Avellino si prepara alla V edizione di Irpinia Mood, food festival che animerà il salotto del gusto della città dal 28 al 30 giugno.
Nella tre giorni di festa, Corso Vittorio Emanuele si trasformerà in un ristorante a cielo aperto per accogliere chef, ristoratori, produttori ed esperti del settore enogastronomico.
Tutto ruoterà intorno alle eccellenze irpine e al pane, alimento scelto dagli organizzatori come simbolo di questa edizione
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Giunta alla VI edizione, Frangenti è teatro ma anche musica d’autore
Si rivolge anche ai giovanissimi con l’intento di valorizzare la capacità creativa della parola attraverso l’esplorazione delle diverse espressioni artistiche che vanno dal linguaggio drammaturgico alla musica.
Le tre sezioni di questa edizione, #KIDS, #Stories e #Live si svolgeranno in diversi luoghi suggestivi del borgo: Piazza San Francesco, Piazzetta Grotta, Chiesa di San Pietro e l’Agorà dei Poeti e degli Artisti presso Piazzetta al Casale e la panoramica Torre Vicereale che ospiterà alcuni spettacoli della sezione #stories, una serie di appuntamenti dedicati al teatro, al reading, mentre nell’incantevole location del Porto Marittimo risuoneranno alcune delle voci più interessanti del panorama musicale italiano.
Frangenti: programma
I primi due imperdibili eventi di Frangenti – Cetara Arts Festival sono i concerti in esclusiva regionale di due tra i musicisti e cantautori più rinomati della scena contemporanea cantautorale: il 23 luglio Giorgio Poi e il 30 luglio Cristina Donà, entrambi in scena nell’area porto sospesi tra mare e terra.
Completano il programma #Live Folcast (25 agosto ore 22 presso Piazzetta Grotta biglietto euro 10 al botteghino) giovane e talentuoso cantautore romano salito alla ribalta al Festival di Sanremo è stato ospite del Wired Next Fest 2021 a Milano e tra i protagonisti del Concerto del Primo Maggio di Roma. Un concerto minimale, chitarra e loop, attraverso i momenti più intimi e incisivi del loro repertorio sarà di scena grazie ai cantautori Zibba e Erica Mou (27 agosto ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 15 al botteghino).
L’1 settembre sarà di scena la promessa Cecilia (ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 10 al botteghino) cresciuta con il soul e i grandi classici italiani, si esibirà accompagnata da pianoforte e chitarra tra sperimentazione e ricerca musicale. A chiudere la sezione #Live sarà il cantautore italiano per eccellenza: Riccardo Sinigallia.
Il 3 settembre (ore 22 Piazzetta Grotta biglietto euro 15 al botteghino) il raffinato produttore romano torna in tour per alcune date in giro per l’Italia e ha scelto Cetara per il suo fascino portando on stage lo spettacolo “Concerto a cuor leggero”.
Per quanto concerne l’attesa sezione #KIDS, il programma prevede: 23 luglio (ore 20:30 Piazza S. Francesco) lo spettacolo “Pocket Circus – Il circo in valigia“. Un circo tutto da inventare, gli oggetti di una valigia e una buona dose d’immaginazione guideranno il pubblico verso il piacere creativo di un gioco poetico e divertente.
25 luglio (ore 20:30 Chiesa di S. Pietro Apostolo) in scena “I racconti di Fernando, storia di un panettiere pescatore” uno spettacolo frutto di una ricerca sulle possibili interazioni tra il teatro di figura, il teatro d’attore e quello di strada, cerca attraverso un cantastorie di raccontare un’epoca, dagli anni prima del grande conflitto ai nostri giorni.
Il programma per ragazzi continua il giorno 27 luglio (Piazzetta Grotta ore 20:30) con “Il Fiore Azzurro” un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto, ma è in continuo cambiamento.
Il 29 luglio (ore 19:30 Piazza S. Francesco) in scena “Che Viaggio!” ovvero la tragicomica historia di un uomo chiamato Odisseo narrata con pupazzi animati a vista. A seguire laboratorio pratico e di manualità. La sezione KIDS riprenderà poi il 25 agosto (ore 20:30 Chiesa S. Pietro Apostolo) con “Le favole della saggezza” uno spettacolo d maschere e semplici elementi di scena che danno vita alle più famose favole di animali parlanti che dall’antichità hanno attraversato i secoli e le civiltà e che ancora oggi continuiamo ad amare sin dalla prima infanzia.
Il 27 agosto (ore 20:30 Piazza S. Francesco) “Storie di pezza“ è uno spettacolo teatrale messo in scena attraverso il teatro di figura. Burattini, marionette, muppet e ombre cinesi raccontano otto storie che appartengono a tradizioni diverse, universi distanti ma paralleli tra loro. Il 30 agosto (ore 20:30 Piazzetta al Casale partecipazione libera) “Mare Monstrum” un laboratorio realizzato utilizzando imballaggi che sempre più spesso troviamo sulle rive delle spiagge: plastica, carta, alluminio etc. Tanta fantasia per trasformare degli “orridi” rifiuti in superbi Mostri assemblati.
