teatro San Ferdinando

Ritornano le visite teatralizzate al Teatro San Ferdinando

Ritorna al San Ferdinando la performance itinerante tra apparizioni, citazioni e fantasie per far vivere e raccontare il Teatro San Ferdinando dal 26 novembre al 18 dicembre

Con gli attori diplomati alla Scuola del Teatro di Napoli, Triennio 2019 -2021:
Pasquale Aprile, Francesca Cercola, Chiara Cucca, Matteo De Luca, Valentina Di Leva, Manuel Di Martino, Miriam Della Corte, Enrico Disegni, Giulia Ercolini, Eleonora Fardella, Angelica Greco, Valentina Martiniello, Simone Miglietta, Gianluigi Montagnaro, Gianni Nardone, Giulia Piscitelli,
Federico Siano, Salvatore Testa, Antonio Turco.

Un percorso, inedito e originale, per raccontare e far scoprire il Teatro San Ferdinando coinvolgendo i diversi spazi, dal Foyer al sotto palco, fino al camerino di Eduardo. Una vera e propria performance artistica itinerante che parta dai luoghi per raccontare il rapporto inscindibile che lega il teatro San Ferdinando, il suo fondatore Eduardo e la città.
L’itinerario prevede anche la visita dell’esposizione permanente dedicata all’Attore Napoletano; un vero e proprio museo, allestito e curato da Giulio Baffi, che racconta la storia del teatro dal café-chantant all’avanspettacolo, dalla sceneggiata alla commedia fino al teatro sperimentale d’avanguardia attraverso circa 400 cimeli come fotografie d’epoca, manoscritti di Eduardo De Filippo, copioni di Antonio Petito, materiali, costumi e oggetti di scena attinti da collezioni private e appartenuti ad autori-attori del leggendario mondo teatrale napoletano: la mantellina di Pupella Maggio, una giacca di scena di Massimo Troisi, uno smoking e un paio di occhiali autentici di Peppino De Filippo, oggetti di Titina De Filippo, Nino Taranto, Luisa Conte, Isa Danieli, Lina Sastri, Concetta Barra, Mario Merola e tanti altri.

Antonello Cossia afferma:

Esistono luoghi in particolare in cui l’energia delle persone che li ha attraversati nel tempo, vi resta imprigionata, impregnata nelle mura, donando a quegli spazi una particolare atmosfera intensa, rendendoli elettrici e carichi di suggestioni.
Il teatro più di ogni altro spazio architettonico è quello che più contiene in sé l’idea di questa magia della sospensione, della sensazione che il tempo sia fermo seppure in continuo movimento e progressione…

le visite teatralizzate al Teatro San Ferdinando

Teatro San Ferdinando: calendario prossime visite

sabato 26 novembre: ore 11 e 12,15
sabato 3 dicembre ore 11 e 12,15
domenica 4 dicembre ore 11
sabato 10 dicembre ore 12,15
domenica 11 dicembre ore 11
sabato 17 dicembre ore 11 e 12,15
domenica 18 dicembre ore 11

Overture! Una festa per il teatro

Ritorna la Stagione del Teatro di Napoli e ritorna in Piazza Eduardo De Filippo, davanti al Teatro San Ferdinando, Ouverture – Una festa per il Teatro.

Saranno le parole di Eduardo De Filippo, in cui racconta poeticamente l’inizio dell’incredibile avventura al San Ferdinando, lette per l’occasione da Claudio Di Palma, ad avviare la Festa e a tagliare idealmente il nastro della nuova Stagione teatrale che avrà inizio il 19 ottobre al Mercadante con lo spettacolo Ferito a morte di Raffaele La Capria, diretto da Roberto Andò.

Overture! Una festa per il teatro
Le note del Sanitansamble diretto dal maestro Paolo Acunzo ci accompagneranno durante il festeggiamento, un evento condiviso con gli artisti delle nostre stagioni e il quartiere che accoglie il San Ferdinando.
La Stagione del Teatro di Napoli si appresta a ripartire con due produzioni in prima nazionale e noi festeggiamo l’occasione simbolicamente nella piazza davanti al Teatro che fu di Eduardo de Filippo.

