Regione Campania

Regione Campania: approvata in Consiglio Regionale all’unanimità la proposta di legge sul Turismo itinerante

Regione Campania, approvata in Consiglio Regionale all’unanimità la proposta di legge sul Turismo itinerante presentata da Tommaso Pellegrino (IV): “Risultato importante per un asset strategico che in Italia fattura 3 mld di euro. Tante opportunità di sviluppo anche per le Aree interne
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità nella seduta odierna la proposta di legge sul Turismo itinerante presentata dal Capogruppo di Italia Viva in Consiglio Tommaso Pellegrino, primo firmatario.

Un passo avanti significativo per la promozione del turismo sostenibile e la valorizzazione delle bellezze della Regione Campania.
Sono molto soddisfatto per l’approvazione all’unanimità di questo testo normativo sottoscritto anche dai Consiglieri del Gruppo di Italia Viva, Vincenzo Alaia, Francesco Iovino e Vincenzo Santangelo. È certamente un importante risultato per la Campania, poiché ci aprirà a concrete opportunità derivanti dal turismo itinerante, che genera un fatturato di circa 3 miliardi di euro ogni anno in Italia.

Prosegue Pellegrino:

Il cosiddetto ‘turismo all’aria aperta’ sta diventando sempre più popolare perché permette ai viaggiatori di immergersi nelle meraviglie naturali, paesaggistiche, culturali, artistiche, tradizionali e enogastronomiche dei luoghi che desiderano conoscere. La vacanza itinerante rappresenta un’opportunità imperdibile di crescita per il settore turistico della Regione Campania, che indubbiamente è una delle mete più attraenti.

Conclude Pellegrino:

Questa forma di turismo è in perfetta armonia con il patrimonio naturalistico della nostra Regione, che è particolarmente ricco e al tempo stesso vogliamo anche offrire opportunità ai piccoli centri e alle Aree interne, che spesso non ricevono l’attenzione che meritano, nonostante offrano scenari straordinari da scoprire e visitare.
Investire nel turismo itinerante con l’aumento del numero di viaggiatori interessati a una vacanza sostenibile alla ricerca di piccoli borghi ricchi di storia e cultura, rappresenta anche una concreta opportunità lavorativa per chi desidera investire nel settore turistico. Sono convinto che questa legge aprirà nuove porte e contribuirà alla crescita del Turismo della nostra Campania.

Officine Giovani Aree Interne organizza una serie di incontri itineranti

Officine Giovani Aree Interne Campania dà il via ad una serie di incontri itineranti che saranno occasione di confronto e di conoscenza per la costruzione di policy dei giovani per lo sviluppo delle aree interne della Regione Campania.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio di confronto allargato per fare sintesi delle voci protagoniste dei territori, creare nuove sinergie e costruire modalità di dialogo durature e solide con le istituzioni e amministrazioni competenti in materia aree interne al fine di influenzare le politiche giovanili e la spesa dei fondi destinate alle aree interne.

Officine Giovani Aree Interne

Officine Giovani Aree Interne: primo incontro

La prima tappa è prevista per il giorno 5 novembre 2022 presso il Centro di aggregazione di Villa San Nicola, Cesinali (AV). I lavori inizieranno alle ore 15:00 e si concluderanno alle ore 17:30.

Dopo una breve presentazione degli esiti del percorso OGAI Nazionale che ha visto interessate, nella scrittura di 15 proposte, più di 400 giovani realtà delle aree interne di tutta Italia, ci focalizzeremo sui contributi provenienti dalla Campania e lavoreremo su priorità e contenuti per declinare le proposte nella specificità delle aree interne campane.

Euroformazione vince il progetto per la sicurezza informatica

La Regione Campania, con decreto dirigenziale 681 del 20/09/2022, ha concluso la procedura finalizzata alla costituzione del Centro sperimentale di sviluppo delle competenze nell’area della sicurezza informatica.

Ad aggiudicarsi la gara è stato un raggruppamento capeggiato dall’irpina Euroformazione che, insieme a partner del calibro dell’Università di Salerno, dell’Istituto ‘Focaccia’ di Salerno, del Consorzio Interuniversitario per l’Informatica, del Comune di Avellino, di aziende leader nel settore quali Infocert, Namirial ed EMM Informatica, ha presentato il progetto valutato tecnicamente più adeguato e più rispondente alle prescrizioni del bando.

Il centro sperimentale di sviluppo delle competenze nell’area della sicurezza informatica assume un ruolo cruciale, considerata la necessità di prevenire quegli attacchi della dilagante pirateria informatica sempre più frequenti e insidiosi. Il CSSC, inoltre, sarà chiamato a supportare la Regione in molte delle scelte che dovrà compiere in tema di sicurezza digitale, soprattutto nella definizione dei profili professionali di cui il “mercato”, sia pubblico che privato, avrà bisogno.

