La violenza sulle donne è un tema molto delicato di cui, negli ultimi tempi, si sta parlando molto, per varie e giuste ragioni.
La donna vittima di violenze domestiche e non, si ritrova in uno stato confusionale sia per la condizione psicologica di paura e spaesamento e sia perché non conosce le strutture idonee cui rivolgersi e il tipo di aiuto che possono darle. Su questa tematica ci siamo già soffermati, considerandola dall’ottica delle strutture sociali e dei centri antiviolenza, in occasione del seminario su L’ascolto della donna per la prevenzione e il contrasto della differenza di genere.
Oggi ci soffermiamo sul punto di vista civile e penale, cercando di rispondere alle domande che la maggior parte delle donne vittime di violenza si pone e su cui si ha maggiore confusione.
Cosa accade quando si decide di fare denuncia per violenza domestica? Cosa comporta la querela? Come viene tutelata legalmente e socialmente una donna che ha sporto denuncia per violenza? Se ci sono figli, quali sono le conseguenze giuridiche nei confronti di minori?
Dopo una querela la donna può scegliere di andare via di casa senza avere la paura di commettere il fatidico abbandono del tetto coniugale?
A rispondere a queste ed altre domande è il maresciallo Francesca Bocchino.
Cosa accade dopo la querela?
Violenza assistita: donne vittime di violenza e gestione dei figli
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Social, narcisismo e alienazione: i mali del nostro tempo
L’unica approvazione che conta, spesso, è la propria. A volte ci compiacciamo osservando il nostro profilo o contemplando la nostra immagine ripresa dalla fotocamera del nostro telefono, ritenendola indegna.
Il male del nostro tempo è che non riusciamo a godere della realtà. Ci sentiamo estraniati e risucchiati dai social, viviamo quella che si chiama una vita narcisistica ed alienata, una vita lontano da noi stessi.
Siamo estraniati da tutto e quindi risultiamo un pò falsi e inautentici perché siamo scissi e siamo innamorati solo di noi stessi.
Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi ed agli esibizionisti. Dove sono i Santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità.
Ennio Flaiano
In questo senso rischiamo di essere tutti un pò narcisisti e borderline, in una linea di confine al margine di un mondo reale che, proprio perché reale, sarebbe fatto di relazioni concrete con gli altri.
Nella nostra vita c’è poca realtà e molta virtualità, i social ci allontanano dalle nostre radici naturali, questo è il disagio dell’uomo moderno.
Ci alieniamo ancora di più nel momento in cui ci conformiamo alle mode e quindi al pensiero collettivo, rinunciando ad essere originali per paura di andare controcorrente, così facendo abbiamo perso il dialogo dialettico con noi stessi perché siamo distratti da troppi stimoli esterni e non possiamo avere un contatto profondo con noi stessi.
Siamo come sradicati dalla realtà affettiva e questa realtà sfuma, si opacizza, diventa nebulosa e restano solo i desideri di oggetti che però ci rendono poveri di animo.
Selfie
La nevrosi è di fatto una povertà d’animo che ci fa desiderare cose futili, ci fa desiderare di voler avere potere sugli altri, il potere dell’uomo sull’uomo, un potere che si declina alle varie forme di manipolazione e che è sempre tesa a rendere dipendente una vittima, per soggiogarla e strumentalizzarla.
Le nevrosi che causano le regressioni più terribili ed incurabili sono dovute proprio a questo sentimento primo, quello di non essere accolti nel mondo con amore.
Pier Paolo Pasolini
Quando l’uomo non si impegna a realizzare se stesso diventa vittima di un meccanismo alienante e segue regole alimentate da altri, dettami di cui non capisce neppure il senso e quindi diventa succube degli elementi esterni. In questo modo non si è più uomini liberi ma tristi marionette.
L’uomo diventa servo delle leggi di mercato che lo dominano, rendendolo ingranaggio in un sistema che lo sovrasta e di cui l’uomo stesso subisce il meccanismo.
Da qui nasce la dissociazione psicologica.
Questo è il prezzo da pagare per appartenere ad una società civilizzata.
Freud parla di sacrificio necessario, questo è il sacrificio della pulsionalità immediata che l’uomo civilizzato deve contenere se vuole beneficiare della civilizzazione.
