La compagnia teatrale La Fermata vi aspetta, giovedì 25 luglio alle ore 20:30 in Piazza XVI Marzo a Grottaminarda, con Ditta Costruzione Sogni, una commedia adatta a tutti perché per sognare non c’è un limite di età.
La giovane compagnia teatrale composta da: Francesco Teselli, Gilda Ciccarelli, Carlo Uva, Carmine Santoro, Federico Ciccarelli e Veronica Vigliotta è stata scelta tra i Talenti d’Irpinia, evento promosso dalla Provincia di Avellino per dare spazio a tutti i coloro che si distinguono per talento nei vari ambiti culturali e d’intrattenimento.
Ecco qualche anticipazione, senza spoiler, sulla rappresentazione.
L’evento è gratuito.
You Might also like
-
Luca Beatrice sull’aggressione alla Cgil di Roma
Luca Beatrice, Presidente della CNA di Avellino, si esprime sull’aggressione alla sede della Cgil di Roma affermando:
L’aggressione alla sede della Cgil di Roma avvenuta sabato scorso è un fatto di gravità inaudita, il cui significato non va ridimensionato e derubricato a episodio sporadico e isolato.
I fatti accaduti, per essere meglio compresi, vanno inseriti in un contesto e in un momento in cui lo Stato deve compiere il massimo sforzo affinché il Paese si rialzi, sostenendo soprattutto i più deboli.
A questo sforzo non si possono sottrarre i cittadini, i lavoratori, le associazioni sindacali e di categoria, se necessario anche in maniera critica ma sempre civile e costruttiva.
La violenta violazione di uno dei simboli della nostra democrazia colpisce al cuore tutti coloro che ai principi di solidarietà ispirano la propria azione.
La risposta non deve quindi arrivare solo dalle istituzioni, ma da tutti i soggetti che non rinunciano a prendere parte responsabilmente alla vita del nostro Paese.
La CNA non farà mancare il suo apporto, sostenendo in questo momento la Cgil i lavorando per il bene comune assieme a tutte le forze democratiche.
Le parole di Luca Beatrice sono, ovviamente, piene di sdegno per quanto accaduto ma le sue affermazioni ci fanno riflettere sul perché si sia verificato un episodio che è antidemocratico.
A mobilitarci dovremmo essere tutti: quello che è accaduto ci colpisce tutti, indistintamente, in quanto cittadini italiani. Esistono numerosi modi per mostrare dissenso ma la modalità dell’assalto non rientra tra quelli contemplati all’interno di un Paese democratico, soprattutto ai nostri giorni.
Inevitabilmente l’assalto di ieri mostra in modo lampante la mancanza di cultura, la mancanza di rispetto e l’incapacità di riuscire ad esprimere la propria opinione in modo consono, corretto ed educato. Probabilmente la motivazione dipende dalla mancanza di contenuti che invece quotidianamente, dai politici di turno, vengono spacciati per tali. Questi sono i tristi risultati a cui si arriva.
-
Regione Campania: pubblicata la prima nuova ordinanza del 2021
La Regione Campania pubblica, il 5 gennaio 2021, la prima ordinanza per questo nuovo anno che riguarda le nuove disposizioni sull’attività didattica sul territorio regionale.
La prima ordinanza regionale del 2021 in breve
Il documento stabilisce quanto segue:
Il 7, l’8 e il 9 gennaio restano sospese le attività didattiche in presenza sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che della prima e della seconda classe della scuola primaria.
Dal 7 gennaio fino al 17 gennaio 2021 restano sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche di natura diversa da quella scolastica. La formazione in presenza resta consentita solo all’interno di penitenziari nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria vigenti.
Sono consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità. Ai Sindaci è consentito, qualora vi fossero criticità, di adottare provvedimenti di sospensione di attività in presenza o di altre misure necessarie.
Resta in vigore il Dpcm del 3 dicembre 2020 per ulteriori provvedimenti, statali e regionali, vigenti dalla data del sopracitato provvedimento.
Questo è ciò che in breve c’è scritto all’interno della prima ordinanza di questo nuovo anno.
-
Al Museo del Bijou si inaugura la mostra “Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900”
Nell’anno in cui si celebra nel mondo il ruolo “tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e delle società inclusive”, il 23 aprile prossimo al Museo del Bijou di Casalmaggiore si inaugura la mostra “Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900”.