“Questo Centro – afferma Pasquale Penza, direttore di Euroformazione – sarà chiamato ad anticipare gli sviluppi futuri nel complesso e ampio mondo dell’informatica, della sicurezza dei nostri sistemi, al fine di certificare le competenze di chi sarà chiamato a combattere quelle che sempre di più sono e saranno le “guerre del futuro”. Nei prossimi anni avvertiremo in maniera sempre più pressante l’esigenza di difendere quei sistemi informatici grazie ai quali agiscono e operano le nostre aziende, le nostre banche, gli uffici pubblici, i ministeri, e qualsiasi ufficio, grande o piccolo che sia”.

Euroformazione vince il progetto per la sicurezza informatica

“Main partner del CSSC – prosegue Penza – è l’Ateneo di Salerno che, per espresso volere del suo Rettore, Vincenzo Loia, ci ha permesso di disporre del know how e dell’enorme patrimonio di competenze che gli appartengono. L’Unisa è un’eccellenza a livello europeo in campo di cyber security e lo stesso Rettore è uno dei massimi esperti in tema di sicurezza digitale. Il supporto di aziende di altissimo livello e la presenza dell’Unisa evidentemente hanno fatto la differenza, consentendoci di presentare un progetto che ha avuto la valutazione migliore da parte della commissione tecnica chiamata a vagliare i progetti.”

È evidente – chiude Penza – che siamo particolarmente orgogliosi per aver ottenuto questo risultato, non solo per il nostro gruppo imprenditoriale, ma soprattutto per l’Irpinia che sarà protagonista in Campania e nel Paese in un campo sempre più cruciale qual è quello della sicurezza digitale.”

Nei prossimi mesi saranno definiti gli ulteriori dettagli relativi alla costituzione e al funzionamento del Centro, come la sede, la sua intitolazione e come opererà per assolvere ai compiti che la legge e i provvedimenti regionali gli assegnano.

Borse di studio, aumentata la platea degli aventi diritto alle borse di studio

Oggi la Giunta regionale della Campania ha approvato un provvedimento con cui si aumenta il tetto di reddito per l’accesso alle borse di studio universitarie, ampliando notevolmente la platea dei beneficiari.

La soglia di reddito “Isee” passa da 21.000 euro a 22.700 euro annui, mentre la soglia “patrimoniale” passa da 40.000 a 46.500 auro.

Consigliere regionale Luigi Cirillo

Consigliere regionale Luigi Cirillo

Complessivamente si stanziano per le borse di studio 130 milioni (30 in più rispetto all’anno scorso). Il tutto è stato frutto di una nostra mozione approvata all’unanimità nel 2018 che impegnava la Giunta De Luca ad aggiornare, per i seguenti anni, a modificare gli indicatori di situazione economica equivalente (Isee) e di situazione patrimoniale equivalente (Ispe)”. A dirlo è il Consigliere regionale di Insieme per il Futuro Luigi Cirillo:

Con questa modifica avremmo nuovi stimoli a indurre i ragazzi del nostro territorio a preferire le nostre Università a quelle del Nord, con soglie in linea con i tetti massimi fissati dal Miur e un’erogazione puntuale delle borse di studio, alimentando un flusso migratorio già in costante crescita a causa dei disservizi che caratterizzano i nostri atenei. “Ringrazio per questo il Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca per aver recepito questa istanza e averla fatta propria, in discontinuità rispetto ai Governi regionali precedenti.

Marilisa Grillo: delegata regionale del Forum dei Giovani

Continua un percorso politico ricco e prestigioso per Marilisa Grillo, ex assessore all’Istruzione, patrimonio artistico e culturale e alle politiche giovanili di Grottaminarda, che diventa delegata regionale del Forum dei Giovani, membro portante per le politiche attive, soprattutto in questo momento storico in cui si punta sui giovani e sulla cultura a 360 gradi.

Marilisa Grillo diventa delegata regionale del Forum dei Giovani

Marilisa Grillo afferma nella nuova veste di delegata regionale:

Gli scorsi anni hanno segnato una tappa fondamentale per tutti, ci hanno fatto pensare all’importanza del tempo e della condivisione collettiva, aspetto che ci è stato sottratto a causa della pandemia e di tutte le difficoltà ad esse correlate. Ora c’è bisogno di guardare avanti e rimboccarsi le maniche, per poter creare rete attraverso lo scambio culturale e la collettività. Ringrazio il Partito democratico per la stima e la fiducia riposta nei miei confronti.