La sottomissione al processo di civilizzazione corrisponde alla sottomissione del figlio al padre con la rinuncia alla realizzazione della fantasia simbiotica con la madre, che possiamo identificare come una figura paradisiaca. La nostalgia del paradiso perduto permane e i social diventano, in questo modo, un simbolo del nuovo paradiso dove tutto è possibile, dove si può sognare qualsiasi cosa, dove si è connessi sempre e, più di ogni altra cosa, si è belli e ritoccati con filtri.
alienazione da social
Il selfie ritoccato è alienante nella misura in cui bypassa l’attività simbolica del pensiero, quell’attività che la psicoterapia vorrebbe riattivare nell’individuo sofferente e che invece i social azzerano per diminuire il pensiero riflessivo che avrebbe lo scopo di permettere la sintesi reale dei contenuti e dei suoi contrari.
Nel selfie ogni contraddizione è spianata come le rughe che sono levigate fino a scomparire, tutto è liscio… tutto fila liscio: non c’è dialettica, non c’è conflitto, tutto è luminoso.
Non c’è ombra e quindi non c’è neanche il male, quindi un paradiso. In questo paradiso, il pensiero non serve perché non ci può essere confronto con l’altro.
C’è l’abbaglio, c’è una maschera. C’è l’uno, non c’è il due quindi manca la tensione da cui scaturisce l’energia psicologica. Senza tensione l’energia è statica e sparisce.
La nevrosi incarna la forza per procedere nel cammino di evoluzione psicologica.
Young sostiene che non siamo noi a guarire dalla nevrosi ma è la nevrosi stessa che ci guarisce.
Ciò che vediamo e ciò che nascondiamo
Nel paradiso dei selfie e dei social non esiste il conflitto e non c’è neanche la sintesi dei contrari che l’attività simbolizzatrice dovrebbe realizzare. Scatta così il vissuto dell’alienazione.
L’uomo che ha perduto il contatto vero con se stesso si accontenta dei surrogati e questa è quella che Erich Fromm chiamava “personalità fittizia” a metà strada tra narcisismo, borderline ma è soprattutto una personalità alienata.
Le condizioni per la creatività si devono intrecciare: bisogna concentrarsi. Accettare conflitti e tensioni.
Rinascere ogni giorno.
Provare un senso di sé.
Erich Fromm
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 205 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.900, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 205 casi.
Nuovi casi positivi ai tamponi naso-faringei
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 19 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 28 residenti nel comune di Avellino
- 2 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
- 1 residente nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Bonito
- 5 residenti nel comune di Candida
- 6 residenti nel comune di Carife
- 2 residenti nel comune di Cassano Irpino
- 1 residente nel comune di Cervinara
- 4 residenti nel comune di Cesinali
- 1 residente nel comune di Contrada
- 2 residenti nel comune di Fontanarosa
- 2 residenti nel comune di Frigento
- 5 residenti nel comune di Grottaminarda
- 3 residenti nel comune di Guardia dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Lacedonia
- 9 residenti nel comune di Lauro
- 3 residenti nel comune di Lioni
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 4 residenti nel comune di Marzano di Nola
- 5 residenti nel comune di Mercogliano
- 9 residenti nel comune di Mirabella Eclano
- 6 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 3 residenti nel comune di Montella
- 2 residenti nel comune di Montemarano
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 1 residente nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
- 5 residenti nel comune di Pago Valle Lauro
- 1 residente nel comune di Parolise
- 1 residente nel comune di Pietradefusi
- 5 residenti nel comune di Pratola Serra
- 8 residenti nel comune di Quindici
- 5 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
- 3 residenti nel comune di San Potito Ultra
- 4 residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Savignano Irpino
- 6 residenti nel comune Scampitella
- 5 residenti nel comune di Senerchia
- 1 residente nel comune di Sirignano
- 2 residenti nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sorbo Serpico
- 1 residente nel comune di Sperone
- 2 residenti nel comune di Sturno
- 1 residente nel comune di Summonte
- 3 residenti nel comune di Taurano
- 1 residente nel comune di Taurasi
- 1 residente nel comune di Torella dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Torre Le Nocelle
- 3 residenti nel comune di Vallata
- 3 residenti nel comune di Villamaina
- 7 residenti nel comune di Volturara Irpina
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Giannola e Sansoni si confrontano sulla manovra
Durante la presentazione del libro “La riscossa populista” di Emidio Novi, tenutasi a Napoli presso il centro studi Pietro Golia, si è acceso un interessante dibattito sulla manovra tra Alessandro Sansoni, consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti, e il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, che non nasconde il suo scetticismo sulle misure attuate dal Governo.