il suo nuovo singolo disponibile in tutti i digital store.
Reduce dal successo delle sue precedenti release – dall’emozionante esordio con “Vinti” (2020) al romanticismo in bilico tra malinconia e speranza di “Guai” (2020) e il desiderio di rivalsa intrecciato al fuoco dei sogni espresso in “Roma Miami” (2021) -, la raffinata artista classe 1998 torna con un brano capace di rivelare una profonda maturità personale, una consapevolezza interiore che, unita alla sensibilità e alla finezza evocativa della sua penna, rende in musica emozioni e sentimenti per troppo tempo repressi e rinchiusi nello scrigno del cuore, sollevando, step by step, quello che Arthur Schopenhauer ha definito il “Velo di Maya”, l’illusione che ci impedisce di scorgere e percepire la Verità, per connetterci alla nostra più autentica essenza.
Una suggestiva e coinvolgente sintesi delle pagine del proprio passato, dei contrasti con se stessi verso la costruzione di un’identità e di un carisma forgiati con la forza scaturita dalle fragilità – «Ho sempre un’alba in tasca perché ho paura del buio e una manciata di freddo quando fuori sarà Luglio» -, uno sguardo onesto e consapevole sul presente, che, privo di ogni forma di giudizio, osserva senza colpevolizzare l’occhio da cui nasce, cogliendo sfumature, scenari e cromie che si susseguono per comporre l’articolato e straordinario mosaico della nostra vita.
Dal dolore straziante per la perdita terrena di un faro guida del proprio cammino – «nel buio dei 15 anni, tra le regole e i danni, nel fior fiore dei miei affanni, per la perdita di Fanny» – a quello necessario e universalmente condiviso del percorso di crescita personale – «ho paura di guardarmi dentro, ho paura sia vuoto» -, Lara Serrano ripercorre il suo vissuto fino al momento attuale, in un incalzante avvicendarsi di istanti che corrono veloci ma lasciano nell’anima il sapore dell’eterno, trasformando «un cuore di plastica» dalle «emozioni sottovuoto» in un «asso nella manica» capace di liberarsi dal «peso lancinante di mattoni che non costruiscono niente», per rinascere, oltre al dolore, oltre la “Follia” che, giorno dopo giorno, attraverso la conoscenza di sé, smette di identificarsi con i sentimenti che ci compongono, quell’«abbraccio intorno al collo che continua a stringere», arrivando a comprendere che l’unica vera follia è quella di vivere a metà – «non scambio oro con il rame» -.
Una pagina del diario emozionale di Lara Serrano, che, come lei stessa spiega, è destinata al bimbo che ognuno di noi si porta dentro:
”Follia” è nata sul tetto di un residence pugliese, in un periodo in cui lo stress e i ricordi erano all’ordine del giorno. È un riassunto della mia adolescenza, di quel bagaglio emotivo che ha contribuito a formare la persona che sono oggi. Si evince il dolore per la perdita di mia nonna, che è sempre stata “casa” e la paura di non trovare un sorriso di riserva nei periodi più bui. È una canzone completamente autobiografica, la cui destinataria è la me bambina, il lato delicato, impaurito e meravigliosamente fragile che vive dentro ciascuno di noi. La musica, per me, è sempre stato uno strumento di autoanalisi, di sfogo e questo pezzo ne è la prova.
Prodotto da Emanuele Sciarra, che ha cucito su un testo di rara bellezza una veste sonora dinamica e fresca, con netti richiami all’immaginario pop di fine anni ’90, “Follia” è il lascito in note al nostro Io bambino, una carezza sulle cicatrici dell’anima che ricorda a ciascuno di noi quanto la “Follia” stia nel rinnegarle perché, l’unico modo per liberarsi dalla sofferenza non è evitare che si ripresenti, precludendosi così la possibilità di vivere pienamente anche le emozioni positive, né disconoscerla; bensì accettarla come parte integrante, imprescindibile e spesso funzionale, nella ricerca di ciò che siamo davvero.
Lara Serrano: biografia
Lara Serrano è una cantautrice italiana nata a Genova il 05 Ottobre 1998. Manifesta la passione per la musica fin da bambina, passando ore a guardare in TV lo Zecchino d’Oro e cantando le canzoni presentate nella kermesse canora.
Pochi anni dopo, dà il via alla sua formazione artistica studiando pianoforte e, durante le scuole medie, prende parte ad una band scolastica che le consente di mettere in pratica le competenze acquisite esibendosi su svariati palchi e partecipando – e vincendo – diversi concorsi. A soli 12 anni, scrive il suo primo brano inedito, “Basta un solo sguardo”, dedicato alla nipotina e, tre anni più in là, dopo la scomparsa della nonna materna, abbandona lo studio del pianoforte per dedicarsi a quello della chitarra elettrica.
