Presentata la rassegna che si terrà dal 18 al 20 gennaio nel suggestivo borgo altirpino.
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Stre torna con La Terra è piatta
A poco più di un mese dalla pubblicazione di “Uscire”, il cantautore e polistrumentista campano Stre torna nei digital store con La Terra è piatta, il suo nuovo singolo in grado di stupire e affascinare sin dal primo play.
Dopo aver appassionato e coinvolto pubblico e critica con l’incisività dei suoi testi, avvolti da sonorità fortemente rockeggianti perfettamente amalgamate ad un pop fresco e attualissimo, l’artista dona un’ulteriore prova del proprio eclettismo presentando un pezzo che si distacca completamente dalla dimensione punk-alternativa finora abbracciata, per esplorare la delicatezza e la suggestione di un indie-pop dal profumo vintage ma dal sapore contemporaneo, mantenendo però la graffiante carezza del rock che sostiene e accompagna l’intera release di riff e rullanti, senza rinunciare ai violini e ad un ritornello dal richiamo britpop a lui tanto caro.
Con le sue liriche sospese tra il vuoto scaturito dalla struggente mancanza della persona amata e il desiderio di mettere un punto effettivo ad un capitolo già concluso, “La Terra è piatta” rappresenta la chiusura di un cerchio, della trilogia iniziata ad Ottobre 2022 con “A pezzi”, in cui l’artista ha affrontato il tema della rottura, proseguita con “Uscire”, dove ha raccontato il passaggio tra una fase e l’altra, e che qui si conclude con la narrazione, sentita e viscerale, di ciò che viene dopo, appunto la mancanza.
L’assenza dolorosa e sofferta che attraversa e valica il tempo senza trovare senso e pace in nuove abitudini e conoscenze – «passeranno i sogni come compleanni, e ti cercherò un po’ negli altri» -, portandoci a dubitare di tutto, di noi stessi «adesso che non son più io» -, e perfino delle evidenze attorno a noi – «divento complottista, perché senza di te la terra è piatta» -.
Una vera e propria pop-ballad ricercata ed elegante, capace di cullare ferite e sentimenti tra l’immancabile autoironia dell’artista ed il suo estro creativo, che continua a fare centro per l’originalità delle sue vedute: per supportare l’uscita del pezzo, infatti, Stre ha sfoggiato le sue doti attoriali vestendo i panni di un terrapiattista tra le strade di Napoli e, nel suo riuscitissimo vaneggiare, ha catturato l’attenzione di tutti i passanti e degli utenti online, a cui ha donato un volantino, contenente un misterioso QR Code che riportava, astutamente, all’ascolto di “La Terra è piatta”.
Una visione caleidoscopica e personalissima dell’arte, che grazie al taglio ironico e mordace di cui si compone, gli ha consentito di arrivare dritto al cuore del pubblico sin dai suoi primi inediti e che in questo singolo, senza dubbio il più sofferto e malinconico, ritroviamo sia nel titolo che nel videoclip ufficiale – come sempre ideato, diretto e prodotto dallo stesso Stre -, in cui il flusso di rancore e tristezza espresso nel testo, lascia spazio ad alcuni momenti ilari e leggeri, trasponendo in frame una vera e propria conversazione WhatsApp, per far riflettere su quanto, la mancanza della persona amata, attecchisca sulla quotidianità di chi continua a vivere nella sua presentissima assenza.
Dichiara l’artista:
Con questo brano ho voluto fare una cosa a cui tenevo molto, anticipare al pubblico un piccolo assaggio di quello che ci sarà nel mio disco di prossima uscita, anche se ha un mood diverso dai miei precedenti singoli.
Nella mia musica, il filo conduttore è sempre quello di vedere la luce in fondo al tunnel ma è anche vero che, a volte, questa luce riusciamo a vederla solo se conosciamo bene il buio.
Sentivo il bisogno di pubblicare questa canzone adesso, perché per me rappresenta la chiusura della trilogia iniziata con “A pezzi” e proseguita con “Uscire”. Qui si evince ciò che viene dopo: la mancanza. La mancanza quasi perenne, perché il tempo passa, ma la mancanza resta.
