Comune di Grottaminarda

Marcantonio Spera sul Polo Logistico: “I foderi combattono e le sciabole restano appese!”

Marcantonio Spera mostra grande preoccupazione e rammarico per la la situazione che riguarda il Polo Logistico di Valle Ufita, questione rilevante negli ultimi mesi ma che, allo stato attuale, sembra sopita.

Che cosa sta accadendo in Valle Ufita?

Come mai c’è uno stato di tregua tra i Sindaci irpini che invece di mantenere alta l’attenzione perché si rischia di perdere tutto assistono passivamente con uno stato d’animo comatoso, che sembra presagire già la sconfitta e il tracollo?

Dov’è finito l’ardore manifestato con calorose parole nell’assemblea pubblica Se forse un treno?

Non si può attendere inermi ad una fine che non è stata ancora preannunciata. Non si può assistere passivamente e silenziosamente ad un passato che si ripete per la nostra terra, considerata solo quando c’è da prendere e non da darle.

Non si può assistere all’ennesimo scippo con rassegnazione e senza provare a fare nulla di concreto.

Si erano promesse barricate!

Il Sindaco di Grottaminarda

Dopo lo scempio cui stiamo assistendo per la IIA, che non è altro che un quadro triste in cui versa l’Irpinia, non si può stare a guardare il cadavere che passerà sul fiume mentre i foderi combattono e le sciabole restano appese.

Il Sindaco di Grottaminarda ribadisce la sua volontà e l’intento di fare squadra in un momento critico e drammatico che sta vivendo l’Irpinia perché solo la politica dei fatti può risollevare le sorti in cui versa il territorio:

C’è bisogno di ricostruire un tavolo di lavoro. I ministri Matteo Salvini (Mit), Raffaele Fitto (Pnrr), il deputato Gianfranco Rotondi e la premier Giorgia Meloni dovrebbero darci la giusta voce incontrando i Sindaci della Valle dell’Ufita. C’è bisogno di mantenere alta l’attenzione perché il tempo è tiranno e così rischiamo di perdere tutto.

Mi rifiuto di abbracciare il pensiero di chi, da tempo, ha preannunciato il tracollo perché sono fermamente convinto che possiamo ancora fare qualcosa con l’impegno, la costanza e senza avere un atteggiamento negativo prima del tempo.

C’è bisogno, mai come in questo momento di essere uniti, compatti e solidali se davvero si ha a cuore l’Irpinia. Le parole e gli intenti se non concretizzati diventano inconsistenti.

Non possiamo ripetere gli errori del passato, perpetrando e seguendo gli stessi atteggiamenti negativi e di resa prematura perché prima di arrendersi bisogna aver cercato di fare realmente qualcosa.

Ricordo ai cittadini delle nostre comunità che stiamo aspettando che le ultime promesse fatte non vengano disattese, per poter sperare che Stazione Hirpinia e Master Plan dell’Area Vasta possano realizzarsi insieme, segnando un’onda di progresso inarrestabile per poter far rinascere le aree interne.

Noi sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Ufita ci siamo riuniti con l’intento di monitorare gli eventi nel breve periodo, sperando di non dover rimpiangere questa tregua che si sta consumando in tempi troppo lunghi, a mio avviso.

Avrei continuato a manifestare, a far sentire viva la nostra voce perché è del futuro della IIA in Valle Ufita e di tutti i lavoratori coinvolti che dobbiamo sostenere con azioni mirate e continue.

Bisogna prendere piena consapevolezza della situazione che stiamo vivendo e reagire attivamente con la mobilitazione e azioni tempestive. Non c’è più tempo di osservare passivamente.

Marcantonio Spera: “Basta screditare la Pubblica Amministrazione!”

Marcantonio Spera, Sindaco di Grottaminarda, risponde con una lettera aperta a diverse inesattezze che sono state pubblicate da testate giornalistiche locali e che ledono l’immagine della Pubblica Amministrazione. Al primo cittadino non è stato dato diritto di replica dalle medesime, per poter dire la sua verità sui fatti accaduti e su cui si sta ricamando un pò troppo.

Ci teniamo a ricordare che il diritto di replica: art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 stabilisce che “il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”.

Il Sindaco di Grottaminarda

Di seguito le dichiarazioni di Marcantonio Spera:

Mi sento in dovere di dare delle spiegazioni su un articolo giornalistico di  una nota testata locale, che non mi ha dato diritto di replica e che segue, di pochi giorni, altri articoli e comunicati di pari tenore, accumunati dall’intento di portare discredito sulla pubblica amministrazione, partendo da qualche dato vero, certo e inoppugnabile condito e diluito in tanto caos, fumo e disinformazione, e di raccontare una verità distorta da false notizie e interpretazioni fantasiose.

Ma restiamo ai fatti:

1. Il revisore Claudio Pisano si è dimesso, ed è un dato certo, così come è certo che lo stesso ha operato come organo di controllo dal 21/12/2021 in poi e fino alle sue dimissioni.
Per quanto riguarda il suo operato in questo arco temporale, non compete a questa amministrazione valutarlo in quanto abbiamo già avviato in tutte le sedi un processo inarrestabile di analisi puntuale e precisa allo scopo di fare chiarezza. Non è dato capire quali siano le riportate “pressioni subite dal revisore”, destituite di qualsiasi fondamento, pertanto daremo mandato agli avvocati per tali affermazioni allusive, verso chi le ha proferite e chi le ha impropriamente utilizzate. Mai abbiamo fatto pressioni su alcuno, e mai, in questi mesi, abbiamo reagito quando attaccati da certa vecchia politica protesa a bloccare la revisione tecnico amministrativa da noi iniziata.

