Un caffè al teatro è il nuovo format che abbiamo pensato insieme a Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli, attori della compagnia teatrale la Fermata. Questo progetto parte dall’idea principale che è quella di parlare del mondo del teatro da un punto di vista più tecnico ovvero scoprire come viene vissuto da chi sale sul palco ma senza dimenticare chi è seduto dall’altra parte.
Un caffè al teatro vuole essere un modo leggero di sbirciare dietro le quinte, per scoprire ciò che non sappiamo su questo mondo.
Perché un caffè al teatro?
Riteniamo che il teatro sia una forma d’intrattenimento a 360 gradi perché parla di vita, di esseri umani e di emozioni ma anche di libri, film, tecnica e storia. Il teatro, negli ultimi tempi, è in crisi perché sempre più persone preferiscono altre forme di svago o perché ritengono che il teatro sia noioso e di nicchia. Il nostro obiettivo è quello di farvi cambiare idea!
Un caffè al teatro è un modo per avvicinarsi a questa forma d’arte e conoscere le mille sfumature che gravitano intorno a questo mondo.
Francesco e Gilda vi accompagneranno in questo viaggio intrattenendovi, divertendovi e consigliandovi tecnicamente sulla recitazione e su altri argomenti.
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Recevin promuove Città Europea del Vino
Città Europea del Vino è un riconoscimento che avviene a rotazione tra i diversi Paesi che fanno parte della Rete Europea delle città del Vino Recevin, una piattaforma di promozione per la Città Europea del Vino designata.
Il riconoscimento viene assegnato alla candidatura che maggiormente valorizza la cultura del vino e le tradizioni del territorio vitivinicolo, attraverso iniziative coinvolgenti e appuntamenti capaci di attrarre turisti.
Città Europea del Vino offre l’opportunità di consolidare legami con altre regioni europee del vino e promuove l’enoturismo a livello europeo attraverso la cooperazione tra le Città Europee.
Per l’anno 2022 ci sarà ancora l’Italia come protagonista di Città Europea del Vino: sono aperte infatti le candidature al Riconoscimento e a rappresentare le proprie caratteristiche in ambito europeo.
La Città designata dovrà prevedere per tutto l’anno un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche che animeranno il Comune o l’aggregazione di Comuni che avranno ottenuto il riconoscimento e chew saranno al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo, nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino.
Il programma presentato dalla Città candidata dovrà avere respiro europeo ed esplorare le sue peculiarità, dimostrando la propria creatività e rafforzando le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino e sviluppando cooperazione tra i vari attori del territorio.
Il progetto Città Europea del Vino 2022 avrà la durata di un anno a partire dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2022. I Comuni o i gruppi di Comuni, appartenenti ad uno stesso territorio con mission e finalità analoghe, potranno inviare entro il 30 aprile 2020 una manifestazione di interesse, compilando il modulo.
Per informazioni ulteriori e per ottenere il modulo da compilare basterà inviare una mail al seguente indirizzo: pianigiani@cittadelvino.com.
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Continuano i viaggi a bordo dello storico Treno del Paesaggio, “Irpinia Express”
Tutti in carrozza!
Si parte per una nuova avventura a bordo dell’Irpinia Express. Un’esperienza unica e “inebriante”, da assaporare lentamente sullo storico ALn668 serie 1800, ribattezzato il Treno del Paesaggio, pronto a catapultare i viaggiatori tra borghi caratteristici e vigneti dalle mille sfumature.
Prossimo appuntamento, domenica 14 novembre, con partenza, alle 9, dalla stazione di Avellino, direzione: Montefalcione e Lapio. Un vero e proprio salto indietro nel tempo, alla scoperta dell’Irpinia più autentica, trasportati da automotrici vintage, che rievocano i fasti della linea Avellino-Rocchetta, riaperta per finalità turistiche, grazie all’intervento della Fondazione FS e della Regione Campania, in collaborazione con l’Associazione InLocoMotivi.
Prima sosta a Montefalcione, dove si avrà un’ora e venti per girare la località, poi, di nuovo in carrozza per raggiungere Lapio. L’accoglienza all’antico borgo sarà a cura di Sistema Irpinia. Qui, chi vorrà, potrà partecipare a una visita guidata (a pagamento con prenotazione obbligatoria) al Palazzo baronale dei Filangieri, posto nel punto più alto del centro storico che, successivamente si potrà girare in lungo e in largo. A seguire, pranzo al sacco o in uno dei ristoranti della zona.
Nel pomeriggio, degustazione di vini e prodotti tipici, nella suggestiva cornice di palazzo Filangieri o walking tour per il borgo con opzione chiese aperte.
Poi, tutti in stazione per il rientro ad Avellino.
Fanno sapere dall’Associazione InLocomotivi:
I viaggi all’insegna dell’Irpinia Express proseguiranno fino a dicembre. Per l’esperienza che proponiamo, c’è stato un interesse che è andato ben oltre le nostre aspettative e ci spiace non poter accontentare tutti, perché purtroppo abbiamo a disposizione un numero limitato di posti, ridotto ulteriormente dalle prescrizioni anti Covid.
Per il prossimo anno faremo il possibile per cercare di avere più treni e coinvolgere più paesi lungo la tratta.
Per prenotare una passeggiata, scoprire tutti i dettagli e le date relativi all’Irpinia Express, basterà collegarsi al sito www.irpiniaexpress.com e consultare la sezione “prossimi treni”.