Ringrazio in modo particolare l’Onorevole Petracca per avermi affidato questo compito, offrendomi la delega nel Forum regionale. Sono molto entusiasta di questa nuova sfida ma, soprattutto, di poter far parte di questo membro che racchiude tutte le politiche attive ad esso correlate.

Sono onorata di poter essere il riferimento per tutti i Forum della Regione Campania e quindi di quelli irpini.

I giovani ricoprono un ruolo importante e indispensabile per il nostro territorio perché saranno la generazione del futuro ed è importante stargli accanto e aiutarli in modo formativo, per una crescita politica e sociale consapevole. Mi ritengo fortunata nel poter rivestire tale ruolo. Sono sempre stata accanto ai giovani e alle loro esigenze e poter essere il collante dei vari Forum rappresenta una fonte di ricchezza che intendo coltivare, per poter creare una forza fatta di giovani che hanno proposte e voglia di fare.

Memore degli anni trascorsi e memore delle conseguenze della pandemia che hanno colpito in modo rilevante soprattutto loro, limitandoli nelle attività, mi impegnerò nel coinvolgerli nei diversi progetti, per poter ridare la fiducia e la speranza nel futuro da una prospettiva diversa e propositiva. Mi impegnerò nell’essere propositiva e costante per aiutarli e guidarli in un percorso da fare insieme perché è dall’unione e dalla collaborazione che nascono bei progetti.

Sarò attenta alle necessità dei ragazzi del Forum dei Giovani di Grottaminarda, come ho fatto negli anni passati, ma con la voglia di poterlo far diventare un polo importante per le politiche giovanili dell’Irpinia. Mi piacerebbe che diventasse una scuola politica di formazione per i giovani come quelle in cui si sono formati i politici e gli intellettuali di una volta e che ora, purtroppo, scarseggiano. C’è bisogno di persone che sappiano progettare, creare, pianificare e cooperare insieme.

C’è bisogno di persone preparate culturalmente perché la cultura è la base portante che crea le fondamenta dell’esperienza sul campo. Bisogna guardare alla politica da un’altra prospettiva per poter cambiare ed effettuare un sano rinnovamento. Bisogna investire sui giovani e sulla loro formazione politica, professionale e culturale.

Durante il mio assessorato ho dimostrato con i fatti quanto tengo alla nuova generazione, riassestando un Forum dei Giovani che era inattivo da anni e siamo riusciti a renderlo nuovamente operativo. Abbiamo creato una squadra di giovani motivati di cui siamo stati e siamo tutt’ora fieri. Se mi sono prodigata è perché credo nei giovani e credo nella loro formazione e sono ben consapevole che chi ha gli strumenti debba metterli a disposizione del prossimo, per tramandare esperienza e passione perché l’individualismo è solo una mera contemplazione del proprio ego che con la comunità non ha nulla a che fare.

Ho intenzione di iniziare questo nuovo percorso all’insegna della cooperazione, di una luce nuova e diversa che possa essere in grado di costruire creando forza e unione.

Cammarano: “Pnrr, rivedere criteri di scelta dei borghi della Campania”

Nota alla Regione da parte del presidente della Commissione Aree Interne: “Esclusi siti prestigiosi”
Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se:
Vanno rimodulati i parametri di scelta dei borghi campani ammessi a partecipare al bando per l’assegnazione del fondo di 20 milioni previsto con il Pnrr. Dal finanziamento, infatti, sono risultati esclusi siti di prestigio storico e architettonico come Roscigno Vecchia, che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Tra i requisiti, inoltre, pare non si sia tenuto conto di criteri relativi al potenziale culturale e storico che soprattutto nelle aree interne dovrebbero essere preminenti per il rilancio”.
Michele Cammarano