2. Ci dispiace che ancora una volta venga tirato in ballo il Commissario Prefettizio, persona integerrima e di indiscusso valore, peraltro informata dei fatti personalmente da noi su quanto stava e sta accadendo senza mai enfasi e clamore. Altri, con l’intento di strumentalizzare quanto accaduto, la tirano in ballo, per un periodo breve, convulso e sicuramente inficiato da una conduzione economica finanziaria corposa e complessa.
Siamo certi che il Commissario Prefettizio, così come qualche altro amministratore delle precedenti consiliature, non poteva che procedere all’approvazione di atti contabili e di quanto le veniva portato all’attenzione con documenti muniti di pareri favorevoli, sia di regolarità tecnica e contabile, sia da parte del revisore dei conti, ignara di quanto poi emerso dopo una attenta analisi e valutazione operata dal nuovo Responsabile del settore finanziario.

3. La segnalazione alla Procura della Repubblica di Benevento da parte del Consigliere di minoranza giunge in ritardo rispetto alle nostre attività e lungi da minare l’attuale maggioranza sicuramente rinforzerà la nostra azione di risanamento, rinascita e cambiamento in corso.

4. La foga con cui l’opposizione rincorre la nostra delegittimazione paradossalmente non potrà che migliorare la nostra gestione politico-amministrativa futura volta a contrastare tutte le distorsioni tecniche, politiche e gestionali che negli ultimi anni hanno caratterizzato la vita politica cittadina. Andiamo a “scollinare”.

Michelangelo Bruno: la verità sul consiglio comunale

Lo scorso 25 maggio si è svolto il consiglio comunale di Grottaminarda tra accese discussioni tra maggioranza e minoranza che hanno riguardato diverse tematiche e in particolar modo le tariffe Tari e IMU.

Michelangelo Bruno, vicesindaco di Grottaminarda, dopo aver letto delle inesattezze sull’argomento e licenze “poetiche“, scritte su alcune testate, che hanno enfatizzato frasi dette per sdrammatizzare momenti in cui il confronto stava esasperando gli animi dei presenti, ha deciso di spiegare nel dettaglio le questioni che ritiene non essere conformi ai fatti realmente accaduti.

il vicesindaco di Grottaminarda

Nonostante il consiglio comunale possa essere rivisto, per chi lo volesse o per gli addetti ai settori sul canale YouTube dell’Ente, qualora si fossero persi dei passaggi importanti da riportare in modo imparziale, Michelangelo Bruno risponde così alle inesattezze e interpretazioni errate riportate da alcune testate:

Tengo a fare delle precisazioni su notizie che ho letto che, ritengo non essere pertinenti alla realtà e credo, dunque, doveroso fare questa precisazione perché abbiamo il dovere istituzionale e morale di comunicare in modo trasparente con la nostra cittadinanza. Mi è dispiaciuto che siano passati messaggi approssimativi su alcuni punti perché sono stati fraintesi, facendo passare un messaggio sbagliato.

Per quanto concerne la conferma dell’attuale aliquota IMU, ritengo che, a fronte di una situazione finanziaria dell’Ente nota, riconfermare le tariffe dell’anno precedente comprese le riduzioni per particolari casi sulle attività commerciali e artigianali sono un segno di resistenza e di salvaguardia dell’ economia della nostra comunità, almeno per il momento.

All’affermazione della minoranza che ci ha detto che si poteva fare di più senza dire in pratica in che modo, trovo che questo sia un modo di fare politica da cui mi discosto completamente perché è giusto sollevare problemi quando ci sono ma ritengo che sia ancora più utile il proporre e cooperare nel trovare soluzioni. Sollevare problemi è semplice, possono farlo tutti, cercare di trovare delle soluzioni rientra nei compiti di chi ha realmente a cuore il benessere della comunità.

Durante lo svolgimento dello stesso, ho accennato che è al vaglio della giunta comunale una proposta per ulteriori riduzioni ma essendo una persona pragmatica non mi piace regalare sogni o promettere, non l’ho mai fatto, fino a quando non sono certo dell’esecutività di ciò a cui lavoro.

Questo per sottolineare che ci stiamo impegnando e lavorando affinché non ci siano ulteriori aumenti ma anzi stiamo cercando soluzioni da far combaciare ovviamente con lo stato di cose attuali. Va da sé che questi sono aspetti delicati, imprescindibili e consequenziali ad altre situazioni altrettanto delicate. Riconfermare le tariffe del 2022 con annesse riduzioni dello stesso anno, a mio avviso, rappresenta già una parziale vittoria, considerando la situazione che abbiamo trovato.

Quindi rimarcare che si poteva fare di più senza spiegare in che modo, la trovo un’affermazione superflua e poco costruttiva. Determinate critiche non sono costruttive perché si basano su considerazioni che valutano solo la fetta di una torta quando andrebbe considerato l’intero però pur di polemizzare si vede e si valuta il particolare o il totale in base alla convenienza del momento. Un atteggiamento che trovo poco corretto e sleale in generale, soprattutto, in ambito politico amministrativo.

Sempre sull’IMU ho invitato i cittadini a non perdere di vista alcune possibilità di riduzione dell’imposta perché riguardano particolari situazioni di destinazione d’uso dell’immobile. Si tratta di opportunità vantaggiose per i cittadini che non sono molto utilizzate. Anzi, colgo quest’occasione per rimarcare il mio invito a non perdere di vista le agevolazioni previste.

Prosegue Michelangelo Bruno:

La seconda questione che mi preme chiarire riguarda la variazione di bilancio e vorrei precisare questo aspetto affinché i cittadini comprendano che l’esternazione ironica detta dal sindaco, Marcantonio Spera, in consiglio comunale non deve essere presa e interpretata in senso letterale perché era canzonatoria.

Quindi il porre l’accento su questa battuta da parte di alcune testate trovo che sia mera strumentalizzazione e non informazione. La comunicazione dei media non va utilizzata a proprio piacimento o quantomeno è d’uopo confrontarsi e ascoltare entrambe le parti di un confronto perché non bisogna giocare con l’opinione pubblica.
L’esternazione del Sindaco è stata fatta perché la minoranza stava avendo un atteggiamento polemico e fuori luogo perché stava strumentalizzando la procedura dell’urgenza quando la variazione di bilancio deve passare obbligatoriamente per il Consiglio perché questa è la procedura corretta. Quindi era una situazione, quella sollevata dalla minoranza, che riguardava la lana caprina, polemizzando sulla procedura corretta, un atteggiamento puramente strumentale.

