Stefano Farina, sindaco di Teora, presenta le iniziative che si terranno nel borgo altirpino.
You Might also like
-
Il riso nel pianto
Dentro ognuno di noi c’è un altro sapere. Dentro ognuno di noi c’è un oltre, un luogo sconosciuto, inattaccabile ed inviolabile. Un luogo dove si fonda il nostro essere, il nostro corpo, la nostra mente. Ci sono altri modi di stare con noi stessi. Nel dolore bisogna avere la capacità di chiudere gli occhi perché il buio ha la capacità di sapere più cose di noi. Nel buio bisogna far riaffiorare episodi piacevoli accaduti, impresa ardua ma possibile.
Il riso nel pianto. Ridere anche nel dolore. Anche nel pianto più doloroso c’è sempre qualcosa che ride e che sorride. È la nostra mente unilaterale che vede o il dolore o il riso ma, nel centro della nostra anima, siamo sempre bipolari: siamo la gioia e siamo il dolore.
Affinché questo sapere emerga dobbiamo andare altrove. Siamo sempre pieni di pesi mentali, siamo sempre a discutere se andiamo bene o meno, siamo sempre a chiederci qual è la vita migliore. Sovviene alla mente Henry Miller, a cui quando era in un’età avanzata della sua vita chiesero dove si dovesse arrivare nella vita, lui rispose semplicemente che nella vita non si deve arrivare ad una destinazione, ma si arriva ad un altro modo di vedere le cose e con un altro sguardo. Invecchiando più il tempo passa e più acquisiamo conoscenza.
Citando le sue parole:
Confusione è parola inventata per indicare un ordine che non si capisce.
Fermarsi a guardare
Impariamo a stare con noi stessi, con il dolore e con la gioia. I bambini che sono i maestri dell’anima, all’improvviso piangono disperati e dopo un secondo ridono: c’è in noi un sapere che non sappiamo di avere, c’è in noi un altro modo di stare nel mondo che non conosciamo.
Prendendo in prestito, ancora una volta, le parole di Henry Miller:
In un giorno come oggi capisco quel che vi ho già ripetuto cento volte: che non c’è niente di sbagliato al mondo. Quel che è sbagliato è il nostro modo di guardarlo.
Dunque guardare diversamente.
I dolori, spesso, durano tanto perché ci ostiniamo su un lato del nostro essere che, vede nel lamento, l’unico modo di stare in campo.
Anche quando subiamo una grande perdita, c’è un ricordo pieno di positività. Tutte le volte che noi soffriamo e che il dolore perdura, stiamo soffrendo in modo convenzionale. Quello non è il nostro vero dolore, è piuttosto il dolore che abbiamo acquisito da limitazioni del pensiero degli altri, dal pensiero collettivo.
Un esempio? Di fronte ad una grave perdita come la morte di un coniuge c’è bisogno di piangere, altrimenti verrai considerata una persona fredda. La realtà è che non è detto che in un momento di forte dolore tutti siano portati al pianto. Questo è un pensiero convenzionale: vorremmo che tutti gli altri sentissero nello stesso modo in cui lo facciamo noi ma, se fossimo tutti uguali, non esisterebbe quella unicità che ci caratterizza e che ci contraddistingue.
Quando qualcosa ci turba o ci disturba, ricordiamo che esiste sempre un lato di noi che è immerso in un’energia creativa e che ci porta a vivere, nonostante i brutti periodi o i dolori in cui ci imbattiamo.
Alcune volte dovremmo essere capaci di dire a noi stessi: “questo dolore tocca a me ed è il mio”, nel momento stesso in cui prendiamo consapevolezza di ciò, il dolore si allarga e non sarà più focalizzato sull’oggetto perduto, la situazione perduta ma diventerà la sostanza dell’anima perché la cosa peggiore che possiamo fare è essere fuori tempo nella vita.
Il dolore che si prova in un determinato momento è il dolore che riguarda se stessi in quel preciso arco di tempo. Solo quando si percepisce il sentimento di malessere con questa consapevolezza, la mente riesce a liberarsi da una visione delle cose perdute e riesce a scoprire la gioia.
Forse non c’è niente di più grande della gioia nel dolore. Allora, forse, il dolore acquisisce un senso. Unire gli opposti (gioia e dolore) è il modo migliore per andare avanti, per migliorarsi.
Che vita sarebbe se non fossimo capaci di portare con noi i nostri dolori e vivere una vita più ampia? Insomma scopriamo un nuovo modo di guardare il mondo.
-
Il Primo Giorno è il nuovo Ep di Andrea Biagioni
Il “Primo Giorno” è una raccolta di soli tre brani “nudi” registrati in diretta chitarra e voce per cercare di non perdere quell’immediatezza e onestà che va oltre anche agli errori e alla maniacale perfezione della musica dei giorni nostri.
In questi due anni e mezzo di pausa Andrea Biagioni ha continuato la ricerca artistica che aveva cominciato con il precedente disco andando ancora più a fondo nella propria persona e nell’esigenza espressiva spogliandosi di sovrastrutture musicali e non.
