Un disco tutto napoletano di musica originale scritta da Valerio Virzo (al sax tenore ed eletronics) ed Enzo Amazio (alle chitarre e sinth) che dirigono insieme questo nuovo lavoro con tre super musicisti: Gianni Pepe al pianoforte e sinth, Marco Fazzari alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso e al basso elettrico.
In collaborazione con Feudo Casa del Jazz e Teatro di Napoli.
La storia musicale canora, letteraria, compositiva e strumentale partenopea ha creato una cultura dal cuore pulsante e un animo impavido e forte.
Scrivere, suonare, cantare e comporre nuove opere (o almeno provarci) è il “dovere/piacere” più alto di un artista.
Questo disco vuole essere un manifesto di provocazione e confronto con l’era contemporanea, da qui nasce Good Fellas Sindacate vol 1 Valerio Virzo / Enzo Amazio Super Quintet …ed é solo il primo disco!
Il 12 febbraio, al teatro San Ferdinando di Napoli, sarà di scena tutta musica originale con ospiti d’eccezione: Pino Jodice al pianoforte, Paolo Innarella al flauto, Igor Caiazza al vibrafono,
Erasmo Petringa all’oud e per la prima volta in palcoscenico Francesco Virzo che canterà in anteprima tre canzoni inedite tratte dall’ album T.I.E’ take it easy che uscirà nel 2022.
Il gran finale con “all Stars on the stage” sarà un tributo a Napoli, quella che ancora canta e suona col cuore.
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Bruno Misefari: il filosofo anarchico di Palizzi
Bruno Misefari, noto con lo pseudonimo di Furio Sbarnemi, è stato un filosofo, poeta e ingegnere italiano ma, soprattutto, un anarco-individualista nato il 17 gennaio del 1892.
L’anarco-individualismo si deve a Max Stirner che, benché abbia rifiutato questa etichetta, è stato il fondatore di questa corrente di pensiero.
L’anarco-individualismo sostiene e difende l’individuo dalle problematiche della società contemporanea, non contemplando l’isolamento, rapportandosi alla società attraverso le regole, partecipandone alla stesura o al cambiamento, qualora ve ne fosse bisogno.
Per descrivere meglio il suo concetto di anarchia individualista vi riportiamo le sue stesse parole:
Nel comunismo libertario io sarò ancora anarchico? Certo. Ma non di meno sono oggi un amante del comunismo. L’anarchismo è la tendenza alla perfetta felicità umana. Esso dunque è, e sarà sempre, ideale di rivolta, individuale o collettivo, oggi come domani.
Nel 1915 si rifiuta d’intraprendere la carriera militare e viene arrestato per quattro mesi nel carcere militare di Benevento, da dove riesce a fuggire. Viene di nuovo fermato in Calabria con l’accusa di aver tenuto un discorso pacifista durante una manifestazione a favore della guerra e ricondotto a Benevento.
Nel 1920, nel periodo che trascorre a Napoli, realizza il giornale L’Anarchia con il dentista anarchico Giuseppe Imondi. aveva come titolo, L’Anarchia.
. Nel 1922 vive tra Napoli e la Calabria e termina gli studi, laureandosi in ingegneria al Politecnico di Napoli e si iscrive, successivamente, alla facoltà di filosofia.
Nel 1931 Bruno Misefari viene condannato all’esilio a Ponza ma due anni dopo ottiene la libertà. Nel 1933 il filosofo scopre di avere un tumore al cervello che lo porterà alla morte nel suo 44esimo anno di vita.
Nel 1926 il filosofo viene segnalato alle autorità fasciste perché considerato un fervente e irriducibile anarchico e viene invitato ad astenersi dal portare avanti qualsiasi tipo di azione politica diretta a sovvertire l’ordine dello Stato.
Il suo operato influisce molto nell’opposizione al regime fascista.
Bruno Misefari è stato nemico di ogni religione, da lui considerata come la più pericolosa alleata dell’ignoranza e del male sociale.
La religione è il più solido puntello del capitalismo e dello Stato, i due tiranni del popolo. Ed è anche il più temibile alleato dell’ignoranza e del male.
Tra i suoi scritti ricordiamo: Utopia? No! Scritti scelti di Bruno Misefari (1975), Prosa e poesie. Tutto è vero (1978) e Ruota del mondo (1965).
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Il grande sonnellino di Simon Rich
Da oggi è disponibile Il grande sonnellino di Simon Rich, una raccolta di storie comiche irresistibili e sincere che mostrano cosa significa crescere, diventare adulti e trovare la propria strada nella vita.
Oggi inizia il tour di Lidia Yuknavitch in Italia per presentare il suo memoir La cronologia dell’acqua, arrivato proprio ieri alla sua seconda ristampa!
Sotto trovate tutte le date degli incontri.Il grande sonnellino: la trama
Due spietati pirati prendono possesso di una nave, vorrebbero seminare morte e distruzione ma trovano a bordo una bambina adorabile e sono costretti a conciliare la ricerca del tesoro con i dilemmi della genitorialità.
Sono il mio solo padrone e capitano. Non servo alcun re e non temo alcun dio. Taglierei cento gole piuttosto che prendere ordini da un uomo vivo. Quando combatto non c’ho nessuna clemenza, perché il mio cuore non conosce pietà, è un gelido blocco di ghiaccio nero. La mia sola amica è la sciabola. Il diavolo è mio fratello. Non riciclo. Dopo che ho scolato una bottiglia, la butto e basta. Sono Teschio Nero il Malvagio, il pirata più crudele e spaventoso che è mai vissuto.
