La Fermata festeggia il suo primo anno portando in scena il Don Chisciotte al Cine-Teatro_Auditorium comunale di Ariano.

Locandina Don Chisciotte de La Fermata
Ho letto tante storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza. Nel mondo domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri neanche l’ombra; proprio per questo, Sancho mio, c’è bisogno d’un sogno matto e un po’ di poesia.
Le foto utilizzate per la realizzazione del video sono di Pellegrino Tarantino.
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Premio Strega 2021: altre cinque proposte
Le proposte per presentare nuovi autori per concorrere al Premio Strega 2021 sono terminate il 5 marzo. Scopriamo altri cinque libri che potrebbero aggiudicarsi l’ambito premio letterario italiano.
- Lettere alla moglie di Hagenbach di Giuseppe Aloe, proposto da Corrado Calabtò
- Contorni opachi di Anthony Caruana, proposto da Vito Bruschini
- Non è di maggio di Luigi Romolo Carrino, proposto da Wanda Marasco
- Il maragià di Firenze di Paolo Ciampi, proposto da Giuseppe Conte
- La modella di Klimt di Gabriele Dadati, proposto da Gian Arturo Ferrari
Ecco alcune proposte che concorreranno al Premio Strega 2021
Premio Strega 2021: alcune proposte
1. Lettere alla moglie di Hagenbach di Giuseppe Aloe
Un romanzo che affronta il senso del mondo che precipita
Lettere alla moglie di Hagenbach (2020) di Giuseppe Aloe è un romanzo che ha come protagonista Flesherman, criminologo di fama internazionale, cui viene diagnosticata una forma di demenza senile.
Una volta ero Flesherman. Per la verità lo sono ancora. Ma una parte di me sta franando in me stesso. È come se ai piedi della mia identità si fosse spalancato un sottoscala profumato di ruggine, dove ampie sezioni della mia vita scivolano e si cancellano definitivamente. Non è un processo rapido. Tutt’altro. È indolente e penoso. Una caduta rallentata. Uno smottamento che guadagna pochi centimetri al giorno. Lento ma inesorabile.
Il criminologo decide nonostante tutto di continuare il suo lavoro, recandosi a Berlino sulle tracce del cadavere di Rosa Luxemburg, dove apprende la scomparsa dello scrittore Hagenbach cercando una linea geografica scomposta che lo possa avvicinare a una specie di morbidezza della vita.
2. Contorni opachi di Anthony Caruana
Uno dei libri proposti per concorrere al Premio Strega 2021
Contorni opachi (2020) di Anthony Caruana ha come protagonista Augusto, un uomo, che vive la vita al limite della follia e di una solitudine che è divenuta la sua prigione. Poi ci sono Matilde ed Elide, due madri, che hanno modi di amare differenti.
Il romanzo è stato proposto da Vito Bruschini con la seguente motivazione:
È un romanzo che parla di solitudine, di vite spezzate e di odio che cova nascosto sotto un’apparente normalità. I contorni delle cose sono davvero molto evanescenti e opachi in questo romanzo, dove però la potenza vitale dei personaggi si esprime in modo magistrale arrivando a farci sentire persino gli odori della loro adrenalina e a emozionarci con una colonna sonora che insegue la vita disperata del nostro protagonista.
3. Non è di maggio di Luigi Romolo Carrino
Un romanzo che parla dell’inadeguatezza di stare al mondo
Non è di maggio (2021) di Luigi Romolo Carrino ha come protagonista Salvo, un bambino, che cova dentro di sé un senso di inadeguatezza nello stare al mondo unito alla sua incapacità di accettare le persone. Lui è nato a Procida e possiede diversi poteri: telecinesi, telepatia uniti all’abilità di curvare il tempo. È convinto di essere il figlio del cielo causato dal parto di una stella e per questo motivo crede che il suo scopo sulla Terra sia quello di cambiare il mondo.
Il romanzo è stato proposto per il Premio Strega 2021 da Wanda Marasco con la seguente motivazione:
Non è di maggio è il racconto dell’inadeguatezza di stare al mondo. Con una sapiente mescolanza di italiano e dialetto napoletano, Carrino scarnifica la morfosintassi e trasmette l’autenticità del pensiero primigenio, una comunicazione dell’anima senza filtri.
4. Il maragià di Firenze di Paolo Ciampi
Un romanzo che parla del rapporto tra diverse civiltà
Il maragià di Firenze (2020) di Paolo Ciampi è un romanzo che parla del primo maragià che dall’India arriva in Europa ed è poco più di un adolescente, ancora prigioniero dei suoi sogni. Giunto a Firenze insegue un nuovo sogno, quello della bellezza, ma quì all’improvviso muore.
