Conto alla rovescia per la quinta edizione di Irpinia Mood, il Festival che promette di raccontare l’Irpinia attraverso il buon cibo, la musica e l’amore per il territorio.
A farci entrare nel mondo di Irpinia Mood, l’architetto Maria Giulia Contarino.
Intanto, lungo corso Vittorio Emanuele fervono i lavori per la realizzazione del padiglione “Casa Irpinia”, che ospiterà la conferenza stampa di mercoledì.
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Famiglia Criminale è il nuovo singolo di Maldestro
Il 7 luglio è uscito Famiglia criminale il nuovo singolo di Maldestro di cui è autore del testo e coproduttore della musica insieme al producer endly.
Dopo l’uscita di Preludio, con cui l’artista partenopeo ha decisamente virato in maniera decisa verso sonorità “urban” ed espressioni tipiche degli ultimi anni, grazie all’utilizzo del rap e della lingiua napoletana e dopo l’incontro con il producer endly (Giuseppe Caliendo), il nuovo singolo Famiglia Criminale rappresenta in maniera inequivocabile il “continuum” naturale , affidandosi, come gli è solito fare, a testi incisivi e crudi, che hanno l’intento di scuotere gli animi di chi ascolta ed allo stesso tempo di immedesimarsi nello storytelling.
Un testo/canzone autobiografico crudo, ma che parla di speranze, di occasioni colte e di possibilità perdute.
Maldestro, nel presentare il brano, dichiara:
Mio cugino aveva un talento così cristallino e potente che avrebbe potuto giocare in serie A con una gamba sola.
A 16 anni il Parma lo porta in prima squadra ma lui non si presenta.
Aveva già scelto di seguire la famiglia.
E se avesse avuto qualcuno a suo fianco con più forza per non farlo sbagliare?
Se ci fosse stato lo Stato a tutelarlo da un destino segnato?
Lo sappiamo i se e i ma ce li facciamo fritti, ma ogni storia può andare diversamente da come la immaginiamo.
Mi piacerebbe che “Famiglia Criminale” arrivasse a tutti coloro che hanno un talento e si trovano davanti a un bivio: coltivarlo o distruggerlo.
Vorrei arrivasse soprattutto a loro, per dargli una speranza come è stata data a me.Con 5 album all’attivo e una carriera ricca di prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Ciampi, il Premio Siae, il Premio De Andrè, il secondo posto nella categoria “Miglior album d’esordio” alle Targhe Tenco 2015 per il disco “Non trovo le parole” e la vittoria del Premio della critica Mia Martini, del premio Enzo Jannacci e del premio Lunezia con il brano “Canzone per Federica” presentato al Festival di Sanremo 2017 nella categoria “Nuove proposte”, Maldestro torna con un nuovo brano con cui sceglie di sparigliare le carte.
Sulla scelta del rap come forma di espressione ancora Maldestro afferma:
Ho sempre amato il rap, ma negli ultimi anni pare che molti di quelli che lo cantano hanno perso un po’ la bussola. L’hip hop è nato per rivoluzionare, per dissentire. Oggi invece è una battle per dimostrare chi è più capitalista dell’altro. Si fa la conta delle view, dei platini e il sistema ringrazia.
Certo, tutti vorremmo fare un disco d’oro, ma senza mettere il risultato davanti all’intenzione.
Allora ho deciso di svoltare per un’altra strada, di consegnare ad Antonio Prestieri il timone che avevo lasciato a Maldestro.
Nell’epoca dei filtri io non ne avrò e questo basta per essere se stessi.
Tra le scimmie del pianeta ci sono anche io e nella mia testa sto puntando Marte.Maldestro: chi é?
Maldestro è un cantautore italiano attivo dal 2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Premio della Critica del Festival della canzone italiana Mia Martini nel 2017 quando si classificò al 2° posto a Sanremo Giovani.
Dal 2015 al 2020 ha dato alle stampe 5 album di cui dal vivo.
Attualmente sta lavorando alla sceneggiatura di un film ispirato alla sua vita, ad alcuni spettacoli teatrali e al suo nuovo progetto musicale che descrive così:Il mio cognome mi ha portato un po’ di problemucci durante la mia vita. Gran parte interiori. Ho lottato per anni senza tener conto di me, di Antonio, della sua essenza. Per fortuna però sono uno che scava, scende giù e prende per le orecchie il demone e ci parla. In mezzo a questo analizzarsi, mettici una vita vissuta in largo ed il gioco è fatto.
Prendi pienamente consapevolezza di ciò che sei.
Oggi non ho bisogno più di difendermi dal giornalista incapace o dalla paura di essere frainteso.
Ho fatto rivoluzioni ben più importanti che manco sto qui a spiegare.