Attraverso una minuziosa ricerca e un’accurata selezione di oltre 300 pezzi tra gioielli d’autore e documenti d’epoca, l’evento rivela l’affascinante evoluzione dello stile, del costume e della società italiana negli ultimi due secoli.
In mostra sarà possibile ammirare lunghi e colorati sautoir di inizio secolo, bracciali in stile Decò di murrine millefiori, gioielli in micro mosaico romano realizzati per il Grand Tour, grandi collier multifilo e collarette realizzate con minuscole conterie da abbinare agli abiti da cocktail sartoriali degli anni Sessanta.
Sarà possibile lasciarsi affascinare dai numerosi orecchini a bouquet degli anni Cinquanta, dai bijoux dei figli dei fiori ispirati ai nativi americani, dai grandi cristalli degli anni Ottanta, e anche dalle creazioni più sperimentali dei grandi designer e artisti di fine Millennio.
Il vetro, caleidoscopico e multiforme, è da sempre apprezzato perché capace di assumere sembianze e colori della natura e anche di spingersi oltre, trasformandosi in un qualcosa di tendenzialmente nuovo, frutto dell’ingegno e della capacità creativa dell’essere umano.
Prima dell’avvento dei materiali plastici, il vetro era considerato il materiale per eccellenza nella creazione di gioielli, una sorta di simbolo dell’evoluzione sociale della donna: da angelo del focolare a flapper, da signorina della buona società a donna in carriera, da figlia dei fiori a eterea minimalista.
Il vetro artificiale è un materiale difficile da ottenere e da lavorare tanto che nella storia era considerato un segreto di pochi maestri e per tale motivo da essi gelosamente conservato.
Tra Ottocento e Novecento, a seguito del processo di industrializzazione, il vetro ha diversificato la sua identità: da una parte un prodotto di finissimo e altissimo artigianato oggetto di sperimentazione tecnica e artistica per gioielli di lusso e ricercati; dall’altra un articolo industriale per il grande pubblico usato in gioielli a basso costo.
Vetro. Gioielli Italiani tra ‘800 e ‘900 è una mostra da non perdere: oltre agli affascinanti gioielli esposti, il visitatore è accolto da una cartellonistica pensata per guidarlo nella comprensione della loro realtà materiale e artistica e del loro inserimento nel contesto sociale e di costume.
Tutto l’allestimento è inoltre stato progettato e realizzato ad hoc dalla designer iraniana Sogand Nobahar che, utilizzando e rielaborando vetro di recupero, ha voluto sottolineare l’importanza del “prezioso” materiale anche nel riciclo e nella sostenibilità ambientale.
Spiega il Sindaco Filippo Bongiovanni che sottolinea:
È con grande piacere che il Comune di Casalmaggiore torna a collaborare con Bianca Cappello ed Augusto Panini per una mostra di altissima qualità, dopo le collaborazioni degli anni scorsi” “La mostra si inserisce nel ricco percorso che i nostri Musei hanno dedicato al materiale vetro, parte viva della storia della nostra città, avendo ospitato nel secolo scorso importanti industrie vetrarie strettamente legate ad Altare (Savona).
Il Museo del Bijou, con questa mostra, saprà ancora una volta catalizzare l’attenzione di appassionati e collezionisti, di visitatori e turisti, che con l’occasione di ammirare gli splendidi gioielli in vetro proposti in Sala Zaffanella, potranno ulteriormente approfondire la conoscenza della nostra città, del suo splendido fiume, delle sue ricchezze naturalistiche, artistiche e architettoniche.
Dice Augusto Panini, uno dei Curatori della mostra:
Agli inizi del XX secolo la perla di vetro diventa accessorio indispensabile nell’abbigliamento elegante e seducente della donna moderna e si riappropria di quel fascinosissimo ruolo avuto nel corso dei secoli, da Cleopatra a Elisabetta Gonzaga.