Credo che sia compito dei giornalisti quello di riportare le notizie nella loro sostanza e serietà e non enfatizzare esternazioni singole senza contestualizzarle, per cercare di creare scoop perché riportare notizie politiche non è l’equivalente di scrivere di gossip. Bisognerebbe parlare ed estrapolare le notizie per ciò che sono senza sollevare polveroni di bassa lega.

Questo è il mio pensiero, basato anche sulla comunicazione nazionale che guardo in televisione.

Un’altra precisazione che mi preme fare riguarda la mancata attenzione posta dai media locali, che forse è sfuggita perché non si è seguito interamente il Consiglio, che hanno preferito concentrarsi su altro, riguarda il mancato accenno su una mia osservazione fatta durante il consiglio comunale: mi riferisco all’affermazione che riguarda il revisore dei conti.
Ho commentato che il suo parere positivo ma condizionato a mio avviso sembrava più un parere politico che tecnico. Anche su questo punto ho tentato di spiegare le ragioni della mia opinione ma queste sono questioni che probabilmente ai cittadini interessano poco.

La Resistenza di ieri e di oggi

Il 25 aprile a Grottaminarda è stata ricordata e commemorata la Resistenza, quella di ieri e quella di oggi, sotto diverse prospettive e tematiche, per poterne sviscerare tutto l’intriso significato che questa giornata porta con sé.

L’evento ha suscitato grande interesse, vista la copiosa partecipazione dei presenti, che con la loro presenza hanno confermato un sentire e una memoria condivisa che nessuno vuole dimenticare.

Resistenza è sinonimo di Costituzione, libertà e democrazia. È una ricorrenza che rappresenta un atto di rivolta morale pagata con la vita e che oggi ci invita a riflettere sulla politica odierna che, in qualche modo, come un cerchio ritorna a se stessa anche se in modo diverso perché si adegua ai tempi che viviamo.

La Resistenza di ieri nacque per opporsi al fascismo, quella di oggi nasce, o dovrebbe farlo, per evitare e contrastare un fascismo democratico, che in modo più sottile vorrebbe assoggettarci e soggiogarci, togliendoci il potere democratico conquistato con il sangue dei nostri antenati.

Procediamo con ordine per comprendere nel migliore dei modi l’essenza intrinseca del convegno.

Il Sindaco di Grottaminarda

Il Sindaco pone dei quesiti e delle riflessioni sulla Resistenza di ieri e di oggi

Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda, assente per motivi di salute, ha voluto comunque inviare un messaggio, per portare a riflettere sulla situazione politica e sociale di oggi:

Come Sindaco di Grottaminarda, se oggi fossi stato presente, avrei chiesto agli illustri relatori, e lo chiedo con questo scritto, indirettamente, come spiegare ai giovani l’importanza della politica, il rischio del crollo delle democrazie e del ritorno degli autoritarismi e della perdita dei diritti.

Chiederei, inoltre, come le donne potranno Resistere anche oggi e contrastare questo arretramento delle democrazie e promuovere la politica nuova che cambi le sorti del mondo.

I quesiti posti dal Sindaco, durante il convegno, sono stati affrontati tutti dettagliatamente da ciascuno dei relatori.

Le risposte dei relatori

Marilisa Grillo

Marilisa Grillo diventa delegata regionale del Forum dei Giovani

 

Per quanto concerne l’importanza della politica per i giovani, Marilisa Grillo, Assessore alla cultura, ha dichiarato:

L’insegnamento storico della Resistenza è fondamentale per le giovani generazioni. La memoria della Resistenza è oggi un trovarsi insieme come patrimonio comune per dialogare con i giovani sul senso di responsabilità, di solidarietà e di rispetto per il prossimo.

Citando Antonio Gramsci, l’Assessore, ha proseguito:

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani.

Sono passati più di cento anni e quell’indifferenza, che vedeva Gramsci, non è scomparsa.

L’indifferenza e l’odio sono mali da combattere. Ecco perché abbiamo abbiamo il dovere morale e storico di trasmettere ai giovani gli ideali di allora, ricordando il passato per guardare al futuro con maggiore consapevolezza.

E se qualcuno oggi vorrebbe esercitare il potere per il potere e non per il benessere dei cittadini e vorrebbe dimenticare questa ricorrenza ma, soprattutto, vorrebbe farla dimenticare ai giovani,; questo sarebbe il primo passo verso un percorso che ci rinnega come resistenti, antifascisti ma, soprattutto, come popolo libero.

Oggi siamo qui non solo per un esercizio della memoria ma per rendere concretamente omaggio a chi si è sacrificato con la propria vita, per garantire a noi tutti un futuro di libertà.

La libertà è un bene prezioso: non vi è libertà senza responsabilità e viceversa.

Il 25 aprile, dunque, ci ricorda che resistere è un dovere, ieri come oggi. Per questo motivo è necessario celebrare ogni anno il valore di questa festa, per mantenere salda la memoria della nostra democrazia.

Consapevolezza e sensibilità che hanno dimostrato di avere i ragazzi del Forum dei Giovani di Grottaminarda, che hanno voluto commemorare la Resistenza attraverso una video proiezione con immagini storiche e con la lettura di epistole con cui i partigiani, ormai morti, avvisavano i familiari della propria dipartita in nome di quella libertà per cui si erano battuti, sacrificando la vita e che non avrebbero vissuto ma che fieramente lasciavano a chi sarebbe sopravvissuto.

Nicola Cataruozzolo

Segretario sezione PD di Grottaminarda

Per quanto concerne il quesito che riguarda il rischio del crollo delle democrazie e del ritorno degli autoritarismi, Nicola Cataruozzolo, segretario della sezione PD di Grottaminarda, ha dichiarato:

L’importanza di questo convegno si inserisce a pieno titolo nel dibattito politico di questi giorni, non solo per discutere sul “1943 anno memorabile” ma soprattutto perché si vuole, da parte dei nostalgici come La Russa e soci la “rimozione dalla memoria collettiva”, la dimenticanza di un valore, e ancora di più, il tentativo ripetuto di omologare la parte fondamentale della guerra al nazifascismo.