Oggi è Antonio Prestieri che tira il carro e tra i pochi anche a Maldestro è concesso di salirci sopra.Endly (Giuseppe Caliendo) è un producer campano. Negli ultimi ha collaborato e prodotto brani per Clementino, The Rivati, Achex, Big Effe. Nell’abum “Black Pulcinella” di Clementino ha prodotto i brani “Amore lo-fi ( feat. Nicola Siciliano & Madame), Revenge ( feat. Enzo Dong) e Non Passa mai ( feat. La Nina & ENSI).
Nel 2023 inizia la collaborazione con Maldestro. -
Antonino Cannavacciuolo e Livia Iaccarino raccontano il legame con la famiglia Casolaro
Storie che s’incontrano, Antonino Cannavacciuolo e Livia Iaccarino raccontano il legame umano con la famiglia Casolaro.
La Campania “stellata” al centro del premio “Miglior Servizio di Sala” nell’ambito della Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2023.La Campania è sempre più ai vertici, nel firmamento dell’alta ristorazione dove la cucina raffinata e di alta qualità si fonde al grande patrimonio agroalimentare, alla competenza e alla creatività del “savoir faire” campano, non a caso è tra le regioni con il maggior numero di ristoranti stellati in Italia. Ma non solo, a caratterizzare il successo di chef, ristoratori e operatori del settore di questa regione è qualcosa di più profondo, si tratta del valore della cifra umana, fatta di legami sinceri, con le origini così come le persone, e un sacrale rispetto della famiglia.
Il premio “Miglior Servizio di Sala” nell’ambito della Guida Ristoranti d’Italia 2023– Gambero Rosso ne è un esempio. Durante la premiazione, in primo piano appunto la Campania, al centro l’eccellenza in tutte le sue forme, ma soprattutto la forza dei rapporti genuini consolidati nel tempo.
A consegnare il premio Maria Vittoria Casolaro e Vittorio Casolaro, della “Casolaro Hotellerie” realtà storica napoletana e riferimento del settore Horeca, i premiati due colonne portanti della gastronomia italiana, anch’essi campani: Livia Iaccarino del Don Alfonso 1890, una delle più grandi donne di sala italiane, e Villa Crespi (Orta San Giulio), il ristorante di Antonino Cannavacciuolo, tra gli chef più talentuosi e amati.
Un momento bello ed emozionante in cui è stata ricordata la storica amicizia tra le famiglie Iaccarino e Casolaro che va avanti da oltre 50 anni, e dove lo chef Cannavacciuolo ha raccontato della sua prima fornitura da Casolaro, quando aprì il ristorante Villa Crespi.
Afferma Livia Iaccarino:
È bellissimo ricevere riconoscimenti dopo una vita dedicata alla sala sto in sala da 49 anni e non sono stanca e questo è molto bello perché amo quello che faccio -Vittoria (Maria Vittoria – ndr) la conosco da quando aveva 4 anni, le nostre famiglie sono legate da una storia antica che parte dall’amicizia con i suoi genitori.
Anche lo chef Antonino Cannavacciuolo commenta il premio:
Questo momento mi sembra un libro scritto. Il Don Alfonso è stato il mio primo ristorante stellato nel 1996, mentre Casolaro Hotellerie mi ha permesso di arredare la cucina di Villa Crespi al momento dell’apertura.
Stare oggi tra Casolaro e Livia Iaccarino è quasi come chiudere un cerchio.
Una vittoria tutta campana, che conferma il valore dell’alta cucina regionale. Una cucina che si è saputa adattare alla modernità grazie a chi ha saputo tramandare il retaggio di una tradizione secolare. Non si tratta solo di buoni ingredienti, di capacità e di creatività. È qualcosa di più, fare ristorazione è saper raccontare una storia, di amicizia, di famiglia, di tradizione tenendo fede ogni giorno al richiamo delle proprie origini.
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Il segreto di Vivaldi di Luciano Varnadi Ceriello
Il segreto di Vivaldi, edito da Curcio Editore, dello scrittore Luciano Varnadi Ceriello. Il romanzo è il terzo della trilogia di Reinhard Friedmann, preceduto da “Il segreto di Chopin” e “Il segreto di Marlene”.
Il libro è ambientato nei primi anni Cinquanta, tra l’esoterica Torino, la misteriosa Mantova e la Venezia carnascialesca, per poi concludersi in Polonia, nella Basilica di Santa Croce, dove tutto ha avuto inizio.