Michele Cammarano

Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se “come previsto dalle linee di indirizzo del Ministero della Cultura, fra i parametri utilizzati dalla Regione Campania, si sia tenuto conto anche di quelli di interesse ambientale, paesaggistico e culturale dei siti.
Infine abbiamo richiesto una proroga delle date di presentazione dei progetti, così da fornire un tempo di lavoro maggiore per la redazione di proposte credibili.
Come è noto, nell’ambito degli investimenti del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Linea A dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” è dedicata a 21 progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, in uno con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro.
Per la definizione dei 21 progetti finanziati dalla Linea A, dell’importo massimo pari a 20 milioni di euro per ciascuno, il Ministero della Cultura ha chiesto alle Regioni di presentare entro il 15 marzo 2022 la candidatura di un borgo per ciascuna regione o provincia autonoma.
La Giunta della Regione Campania, con propria deliberazione n. 30 del 18 gennaio 2022, ha avviato il percorso di individuazione e predisposizione del progetto pilota, recependo le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento 2.1 Attrattività dei Borghi del Ministero della Cultura e determinando i 38 comuni che possono accedere alla candidatura con la presentazione di una manifestazione d’interesse.
Con Decreto n. 45 del 31/01/2022 la Direzione generale per le Politiche culturali ed il turismo ha approvato l’Avviso Pubblico rivolto ai comuni della Campania di cui alla DGR. n. 30 del 18 gennaio 2022 recante “Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati” in uno con gli allegati che ne costituiscono parte integrante, dove vengono riportati i criteri di accesso e le modalità di presentazione e di valutazione delle candidature.
Come definito nel suddetto Decreto e nella DGR pubblicata sul BURC n. 12 del 31/01/2022, l’istanza di partecipazione alla Manifestazione di Interesse, compilata secondo le modalità indicate nell’Avviso Pubblico, unitamente agli allegati richiesti, dovrà essere inviata entro il 15 febbraio 2022 alle ore 23,59 all’indirizzo di posta elettronica certificata di Regione Campania.
Alla luce di queste premesse, appare palesemente giustificata la forte contestazione raccolta in queste ore dai Sindaci che si sono visti esclusi dall’elenco dei 38 comuni candidati, considerato che molti di questi hanno oggettivamente i requisiti di borghi così come previsti dalle normative nazionali ed inoltre numerosi di essi (citando uno per tutti, il borgo di Roscigno) hanno oggettivamente tutte le caratteristiche previste dalle Linee di indirizzo del Ministero per rientrare nel gruppo dei comuni potenzialmente oggetto dell’intervento di Rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi.Il Bando regionale (allegato alla DGR n. 30/2022) invece prevede un elenco di parametri non esaustivo e rappresentativo per le finalità del Bando. Nello specifico non si prendono in considerazione criteri e requisiti definiti nelle Linee di indirizzo ministeriali quali ad esempio:
– l’interesse ambientale (comune localizzato in area protetta)
– l’interesse paesaggistico (comune localizzato in area di valore paesaggistico)
– l’interesse culturale (appartenenza a siti Unesco, riconoscimenti di interesse internazionale e nazionale, appartenenza a reti e itinerari riconosciuti ecc.) e borghi inclusi in sistemi di valorizzazione (comuni appartenenti ai sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione) con particolare riferimento alle Aree Interne.
Per quanto sopra, si chiede in primis di considerare l’opportunità di rivedere, sulla base di parametri più aderenti allo spirito della linea di investimento prevista dal PNRR, l’elenco dei comuni che possono partecipare all’intervento 2.1. “Attrattività dei Borghi”.
In subordine, in considerazione dei tempi stringenti definiti dal Ministero per la presentazione da parte di ogni Regione della candidatura di un unico borgo (termine del 15 marzo), si chiede di accogliere e di valutare senza riserva le istanze (presentate nelle modalità disciplinate dall’Avviso pubblico regionale) che perverranno da altri Comuni attualmente non ricompresi nei 38 definiti dalla citata DGR n. 30/2022 Inoltre, appare anche giustificato l’allarme raccolto in queste ore dagli Amministratori dei comuni candidati, i quali -in ragione delle suddette determinazioni regionali, termine ultimo di
presentazione 15 febbraio- hanno solo due settimane per realizzare una progettazione valida e strutturata di un importo pari a 20 milioni di euro.
Pertanto, considerata l’opportunità che tale bando rappresenta per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, si chiede anche di considerare l’opportunità di prorogare al 1° marzo 2022 il termine ultimo per l’invio delle istanze di partecipazione alla manifestazione di interesse in oggetto.

In Regione Campania formati 120 professionisti abilitati nella progettazione e direzione di cantieri di ‘fuoco prescritto’

Sono già 120 gli esperti abilitati dal Corso di formazione “La Progettazione, direzione ed esecuzione degli interventi di fuoco prescritto in Regione Campania”, organizzato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale, con sede presso il Campus di Fisciano dell’Università degli Studi di Salerno.

Nuove figure professionali di cui la Regione Campania si dota per la prevenzione degli incendi, secondo quanto disposto dalla Legge Regionale n. 20 del 13 giugno 2016 “Norme per l’applicazione pianificata del fuoco prescritto”.

Una straordinaria partecipazione di funzionari pubblici, istituzioni ed operai idraulico-forestali specializzati per il Cantiere didattico di ‘fuoco prescritto’, realizzato nell’ambito della seconda edizione del Corso di Formazione, iniziato lo scorso 15 settembre (articolato in 60 ore di docenza, di cui 34 in modalità webinar, 21 di pratica in campo e 5 di seminario svolto presso il “Forest Fire Area Simulator” di Castel Volturno).