Stre: chi é?
Stre è il progetto del cantautore, regista e polistrumentista napoletano Stefano Crispino che, dopo aver militato in diverse formazioni come batterista ed aver rivestito il ruolo di frontman e chitarrista in una band pop punk per quasi un decennio, riparte da solista con un nuovo spirito artistico, inizialmente dai tratti indie-pop e via via sempre più contaminato da generi e sfumature sonore differenti.
Il poliedrico artista partenopeo, oltre ad occuparsi della scrittura e dell’interpretazione dei suoi brani, si dedica alla regia e al montaggio di tutti i videoclip che li accompagnano, evidenziando duttilità, eclettismo e visione d’insieme.
Esperienze e competenze artistiche a tutto tondo, evincibili anche dal suo secondo canale YouTube, in cui pubblica recensioni di film e rubriche musicali. La sua carriera solista prende il via con la pubblicazione della coinvolgente “Remake”, ma è con l’iconica “Alzheimer” che il cantautore firma la hit con cui comincia la sua inarrestabile ascesa, a cui susseguono la leggera ma profonda “Un motivo c’è” e la trilogia di incredibile successo iniziata con l’inno generazionale “A pezzi“, in cui l’artista affronta il tema della rottura, proseguita con la travolgente “Uscire”, ove racconta il passaggio tra una fase e l’altra e terminata con la malinconica pop-ballad “La terra è piatta”, che in una sentita e viscerale dedica, pone in analogia la mancanza della persona amata ai dubbi che ne conseguono, su noi stessi, e perfino sulle evidenze attorno a noi.
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Respect di Liesl Tommy: il biopic su Aretha Franklin
Respect è il titolo del biopic su Aretha Franklin diretto da Liesl Tommy. Ad interpretare l’icona della musica soul è Jennifer Hudson.
Il lungometraggio vuole raccontare e mostrare la vita di un’artista e di una donna che ha avuto una carriera musicale molto intensa fatta di picchi e di discese.
La vita sentimentale di Arheta Franklin non è stata facile ma il suo talento artistico straordinario l’ha aiutata a superare tutte le difficoltà che si è ritrovata a vivere, diventando anche una paladina dei diritti civili.
Respect è un progetto cinematografico che ha preso vita nel 2018, lo stesso anno in cui è morta la cantante, quando è stata la stessa Aretha Franklin a scegliere Jennifer Hudson.
Aretha Franklin: vita
Aretha Franklin (1942-2018), soprannominata la Regina del Soul o Lady Soul, è stata nel 1987 la prima donna ad entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.
Figlia di un predicatore battista e di una cantante gospel comprende da piccola l’incoerenza di alcuni valori che caratterizzano la sua educazione. I suoi genitori si separano e la madre va via di casa quando Aretha ha appena 6 anni.
A 14 anni segue il padre in un viaggio di predicazione ed ha l’occasione di sfoggiare il proprio repertorio gospel. Negli anni ’50 riesce quasi a firmare un contratto con la RCA ma poi la cantante si orienta verso la Columbia. All’inizio infatti Aretha Franklin incide 5 dischi che però riscuotono uno scarso successo.
Nel 1967 inizia ad esplodere il suo successo che la consacrano come Regina del Soul. Nello stesso anno raggiunge una fama internazionale che è motivo di orgoglio per le minoranze afroamericane, soprattutto, con il brano Respect di Otis Redding, che è diventato un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili.
Nel 1969 divorzia dal marito Ted White, uomo violento e dai comportamenti equivoci, che per lei rappresenta una relazione infelice che la conduce verso l’alcolismo.
La vita artistica della cantante la si può dividere in due periodi: l’esordio e il secondo periodo, agli inizi degli anni’80, che sancisce un cambiamento di stile causato dai danni che il fumo provoca alla sua voce.
Respect ci conduce nel mondo della Regina del Soul, mostrandoci l’intimità di una donna fragile che, allo stesso tempo, con grinta e tenacia si afferma nel mondo musicale, realizzando il suo sogno.
