Il Governo sta vagliando l’ipotesi, probabilmente attraverso un decreto, di svolgere verifiche attraverso l’identificazione dei singoli utenti telefonici, per controllarne gli spostamenti. L’idea nasce dall’esito del test svolto in Lombardia, nelle ultime ore, che ha dimostrato che il 40% della popolazione fosse fuori casa.
Si sta ipotizzando l’idea di utilizzare un’app che tracci i positivi, ricostruendo i movimenti del singolo e le probabili interazioni. Per poter attuare ciò ovviamente la legge sulla privacy verrebbe sospesa per un tempo limitato alla durata dei controlli per il contenimento del contagio da Covid-19.
Nunzia Ciardi, direttrice della Polizia di Stato, spiega la fattibilità d’introdurre questa app, nonostante rappresenti uno strappo importante alle regole che tutelano la nostra privacy.
L’app che si vorrebbe utilizzare permette, attraverso l’utilizzo di dati georeferenziati e anonimi, di individuare spostamenti e interazioni tra persone, per poter raccogliere un diario clinico come l’insorgenza di febbre o sintomi influenzali e per individuare eventuali focolai.
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Il Nauticsud apre l’anno fieristico 2022 alla Mostra d’Oltremare
Torna il Nauticsud, il salone internazionale dedicato alla filiera nautica, dalle imbarcazioni ai motori, dall’oggettistica agli accessori e servizi. L’appuntamento, che si svolgerà dal 12 al 20 febbraio alla Mostra d’Oltremare, organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica in collaborazione con l’ente fieristico partenopeo, celebrerà la 48esima edizione.
Afferma il presidente di AFINA, Gennaro Amato:
Come è noto, causa Covid, l’edizione dello scorso anno non si è svolta ma la nautica ha proseguito la sua costante crescita sia in termini di produzione sia in termini di fatturato e la nostra regione, la Campania, risulta ai vertici della classifica nazionale. Proprio per questo, nonostante le numerose difficoltà organizzative, riteniamo che questo salone debba rappresentare le realtà aziendali italiane e valorizzare ulteriormente la produzione nostrana.
In effetti, i dati parlano chiaro e vedono la produzione campana registrare un più 9.3% di fatturato a dispetto della media nazionale (8.5%), dunque puntare su questo settore non è solo una scelta intelligente ma strategica, tanto da attirare l’attenzione del presidente della BCC, Amedeo Manzo, che supporta l’esposizione in qualità di main sponsor:
Il settore nautico, e tutto l’indotto che produce, è una grande industria per la regione Campania e in particolare per la città di Napoli. Per questo motivo la nostra banca ha deciso di sostenere, in una logica di sviluppo produttivo, occupazionale e di incremento interno del pil regionale, l’intero comparto con iniziative di sostegno all’attività e crescita delle aziende della filiera, con particolare attenzione alle imprese produttive campane per il loro sviluppo, ma anche in favore del pubblico che si avvicina all’acquisto.
Il Nauticsud 2022, sostanzialmente, sarà leggermente ridotto non potendo usufruire del padiglione 1 e una piccola parte del padiglione 2, spazi destinati all’hub vaccinale partenopeo. Gli spazi esterni di accoglienza dell’hub impediscono l’esposizione all’aperto dal lato di piazzale Tecchio, limitando l’accesso al pubblico dall’ingresso principale della struttura fieristica. Ma si è lavorato, in collaborazione con la Mostra d’Oltremare, per trovare soluzioni di fattibilità per l’impegno organizzativo di Afina.
Conferma la consigliera delegata di MdO, Maria Caputo:
Abbiamo trovato la soluzione giusta, gli sforzi fatti , sono tesi a non perdere l’occasione di riaprire il quartiere fieristico. Inoltre, anche in riferimento ai dati positivi del comparto, gli impegni messi in campo sono tesi a salvaguardare questa 48esima edizione importante sia per Afina sia per Mostra d’Oltremare che, come per ogni altra fiera del nostro calendario, ha cercato di attivare trovando soluzioni ideali.
Passando invece ai contenuti del Nauticsud, sui quali Gennaro Amato lavora da tempo con il suo staff, nonostante tutte le avversità, sembrano prospettare numerose novità.