Il Cantiere didattico di ‘fuoco prescritto’, realizzato in alta montagna, in campo aperto, a ridosso del complesso ecclesiale del S. S. Salvatore del Comune di Baronissi, con la partecipazione dei 70 discenti iscritti alla seconda edizione del Corso, è stato promosso dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale con l’ausilio dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, l’Università degli Studi di Salerno, il Comune di Baronissi, la Comunità Montana Irno-Solofrana, il Comando dei Carabinieri Forestale, la Protezione Civile, il Comando regionale dei Vigili del Fuoco.

Sottolinea il Presidente del Consorzio Osservatorio e coordinatore del Corso, Prof. Mariagiovanna Riitano:  

Il Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale, costituito da Regione Campania, Università degli Studi di Salerno e Comunità Montana Irno Solofrana, organizza, fra le altre attività, corsi di formazione, molti dei quali in sinergia con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania Il fuoco prescritto è uno strumento innovativo, molto significativo per la prevenzione e limitazione degli incendi boschivi. Il Corso ha il merito di formare personale esperto nel settore, ma anche di richiamare l’attenzione sulle montagne e sulle aree interne, spesso abbandonate e quindi esposte alla violenza del fuoco. Sono già 120 i professionisti abilitati, a cui abbiamo voluto aggiungere anche laureati e laureandi dell’Università di Salerno, molti dei quali agronomi ed ingegneri. Sull’attività di fuoco prescritto la Regione Campania e il Consorzio Osservatorio stanno investendo e siamo molto soddisfatti di poter coinvolgere in questa attività di formazione un numero sempre maggiore di discenti.

Afferma l’Assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo:

Il Corso di formazione avanzato teorico-pratico è una iniziativa particolarmente utile e proficua per l’Amministrazione regionale La Campania è la prima regione d’Italia ad essersi dotata di una specifica ed innovativa legge regionale che disciplina in maniera organica ed in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche la tecnica del ‘fuoco prescritto’. Sono lieto che il corso di formazione, organizzato in stretta sinergia tra l’Assessorato all’Agricoltura, il Consorzio dell’Appennino Meridionale, l’Università di Fisciano ed anche la Comunità Montana dell’Irno-Solofrana abbia riscosso un così grande successo coinvolgendo funzionari regionali, tecnici delle Comunità montane e operai specializzati.

Spiega il Dirigente regionale Flora Della Valle:

La direzione Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania e l’Ufficio centrale foreste, sostengono con forza questo cantiere, che si inserisce in un percorso formativo organizzato in sinergia tra il nostro Ente, il Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale e le Comunità montane che insistono sul territorio Una formazione innovativa, con un numero di richieste superiore ai posti disponibili. Per la prima volta possiamo avere figure professionali in Campania. Abbiamo colmato un gap, ci siamo resi autosufficienti per gestire il settore in autonomia. Una grande opportunità per proteggere i nostri boschi e le nostre risorse forestali, che sono un bene comune.

Il Corso è un esempio virtuoso di sinergia tra enti pubblici, ciascuno per la propria competenza, per lo svolgimento di attività di formazione e di ricerca finalizzate al benessere della comunità.

Fuoco prescritto Comune di Baronissi

Fuoco prescritto Comune di Baronissi

Evidenzia il responsabile scientifico del Corso e funzionario regionale, Dott. Marcello Murino:

Innovazione, ricerca, condivisione delle esperienze, sperimentazione, sono le tematiche che guidano l’assessorato all’Agricoltura nella sua attività di prevenzione degli incendi boschivi Il fuoco prescritto si basa su antichi saperi, riprogettati secondo i moderni sistemi di fisiologia delle piante. Gli incendi si spengono nei mesi invernali con la prevenzione.

Ribadisce il Presidente Antonio Rescigno

La Comunità Montana Irno-Solofrana è parte integrante del Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale. Prevenzione e presidio dei territori – perché l’operaio idraulico forestale è la vera sentinella. Molti mestieri sono stati abbandonati, perché poco redditizi, come il boscaiolo o il pascolo. Oggi il ruolo della comunità montana è determinante per la tutela dei territori montani.

Afferma il Prof. Davide Ascoli, dell’università di Torino, docente di gran parte delle lezioni impartite durante il Corso:

Attraverso le due edizioni del Corso siamo riusciti a formare una massa critica di professionisti, tecnici ed operai, creando competenze sul territorio campano Il fuoco prescritto si muove in tempo di pace, in inverno, lavorando su ‘viali tagliafuoco strategici’, riducendo la massa del combustibile in condizioni prescritte, scientifiche, studiate e definite all’interno di un progetto approvato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale e dalla Regione Campania secondo la normativa vigente. Operatori antincendio, volontari, protezione civile e vigili del fuoco possono attestarsi, abilitarsi per lavorare in sicurezza e con maggiore efficacia.