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Imola Master Flute and Chamber Music giunge alle 10ecima edizione
Si è avviata ufficialmente la decima edizione dell’ Master Flute and Chamber Music ad Imola (BO), dieci incontri esclusivi tenuti dal M° Fulvio Fiorio.
Il master di flauto e musica da camera, che si concluderà il prossimo 25 giugno, è rivolto agli studenti diplomandi e diplomati, laureandi e laureati. L’obiettivo è quello di approfondire il percorso formativo degli iscritti, attraverso un lavoro minuzioso che verterà prevalentemente sullo studio individuale. Non mancheranno tuttavia momenti di musica assieme per flauti ed esibizioni pubbliche con i migliori talenti selezionati. Straordinariamente formativi e arricchenti, inoltre, gli spazi di confronto tra il M° FIORIO e i partecipanti al master. Formidabili opportunità di crescita, umana e professionale, rese ancora più interessanti quest’anno grazie alla presenza di studenti stranieri.
Dichiara il Maestro:
In questo decennio ho potuto incontrare giovani allieve ed allievi provenienti da ogni parte d’Italia. Ragazze e ragazzi pieni di volontà e pronti a fare sacrifici, pur di potersi preparare al meglio per il meraviglioso ma difficile mondo della musica.
L’Imola Master Flute and Chamber Music è un corso di perfezionamento teso alla preparazione di esami di conservatorio, audizioni, concorsi musicali e orchestrali. Gli allievi verranno altresì messi in condizione di preparare gli esami e le audizioni, sia per le orchestre giovanili, sia per gli enti lirico-sinfonici. Docente ospite della decima edizione è il M° Nicola Campitelli. Musicista di chiara fama, già primo flauto nelle più importanti orchestre italiane, terrà due incontri. Le lezioni avranno cadenza quindicinale, con o senza pianista, per concludersi con un concerto finale e la consegna degli attestati a ciascun partecipante.
L’Imola Master Flute and Chamber Music si tiene presso lo studio musicale del M° Fulvio Fiorio, sito a Imola in viale Paolo Galeati, 17.
Per iscriversi o ricevere ulteriori informazioni si può inviare un’e-mail a imolamasterflute@gmail.com oppure contattare il +39 342 5090378. La prossima lezione sarà sabato 25 febbraio.
Master Flute and Chamber Music: biografia di Fulvio Fiorio
Fulvio Fiorio si forma musicalmente con il M° Massimo Mercelli presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro diplomandosi nel 1990. Consegue il diploma di Alto perfezionamento all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola. Studia con i Maestri M. Larriueu, A. Persichilli, A. Marion, G. Cambursano, R. De Reede, C. Klemm, A. Nicolet. Consegue i diplomi di flauto e musica da camera con il M° P. N. Masi. Allievo di Piero Bellugi e Massimo De Bernard, perfeziona la propria formazione musicale attraverso la direzione d’orchestra.
Nel 2003 si laurea in Svizzera presso la Musikhochschule di Lugano con il M° M. Ancillotti. È vincitore di concorsi nazionali ed internazionali. È primo flauto nelle orchestre italiane A. Toscanini di Parma, O.F.I. di Piacenza, O.S.I. di Torino, I Solisti Aquilani, I Virtuosi Italiani, Form Filarmonica Marchigiana. Così come nelle orchestre europee The Seasons of Moscow, I Virtuosi del Baltico, O.S.N. Ukraina di Kiev, O.S. di Bacau.
Svolge un’intensa attività solistica e cameristica. È fondatore e presidente dell’Associazione musicale “Recondite Armonie”. Ha registrato cd di F. Schubert (Aulia); “Accordature” di C. Rebora (Rai-Trade); “Massimo Mercelli performs Philip Glass” (Orange Mountain). Docente di conservatorio dal 2001, è titolare della classe di flauto presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, l’I.S.S.M. “A. Peri-Merulo” AFAM di Reggio Emilia. Attualmente il M° Fulvio Fiorio è impegnato nella decima edizione dell’Imola master flute and chamber music che si svolge da gennaio a fine giugno 2023.
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