Il romanzo crea un ponte tra Oriente e Occidente, tra poeti romantici ed eccentrici studiosi. Un libro che ci porta a riflettere su quanto, a prescindere dalle differenzi culturali, siamo in fondo tutti simili.
5. La modella di Klimt di Gabriele Dadati
Un romanzo che parla di arte da una prospettiva diversa
La modella di Klimt (2020) di Gabriele Dadati è un romanzo dedicato all’arte, è una storia che ha tanti possibili inizi e che, ancora non è finita. Sono trascorsi dieci anni da quando è morto Stefano Fugazza, il direttore della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi. A curare i preparativi per la mostra che celebrerà la scomparsa decennale del direttore è stato chiamato Gabriele Dadati, il suo più stretto collaboratore dello studioso nel suo ultimo periodo di vita.
Quando l’allestimento si è concluso a distanza di ventitré anni dal furto ricompare il Ritratto di signora di Gustav Klimt.
Come suggeriva l’assessore, la ricomparsa della tela in effetti costituiva un lancio straordinario per la mostra. Non era difficile immaginare lo spazio che i quotidiani, così come i principali siti d’informazione e magari qualche telegiornale, avrebbero riservato alla notizia. Certo, l’autenticità era tutta da provare, ma il Ritratto di signora si era reso protagonista di un’esistenza particolarmente avventurosa e aveva abituato l’opinione pubblica a seguire le sue peripezie.
Gian Arturo Ferrari spiega così la sua motivazione nel proporre per il Premio Strega 2021 La modella di Kimt:
Gabriele Dadati ha scritto un romanzo sorprendente. Ruota intorno a un’opera d’arte, ma l’arte è qui vista con un’angolatura bassa, umile, lontana da ogni titanismo. La povera ragazza del ritratto è il contrario del fasto dorato e inquietante che siamo soliti associare a Klimt. Tutta questa cornice dismissiva è fatta in realtà per esaltare il mistero di cui il libro parla senza mai enunciarlo apertamente: quello della creazione artistica, unico riscatto dalla desolazione e dall’angustia della vita.
Questi libri che vi abbiamo presentato fanno parte delle proposte presentate per concorrere al Premio Strega 2021.
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Una famiglia allargata, cane compreso di Marianna Scagliola
Una famiglia allargata, cane compreso è il romanzo d’esordio di Marianna Scagliola pubblicato dalla casa editrice Graus Edizioni nel quale la voce narrante del padre di famiglia Gennaro Schiattarella racconta le vicissitudini di una “tradizionale” famiglia napoletana.
Il titolo arricchisce la collana «Tracce», dedicata alla narrativa, ed è impreziosito dalla prefazione firmata dalla “voce ufficiale” dello Stadio Maradona di Napoli, lo speaker radiofonico Decibel Bellini. Quest’ultimo e il protagonista condividono una passione importante: il calcio. Da grande “patito” del Napoli, infatti, Gennaro non soltanto dovrà fare i conti con un televisore capriccioso che gli impedisce di vedere le sue amate partite, ma dovrà anche cercare di “tollerare” la presenza di un figlio juventino nella sua casa, situazione inaudita per un padre napoletano: «Tutti i suoi tentativi per riportarlo sulla retta via erano falliti miseramente e Gennaro per quel tradimento non si dava pace».
Tutti i membri del piccolo focolare Schiattarella vivono in un appartamento da ottantadue metri quadri in centro, spazio un po’ piccolo per una famiglia “allargata” come la loro. Discussioni, silenzi e battibecchi sono all’ordine del giorno sottolineando quanto sia difficile la convivenza.
La storia, oltre a divertire e allietare con scene comiche, offre numerose pagine introspettive. Ogni personaggio rappresenta una realtà estremizzata delle caratteristiche che fanno di un partenopeo, un napoletano d.o.c.: Concetta è una casalinga ossessionata dall’ordine e dalla pulizia; Gennaro adora essere “servito e riverito” e ritiene che sopportare la suocera per ricevere la sua pensione sia già un lavoro quanto mai estenuante; a loro si aggiungono i tre giovani figli della coppia. Tuttavia, la famiglia Schiattarella non si conclude qui: a completare il quadretto familiare la strana presenza che saltuariamente si avverte in casa in alcune occasioni, “o’ munaciello”, e il coprotagonista della storia, il bianco meticcio a quattro zampe, Pulcinella.