Sanità campana: Invertire subito la rotta!

La CISL FP IrpiniaSannio questa mattina in presidio a Napoli, unitamente alla federazione regionale della CISL Campania per la protesta indetta presso palazzo S. Lucia sede della Regione Campania – fanno sapere Antonio Santacroce Segretario Generale e Mario Walter Musto responsabile della sanità pubblica e privata della Cisl FP IrpiniaSannio.
Si è manifestato nei confronti delle scelte politiche intraprese negli ultimi anni che hanno provocato, nel sistema sanitario pubblico, il taglio di posti letto negli ospedali, lo svuotamento di professionalità e servizi nel territorio, la diminuzione delle prestazioni erogate ai cittadini, la drastica riduzione del personale (medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici e amministrativi).
Tutto ciò ha determinato tempi lunghi d’attesa per visite, esami e interventi chirurgici, lasciando sguarnite aree d’intervento essenziali, come la prevenzione, la non autosufficienza, la presa in carico delle cronicità, la disabilità e la salute mentale.
L’emergenza da COVID-19 ha messo a nudo tutti i problemi del Servizio Sanitario Campano.

Oggi serve rilanciare il S.S.R. usando meglio ed in maniera seria le maggiori risorse stanziate dallo Stato e dalla Unione Europea, correggendo scelte organizzative e di politica socio-sanitaria che in Campania hanno fatto emergere gravi criticità da quelle economiche a quelle tecnologiche e professionali determinando pesanti ricadute sui cittadini a partire dai più fragili e vulnerabili sempre più spesso costretti a farsi curare in altre regioni determinando ciò un ulteriore costo a carico delle casse regionali e dei cittadini. La stabilizzazione e il mantenimento in servizio di tutti i precari attivando contratti di almeno 36 mesi come da indirizzo del Consiglio Regionale della Regione Campania.

Un cambiamento del modello organizzativo, oggi del tutto insoddisfacente, che valorizzi la programmazione, il coordinamento e la gestione nel territorio dei servizi sanitari, sociosanitari e assistenziali, rafforzando la Medicina territoriale e i Distretti sociosanitari, definendo piani di salute distrettuali su ogni territorio.
Occorre restituire alla prevenzione un ruolo centrale nel Servizio Sanitario Regionale, rafforzando il Dipartimento di Prevenzione con funzioni sia di programmazione che di erogazione delle attività di promozione ed educazione alla salute, di prevenzione e sorveglianza delle malattie infettive e delle malattie cronico degenerative, di prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, di sicurezza degli alimenti, di igiene e sanità pubblica veterinaria.

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Promuovere la medicina di prossimità, facilitando l’accesso ai servizi. Bisogna rafforzare l’assistenza territoriale e i servizi sanitari e socio-sanitari, di tipo riabilitativo, domiciliare, residenziale e semiresidenziale, riorganizzando i percorsi di cura ed assistenza dal territorio all’ospedale fino alla casa del paziente, per facilitare il rientro al proprio domicilio del paziente dimesso dal reparto ospedaliero o dal pronto soccorso e attuare la presa in carico di persone fragili o malati cronici da parte dei servizi sanitari.
Nei Distretti si devono organizzare, così come previsto dal PNR, i servizi di assistenza primaria e di specialistica ambulatoriale, facendo lavorare insieme professionisti diversi –medici, infermieri, assistenti sociali – in sedi riconoscibili e accessibili, Case della Comunità e Ospedali di Comunità, attuando al più presto l’infermiere di famiglia.
Bisogna rivedere il rapporto pubblico/privato valorizzando la funzione integrativa e non sostitutiva dell’offerta sanitaria privata, rispetto alla programmazione pubblica dell’offerta di cura e stante la centralità in termini professionali, tecnologici, organizzativi e di servizio che sempre deve avere la sanità pubblica, rivedendo i sistemi di accreditamento contrastando seriamente l’odioso fenomeno del dumping contrattuale.
Investire sul personale e le professioni del sistema sociosanitario.

È urgente invertire l’attuale declino delle risorse professionali a livello tanto ospedaliero che territoriale su ambiti essenziali quali la prevenzione, le cure primarie e la continuità assistenziale, altrimenti nessuna riforma può avere esiti importanti e concreti.
Serve adeguare con urgenza gli organici falciati da 10 anni di commissariamento che hanno generato una perdita di operatori sanitari di circa 20.000 unità rispetto ai fabbisogni reali, occorre superare i vincoli finanziari per stabilizzare tutti i precari che rappresentano appena 1/3 del reale fabbisogno.