Afferma Amato:
Il riposizionamento degli spazi espositivi occupati dal centro vaccinale, interni ed esterni, ci ha consentito di rinnovare il progetto del salone nautico, ridisegnando il percorso espositivo con doppio ingresso e rivalutando l’esposizione all’aperto rendendola più fruibile e ampia. Dal punto di vista dei prodotti, invece, la conferma delle aziende più importanti dei vari segmenti; yacht, barche, gozzi e gommoni, così come quella di motori, accessori e servizi della filiera, dimostra la valenza di questa fiera che negli ultimi 6 anni abbiamo riportato, con la nostra organizzazione, ad alti livelli.
La progettualità per i prossimi anni diventa ora un punto focale e strategico, non solo in vista del biennio che precede il 50esimo anniversario, per consentire alla produzione italiana un vero balzo in avanti. Bisogna pensare ai nuovi mercati dell’Africa settentrionale così come a quello dei paesi dell’area balcanica, ma senza trascurare piazze come la Spagna e la Francia che guardano alla nautica da diporto, quella tra i 5 e 16 metri, con grande e nuova attenzione.
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“Storia dell’Italia Corrotta”,
nel libro di Sales e Mellorio la nostra concezione feudale del potereStoria dell’Italia Corrotta di Isaia Sales e Simona Mellorio nasce dall’insoddisfazione degli autori nei confronti dell’analisi storica e sociologica del fenomeno mafioso e del sistema clientelare nel Belpaese. Con questo saggio, presentato al Circolo della Stampa di Avellino, su proposta di Marcello Rocco dell’Associazione Idea Irpinia, i due autori hanno voluto smontare il convincimento che la storia d’Italia sia un progressivo andare verso cose migliori rispetto al passato e che le mafie e la corruzione siano solo un accidente in questo lineare sviluppo della civiltà.
Non ci si rende conto, spiegano gli autori, che in questo accidente c’è qualcosa di strutturale. La mafia appartiene alla struttura delle classi dirigenti del nostro Paese e la corruzione appartiene allo stesso rango.
Il successo delle mafie in Italia non è dato né dalla forza militare né dalla capacità di creare consenso. Dal punto di vista militare, se mettessimo tutti i mafiosi nello stadio di Avellino e schierassimo un solo reparto dell’esercito italiano, la battaglia non durerebbe più di dieci minuti. Sono le relazioni che fanno forti i mafiosi.
Si può parlare di violenza di relazione tra sistema clientelare e mafia.
Mafia e corruzione: il caso Avellino
Diversamente da quanto si è portati a credere, la corruzione si muove dall’alto verso il basso della società. La corruzione non è un fenomeno di origine popolare. Se ne serve anche una parte del popolo, ma riguarda le èlite. E se la corruzione viene usata dalle èlite del nostro Paese e le mafie hanno relazioni, hanno successo perché hanno relazioni, non può essere accettata l’Italia raccontata nei libri di storia.
In Italia, in provincia di Avellino in particolare, non abbiamo mai risolto fino in fondo la nostra concezione feudale del potere. I mafiosi sono feudatari nella concezione del potere e c’è un altro potere feudatario: il potere politico.
Il largo consenso personale dato ad alcuni politici del Sud per lunghissimo tempo ne è l’esempio più lampante e dipende dal fatto che il popolo in queste terre ha l’idea che il politico dia qualcosa alla collettività mentre in realtà distribuisce soltanto quello che è dello Stato.
La corruzione, secondo gli autori di “Storia dell’Italia Corrotta”, è espressione di questa concezione feudale del potere ma è più grave perché la mafia non appartiene formalmente allo Stato. I mafiosi non sono uomini dello Stato ma in genere i corrotti fanno parte degli apparati pubblici, degli apparati statali. E dunque, da questo punto di vista la corruzione è fatta da uomini che mettono sotto i piedi il senso dello Stato. Abbiamo una delegittimazione del senso dello Stato quando chi ha ricevuto una condanna per corruzione può fare il parlamentare, quando un imprenditore condannato per corruzione può costruire carceri per lo Stato, quando un funzionario corrotto può continuare a lavorare per la Pubblica amministrazione e se passeggia per Avellino gli offriamo il caffè considerandolo come un eroe dei nostri tempi.
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Irpinia Mood 2019: l’appuntamento enogastronomico a cielo aperto
Avellino si prepara alla V edizione di Irpinia Mood, food festival che animerà il salotto del gusto della città dal 28 al 30 giugno.
Nella tre giorni di festa, Corso Vittorio Emanuele si trasformerà in un ristorante a cielo aperto per accogliere chef, ristoratori, produttori ed esperti del settore enogastronomico.
Tutto ruoterà intorno alle eccellenze irpine e al pane, alimento scelto dagli organizzatori come simbolo di questa edizione
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