Quando Concetta però simula la scomparsa dell’amato cucciolo e mascotte di casa, l’intera famiglia si adopera per le ricerche dimostrando che non si dovrebbe dare mai nulla per scontato, nemmeno, o forse soprattutto, l’amore per la famiglia.
Una famiglia allargata, cane compreso di Marianna Scagliola
Marianna Scagliola: biografia
Marianna Scagliola è nata a Napoli nel 1978. Grazie a suo nonno si è appassionata al dialetto napoletano e ha cominciato a scrivere poesie in vernacolo grazie a sua madre, alla cucina partenopea e alla battuta facile. Nel 2000 si cimenta nella scrittura di racconti che vengono inseriti in raccolte pubblicate da case editrici locali: è il caso di 19 (diciannove), pubblicato in Le affinità affettive (Albus Edizioni, 2008) e Precario, in Lavoro in corso (Albus Edizioni, 2008). Nel 2007 partecipa al laboratorio di scrittura comica e umoristica “Achille Campanile”, fondato da Pino Imperatore, ed è amore a prima scrittura. Con Una famiglia allargata, cane compreso estende la sua scrittura anche al romanzo pubblicando il suo primo volume.
La collana “Tracce”
Morbide e sinuose come impresse sulla sabbia, indelebili ed eterne come scolpite nella pietra: queste sono le tracce che danno il nome alla collana. Si tratta di un contenitore essenzialmente riservato alla narrativa, che racchiude storie lunghe di autori affermati o di debuttanti altamente promettenti; un espositore eccellente per talenti nazionali che mettono in mostra la propria abilità scrittoria, con le quali sono capaci di imprimere le proprie orme nell’animo del lettore, il quale viene preso per mano e accompagnato lungo un cammino indimenticabile attraverso storie uniche. Non ci sono restrizioni di contenuti: la collana abbraccia tutti i generi letterari, che siano romanzi drammatici o polizieschi, sentimentali o d’avventura, autobiografici o fantastici.
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Gli Amori di Suzanna Andler di Benoit Jacquot: il trailer
Gli Amori di Suzanna Andler è un film di Benoit Jacquot, tratto dall’omonima pièce teatrale di Marguerite Duras.
Protagonista è Suzanne (Charlotte Gainsbourg), una donna malinconica che si trova a fare un bilancio della sua esistenza: deve scegliere se vuole continuare ad essere la moglie e madre di un borghese ricco e infedele o scegliere una vita più libera con il suo giovane e squattrinato amante.
Da una parte c’è la vita confortante di cui si conosce tutto, soprattutto quello che non va, dall’altra c’è un percorso nuovo completamente da scoprire, che potrebbe essere allettante ma sconosciuto.
Questo dilemma si consuma tra le pareti di una grande villa abbandonata, che accompagna l’immagine decadente e della stasi emotiva della protagonista, che inciampa tra i suoi pensieri divergenti attraverso monologhi non coerenti perché è lei stessa la prima a non dirsi completamente la verità.
L’ultimo film di Benoit Jacquot
Il regista ci conduce nel mondo introspettivo del sé, in cui i grandi problemi del cuore e della vita diventano insormontabili, per la paura e l’incapacità di parlare a se stessi senza remore e con sincerità. Spesso ci si illude di essere in un determinato modo ma quando arriva il momento di doverlo dimostrare a se stessi, in quel preciso istante, si scopre di essere qualcuno di diverso da ciò che si pensava.
Questo è ciò che accade a Suzanna, che vede per la prima volta un nuovo mondo fatto di paure e di incertezze ed è proprio da qui che inizia il suo calvario intimo perché se da una parte non si riconosce più ed ha paura, la donna, cerca comunque di trovare un senso al suo smarrimento attraverso le giustificazioni di gesti e azioni passate.
Suzanne cerca di dare una spiegazione alle sue scelte, quasi come fosse stata costretta a tradire e a trovarsi nella situazione in cui si trova ora, incarnando pienamente tutti i temi che contraddistinguono il teatro della Duras: la fine dell’amore, il desiderio, la morte, il non evento e la circolarità del piacere umano.
La locandina del film di Benoit Jacquot
Benoit Jacquot riesce a mostrare il tumulto interiore dell’essere umano con la stessa intensità lacerante di cui è capace solo una rappresentazione teatrale.
Gli Amori di Suzanna Andler punta molto sul tempo sospeso e sugli attori che trasmettono una malinconia onirica e intima come quella del palco teatrale.
Il lungometraggio, distribuito da Wanted, uscirà nelle sale italiane il 21 aprile.