Invochiamo giustizia per gli oltre 66mila precari che si sono fatti carico, in questi mesi, di essere le prime linee della lotta al covid-19, mettendo in gioco le loro stesse vite. Lavoratrici, lavoratori e professionisti sanitari che si sono messi al servizio del Paese durante i lockdown, accettando turni massacranti anche di 12-13 ore, pronte disponibilità, talvolta lavorando con dispositivi di protezione individuali insufficienti, quando non direttamente improvvisati durante la prima fase dell’emergenza.
La CISL FP non si fermerà in questa battaglia di giustizia perché la salute è un bene comune e un diritto che il servizio sanitario deve assicurare in misura eguale a ogni persona. Queste le affermazioni di Santacroce e Musto.

Il Trianon Viviani inaugura la “Stanza delle Meraviglie”

Con l’avvio della Stagione 2021/2022 il teatro della Canzone napoletana ha aperto uno speciale spazio “immersivo” per rivivere emozionalmente la tradizione musicale partenopea con l’ausilio delle nuove tecnologie.

Al Trianon Viviani inaugurata il 14 ottobre l’attesa Stanza delle Meraviglie.

A tagliare il nastro di questo spazio tecnologico di realtà immersiva Vincenzo De Luca, presidente della Regione CampaniaGiovanni Pinto e Marisa Laurito, rispettivamente presidente e direttore artistico del teatro della Canzone napoletana.

Inaugurazione della Stanza delle Meraviglie

La Stanza delle Meraviglie

Disegnata da Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza intende offrire al pubblico la possibilità di un’«immersione» nel ricco panorama musicale che si è sviluppato tra i vicoli di Napoli e le emozioni che i grandi classici napoletani sanno evocare, grazie alla realizzazione di un progetto unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, inserito nell’Ecosistema Digitale Cultura CampaniaProgetto ArCCaArchitettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2). Il progetto è stato promosso dalla Regione Campania e attuato dalla Scabec, società in house della Regione per i beni culturali.

Grazie all’utilizzo di impianti digitali, i visitatori potranno entrare virtualmente in una Napoli di altri tempi, potendo rivivere attraverso la storia della canzone napoletana un’esperienza multisensoriale.

La Stanza delle Meraviglie prevede una “passeggiata immersiva” – della durata di trenta minuti – nei suoni, colori e immagini in movimento: il periodo considerato va dalla fine dell’Ottocento fino al 1940, arco temporale in cui si concentra il maggior numero di musicisti e poeti impegnati nella produzione della canzone cosiddetta “classica”. I documenti d’epoca saranno inframezzati da reinterpretazioni contemporanee della musica scelta, nel rispetto filologico sia delle partiture che dei testi.

La passeggiata è scandita in alcuni percorsi tematici. Il primo è dedicato al mercato, che corrisponde alla dinamicità del popolo per strada, per cui sono state scelte canzoni ispirate ai venditori; il secondo è dedicato al mare, altro tema peculiare della canzone napoletana classica, in cui il visitatore può immergersi tra scenarî marini e serenate; il terzo è un percorso paesaggistico in Campania, dalla Costiera Amalfitana fino all’entroterra.

Foto e dipinti d’epoca, e una ricostruzione ambientale in costume, consentiranno un viaggio nel tempo e nello spazio in uno dei contesti più ricchi della storia della canzone.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A tutto teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Commenta con orgoglio Marisa Laurito:

Con il Trianon Viviani, Napoli ha finalmente un tempio, che racchiude, protegge e diffonde anche all’estero la nostra grande tradizione musicale.

La Stanza delle Meraviglie sarà visitabile tutti i giorni, con ingresso gratuito fino a novembre, previa prenotazione sul sito del teatro o al botteghino del teatro. In ottemperanza alle norme anti-covid19, è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

In programma anche l’inaugurazione della Stanza della Memoria

Entro la fine dell’anno il Trianon Viviani aprirà anche la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania attraverso il portale SoNa, Contesto Musica dell’Ecosistema Digitale Cultura Campania Progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato dalla Scabec.

In questa Stanza, su tavoli aptici e teche olografiche, sarà possibile fruire contenuti digitalizzati dall’âge d’or dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature e filmati.

Intanto cresce l’attesa per l’inaugurazione della prima stagione “in presenza” firmata da Marisa Laurito, con Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo. Lo spettacolo, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana, con un ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti. Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

Adagio Napoletano inaugura la nuova stagione teatrale

Adagio Napoletano. Cantata d’ammore andrà in scena da venerdì 15 a domenica 17 ottobre da venerdì 22 a domenica 24 ottobre, il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 18.

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Posta sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania, la fondazione Trianon Viviani si avvale del contributo del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc Campania 2014-2020).

Parco del Partenio: droni per difendere il territorio e forza lavoro a costo zero?

