Una riflessione utile a contrastare il terribile fenomeno della violenza di genere, il dovere della testimonianza che non può non partire dalle istituzioni, a promuovere l’incontro ed il confronto è il Comune di Torella dei Lombardi, in collaborazione con il Centro Antiviolenza DiDonna, il Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia ed il Forum dei Giovani di Torella dei Lombardi.
L’iniziativa ha per titolo “Solo perché donne” ed è in programma, sabato 4 dicembre, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale di Torella dei Lombardi. Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro “Rosso VdG-O, Antologia sulla violenza di genere” edito da Delta3 a cura di Emanuela Sica.
Dopo i saluti del sindaco di Torella dei Lombardi, Amado Delli Gatti, dell’assessore comunale Antonella Perotti e della consigliera comunale Valentina Volpe, sono previsti gli interventi di Emanuela Sica, autrice del libro, di Maria Concetta Perriello, testimone, di Michelina Iuliano, coordinatrice del Centro Antiviolenza DiDonna, del maresciallo Francesca Bocchino in forza presso il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, di Valeria La Sala, sociologa e rappresentante delle associazioni femminili del territorio, di Rosalba Sarubbi, rappresentante dell’Istituto “Manlio Rossi Doria”. L’incontro sarà moderato dalla consigliera comunale Milena Gelsomino.
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Premio Strega 2021: altre proposte per concorrere all’ambito concorso
Si aggiungono altri nomi per concorrere all’ambito Premio Strega 2021.
I libri proposti sono i seguenti:
- Disordini di Michele Ainis, proposto da Sabino Cassese.
- Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli, proposto da Filippo La Porta.
- Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti, proposto da Sandro Veronesi.
- Scacco all’isola di Alessandra Fagioli, proposto da Paolo Ferruzzi.
- Mia sconosciuta di Marco Albino Ferrari, proposto da Paolo Cognetti.
Scopriamo qualcosa in più sui libri proposti per l’ambito premio letterario.
Premio Strega 2021: i libri che si aggiungono alla lista per partecipare al concorso
1. Disordini di Michele Ainis
Disordini (2021) di Michele Ainis è un romanzo che ha come protagonista Oscar, un professore associato di Giurisprudenza, che all’improvviso guardandosi allo specchio si accorge di essere diventato un altro.
Quella mattina si è consegnato allo specchio del bagno, impugnando il suo vecchio rasoio. Si è guardato, o meglio ha guardato l’immagine riflessa sulla superficie dello specchio: non era lui, non più. Cosa può mai provare che, al risveglio, scopra che un dio malevolo gli ha cambiato i connotati?
Per cercare di ritrovare se stesso decide di partire per il mare ma non sceglie un luogo qualsiasi ma il posto in cui trascorreva l’estate da ragazzo. Qui incontra la sua vecchia fidanzata, insieme ad altri personaggi sui generis e durante questo viaggio, Oscar, scopre che non è il solo ad essere cambiato.
2. Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli
Il secondo libro proposto per concorrere al Premio Strega 2021 è Nuovissimo testamento (2021) di Giulio Cavalli ha come protagonista Fausto Albini, che un giorno all’improvviso dopo aver disegnato un cerchio sulla sabbia si sente male. L’uomo viene portato d’urgenza al Pronto Soccorso e viene ricoverato nel reparto dei Disturbi affettivi, il reparto destinato ad accogliere i cittadini con problemi di rotondità sentimentale.
Nel reparto Fausto Albini incontra la dottoressa Anna Cordio per la quale inizierà a provare un sentimento proibito: l’amore.
Perché tutti soffrono di mancanza di empatia? Probabilmente ciò è causato da un disegno politico e proprio dall’ospedale partirà il nucleo della resistenza che avrà come scopo quello di liberare le emozioni, dando vita a un nuovissimo testamento.
3. Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti
Sembrava bellezza (2021) di Teresa Ciabatti è un romanzo che si basa su episodi accaduti e racconta un pezzo di storia della scrittrice. Oltre alle vicissitudini familiari dei suoi avi, Teresa Ciabatti racconta com’è cambiata la sua vita da quando è diventata una scrittrice famosa e affermata.
Se avessi vent’anni. Se il successo fosse arrivato a vent’anni mi sarei ubriacata, drogata, avrei illuso ragazzi, usandoli per brevi periodo allo scopo di accrescere la mia vanità. Sarei stata rincorsa da giovani maschi. Tutti a desiderarmi.
Invece no ho quarantasette anni e a cercarmi sono cinquantenni alle prese con genitori in fin di vita, se non morti. Gente a cui si infiammano gomiti, bloccano schiene, adulti insoddisfatti, separati, intenzionati a rifarsi una seconda vita, figli a cinquant’anni. Sotto psicofarmaci, stressati come me che perdo sangue.
Il romanzo ci conduce all’interno di uno spazio intimo che, ciascuno, vive a suo modo ma tutti in qualche modo e per qualche ragione con nostalgia.
4. Scacco all’isola di Alessandra Fagioli
Scacco all’isola (2020) di Alessandra Fagioli ha come protagonista Anna Tesei che ha l’incarico di fare luce su le morti strani che si stanno verificando in un’isola apparentemente tranquilla. Ogni volta che la donna si interfaccia con la sua amica Emma Lamon, celebre autrice di gialli, le offre preziosi consigli per lo sviluppo delle sue indagini.
A proporre questo libro per il Premio Strega 2021 è stato Paolo Ferruzzi che spiega così la sua motivazione:
Propongo il libro Scacco all’isola perché è un romanzo che intreccia indagini criminali a relazioni interpersonali e immortala un’isola facendola diventare a più riprese un teatro del crimine.
Un libro dotato di una narrazione asciutta, severa, incalzante, più generosa con i luoghi che non con le persone.
5. Mia sconosciuta di Marco Albino Ferrari
Mia sconosciuta (2020) di Marco Albino Ferrari è un romanzo che racconta la vita della madre morta dodici anni fa. Da quel giorno la donna ha continuato a far visita a suo figlio nei suoi sogni.
Lei è stata per me madre, padre, e forse qualche cosa di più, una compagna indivisibile. Ero ancora piccolo quando chiuse sbrigativamente la questione dell’assenza di mio padre. Senza scendere in particolari, mi raccontò chi era o, forse, chi era stato, perché nel frattempo poteva essere anche morto e lei non lo sapeva.
Nonostante il loro vissuto così stretto, lo scrittore non è riuscito a carpire fino in fondo tutto di lei e, probabilmente, con questo romanzo Marco Albino Ferrari cerca di creare una sequenza di ricordi che gli consenta di avere un quadro globale di sua madre.
Ecco gli altri nomi proposti per concorrere al premio letterario italiano. La lista completa la scopriremo il 5 marzo.
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I Racconti di Parvana: un film animato sulla differenza di genere prodotto da Angelina Jolie
I Racconti di Parvana ( The Breadwinner) è un film animato di Nora Twomey che si rifà al romanzo Sotto il burqa (2000) di Deborah Ellis. Il lungometraggio mostra la vita di una bambina undicenne, Parvana, che cresce a Kabul sotto il regime talebano.
Parvana, contrariamente alle sue coetanee occidentali, già all’età di quattro anni non gioca più con le bambole perché deve accudire i suoi fratelli. I problemi della protagonista del film animato sono gli stessi del resto delle bambine afghane e di tutte quelle che purtroppo sono nate in luoghi dove l’oppressione culturale è molto forte.
A sette anni sono delle bambine nell’aspetto ma con movenze adulte: casalinghe esperte, pronte a diventare madri e vicine al matrimonio perché ad undici anni è questo lo scenario che viene presentato loro, nella maggior parte dei casi. Alla loro età diventano adulte e i loro sogni, le loro propensioni vengono ammutolite dal dover svolgere mansioni casalinghe e di ordinaria amministrazione.