Villino bifamiliare di Arturo Cirillo al San Ferdinando

Fabrizia Ramondino nel suo fertile percorso nella scrittura ha sperimentato varie forme di componimento letterario. Irrequieta e curiosa per natura, si è misurata con i generi più canonici del romanzo e del racconto ma anche con sceneggiature, reportage, poesie, indagini sociologiche e opere teatrali.

Di quest’ultime solo una è stata messa in scena (da Mario Martone) e pubblicata (dalla casa editrice Il Melangolo): Terremoto con madre e figlia. I restanti testi teatrali – che per qualche anno scrisse, anche sotto la suggestione della lettura delle opere di Thomas Bernhard (ma non solo) – sono inediti.

Scrive Arturo Cirillo:

Il Teatro di Napoli e il suo direttore Roberto Andò, hanno meritoriamente deciso di far conoscere alcuni dei testi teatrali di Fabrizia Ramondino. Il primo ad essere presentato, con la mia regia, è Villino bifamiliare nel quale troviamo molto della passione politica e dell’ironia di questa autrice.

Attraverso l’incontro di due coppie di coniugi, che dividono un villino situato nell’Alto Adige (o Sud Tirolo, dipende dal punto di vista), la Ramondino mette in relazione due mondi politici e sociali.

Villino bifamiliare di Arturo Cirillo

Villino bifamiliare: trama

Una coppia – composta da un ex alto dirigente, proveniente da un paese dell’est dopo il crollo del muro di Berlino e della fine dell’ideologia che lo alimentava, e da una fedele e pragmatica moglie, anch’essa dirigente se pur con una carica inferiore.

L’altra coppia composta da un ex dirigente d’un partito politico di fede cattolica italiano, e sua moglie, donna bigotta e d’animo sognatore e sentimentale.
La convivenza forzata di queste due coppie, in esilio (ma forse sarebbe più corretto dire in reclusione, considerata la presenza di due guardiani che non dovrebbero mai perderli d’occhio), fa nascere tra loro delle relazioni che vanno dal conflittuale all’amoroso.

Quelli che sono messi peggio sono i due uomini: uno sembrerebbe impazzito e tenuto in un altalenante stato di lucidità da sua moglie, anche grazie a tranquillanti ed eccitanti abilmente dosati, e l’altro, apparentemente paralitico e ormai incapace di parlare e forse anche d’intendere. Tra questi due relitti, le donne spadroneggiano conducendo una vicenda che si muove tra un gioco colto di citazioni, una introspezione tutta al femminile (così presente nella Ramondino) e un probabile giallo (genere letterario molto caro all’autrice). Il tutto in quella dolenza che porta la nostalgia e il rimpianto e la netta sensazione d’avere un glorioso avvenire, ormai alle spalle.

Villino bifamiliare sarà in scena al San Ferdinando dal 28 aprile all’8 maggio

Performance itineranti al Teatro San Ferdinando

Da sabato 9 aprile  avrà inizio un percorso, inedito e originale, per raccontare e far scoprire il Teatro San Ferdinando coinvolgendo i diversi spazi, dal Foyer al sotto palco, fino al camerino di Eduardo. Una vera e propria performance artistica itinerante che parte dai luoghi per raccontare il rapporto inscindibile che lega il teatro San Ferdinando, il suo fondatore Eduardo e la città.

Performance itineranti al Teatro San Ferdinando

Performance itineranti al Teatro San Ferdinando

Un laboratorio creativo coordinato da Antonello Cossia in cui gli ex allievi, oggi attori, diplomati alla Scuola del Teatro di Napoli – triennio 2018 – 2021, hanno partecipato attivamente alla fase di elaborazione del progetto, scegliendo insieme i testi ed elaborandoli per immaginare una performance originale a metà tra visita guidata e teatro.

Le performance itineranti si terranno sabato e domenica nelle seguenti date:

9 e 10 aprile – 23 e 24 aprile – 7 e 8 maggio – 14 e 15 maggio ore 11,00

Performance itinerante tra apparizioni, illusioni, citazioni e fantasie per far vivere, raccontare, animare i luoghi del Teatro con gli attori diplomati alla Scuola del Teatro di Napoli, Triennio 2018 -2021.

Brevi interviste con uomini schifosi interpretato da Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Brevi interviste con uomini schifosi (1999), una raccolta di 23 racconti, di David Foster Wallace diventa una rappresentazione teatrale diretta da Daniel Veronese e interpretata da Lino Musella e Paolo Mazzarelli.