Nel 2017, si diploma al Liceo Linguistico e prosegue il suo percorso formativo con gli studi accademici in Giurisprudenza, senza mai abbandonare la musica: nel 2020, infatti, rilascia sulle piattaforme digitali il suo primo singolo ufficiale, “Vinti”, seguito, qualche mese più in là, da “Guai” e, l’anno successivo, da “Roma Miami”, prodotto da Beppe Stanco, con videoclip ufficiale firmato da Gianluca Garretto e ispirato alla figura della celebre produttrice cinematografica Rita Rusić, che la stessa Lara ha l’occasione di conoscere personalmente.
Nel Dicembre 2021, esce il remix di “Roma Miami”, interpretato in collaborazione con Fra Melito, giovane e brillante artista emergente della scena capitolina e, nel 2022, è il turno di “Follia”, un pezzo intenso e viscerale volto a sollevare da se stessi e dal mondo le maschere del giudizio, quello che Arthur Schopenhauer ha definito il “Velo di Maya”, l’illusione che ci impedisce di scorgere e percepire la verità, per connetterci alla nostra più autentica essenza, a cui fa seguire, nell’estate dello stesso anno, “C’est la vie”, release scritta a quattro mani e interpretata con il cantautore meneghino Marco Conte.
Allegra e solare, ma al contempo intimista e riflessiva, Lara Serrano è una voce fuori dal coro, una penna in grado di emanare la luce per riemergere dall’ombra dei conflitti interiori, delle etichette e dell’individualismo di una società che corre veloce, troppo veloce per ascoltare i bisogni del cuore.
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Fortuna: un brano d’amore dal sound latino di Luis Navarro
È disponibile sulle piattaforme digitali e su Youtube il video-singolo “Fortuna” di Luis Navarro featuring Monica Sarnelli.
Il cantautore, produttore musicale, pianista e vocal coach di Caserta, considerato tra i pionieri della musica latina made in Italy, torna con una ballata latineggiante in cui i due protagonisti duettano intensamente a ritmo di salsa.
Il brano, pubblicato dall’etichetta discografica Key Music, è un ritorno discografico per il giovane e talentuoso artista marcianisano Luigi Bollito, in arte Luis Navarro, da anni rappresentante del genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano).
Navarro ha duettato con le cantanti Francesca Alotta, Viola Valentino, lo showman Luca Sepe, e pubblicato di recente il singolo “Angel” con l’uruguaiano Alkimista Hitmaker; torna con una canzone scritta con il produttore e autore Carlo Feola e Monica Sarnelli.
Dopo il successo di “Doje parole, con Roberta Tondelli, arriva una nuova collaborazione musicale per la cantante partenopea Monica Sarnelli, artista sempre pronta a mettersi in gioco e a sperimentare.Biografia di Luis Navarro e Monica Sarnelli
Il suo primo successo discografico “El amor que yo querria” è stato distribuito in tutta Europa da X-Energy (attuale casa discografica di LP) in compilation molto fortunate che vantavano la presenza di Pitbull, Shakira, Michel Telò e Gusttavo Lima. Altri suoi brani sono stati distribuiti da Universal Music, D:vision e Hit Mania.
Ha collaborato con la diva degli anni ’80 Viola Valentino nel remix del suo celebre brano “Comprami” e in un nuovo inedito “Aspettami questa notte”. Ha duettato in concerto con Francesca Alotta, vincitrice del Festival di Sanremo con il brano “Non Amarmi”, cantato in coppia con Aleandro Baldi. Ha tenuto concerti in Romania, Francia e Spagna. Ha cantato in quattro lingue e il suo brano “Amor” è stato prodotto in Romania dai produttori di Inna. Uno dei suoi ultimi brani, “Baila”, è stato prodotto in Colombia con il cantante colombiano Mauricio Rivera, con il quale ha anche duettato. Ha collaborato con il poeta Alessandro Tartaglione in “Patto Tra Noi”, brano che ha raggiunto e superato le 100.000 visualizzazioni su YouTube, e con lo stesso ha scritto il brano “E’ parlà”, nel quale ha duettato con il cantautore partenopeo, già partecipante al Festival di Sanremo, Luca Sepe.