La riprova l’abbiamo avuta proprio stamattina a proposito dell’articolo della Presidente del Consiglio sul 25 aprile.
Se scrivi ”incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo” anziché “incompatibilità con il fascismo “ prendi le distanze rispetto al presente e non al passato. Insomma siamo tornati al ”non restaurare, non rinnegare” di Almirante.
E poi a sentire alcune esternazioni degli esponenti di Governo di questi giorni come la “sostituzione etnica” del ministro Lollobrigida cognato della Meloni o le multe di Rampelli per chi usa le parole inglesi mi hanno rinfrescato la memoria sui 14 archetipi dell’Ur-Fascismo o del Fascismo eterno di Umberto Eco che riporta le caratteristiche nel discorso pronunciato il 24 aprile 1995 alla Columbia University, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione dell’Europa dal nazifascismo.

Ecco perché il 25 aprile la Festa della Liberazione dal nazifascismo, deve essere la festa di tutti gli italiani perché è il giorno che ha reso possibile, 78 anni fa, la democrazia che ha consentito non solo la libertà ma il progresso civile, economico e sociale dell’intera nazione. È contro la storia ancora oggi assistere al tentativo maldestro da parte di alte cariche dello Stato, che pur essendo al governo e giurando sulla Costituzione non hanno mai rinnegato i fasti del “ventennio” e della “fiamma”.

Hanno difficoltà a riconoscere la Liberazione come tappa fondamentale per la ricostruzione della nostra Repubblica. Eppure in tutti i Paesi europei, che hanno conosciuto le barbarie del nazifascismo, gli esponenti della destra che siedono al governo hanno rinnegato pubblicamente l’esperienza dittatoriale. Solo in Italia questo non è successo interrompendo la strada tracciata a Fiuggi da Gianfranco Fini che, domenica scorsa, lo ha ribadito nella trasmissione televisiva “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata.

Pertanto la liberazione dal nazifascismo con il 25 aprile ci ricorda il suo nesso indissolubile con la Costituzione per la sua universale valenza.

Il Segretario della sezione del PD di Grottaminarda ha così concluso:

 Diceva Pietro Scoppola che la cultura della liberazione non implica un punto di arrivo, non ha come la cultura della rivoluzione modelli definiti di società da proporre, rappresenta un principio di non appagamento rispetto a tutti i risultati raggiunti.

Si potrà avere una memoria condivisa con il passato?

Missione impossibile, a mio parere, ci saranno sempre i vari La Russa, Lollobrigida, Meloni e Rampelli ma il nostro compito quotidiano non è solo quello di difendere la Costituzione dagli attacchi sconsiderati ma di applicarla con le nostre azioni politiche.

La memoria condivisa si potrà avere attraverso l’ostinazione e la perseveranza di chi vuole che alberghi anche nella coscienza dei giovani perché il nostro DNA è antifascista e lo sarà sempre.

La libertà è un elemento imprescindibile e di cui abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo per poter vivere biologicamente.

Luigi Anzalone

professore Luigi Anzalone

Questo concetto è stato rimarcato dal professore Luigi Anzalone, filosofo e uomo di cultura, che ha spiegato che è proprio una conseguenza del fascismo democratico che respiriamo nell’aria che ci porta a ricordare con veemenza e con grande partecipazione il 25 aprile.

Osservando il Governo attuale si evincono affermazioni, scelte politiche e termini utilizzati che riportano non solo il pensiero ma l’anima a rivivere quel senso di oppressione vissuto durante il fascismo, da chi lo ha vissuto, e quel disappunto umano e sociale tra coloro che non hanno vissuto il regime ma sentono minata la libertà di pensiero e l’umanità che ci caratterizza come esseri umani in primis.

Il filosofo ha inoltre rimarcato che oggi viviamo in un fascismo democratico che piano piano vorrebbe soggiogarci attraverso la negazione di ciò che è stato e di ciò che siamo. In riferimento alla nostra Costituzione e al concetto di Costituzione e Resistenza ferita, che sono la medesima cosa, ha ribadito che la si ferisce ogni qualvolta la si cerca di modificare, che la si mortifica ogniqualvolta si vorrebbe far credere che non demolisce il nazifascismo, facendo dimenticare che la nostra Carta costituzionale è nata dall’antifascismo e dunque questo concetto è implicitamente espresso.

 Presidente del Consiglio Comunale di Grottaminarda

Virginia Pascucci

Per quanto riguarda l’argomento delle donne della Resistenza Virginia Pascucci, Presidente del Consiglio comunale, ha riportato in vita il ricordo delle staffette partigiane ricordando Giulia Lombardi e Carla Capponi:

Questo 25 aprile voglio dedicarlo insieme a voi alle donne della Resistenza, ricordando una notizia del 2019.

A Settimo Milanese, il 14 aprile del 2019, venne inaugurato un monumento ligneo in memoria di Giulia Lombardi e nella notte tra domenica 21 aprile e lunedì 22 aprile quello stesso monumento venne incendiato.

Questo gesto mi inquietò profondamente, non solo per il gesto provocatorio dei movimenti neofascisti ma soprattutto perché  questo gesto era stato compiuto nei riguardi di una giovane donna la cui vita fu stroncata a 22 anni, per mano dei fascisti. Giulia era una ragazza che il 16 maggio del’44, come ogni mattina andava al lavoro in filanda a piedi perché la bicicletta non poteva permettersela. Quel giorno fu ferita alla nuca e il regime si scusò dicendo che era stato un errore, questo è ciò che il fratello Carlo ha raccontato.

Dai registri della Resistenza, in realtà, sembra che Giulia fosse una staffetta partigiana, all’insaputa della sua famiglia come molte sue compagne del resto. Probabilmente era ciò che le sembrava giusto fare perché sicuramente a vent’anni sognava un mondo senza soprusi e violenze, desiderava un fidanzato, magari una famiglia e invece Giulia, come tante, perse la vita un mattino di primavera.