Difesa e valorizzazione del territorio sono le parole d’ordine del Parco del Partenio, presieduto da Franco Iovino, che punta sulle nuove tecnologie e sull’innovazione insieme all’aiuto di preziose collaborazioni esterne. Quest’ultimo un punto importante che andrebbe approfondito.

Le dichiarazioni fatte da Franco Iovino sono le seguenti:

Siamo aperti a chiunque voglia bene all’Irpinia e a questa fetta territorio. Va proprio in questa direzione la partnership intrapresa con Analist Group, software house irpina.

Si è chiuso con un successo di numeri e attenzione il corso formativo “Modalità d’uso di tecnologie innovative per l’acquisizione dei dati del territorio” nato proprio dalla collaborazione tra Parco del Partenio e Analist Group.

Venti partecipanti al corso, per una sala colma di professionisti, di rappresentanti delle istituzioni che si occupano del controllo del territorio e anche di semplici amanti delle nuove tecnologie.

Il corso, svoltosi a Summonte, presso la sede dell’Ente, è stato tenuto dall’ingegner Antonio Iannuzzi, Ceo di Analist Group, che ha illustrato le dinamiche di funzionamento del drone nella lezione teorica per poi tenere una sessione pratica di volo.

Prosegue il rappresentante dell’Ente Parco del Partenio, rivolgendosi ai corsisti:

La nostra non è solo l’istituzione che reprime e pone vincoli. Abbiamo sposato una nuova filosofia, vogliamo sorvegliare e proteggere il parco, ma anche creare nuove opportunità di crescita, di sviluppo e di lavoro.

L’ente Parco ha ancora pochi strumenti per fare quello che andrebbe fatto. Per questo motivo, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Spero che possiate continuare, anche dopo il corso di formazione, a darci una mano. Dobbiamo fare di tutto per questo territorio che si trova proprio a ridosso del capoluogo.

Questa non è una cosa da poco. Perciò va difeso e protetto con ogni mezzo, per questo motivo c’è bisogno della collaborazione di tutti.

Parco del Partenio

Parco del Partenio

Le domande, il rammarico e la rabbia nascono spontanee, leggendo queste parole. Ora vi spieghiamo il perché.

Il Parco del Partenio appartiene agli enti strumentali controllati di diritto pubblico, che ricevono ed hanno ricevuto fondi dalla Regione Campania, per poter erogare corsi formazione, pagare personale, mantenersi durante il corso degli anni, per organizzare eventi e non continuiamo perché la lista è lunga e può diventare davvero imbarazzante.

Ciò che stiamo affermando è presente nella nota integrativa al disegno legge del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2019-2021, in cui viene chiaramente delucidato l’importo erogato dalla Regione Campania per i diversi comparti. Una lettura lunga ma sicuramente esaustiva.

In breve essendo stati stanziati fondi sia per la formazione che per creare lavoro, post formazione perché ci si deve appellare al prezioso aiuto di collaborazioni esterne per poter sorvegliare il territorio a costo zero? I corsi di formazione erogati dal Parco del Partenio sono stati erogati a terzi gratuitamente perché così andava fatto ma sicuramente coloro che hanno messo a disposizione le proprie conoscenze e il materiale sono stati retribuiti, com’è giusto che sia.

Perché, post corso di formazione, i partecipanti dovrebbero mettere a disposizione il loro tempo gratuitamente per fare qualcosa che all’interno del bilancio regionale dovrebbe essere retribuito?

Perché ci lamentiamo che il territorio non viene valorizzato nel modo giusto se non viene data dignità al tempo messo a disposizione, remunerandolo?

La forza lavoro e il tempo speso hanno un valore che si trasforma in retribuzione che equivale a gratificazione. Iniziando a pensare in questo modo, dando il giusto valore alle persone, qualcosa potrebbe iniziare a cambiare.

Il problema grave è che chi parla di riqualificazione del territorio, tutela e spopolamento non fa nulla per evitare queste piaghe sociali, su cui si sta giocando anche troppo, a nostro avviso. In questa situazione post pandemica in cui il divario sociale ed economico è palese ogni giorno sempre di più, sotto gli occhi di tutti, questa eterna circolarità sempre uguale a se stessa e poco inclusiva stanno realmente stancando.

Se le cose non cambiano è perché non si fa nulla per cambiarle perché non lo si vuole, per gli interessi più disparati.

Lo sdegno nasce dalla consapevolezza che ci sono i mezzi, i fondi e le risorse per poter cambiare le sorti mentre si dice tutt’altro, probabilmente, per una ripartizione errata delle risorse messe a disposizione. Il cane che si morde la coda perché è consapevole e gli fa comodo così.

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