È stato ospite in diverse trasmissioni tv, come Domenica In (Rai 1, 2002), Amici (Canale 5, 2008), Il Sabato Italiano, Uno Mattina, I Soliti Ignoti (Rai 1, 2018). Tra il 2021 e il 2022 scrive e produce due brani che promuovono il genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano): “Toda la Vida” e “Angel”, quest’ultimo scritto con il produttore uruguaiano Alkimista Hitmaker.Il percorso artistico di Monica Sarnelli è legato alla soap televisiva di Rai 3 “Un posto al sole” per la quale interpreta – da ben venticinque anni, un vero record – la sigla ma la cantante napoletana vanta la pubblicazione di sette album (per la quasi totalità prodotti da Gigi De Rienzo, collaboratore storico di Pino Daniele), due raccolte antologiche e collaborazioni illustri con Edoardo Bennato, Little Tony, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, Sal da Vinci. Negli ultimi anni è stata protagonista dello spettacolo musicale-teatrale “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci” scritto da Federico Vacalebre. Nel 2017 ha pubblicato “Vicino a te” e nel 2018 “Tu si meglio ‘e me” (brani entrambi inediti) e nel periodo “marzo 2021/febbraio 2022” – periodo di grande attività discografica – ha pubblicato ben 4 singoli: “E’ Femmena” ed “Un Posto al Sole, in duetto con la figlia Francesca Andreano, “Un Nuovo Sud” (brano scritto dal musicista/videomaker Felice Iovino) con la speciale partecipazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, “Abbracciamo” condivisa con Mauro Spenillo e con Andrea Sannino.
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Buon Compleanno Taurasi per celebrarne il suo trentennale
Mostre, visite, degustazioni, incontri, masterclass e molto altro, questo è Buon Compleanno Taurasi, evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi in occasione del trentennale del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il blasonato vino rosso irpino. L’iniziativa si svolgerà domani e dopodomani, 25 e 26 marzo, a Taurasi presso il suggestivo Castello Marchionale.
L’evento rientra nella Strategia di Sviluppo Locale del Distretto Rurale nel territorio delle acque, nell’ambito delle azioni dedicate allo Sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi.
L’evento gode di una rete di collaborazioni molto fitta con istituzioni ed associazioni legate al mondo del vino: Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, Ais Campania, Assoenologi, Movimento Turismo del Vino, Slow Food condotta Irpinia Colline dell’Ufita e del Taurasi APS, Rotary Club Taurasi ed Istituto Alberghiero “Giuseppe De Gruttola” di Ariano Irpino.
Molto ricco il programma dell’evento che vuole da un lato celebrare con tutti gli onori la tappa del trentennale e dall’altro lato fare il punto su tutto quanto si muove su uno dei territori vitivinicoli più importanti d’Italia in termini di valorizzazione, promozione, comunicazione e commercializzazione.
Dichiara Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania che sarà tra i protagonisti dell’evento:
Il 30ennale della Docg del Taurasi, una delle prime d’Italia è un anniversario particolarmente importante per la viticoltura campana. Dietro questo vino, considerato uno dei più eleganti e pregiati rossi italiani, c’è una viticultura antica, lavorazioni essenziali, la cultura del vino di un intero territorio. Buon Compleanno Taurasi, l’evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi, è un’occasione fondamentale per celebrare il principe dei vini campani. Continueremo i festeggiamenti anche nel corso della prossima edizione del Vinitaly per mostrare al mondo questo straordinario prodotto, grande risorsa non solo per la provincia di Avellino ma per tutta la Campania.
Dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania:
L’evento del Gal Irpinia realizzato in collaborazione con il Comune di Taurasi rappresenta il giusto modo per tributare un omaggio a coloro che nel 1993 fecero una vera e propria impresa. Agli albori della vitivinicoltura irpina, infatti, ottenere il riconoscimento Docg per una denominazione del Sud, la prima dell’intero Mezzogiorno, ha significato puntare un riflettore su di un territorio fino ad allora sconosciuto o quasi fuori dai confini regionali.
Oggi però non possiamo solo limitarci a celebrare, ma dobbiamo programmare anche una nuova stagione che consolidi quanto è stato fatto in questi tre decenni e ci consenta di fare quel salto di qualità che potrà allineare il nostro terroir ai più prestigiosi distretti vinicoli italiani.
La qualità dei nostri vini è indiscutibile, esiste un sistema produttivo che parla il linguaggio della modernità, c’è una filiera istituzionale ormai sintonizzata su queste tematiche. Sta a noi determinare nuovo sviluppo per il nostro territorio.
Dichiara Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia:
L’evento di Taurasi è un’iniziativa a cui, sia personalmente che come Gal, teniamo molto.