Il ruolo silente e nascosto di oltre 70mila donne che hanno partecipato alla Resistenza è stato svelato solo a partire dagli anni ’60, quando le lotte per l’autodeterminazione femminile hanno fatto in modo che si conoscesse, finalmente, ciò che generazioni di giovani ragazze hanno fatti durante il periodo della Resistenza.

Dal ’48 agli anni ’60 un silenzio generale aveva caratterizzato scritti e memorie. In una società ancora profondamente radicata su princìpi patriarcali che aveva relegato le donne ai ruoli tradizionali di madri e mogli.

Le donne della Resistenza hanno partecipato non solo come staffette ma come parte attiva nella lotta armata. Carla Capponi infatti è stata una figura centrale della Resistenza romana, vicecomandante dei Gap (Gruppi di azione patriottica), ci ha raccontato che i suoi compagni non volevano concederle l’uso della pistola e per questo motivo fu costretta a rubarla.

Carla Capponi oltre ad essere una donna coraggiosa è stata anche una leader che ha organizzato proteste con le donne di borgata romane, durante l’occupazione nazista ma anche durante le lotte degli anni ’50.

Una Resistenza senza le staffette non sarebbe stata possibile, tuttavia poche donne poterono essere riconosciute ufficialmente come partigiane perché potevano essere riconosciute come tali solo coloro che avevano partecipato alla lotta armata.

Solo 19 donne hanno ricevuto medaglie d’oro al valore per le loro azioni durante la Resistenza.

Il 25 aprile è una festa patriottica che deve unire tutti, donne e uomini, nel ricordo di un passato doloroso che non deve più tornare. Facciamo in modo che il nostro agire quotidiano non renda mai vano il sacrificio di vite umane, quello stesso agire che, oggi, ha portato tutti noi quì in questa Sala comunale ad essere liberi di esprimere il nostro pensiero.

Presidente del Comitato provinciale A.N.P.I.

Giovanni Capobianco

A ricordare le atrocità del fascismo ci ha pensato Giovanni Capobianco, Presidente del comitato provinciale A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che con documenti e numeri alla mano ha spiegato alcuni episodi tremendi accaduti nel Mezzogiorno, per difendere i partigiani che non solo persero la vita ma per ricordarne la presenza copiosa che qualcuno negli anni voleva sminuire.

La Resistenza, come ha tenuto a precisare,  è nata subitaneamente all’invasione nazifascista perché gli italiani che vivevano la vera miseria furono i primi a ribellarsi alle razzie e ai soprusi, di ogni sorta, che erano costretti subire. Da questi racconti è partito il suo accorato allarme nel difenderci dal fascismo democratico di oggi che seppur meno violento è altrettanto subdolo e spietato.

Una ricorrenza e una commemorazione che ha toccato i cuori di tutti, invitando ad una maggiore consapevolezza del nostro tempo e ad una partecipazione politica sempre più sentita e condivisa.

A Grottaminarda è stato presentato il corso universitario in Scienze Biologiche

L’Università degli Studi del Sannio ha attivato il corso di laurea in Scienze biologiche per la diagnostica clinica con sede didattica a Grottaminarda, che partirà dall’anno accademico 2023/24.

L’apertura di un corso di laurea a Grottaminarda e, dunque nel territorio irpino, rappresenta non solo sviluppo culturale ma, soprattutto, un rapido accesso all’istruzione universitaria a Km0. Avere la possibilità di frequentare un corso di laurea, infatti, consente di avere maggiori competenze professionali che, non solo arricchiscono lo studente da un punto di vista accademico ma lo rendono più appetibile per il mondo del lavoro che, oggi, è più competitivo e spietato rispetto a quello di ieri.

Poter frequentare un corso di studi universitario nella propria terra di origine rappresenta una risorsa sotto diversi punti di vista: culturale, sociale, economico e territoriale perché ciò evita la dispersione di menti brillanti che, molto spesso, non ritornano più, apportando miglioramenti in altre zone, che hanno permesso loro una formazione accademica in linea con le richieste di talune figure professionali e quindi di determinate posizioni lavorative disponibili.

Evitare lo spopolamento delle aree interne è un problema che affligge le nostre zone da tempo e creare nuovi poli accademici rappresenta un tassello importante, per cercare di arginare questa problematica. Poter studiare nel proprio territorio significa restare e mettere radici oltre alla possibilità di poter frequentare un corso di studi risparmiando sulle spese, spesso gravose per molti, che riguardano l’affitto e altri costi vivi, che uno studente fuorisede è costretto ad affrontare.

L’Università del Sannio in questo modo apre i confini della cultura accademica in modo strategico, per stimolare non solo il desiderio di arricchirsi attraverso un percorso di studi universitario e professionalizzante ma stimolando e creando domande per future posizioni lavorative.

Incrementare la cultura è il primo passo che può permettere di attuare un cambiamento sostanziale per le zone dell’entroterra, stimolando e sviluppando l’economia circolare di un’intera area.

L’iniziativa è stata presentata da Unisannio, ASL di Avellino e Comune di Grottaminarda nella sala consiliare di Palazzo Portoghesi in Piazza Monumento.

A Grottaminarda è stato presentato il corso universitario in Scienze Biologiche

Presentazione del corso universitario in Scienze Biologiche: gli interventi

Il Consigliere delegato alla Sanità ed ai Rapporti con le Istituzioni universitarie, Antonio Vitale ha affermato:

Il progresso della cultura è favorito dal decentramento territoriale delle università.