Il giorno seguente (31 agosto ore 20:30 Chiesa S. Pietro Apostolo) “Appeso a un filo” uno spettacolo di marionette pieno di poesia e divertimento, perfetto per tutte le età: “incantano i bambini e fanno sognare gli adulti”.
Il giorno 01 settembre in scena “Pulcinella che passione” (ore 20:30 Piazza S. Francesco) uno spettacolo di forte impatto che vede una gigante immagine della maschera di Pulcinella che fa da cornice al palcoscenico del teatro su cui vanno a muoversi i personaggi in stoffa e gommapiuma. La sezione KIDS terminerà il 2 e 3 settembre: il penultimo appuntamento e con “Anche i cani hanno un’adolescenza difficile” (in prima nazionale ore 20:30 Sala Benincasa) che indaga il mondo dell’adolescenza e il loro rapporto con la famiglia, la scuola e i compagni.
Per trovare un accesso al loro mondo interiore la compagnia utilizza una similitudine con il mondo animale. Mentre l’ultimo in scena è “Dov’è finito il Principe Azzurro?” (Piazza S. Francesco ore 20:30) Tutte aspettano il loro principe azzurro e, come in tutte le fiabe che si rispettino, prima o poi il principe azzurro arriva, ma ne è uno solo e di principesse ad aspettarlo ce ne sono troppe.
Tutte le rappresentazioni sono ad ingresso libero fino ad esaurimenti posti e sono adatti a un pubblico di tutte le età, a partire dai 3 anni.
Infine la sezione #Stories completa il ricco programma: s’inizia il giorno 26 luglio (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro · spettacolo e degustazione si consiglia la prenotazione) con “Il Vecchio e il Mare” di di E. Hemingway con Paolo Cresta e Carlo Lomanto.
Il 28 luglio (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro spettacolo e degustazione si consiglia la prenotazione) “Omu a mari“, fa parte, assieme allo spettacolo Epica fera, del dittico Horcynus, ed è un progetto che nasce e si sviluppa a partire dalla riscrittura di alcune parti del romanzo di Stefano D’Arrigo, Horcynus Orca. Protagonisti sono i pescatori e gli uomini di mare dello Stretto di Messina. Una comunità di uomini e donne raccontata nel loro complesso e plurale mondo di significati e appartenenze. Dopo una sosta il programma riprende il giorno 26 agosto con “La vita salva” (ore 21:00 Torre Vicereale ingresso 10 euro spettacolo e degustazione · si consiglia la prenotazione) un inno alla complessità meravigliosa e sorprendente della vita con l’incrocio di più storie, di più vite, di più personaggi.Infine il 28 agosto (ore 21:00 Piazzetta al Casale ingresso libero fino ad esaurimento posti) andrà in scena “Un giorno bianco” un reading, tra musiche e parole, dal libro “Ho costruito una casa da giardiniere” di G. Clément.
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Il Parco del Partenio promuove il territorio ed i suoi prodotti
Il Parco del Partenio promuove il territorio ed i suoi prodotti: arriva il “Marchio Qualità”. Nuova ed interessante iniziativa dell’ente regionale che ha sede a Summonte, presieduto da Franco Iovino. Predisposto e pubblicato sul sito istituzionale il regolamento d’uso del marchio collettivo “Qualità Partenio”, proposto con l’obiettivo di contraddistinguere le produzioni di qualità e garantire l’origine e la natura di determinati prodotti, merci o servizi, attraverso la certificazione e un sistema di controllo.
Afferma Franco Iovino:
I nostri scopi sono molteplici. Crediamo sia fondamentale un marchio identificativo utile a promuovere, far conoscere la qualità, l’importanza, il pregio di un territorio, soprattutto sotto l’aspetto paesaggistico e naturalistico, un territorio a ridosso dell’area urbanizzata dell’area metropolitana napoletana e, quindi, una vera e propria oasi di pace, benessere e tranquillità per migliaia di cittadini.
In particolare, il marchio salvaguarda il patrimonio tradizionale, le produzioni tipiche e l’artigianato locale, incentiva e qualifica la produzione di beni e servizi con metodi compatibili con le caratteristiche del territorio e con le sue esigenze di conservazione, promuove la commercializzazione e il consumo dei prodotti tipici e tradizionali locali contribuendo alla conservazione della biodiversità del territorio, incentiva l’imprenditoria e l’economia locale, consente ai consumatori una immediata identificazione dei prodotti/attività che sono proprie dell’area, semplifica le attività di promozione attraverso la valorizzazione di un’immagine unitaria che l’utente finale possa riconoscere quale indicazione istituzionale della qualità dell’offerta del territorio denominata “Qualità Partenio”.