Aggiunge Bianca Cappello, curatrice lei stessa della mostra:
Dalla preistoria a oggi, il gioiello di vetro è stato capace di muoversi al passo con il linguaggio, l’ingegno e l’estetica della società riuscendo sempre a raccontarla e a mostrarne le caratteristiche. Il vetro nel gioiello è ‘fragile e indistruttibile’ al tempo stesso, è un materiale che racconta l’altissimo livello raggiungibile con l’artigianato artistico e che, negli ultimi due secoli, è entrato da protagonista nei gioielli del Sistema Moda, così come nel Gioiello di Ricerca e in quello di Design.
La mostra apre il 23 aprile e si concluderà il 9 ottobre e si è resa possibile grazie al concreto supporto del Comune di Casalmaggiore, del Gruppo Mauro Saviola The Eco-Ethical Company di Viadana e di Azotal S.p.a. di Casalmaggiore.
Curatori della mostra: chi sono
Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, è docente, coordinatore e curatore di conferenze e seminari sulla storia e la cultura del gioiello, attività che completa con pubblicazioni su questo argomento. È curatore di mostre sul gioiello per musei ed enti pubblici, e consulente curatoriale di collezioni museali e private.
Vive a Milano ed è membro della Society of Jewellery Historians di Londra. Al suo attivo ha molte pubblicazioni sul Gioiello con le principali case editrici tra cui Gioiello e Funzione (Marsilio 2014), Indossare la Bellezza (Sillabe 2015), Storia della Bigiotteria Italiana (Skira 2016), Il Gioiello nel Sistema Moda, storia design produzione (Skira 2017), Carta Preziosa, il Design del Gioiello di Carta (Skira 2017), Corbella, prima fabbrica italiana di gioielli e armi per il teatro (Silvana editoriale 2018), Storia della Fibbia tra Moda e Gioiello (Skira 2019).
Numerose le collaborazioni con il Museo del Bijou di Casalmaggiore: Indossare la Bellezza, la grande bigiotteria italiana, 2011; La via delle Perle, sulle rotte dei velieri da Venezia al Mondo, 2013; Perle tra i monti, bijoux di Boemia, 2015; Grandi Bigiottieri Italiani: Ornella Bijoux (2015), De Liguoro (2016), Carlo Zini (2017); L’Oro matto ed il gioiello fantasia nella prima metà del Novecento, 2017; Splendida Persia, visioni del gioiello, 2017; A Tutto Colore! L’universo di Ken Scott tra Moda e Gioiello, 2018.
Augusto Panini, tra i massimi esperti e collezionisti di perle di vetro mediorientali e veneziane, è consulente del Museo del Vetro di Murano Fondazione Musei Civici di Venezia, curatore di mostre e conferenze su questo argomento per musei ed enti pubblici in Italia e all’estero e autore di importanti pubblicazioni sulle perle di vetro.
Vive a Como. Al suo attivo numerosi libri sulla storia delle perle di vetro tra cui Perle di Vetro mediorientali e veneziane (Skira 2007), Il mondo in una perla (Antiga-MuVe 2017) che è alla sua seconda ristampa. Con il Museo del Bijou ha collaborato in occasione della mostra La via delle Perle, sulle rotte dei velieri da Venezia al Mondo, 2013.
Il Museo del Bijou, unico museo incentrato su questo tema in Italia, è stato fondato nel 1986 a Casalmaggiore (CR), storico distretto di bigiotteria fin dal XIX secolo. La collezione del Museo ospita oltre 20 mila pezzi fra gioielli in materiale non prezioso e ornamenti, ma anche macchinari e foto d’archivio, che testimoniano la storia della moda e della tecnologia dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo Millennio.
Il Museo del Bijou inoltre organizza mostre tematiche per valorizzare la tradizione bigiottiera italiana ed internazionale così come le nuove tendenze del gioiello contemporaneo.
Tra le ultime esposizioni: “Brillanti illusioni – Omaggio a Kenneth Jay Lane”, “A tutto colore! L’universo fiorito di Ken Scott tra Moda e Gioiello”, “Léa Stein – Paris”, “Le gemme in Dante e nei bijoux americani”.
Il Museo inoltre propone attività didattiche per scuole, gruppi e famiglie, visite guidate, laboratori creativi, ed è dotato di un percorso tattile per persone cieche e ipovedenti.
6 comments on Talenti d’Irpinia: La Fermata porta in scena a Grottaminarda “Ditta Costruzione Sogni”
Comments are closed.