Sono musicalmente nato chitarra e voce e così ricomincio oggi…
Il primo giorno di un nuovo viaggio…Non so se definire Due Minuti una “canzone” o un semplice Pensiero/Riflessione musicata…
Due Minuti è nata così, come nascono le canzoni semplici su una nota del cellulare, senza cambiare niente dalla prima stesura ad oggi, senza un foglio di carta per scrivere e cancellare gli errori.
Cantata la prima volta quando l’ha composta e la seconda quando l’ha registrata in studio, Andrea Biagioni racconta di averla scritta in un momento molto complicato della propria vita, dove lo spavento e l’incertezza sono state un sentimento prevalente dentro l’artista per mesi.
Mia madre aveva dei problemi di salute, la vedevo spaventata e cercavo di rassicurarla trovando non so dove la forza per farlo… La vedevo coprirsi perché stava cambiando giorno giorno e lei non si riconosceva più. Stavano cambiando tante cose ma l’unica che è sempre rimasta in piedi forte come uno scudo medioevale è l’amore… Ho cercato di descrivere tutto con questo brano”. Ma mi ricordo come fosse adesso che l’unica cosa che spegneva il male che provavo nel petto era ascoltare quella nota registrata sul telefono…
L’ALTRA PARTE DI ME
L’altra parte di me è una canzone nata due anni fa nel periodo del primo lock down dove smisi di suonare per due mesi perché furioso di aver perso il primo disco (in pieno tour e promozione in quel periodo) perché stroncato dal disastro globale.
Dopo questa pausa ricominciai poco a poco a suonare e scrivere alternando con la potatura degli ulivi e il lavoro d’agricoltore (in piccolo). Ripensandoci oggi, è stata una grande fortuna poter permettermi una pausa così profonda per fare un vero e proprio “reset” e ripartire con una consapevolezza diversa, scrivendo testi ancora più’ a fuoco.
“L’altra parte di me” è una ballata semplice, con un arpeggio incalzante che descrive a posteriori, con dolcezza, lo stupore nel sentirsi denudati in un istante di fronte ad una persona sconosciuta che nello stesso momento ti sembra di averla sempre avuta accanto.
PRIMO GIORNO
“Primo Giorno” il brano che da il nome all’ Ep, é un viaggio nei pensieri dell’adolescenza quando la mia vita da studente si alternava tra scuola e amore. La scuola, non mi vergogno a dirlo, è sempre stata poco interessante per me e facevo molta fatica. Era una vera e propria battaglia giorno per giorno tra la pressione della famiglia, che giustamente teneva che andassi bene in tutte le materie, ed io che passavo 6 ore al giorno a suonare e le mattinate a guardare i giornali di chitarre a lezione… Un disastro.
Mi ricordo però la novità di quel periodo, era tutto da scoprire e forte. Erano gli anni in cui ti perdevi con il gruppo di amici sbagliati e avevi amicizie che credevi facessero il tuo bene. L’amore di cui avevi sempre sentito parlare diventava realtà sulla tua pelle.
Cominciava la vita vera.
Andrea Biagioni: chi è?
Semifinalista di X Factor Italia 2016, dove presenta l’inedito “Il Mare Dentro” nel team di Manuel Agnelli che lo vorrà poi come opening in diverse date del tour degli Afterhours di quell’anno.
Successivamente è concorrente al Festival di Sanremo 2018 nella categoria Giovani dove presenterà il brano “Alba Piena”, seguito poi, a ottobre 2019, dalla pubblicazione discografica del primo album “Pranzo Di Famiglia“, supportato con un lungo tour chitarra e voce nei piccoli posti intimi in giro per l’Italia fino all’estate del 2021.
Dall’autunno 2021 riprende a scrivere nuova musica che lo porta all’uscita dell’Ep “Il Primo Giorno” (Amor Fati Dischi / Ingrooves) il 18 novembre 2022.
L’Ep è composto da 3 tracce chitarra e voce che riportano Andrea Biagioni alla propria essenza musicale.
Un Ep dove si spoglia di tutto e racconta in musica i suoi pensieri più profondi che hanno caratterizzato alcuni momenti recenti della propria vita.
-
Giornata Mondiale del Libro: una maratona letteraria in streaming
Il 23 aprile ricorre la Giornata Mondiale del Libro e la Fondazione De Sanctis insieme al Centro per il libro e alla lettura del Mibact ha organizzato una maratona letteraria in streaming.
Alla maratona letteraria in streaming parteciperanno: Maurizio de Giovanni, Claudio Magris, Corrado Augias, Marco Missiroli, Emanuele Trevi, Nicola Lagioia e Sandro Veronesi. L’evento esiste da dieci anni ma questo è il primo anno che si svolgerà in streaming a causa dell’emergenza Covid-19 che non permette assembramenti.
L’evento si svolgerà sulla piattaforma de i capolavori della letteratura e sui siti di: Repubblica, Corte dei conti, TIM, ACI, Ministero dell’Istruzione. La maratona letteraria in streaming inizierà alle ore 11:00 del 23 aprile!
6 comments on Teora, tutto pronto per lo Squacqualacchiun
Comments are closed.