Finalmente con la delocalizzazione territoriale dell’offerta formativa possiamo favorire l’accesso all’istruzione universitaria a persone che altrimenti ne sarebbero escluse per motivi economici, sociali e culturali. Il Corso in Scienze Biologiche rappresenta una vera opportunità di crescita culturale con importanti sbocchi in campo professionale e occupazionale che ci auguriamo possano cogliere i ragazzi che stanno ultimando  gli studi della scuola secondaria di secondo grado e non solo

L’Assessore all’Istruzione, Marilisa Grillo ha sottolineato l’importanza di questo nuovo traguardo che non fa altro che arricchire il territorio:

L’apertura di un nuovo corso di laurea è non solo motivo di orgoglio per la comunità, ma un segno tangibile che qualcosa si muove. Avere un Polo Universitario che si arricchisce di nuovi corsi di laurea è sinonimo di un lavoro accademico che funziona bene e che offre una qualità didattica eccelsa. Un tassello prestigioso non solo per Grottaminarda, grazie alla presenza di infrastrutture viarie e servizi, ma per la cultura dell’intero territorio.

Il Sindaco di Grottaminarda

Il Sindaco, Marcantonio Spera, ha affermato con grande entusiasmo:

Questo grande traguardo è anche il preludio di una grande “Rinascita” sociale, culturale ed economica.

Il Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio, Pasquale Vito, si è soffermato sugli aspetti tecnici del corso:

Il corso di laurea triennale in Scienze biologiche per la diagnostica clinica intende formare un biologo clinico che, in ambito sanitario, effettua test su tessuti o liquidi biologici per la diagnosi e la prevenzione delle malattie e per la ricerca biomedica. Il corso prevede anche lo svolgimento di attività formative e laboratoriali presso ospedali e strutture sanitarie afferenti all’ASL di Avellino.

Il Rettore Gerardo Canfora ha sottolineato il problema dello spopolamento delle aree interne dichiarando:

Vogliamo andare incontro ai territori perché avvertiamo forte il nostro ruolo di presidio culturale per le comunità locali contro lo spopolamento delle aree interne. Partiamo con un corso di laurea in ambito sanitario all’indomani di una pandemia che ha mostrato quanto sia importante l’approfondimento delle conoscenze in settori disciplinari fondamentali per la vita delle persone.

Il Direttore generale dell’ASL di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante, Mario Nicola Vittorio Ferrante, ha concluso:

Siamo molto soddisfatti di avviare sul nostro territorio un percorso di formazione universitaria per biologi, fortemente voluto dall’Azienda Sanitaria Locale che si è fatta promotrice d’intesa con l’Università del Sannio in collaborazione con l’amministrazione comunale di Grottaminarda.

Partendo dall’esperienza decennale maturata dall’Azienda Sanitaria Locale in ambito universitario abbiamo deciso di puntare su un nuovo modello sperimentale che coniughi formazione ed esperienza sul campo, offrendo una importante occasione di crescita sia per l’Azienda che per il nostro territorio.

Il primo passo verso un cambiamento e una rivoluzione culturale nel nostro territorio è stato fatto, ora sarà compito dei futuri studenti quello di proseguire i prossimi passi altrettanto importanti.

La Rinascita di Marcantonio Spera: grande segno di democrazia

La Rinascita, la lista civica con a capo Marcantonio Spera durante le scorse amministrative, ha deciso, dopo 7 mesi di amministrazione comunale, di incontrare la cittadinanza con un’assemblea pubblica che si è svolta ieri nella sala Thomas Menino, per comunicare i passi fatti fino ad oggi e per mettere al corrente la cittadinanza sia sui traguardi raggiunti, sui prossimi obiettivi e sulle varie criticità che potranno esserci. L’incontro è stato a tutto tondo un’assemblea pubblica in cui la parola è stata data anche ai cittadini che hanno espresso pareri, opinioni e criticità che, spesso, possono sfuggire anche agli occhi più attenti e scrupolosi.

Un segno di grande apertura e di democrazia intese nel senso intrinseco che queste parole racchiudono. L’evento infatti ha dimostrato con i fatti la voglia non solo di rendere partecipe attivamente la cittadinanza tutta, a prescindere dal proprio credo politico, ma soprattutto di voler mettere finalmente fine a comportamenti oscurantisti che hanno caratterizzato la comunità grottese nei precedenti mandati.

Il Sindaco di Grottaminarda

La Rinascita non è solo una grande squadra che si adopera per il bene comune ma, soprattutto, è una grande famiglia che guarda con lungimiranza al futuro di Grottaminarda e che vuole fortemente la ripresa economica e sociale di una cittadina che ha un grande potenziale che però non è mai stato sfruttato per il bene comune.

Il punto principale di questo nuovo modo di fare politica consiste nella partecipazione e collaborazione di tutti perché Marcantonio Spera è ben consapevole che l’unione non solo fa la forza ma soprattutto è capace di attuare grandi cambiamenti sostanziali.

La comunità, infatti, si compone non solo di chi viene incaricato di amministrarla ma soprattutto di chi la vive ogni giorno.

La politica in questo modo segue il suo naturale percorso e significato: quello della politeia aristotelica formata in primis da cittadini che sono sostanzialmente uomini liberi e pensanti, che possono partecipare attivamente e costruttivamente per migliorare la propria comunità attraverso proposte ma anche critiche perché soprattutto queste ultime, se fatte con finalità costruttive e non demolitrici, sono l’elemento fondamentale per la crescita sociale, politica ed economica di una città.

È giunto il momento di attuare un cambiamento radicale che ha come mission quello di educare la comunità ad un senso civico nuovo e di appartenenza aggregante che possa essere e diventare la forza motrice di una nuova visione di Grottaminarda e l’evento di ieri non è stato altro che la dimostrazione tangibile di una politica volta verso il cambiamento a favore della collettività.

Grottaminarda: grande successo per la tombolata solidale

La tombolata solidale organizzata dall’Amministrazione di Grottaminarda, che si è svolta il 26 dicembre, è stata un grande successo. Un evento che ha mostrato il cuore della comunità grottese che ha partecipato attivamente per aiutare le famiglie più bisognose, donando un sorriso a chi, soprattutto in queste festività, non ha la nostra stessa serenità, purtroppo.

Siamo troppo abituati a non renderci conto che, spesso, anche nelle nostre piccole comunità ci sono persone che hanno bisogno e, a volte, basta un piccolo gesto che, sommato a quelli degli altri, può fare la differenza, regalando un sorriso.