I Racconti di Parvana mostra uno scenario sulla mancanza di diritti per l’infanzia e sottolinea la diversità di genere perché la cultura, rappresentata nella maggior parte dei casi dalla possibilità di leggere e scrivere, è rappresentata soprattutto dalla possibilità di vivere liberamente, seguendo le inclinazioni e i sogni legati a ciascuna età.
I Racconti di Parvana: la trama
Parvana è una ragazzina di undici anni che, all’improvviso, si trova a vivere senza il padre perché viene arrestato dai talebani. Venuta a mancare la figura patriarcale, quella stessa che le stava insegnando la libertà attraverso la lettura e la scrittura, la bambina deve mantenere la sua famiglia. Da subito la bambina si rende conto che anche comprare del riso al mercato diventa complicato perché è una donna.
A Kabul solo gli uomini possono parlare, lavorare, comprare beni di prima necessità e rapportarsi alla comunità. Dunque, sfruttando la sua giovane età, Parvana taglia i suoi lunghi capelli neri e indossa degli abiti maschili, per poter trovare un lavoro che le possa permettere di mantenere la sua famiglia.
La ragazzina, insieme ad una sua amica anche lei travestita da uomo, inizia a lavorare al mercato. Per arrotondare Parvana, alcune volte, impartisce lezioni di lettura e scrittura ad un talebano, che si scopre essere tra i più gentili tra quelli che conosce.
La differenza di genere è una problematica molto delicata che indossa vari abiti e risiede non solo nei luoghi che sono meno sviluppati culturalmente. Purl (2018), un corto animato della Pixar, mostra la differenza di genere negli ambienti di lavoro occidentali.
I Racconti di Parvana è un film prodotto da Angelina Jolie, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 25 novembre.
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Ameir: ripartono le attività scientifiche e di prevenzione sanitaria
Ripartono le attività scientifiche e di prevenzione sanitaria dell’Ameir, l’associazione malati endocrini irpina: diagnosi precoce, prevenzione sanitaria, formazione scientifica, strumenti divulgativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alle malattie della tiroide.
Sabato, 29 maggio, si svolgerà l’assemblea annuale dei soci presso la sala conferenze della Misericordia di Avellino, in Via Tagliamento. L’incontro avrà inizio alle ore 10:30 e gli aderenti all’associazione saranno chiamati a rinnovare i componenti dell’organo di amministrazione e il nuovo presidente.
In questa occasione saranno presentate le linee programmatiche delle attività scientifiche da realizzare nel corso dell’anno e il nuovo sito.
Ameir è un’associazione irpina O.D.V. senza scopo di lucro che ha come scopo quello di aiutare gli ammalati delle ghiandole endocrine (ipofisi, paratiroidi, tiroide, surrene, gonadi etc. e i soggetti obesi.
Attraverso le loro iniziative, l’associazione desidera diffondere la conoscenza delle malattie endocrine per arrivare ad una diagnosi precoce e per ottimizzare la terapia. L’associazione irpina fornisce informazioni sui centri di elevata esperienza nel campo di queste patologie e collabora con altre associazioni di pazienti dislocate su tutto il territorio nazionale.
All’interno dell’associazione ci sono dei medici, sostenitori e persone motivate che sono spinte da spirito di solidarietà umana e hanno voglia di offrire il proprio aiuto e il proprio tempo.
Ameir: di cosa si occupa
Le attività principali dell’associazione riguardano:
- Eventi di prevenzione.
- Supporto ai pazienti.
- Pubblicazioni scientifiche sulle tematiche dell’associazione, attraverso l’aiuto di esperti del settore.
- Servizio Civile, rivolto ai giovani dai 18 ai 28 anni.
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