Una scelta coraggiosa quella di Veronese, per chi conosce bene lo scrittore e i contenuti dei suoi romanzi, in particolare dell’opera letteraria in questione. Brevi interviste con uomini schifosi, se volessimo riassumerlo con poche parole, è un bestiario completo che racchiude e definisce l’umanità e la società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi

Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Dei 23 racconti che compongono il testo letterario sono stati scelti 8 dialoghi, che meglio definiscono il mood dell’opera e che ben riflettono, con le dovute sfumature che caratterizzano ciascun io, ciò che caratterizza l’uomo nella sua essenza e totalità individuale e collettiva.

Siamo tutti in qualche modo difettati: c’è chi esaspera un tratto distintivo caratteriale, chi diventa vittima, chi carnefice ma ciò che predomina è il ruolo, consapevole o scelto a ragion veduta, che ciascun individuo decide e vuole interpretare, per arrivare ad un fine sia esso materiale o metafisico.

Il cinismo e lo humor nero predominano nella rappresentazione teatrale portata in scena, dividendo il pubblico facendolo alternare, durante i diversi dialoghi, tra chi si immedesima e partecipa in sacro silenzio, alle volte commiserandosi o prendendo semplicemente consapevolezza di ciò che si è e tra chi ride travolto dall’assurdità di un momento o di un sentire che non gli appartiene e che sente lontano. In base a questa divisione e a questa tipologia di approccio, si nota quella vena disincantata e cruda che appartiene a quel modo di descrivere la vita nella sua poca eleganza che definisce un quadro grottesco di ciò che siamo, in fondo lo siamo un po’ tutti. Ciascun essere umano definisce un ruolo per se stesso, in cui si identifica e che ha lo scopo di farci vivere, in fondo, per come abbiamo scelto e per come vogliamo farci riconoscere sia dall’altro che dalla società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi tocca diverse problematiche non solo individuali e disturbate ma soprattutto sociali. Un esempio nonché tratto distintivo è la scelta non casuale di Daniel Veronese di portare sul palco due uomini che senza travestimenti, imbelletti o riconoscibili da tratti distintivi sessuali si scambiano i ruoli interpretando l’uomo e la donna durante lo spettacolo. Una scelta, questa, che ben si presta alla modernità dei nostri tempi.

Il risultato della rappresentazione teatrale trasuda di una verità cruda che non parla per metafore e di riflessioni intime e sociali su cui, ciascuno spettatore, inevitabilmente valuterà.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace va in scena a teatro

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace

Brevi interviste con uomini schifosi è stato in scena fino al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli mentre dall’8 al 13 febbraio è in scena al Teatro India a Roma.

GOOD FELLAS SINDACATE vol.1 al Teatro San Ferdinando

Un disco tutto napoletano di musica originale scritta da Valerio Virzo (al sax tenore ed eletronics) ed Enzo Amazio (alle chitarre e sinth) che dirigono insieme questo nuovo lavoro con tre super musicisti: Gianni Pepe al pianoforte e sinth, Marco Fazzari alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso e al basso elettrico.
In collaborazione con Feudo Casa del Jazz e Teatro di Napoli.

GOOD FELLAS SINDACATE vol.1

GOOD FELLAS SINDACATE vol.1

La storia musicale canora, letteraria, compositiva e strumentale partenopea ha creato una cultura dal cuore pulsante e un animo impavido e forte.
Scrivere, suonare, cantare e comporre nuove opere (o almeno provarci) è il “dovere/piacere” più alto di un artista.
Questo disco vuole essere un manifesto di provocazione e confronto con l’era contemporanea, da qui nasce Good Fellas Sindacate vol 1  Valerio Virzo / Enzo Amazio Super Quintet …ed é solo il primo disco!

Il 12 febbraio, al teatro San Ferdinando di Napoli, sarà di scena tutta musica originale con ospiti d’eccezione: Pino Jodice al pianoforte, Paolo Innarella al flauto, Igor Caiazza al vibrafono,
Erasmo Petringa all’oud e per la prima volta in palcoscenico Francesco Virzo che canterà in anteprima tre canzoni inedite tratte dall’ album T.I.E’ take it easy  che uscirà nel 2022.

Il gran finale con “all Stars on the stage” sarà un tributo a Napoli, quella che ancora canta e suona col cuore.

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