Possono richiedere la concessione dell’uso del marchio imprese agricole in forma individuale o associata, imprese forestali in forma individuale o associata, imprese agroalimentari in forma individuale o associata, imprese del commercio e del turismo in forma singola o associata, imprese artigiane in forma individuale o associata, cooperative, consorzi, associazioni.
Per “promuovere” il marchio, il Parco ha programmato più incontri con i sindaci, le associazioni, le aziende, dividendoli per zone omogenee: Partenio, Caudina, Baianese. La prima tappa si è tenuta a Rotondi ed ha riscosso notevole successo.
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A pezzi è il nuovo singolo di Stre
A distanza di un anno dal fortunatissimo esordio nei digital store con “Remake”, seguito dall’iconica “Alzheimer” e dalla leggera ma profonda “Un motivo c’è”, il cantautore, polistrumentista e regista partenopeo Stre, al secolo Stefano Crisrpino, torna ad intrecciare generi ed emozioni in “A Pezzi”, il suo nuovo singolo.
Scritto dalla fulgida e vibrante penna del poliedrico musicista napoletano, il brano miscela egregiamente un’attualissima e sfavillante dimensione pop dalla melodia super catchy, all’eccentrico e più cupo universo punk tanto caro all’artista, posandosi su un arrangiamento che strizza l’occhio alle rock ballad, avvalorato da chitarre distorte, riff californiani e violini, per dar vita ad un’avvincente antitesi sonora da cui scaturisce un’esplosione di ritmo e sentimento in grado di fondere e attraversare tutte le sfumature del complesso e policromo spettro sensoriale di ciascuno di noi.
Come in ogni release proposta da Stre, infatti, la tematica centrale è di fortissimo impatto socio-emotivo: “A pezzi”, si articola sul concetto di perdita, in una sensazionale analogia con la mancanza, l’assenza improvvisa di una parte di sé, del proprio corpo, come lo stesso artista spiega:
Quando si perde una persona importante, si percepisce un vuoto interiore, uno smarrimento paragonabile all’aver perso una parte, dunque, un pezzo, del proprio corpo.
Amarezza, disillusione e sottile ironia si amalgamano in un testo in cui si susseguono liriche e passaggi dal duplice significato, con traslati e giochi di parole che, sin dal titolo, accostano la loro accezione morale a quella letterale.
«Strapparmi il cuore oppure un braccio, che tanto ormai, sono già a pezzi», è una delle frasi più rappresentative dell’intera composizione, da cui si evince con chiarezza il parallelismo tra l’evidente e tangibile perdita di una parte del proprio corpo ad una più celata e recondita, ma non per questo meno effettiva e sofferta, dipartita di un pezzo del proprio cuore.
Altro passaggio chiave del brano è però «questi pugni non fanno più male se tanto ormai sono già a pezzi», con cui STRE mette in luce l’importanza di trarre insegnamento dal proprio dolore, come lui stesso racconta:
A tutti è capitato di confermare che “ciò che non uccide, fortifica”. E allora ecco che la sofferenza può essere concepita sotto una luce positiva, un po’ come secondo la celebre locuzione latina “frangar, non flectar”, ovvero “mi spezzerò, ma non mi piegherò”.
Una rinascita dalle proprie ceneri, che sfocia e collima in una ritrovata consapevolezza di se stessi e della capacità, insita in ciascuno di noi, di poter scegliere in che modo reagire alle circostanze poste sul tavolo della vita.
Il brano è accompagnato da un suggestivo videoclip ufficiale che, traendo proprio dal concetto di rinascita, immortala l’artista mentre continua a cantare, nonostante un boia lo stia decapitando, e come per le precedenti pubblicazioni, lo vede vestire simultaneamente anche il ruolo di regista, riconfermandone versatilità e visione d’insieme.
“A Pezzi” fa da apripista al primo attesissimo album di Stre, in uscita su tutte le piattaforme digitali nel corso dei prossimi mesi.
Stre: biografia
Stre è il progetto del cantautore, regista e polistrumentista napoletano Stefano Crispino che, dopo aver militato in diverse formazioni come batterista ed aver rivestito il ruolo di frontman e chitarrista in una band pop punk per quasi un decennio, riparte da solista con un nuovo spirito artistico, inizialmente dai tratti indie-pop e via via sempre più contaminato da generi e sfumature sonore differenti.
Il poliedrico artista partenopeo, oltre ad occuparsi della scrittura e dell’interpretazione dei suoi brani, si dedica alla regia e al montaggio di tutti i videoclip che li accompagnano, evidenziando duttilità, eclettismo e visione d’insieme, avvalorate anche dalla creazione di un secondo canale YouTube, all’interno del quale pubblica, con professionalità e competenza, recensioni di film, dischi e rubriche tematiche.
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