Il solo uomo di cui mi fido è il mio primo ufficiale, lo Spregevole Pete il Farabutto, e mi fido di lui soltanto finché posso tenergli l’occhio incollato all’uncino.
Lo Spregevole Pete è così spregevole che venderebbe sua madre per un misero peso. C’ha una barba nera che gli arriva sotto gli occhi e che ama lucidare con il sangue dei morti. Su di lui c’è da sapere che è intollerante al lattosio e quindi c’è certe cose che non può mangiare. Ma a parte questo non c’ha mezza debolezza e, come me, il suo cuore non conosce pietà ed è
tutto un gelido blocco di ghiaccio nero, uguale al mio.
Da anni seminiamo una scia di sangue nelle salmastre acque blu e deprediamo qualsiasi goletta che è tanto stolta da incrociare la nostra strada.Uno sceneggiatore di successo, vanesio ed egoista, viene risucchiato, come per contrappasso, nel vortice dell’ossessione di sua figlia per La Bella e la Bestia.
In un’esilarante reinvenzione del racconto noir, un detective di due anni si fa commuovere da una femme fatale (la sorellina) e si mette sulle tracce di un prezioso oggetto smarrito, scoprendo così i loschi intrighi di una banda capitanata dalla Mamma.Strappandoci a ogni frase una risata, queste storie raffinate e irresistibili raccontano l’approdo alla vita adulta, i cambiamenti di sensibilità del mondo che ci circonda e le assurdità che caratterizzano ogni famiglia. Definito “lo Stephen King della scrittura umoristica”, Simon Rich compone con la sua arte comica un indimenticabile mosaico della società contemporanea.
Simon Rich: biografia
Simon Rich è uno scrittore, umorista e sceneggiatore americano di origine newyorkese. È stato uno dei più giovani autori del varietà statunitense Saturday Night Live, lavoro che gli è valso tre Emmy Award. Ha scritto sceneggiature per Pixar e per numerose serie tv di successo come I Simpson, Man Seeking Woman e Miracle Workers. I suoi scritti sono apparsi, tra gli altri, su The Newn Yorker, The Guardian, The New York Times, gq e Vogue.
È autore di un romanzo e sei raccolte di racconti, nel 2019 ha vinto il prestigioso Thurber Prize for American Humor. Il grande sonnellino è la sua opera più recente.
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Concerti del Tempietto ed Edizioni La Lepre: un autore e un libro al mese
La Lepre edizioni e i Concerti del Tempietto organizzano il primo di una serie di incontri letterari che avranno luogo presso la Sala Baldini al Teatro di Marcello, con la presentazione del romanzo di Franco Brogi Taviani, scrittore e regista, da poco edito dalla casa editrice indipendente romana: Le ricorrenze.
Le ricorrenze: la trama
La vita di una persona raccontata in venti giorni: Natali, Compleanni, Capodanni, Ferragosti. Saranno sufficienti a riassumerne il percorso? Fin dall’infanzia il protagonista, Guglielmo Aspesi, è ossessionato dalla favola La chiave d’oro dei Grimm: vorrebbe trovare lo scrigno magico che racchiude il senso della sua vita, che nella favola è irraggiungibile. Ma forse il tesoro consiste proprio nella sua ricerca. L’immagine che Guglielmo ha di sé si scompone, dando vita a molteplici
personalità diverse, nonostante il filo identitario che le unisce.Lui fantastica, combatte e uccide, ama, si illude, fa carriera, si sposa, divorzia, ha una figlia che adora e un figlio che lo contrasta; ha successo, fallisce e sogna, sogna fino alla fine. Questo è l’elemento che forse maggiormente accomuna i tanti Guglielmo rispecchiati nei venti frammenti della sua vita. La storia e la politica, molto presenti in gioventù, vanno scolorendo nella maturità e nella vecchiaia, fino a diventare un indistinto rumore di fondo, ma affrescano suggestivamente il romanzo. Il sorriso, la commozione, la riflessione, modellano le venti ricorrenze scelte per raccontare il senso di una vita simile alle nostre, traversata da amori e disamori, scelte e disillusioni, tensioni e dubbi, tenerezze e asprezze,
vicissitudini che spesso ci paiono senza senso. Un racconto avvincente, drammatico e poetico, che si svolge tra gli anni Venti del Novecento e l’inizio del nuovo secolo.L’appuntamento è previsto mercoledì 16 febbraio alle ore 18:30 presso la Sala Baldini al Teatro Marcello, Piazza Campitelli 9, a Roma.
Interverranno: Angelo Filippo Jannoni Sebastianini, Alessandro Orlandi, Franco Brogi Taviani
Franco Brogi Taviani: biografia
Franco Brogi Taviani, scrittore, regista. Ha pubblicato per Marsilio Il Tesoro, per Gremese Porte Segrete. Al suo attivo più di cinquanta titoli fra documentari, film per il cinema e per la TV. Tra i numerosi premi vinti per il cinema, scrittura, documentari: Premio Solinas, Nastro d’Argento, Osella d’Oro, Leone D’Argento a Cannes per la pubblicità. Insegna Filmmaking e recitazione in Italia, ha tenuto corsi di Filmmaking anche in numerose Università del Brasile e nelle Barbados.
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