Il riconoscimento della Docg per il Taurasi, che trent’anni fa ho avuto modo di seguire personalmente in veste di presidente della Comunità Terminio Cervialto, ente promotore del riconoscimento, è stato il punto di inizio della vitivinicoltura moderna in provincia di Avellino. È dal marzo del 1993 che è iniziata una nuova stagione per i vini irpini.
È nato da allora il sistema aziendale che oggi conta migliaia di espressioni presenti sul territorio. Sono, poi, seguiti gli altri riconoscimenti per le altre denominazioni. È giusto, perciò, celebrare questa data e cogliere l’occasione per tracciare nuove prospettive e nuovi traguardi per quello che è il comparto di punta dell’agroalimentare irpino.
Dichiara Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi:
Abbiamo tutti il dovere di celebrare il trentennale del riconoscimento della DOCG Taurasi. La denominazione Taurasi dà nome ad un comprensorio molto vasto, che conta 17 Comuni ed è compito di tutti promuovere questo traguardo.
In questo periodo abbiamo avviato molti progetti mirati alla promozione del nostro territorio. Entro qualche mese l’enoteca presso il palazzo Marchionale di Taurasi sarà funzionante. Siamo convinti che per dare vita ad un sistema turistico e produttivo completo servono servizi di qualità ed un’accoglienza all’altezza delle esigenze di chi viene in visita sul nostro territorio. Sono avvenuti investimenti da parte di privati che consentiranno al nostro borgo di avere circa 80 posti letto.
Nel corso della due giorni sarà allestita un’interessante mostra dal titolo “Storia di Immagini a Denominazione di Origine Controllata” che sarà aperta per entrambe le giornate a partire dalle ore 10.00. Sarà, inoltre, possibile visitare il castello che ormai da anni custodisce il patrimonio vitivinicolo di Taurasi (orari visite 10.00/18.00) oltre alle visite ad alcune interessanti espressioni aziendali presenti sul territorio (visite e degustazioni dalle ore 10.00 alle ore 14.00 di entrambe le giornate).
Buon Compleanno Taurasi: il programma
Domani, sabato 25 marzo, per la sezione Incontri, importante appuntamento istituzionale alle ore 17.30, con la tavola rotonda dal titolo “Il Taurasi dalla Doc alla Docg: un racconto lungo trent’anni”. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, interverranno Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania, Mario Grasso, direttore CIA Campania, Luciano Pignataro, giornalista specializzato in vitivinicoltura e grande conoscitore del territorio. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca, vice presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e a Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. L’incontro sarà moderato dal giornalista Annibale Discepolo.
Nella giornata di domenica seconda tavola rotonda dal titolo “Racconti di vino e del suo territorio”. L’appuntamento è presso la Biblioteca comunale di Taurasi, in via De Gasperi, con inizio alle ore 10.00. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, relazioneranno Alessandro Marra, responsabile guida Slowine Campania, Lorenzo Mazzeo, past president Rotary Club Taurasi e Teresa Bruno, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e Tommaso Luongo, presidente AIS Campania. Intervengono Salvatore Molettieri (Cantina Salvatore Molettieri), Antonio Caggiano (Cantine Antonio Caggiano), Luigi Ruggiero (Progetto Mo.Vi.Da.), Francesco Acampora (progetto ViteresZero), Elziario Grasso (progetto R.Innov.a.l.a), Giacomo Pastore (Istituto Alberghiero De Gruttola Ariano Irpino) e Nicola Di Iorio (Distretto Turistico del Principe e dei tre Re). Concluderà i lavori Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. Modera il giornalista Annibale Discepolo.
Ancora tanti approfondimenti e focus dedicati al Taurasi.
Nell’ambito dei Laboratori “I profumi ed i sapori” per entrambe le giornate sarà possibile effettuare il Percorso Sensoriale all’interno del Castello (dalle ore 10.00 alle ore 18.00). Saranno, inoltre, aperti i banchi d’assaggio e di degustazione presso l’enoteca all’aperto (Cortile del Castello, dalle ore 19.00 alle ore 24.00). Domenica, 26 marzo, con inizio alle ore 18.00 si terrà un’interessante Masterclass dal titolo “Trent’anni di DOCG”, a cura dell’AIS Campania, viaggio nel rosso più blasonato del Sud Italia. Tre, infine, le degustazioni in programma nell’ambito della sezione “Sensazioni dell’Irpinia del Vino”. Sabato, 25 marzo, alle ore 20.00, “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”. Domenica, 26 marzo, alle ore 12.00, l’aperitivo Slow con i Presìdi del territorio. A seguire, alle ore 13.00, ancora “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”.
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