Nella descrizione del programma è indicata la possibilità di visite guidate (da prenotare agli indirizzi indicati) e vengono segnalati i ristoranti della zona raggiungibili a piedi (anche questi da prenotare per tempo).
La prenotazione del biglietto, una volta scelta la data, è da effettuare su: trenistorici@fondazionefs.it
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La grande étoile Eleonora Abbagnato al Teatro Gesualdo di Avellino
Eleonora Abbagnato è una delle figure femminili più iconiche e travolgenti del teatro di William Shakespeare. Immortalata nei secoli da pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi. E la sua stella brillerà sul palcoscenico del Teatro “Gesualdo” di Avellino nella straordinaria interpretazione di una grande étoile dei nostri tempi.
Domenica 22 gennaio, alle ore 21, ad Avellino arriva Eleonora Abbagnato, direttrice della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già prima ballerina dell’Opéra di Parigi che sarà la splendida “Giulietta” nello spettacolo curato da Daniele Cipriani in cui le arti della musica, della danza e della poesia si uniranno per dipingere a colori – ora delicati, ora vivissimi – un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi.
Dopo la prima assoluta della scorsa estate al Teatro Romano di Verona e al Nervi Music Ballet Festival, Eleonora Abbagnato arriva ad Avellino dopo un tour straordinario che ha toccato i più importanti teatri del Belpaese, dal Giglio di Lucca al Regio di Parma, dal Verdi di Gorizia al Teatro Antico di Taormina.
Nello spettacolo curato da Daniele Cipriano ascolteremo non la celeberrima partitura Romeo e Giulietta di Prokofiev, ma altre pagine musicali ispirate alla tragedia shakespeariana, eseguite dal vivo in palcoscenico da due virtuosi del pianoforte, Marcos Madrigal e Alessandro Stella che ne eseguiranno le trascrizioni, piuttosto inusuali, per due pianoforti, diventando protagonisti dell’azione stessa insieme ai ballerini.
Firmata da Sasha Riva e Simone Repele, freschi del successo delle coreografie per Mass di Bernstein, andata in scena in prima italiana alle Terme di Caracalla, Giulietta sarà danzata da Eleonora Abbagnato sull’ouverture-fantasia di Ciaikovsky in cui una bionda bambina assorta in sogni romantici ad occhi aperti rappresenta una piccola Giulietta dei nostri giorni la quale, specchiandosi, vede riflessa l’immagine della donna innamorata che diventerà.
Le due figure femminili si assomigliano tanto, dopotutto la Giulietta la donna è Eleonora Abbagnato, mentre la Giulietta bimba è Julia Balzaretti, figlia 11enne della étoile. Romeo sarà interpretato da Michele Satriano, fresco di nomina a primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.
Approfondimenti sul balletto
Le sorprese di questo balletto saranno tante: presente, futuro e anche passato (con reminiscenze di Capuleti e Montecchi) si fondono, mentre uno strano angelo custode (Repele) scandisce il tempo a giri di bicicletta. Al contempo eterea e sensuale, impalpabile e volitiva, dal fascino senza tempo, Eleonora Abbagnato, rappresenta (piuttosto che un personaggio) “l’idea” di Giulietta quale simbolo dell’amore: amore tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso; amore tra adolescenti (come nella tragedia di Shakespeare), ma anche tra persone di età diverse.
È appunto a questo tipo di rapporto amoroso che è dedicata la coreografia di grande intensità, firmata da Uwe Scholz, geniale coreografo tedesco scomparso prematuramente all’inizio del secolo, che apre la serata: Eleonora Abbagnato e Michele Satriano interpretano il passo a due dal balletto Rosso e Nero, creato nel 1988 per Vladimir Derevianko e Eileen Brady e rimontato qui da Giovanni Di Palma. Nel romanzo di Stendhal, nonché nel balletto-capolavoro di Scholz, viene descritta la passione, tinta da mille sfumature anche contrastanti, tra il seminarista Julien Sorel e la sua matura amante Madame de Rênal; la musica è tratta, non a caso, dalla “symphonie dramatique” Roméo et Juliette di Hector Berlioz.
Se il filo conduttore è chiaramente l’amore in tutte le sue sfaccettature, al noto slogan della rivoluzione psichedelica degli Anni ‘60 viene aggiunto un elemento che fa riferimento sia all’odierno riconoscimento dei diritti LGBT, sia alla pressante esigenza di ricercare una pace sul nostro pianeta: Giorgio Mancini crea Peace & Rainbow Love sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein. West Side Story, celeberrimo musical con coreografie di Robbins, poi film nel 1961 (recentemente rivisitato da Steven Spielberg) trasponeva la vicenda da Verona a New York; il balletto di Mancini, invece, non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali. Evoca, piuttosto, l’amore tra persone dello stesso sesso, andando comunque ‘oltre l’arcobaleno’ per raggiungere una fratellanza più estesa. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani (qui sono sei, non più quattro), ognuno simboleggiato da un colore diverso della iconica “Rainbow Flag”: Mattia Tortora (Compagnia Daniele Cipriani), Simone Agrò, Michele Consoli, Bryan Ramirez, Michele Satriano, (Teatro dell’Opera di Roma); Rebecca Bianchi (Teatro dell’Opera di Roma).
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