L’intero ricavato della tombolata solidale è stato devoluto interamente alla Caritas locale, associazione che conosce bene la realtà sociale e le piaghe di alcune famiglie.

Durante le festività natalizie si predica sempre l’altruismo e la bontà ma sono poche le azioni che dimostrano la vicinanza concreta a quelle famiglie più bisognose, la tombolata solidale invece ha messo in pratica i buoni propositi di chi con una piccola azione ha potuto contribuire nell’aiutare il prossimo.

Sicuramente c’è chi penserà che queste manifestazioni non dovrebbero svolgersi solo durante il Natale, ed è anche vero, ma l’importante è iniziare e l’inizio migliore per una serie di eventi solidali non poteva che essere quello del Natale.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, secondo Ippolito Nevio e anche a mio avviso.

Dopo anni Grottaminarda ha avuto l’occasione per poter mostrare il suo grande cuore ma, soprattutto, di sentirsi una comunità, condividendo in allegria e armonia una festa che, generalmente, si trascorre in casa.

È stato commovente vedere riuniti tutti come una grande famiglia perché, se ci pensiamo bene, il senso di appartenenza ad una comunità è proprio questo: stare insieme, condividere momenti di aggregazione e allo stesso tempo aiutare in modo concreto il prossimo.

L'Amministrazione di Grottaminarda organizza una tombolata solidale per le persone più bisognose

La tombolata solidale è stata anche un momento culturale per riscoprire detti, parole popolari grottesi che tra sketch, risate e ironia hanno dato un quadro sociologico di una comunità che ha i suoi pregi e i suoi difetti ma soprattutto una propria identità sociale e umana.

Ciascuna associazione locale ha dimostrato le proprie doti, dimostrando bravura e professionalità perché c’è voglia di fare, c’è passione ma, soprattutto, c’è voglia di condividere e stare insieme.

A volte basta poco per poter vedere il bello di una comunità, che ha voglia di stare insieme e di sentirsi una grande famiglia appartenente ad un tutto che non riguarda solo la propria sfera privata ma quella sociale, politica e collettiva e dovrebbe essere questo il senso intrinseco del fare politica, quella buona e tesa al miglioramento.

Attraverso piccoli passi e piccoli gesti si costruiscono grandi cose.

Ad maiora!

La Fiera dell’Immacolata a Grottaminarda rinasce

Dopo uno stop forzato causato dalla pandemia, ritorna in una nuova veste la Fiera dell’Immacolata a Grottaminarda.

L’Amministrazione comunale di Grottaminarda punta sul territorio, sull’importanza del settore agroalimentare ma soprattutto sugli antichi sapori a Km0.

Quella della Fiera dell’Immacolata 2022 a Grottaminarda è stata una vera e propria sfida.

Assessore al commercio di Grottaminarda

Come spiega l’Assessore al Commercio, Doralda Petrillo:

La Fiera dell’Immacolata di Grottaminarda è una tradizione secolare che abbraccia non solo la nostra comunità ma tutto il circondario e i paesi limitrofi. Questo è uno degli eventi più attesi dell’anno.

La novità di questa edizione consiste nell’aver voluto settorializzare la Fiera, separando il settore alimentare da quello non alimentare per evitare la promiscuità merceologica, che ha caratterizzato le edizioni precedenti.

Questo ha consentito di dare maggiore rilievo al settore agroalimentare e quindi dei prodotti tipici locali.

Ciò ha consentito di poter dare un ordine al grande flusso di visitatori che c’è sempre stato ma soprattutto di far conoscere e scoprire le primizie ed eccellenze del nostro territorio.

Questa scelta non è stata facile, la definirei coraggiosa perché, nella maggior parte dei casi, i cambiamenti non sono ben visti perché fanno scaturire timore e perplessità.

Questa scelta di dividere i settori ci ha permesso di dare risalto alle nostre imprese locali che da sempre operano sul nostro territorio, cercando di evitare l’offuscamento delle attività commerciali stabili di Grottaminarda.

Il focus della Fiera dell’Immacolata, dunque, si è focalizzata sul commercio a 360 gradi. Alla Fiera hanno partecipato le associazioni locali di categoria: Slow Food, Coldiretti e Confagricoltura.

Per quanto concerne l’importanza dei prodotti tipici grottesi, l’Amminisrazione comunale di Grottaminarda ha avviato la pratica per la certificazione Deca Certificazioni Totale controllo delle materie prime e dei prodotti realizzati, secondo un sistema qualità conforme, che ha come scopo la salvaguardia dei prodotti tipici di un determinato Comune.

Verrà in seguito formata una commissione che avrà il ruolo di valutare i prodotti tipici del territorio grottese e che verranno inseriti nell’apposito registro.

Organizzare questo evento non è stato semplice soprattutto perché la Fiera di Grottaminarda non è regolata da un bando quindi le difficoltà non sono state poche ma gli sforzi sono stati ripagati dalla presenza delle persone e dei commercianti che si sono impegnati in prima persona.

Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda, afferma con grande gioia:

Questa è la prima volta dopo 8 anni di partecipazione attiva ai lavori per la Fiera di Grottaminarda che ho visto tanto entusiasmo, tanta dedizione e tanta partecipazione nell’organizazzione di questo evento.

La Fiera dell’Immacolata 2022 dunque segna l’inizio di diversi eventi che si svolgeranno a Grottaminarda perché la nostra città, come sappiamo, ha una vocazione commerciale e di aggregazione.

Verranno annunciate altre iniziative che metteranno al centro non solo la nostra comunità ma anche le limitrofe, dando ampio spazio all’enogastronomia e alle tradizioni del nostro territorio che rappresentano la nostra memoria storica e ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.

Un evento questo che cambia rotta e che predilige le tradizioni e le tipicità del territorio. Un primo passo tangibile per la riscoperta di un territorio ma soprattutto per ritrovare quel senso di collettività che era stato dimenticato e ricoperto dalla polvere per troppi anni.

Comune di Grottaminarda: avviso pubblico per la selezione di un esperto tecnico

Il Comune di Grottaminarda ha pubblicato un Avviso pubblico per la selezione di un esperto tecnico con competenza in materia di consulenza e supporto all’Amministrazione ed al RUP (responsabile unico procedimento) in fase di programmazione, di progettazione, di affidamento in appalto e/o concessione, di esecuzione e collaudo di opere pubbliche e di servizi di competenza comunale come ad esempio: edilizia pubblica, edilizia scolastica, infrastrutture, impianti a rete, anche nei rapporti con Enti finanziatori. Richiesta in particolare una comprovata specializzazione per la definizione e l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Il profilo richiesto è Middle (esperienza lavorativa uguale o superiore a tre anni) o con profilo Junior (esperienza lavorativa fino a tre anni). L’incarico di collaborazione professionale, mediante costituzione di rapporto di lavoro autonomo, avrà una durata non superiore ai trentasei mesi.

Comune di Grottaminarda

Comune di Grottaminarda

La domanda per presentare la propria candidatura dovrà pervenire entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul sito istituzionale dell’Ente, secondo una delle seguenti modalità:

  1. in busta chiusa direttamente all’ufficio protocollo del Comune di Grottaminarda, sito alla Via Alcide de Gasperi, Grottaminarda (AV) (in tal caso l’istanza va presentata dal lunedì al venerdì dalle ore 08:30 alle ore 12:30 ed il martedì ed il giovedì dalle 16:00 alle 18:00); ai fini del rispetto del termine di deposito della domanda farà fede la data presente sulla ricevuta di avvenuto protocollo rilasciata dall’ufficio stesso.

  2. a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo: Comune di Grottaminarda, Via Alcide de Gasperi, 83035, Grottaminarda (AV), ai fini del rispetto del termine di deposito della domanda farà fede la data di consegna del plico presso l’ufficio protocollo;

  3. a mezzo Posta Elettronica Certifica (PEC) personale, spedita al seguente indirizzo: protocollo.grottaminarda@asmepec.it;

Ogni altro dettaglio sulla tipologia di incarico e i requisiti richiesti può essere consultato nell’Avviso Pubblico, scaricabile dal sito istituzionale insieme al modello di domanda.

Il Comune di Grottaminarda non rinuncia al Natale

Il Comune di Grottaminarda sottolineerà le festività natalizie accendendo, dal primo dicembre, luminarie artistiche nelle vie della città e promuovendo un calendario di iniziative culturali a cominciare dai già annunciati “Laboratori di Natale” riservati ai bambini nell’ambito del “Junior Camp Winter Edition”.

Il periodo storico sicuramente non è dei migliori ma l’Amministrazione comunale di Grottaminarda non ritiene giusto per i cittadini, per i commercianti, per gli artigiani, rinunciare al Natale poiché non bisogna rinunciare a quell’atmosfera di festa che aiuta l’economia locale, promuove il territorio, valorizza le tradizioni storiche che caratterizzano la memoria collettiva.

Un impegno, nonostante le difficoltà economiche legate al “caro bollette”, portato avanti con grande oculatezza. Le luminarie natalizie, infatti, non solo saranno realizzate con Led dal consumo irrisorio, ma la spesa complessiva di istallazione sarà inferiore a quella degli scorsi anni, investendo però molte più strade, compresa via Baronia dove, nel passato, sono stati i commercianti a provvedere, oltre a strade secondarie e ai Giardini De Curtis dove saranno istallati elementi luminosi artistici. L’obiettivo era illuminare davvero ogni strada ma per alcune non ci sono le condizioni tecniche poichè mancano le cassette elettriche.

Comune di Grottaminarda

Spiega l’Assessore al Commercio, Doralda Petrillo:

Per un Comune, per la nostra Amministrazione, le illuminazioni natalizie sono un investimento, d’altra parte, il “marketing outdoor” per le amministrazioni pubbliche è il modo migliore per dare una mano ai settori del commercio e della ristorazione e per promuovere il proprio bagaglio storico, artistico, paesaggistico. Manifestare la propria presenza sul territorio e dimostrare vicinanza e attenzione al bene pubblico sono i principali obiettivi che guidano queste particolari azioni di comunicazione, attraverso l’abbellimento degli spazi, decorazioni, luminarie di Natale. C’è poi l’aspetto del morale dei cittadini che almeno a Natale, hanno diritto ad un clima spensierato, ad un’atmosfera natalizia e a piccole iniziative di svago gratuite.

Aggiunge l’Assessore alle Politiche Giovanili e agli Eventi, Marilisa Grillo:

Le festività natalizie appartengono al nostro bagaglio culturale, alla nostra comunità e al nostro paese. Ritengo che sia importante continuare a tramandare le tradizioni che ci rappresentano, nonostante le difficoltà economiche del periodo. Le festività rappresentano un momento di aggregazione e unione. La città si colorerà non solo di luci e addobbi natalizi ma ci sarà un calendario ricco di eventi che animerà il periodo natalizio con diverse iniziative d’intrattenimento culturale, rivolte soprattutto ai più piccoli che guardano con gioia a questi giorni di festa. Per poter realizzare ciò abbiamo attinto ai nostri fondi comunali perché ciò che ci sta più a cuore è il bene dei nostri cittadini.

Conclude il Sindaco Marcantonio Spera:

Il nostro “mantra” amministrativo è quello di cercare di mettere Grottaminarda sempre più al centro.  Il nostro sforzo è finalizzato a questo obiettivo. Quindi riteniamo che abbellire la città per Natale, oltre che essere di buon augurio contro la pandemia, contro le disavventure energetiche, sia uno strumento valido per una comunità che vuole lottare, che vuole emergere e non abbattersi o lasciarsi andare all’avvilimento, perchè “i nostri genitori – e qui cito le parole dell’illustre compaesano Peppino Orlando – ci hanno insegnato la differenza tra essere poveri ed essere miserabili. Riteniamo quindi di dover utilizzare risorse economiche per questa finalità, così come ci siamo attivati e ci stiamo attivando attraverso tutto quanto fattibile per aiutare le persone con disagi economici e riuscire a portare sollievo a chi non ce la fa. 

Scroll to top