Riguardo al protagonista della trilogia, l’autore veneto-campano racconta:
Reinhard Friedmann è un soldato con l’anima di un prete. È figlio di un generale del Kaiser Guillermo e di una donna molto devota al cristianesimo, che a suo tempo ha instillato in lui un certo sentimento religioso. È stato colui che, durante una missione di sterminio del popolo polacco, ha scoperto le lettere di Apollonia Dabrowska, la donna amata in segreto dal compositore polacco Fryderyk Chopin e tale scoperta ha contribuito a cambiare per sempre la sua esistenza in nome dell’amore universale. Grazie a una lettera trovata nella tasca di una tunica ha poi intrapreso un viaggio nel sud dell’Italia nel quale ha imparato a decodificare dei codici segreti. Il suo è un continuo stato d’animo altalenante tra il soldato e il prete.
“Il segreto di Vivaldi” è un romanzo che lo scrittore dedica al Nord dell’Italia.
Aggiunge Luciano Varnadi Ceriello:
Sono nato in Veneto, a Rovigo per la precisione, e vivo in Campania da quando ero bambino. Il secondo romanzo della trilogia è ambientato nel Sud dell’Italia ed è dedicato al meridione, Il segreto di Vivaldi è ambientato nel Nord Italia e per par condicio mi è sembrato più che giusto dedicarlo alla terra che mi ha dato i Natali, con la quale non ho mai tagliato il mio cordone ombelicale.
La creatività di questo romanzo spazia anche nell’arte e nella musica. La copertina del libro, realizzata dalla pittrice Amelia Musella, è un particolare estratto del quadro “Il canto della vita”, dipinto formato da tre tele unite tra loro con delle spille, che al suo interno contiene bulloni e foglie.
Aggiunge lo scrittore:
Amelia è mia moglie, stiamo insieme da quasi trent’anni, amo la sua arte e quando riusciamo a condividere progetti artistici, per me è il non plus ultra. Sono sue le copertine di tutte le mie opere.
L’autore, in veste di cantautore, ha anche composto un disco di prossima uscita dal titolo “VivaldInKanto – Opera POP” ispirato alle quattro stagioni di Vivaldi. Ha scritto i testi sulle linee melodiche dei 12 movimenti del compositore veneziano (A nota corrisponde sillaba) e li ha messi in canto. Gli arrangiamenti sono di carattere elettronico, moderni nelle sonorità, così come nella scelta dello strumentario.
La musica è fondamentale in ogni mia creazione. Non a caso la trilogia è imperniata su tre musicisti (Chopin, Mendelssohn e Vivaldi). Così come ho fatto per Chopin, ho accompagnato l’uscita del libro con l’uscita del disco “Oniric Chopin” (Prosimelometro N. 1) inciso insieme a Juri Camisasca, Vera Mignola e Giuseppe Giulio di Lorenzo. Il secondo romanzo “Il segreto di Marlene” doveva essere accompagnato da un secondo ProsiMeloMetro, l’amico Ivano Leva ha scritto gli arrangiamenti per quartetto d’archi per 12 Romanze senza parole di Mendelssohn che ho reso canzone (testi presenti anche nel romanzo), ma la pandemia ci ha costretti a congelare questo progetto per il momento. Nel terzo libro ho inserito i testi che ho scritto su Le quattro stagioni di Vivaldi e ho deciso di pubblicare anche il disco che li contiene.
Il segreto di Vivaldi: trama
Il romanzo, terzo della trilogia di Reinhard Friedmann, è ambientato nei primi anni Cinquanta, tra l’esoterica Torino, la misteriosa Mantova e la Venezia carnascialesca, per poi concludersi in Polonia, nella Basilica di Santa Croce, dove tutto ha avuto inizio.
Intento a leggere una lettera dei monaci dell’Eremo dei Camaldoli, il protagonista Reinhard Friedmann viene colpito alla testa e si ritrova ammanettato a un letto d’ospedale. I suoi carcerieri lo torturano per costringerlo a rivelare un codice segreto connesso in qualche modo alle passate vicende.
Reinhard riesce a fuggire a Torino, dove si imbatterà nel mondo sotterraneo di neonazisti e neofascisti, conoscerà l’onta del triangolo rosa degli omosessuali trucidati, fino a giungere, dopo un lungo viaggio, nella Basilica di Santa Croce dove gli verrà svelata la missione che è destinato a compiere.
Luciano Varnadi Ceriello: biografia
Luciano Varnadi Ceriello è laureato in Lettere moderne e svolge la professione di insegnante. Ha pubblicato per Armando Curcio Editore i primi due volumi della Trilogia di Reinhard Friedmann: Il segreto di Chopin (2017) vincitore di 22 premi letterari, risultato il quinto libro più bello d’Italia; Il segreto di Marlene – Viaggio alla ricerca del sé (2019) vincitore del Premio Etnabook. Nel 2020 gli è stato conferito l’Oscar della letteratura al Golden Book Awards. È Vincitore Assoluto del Rive Gauche Festival (2019) con l’album Oniric Chopin ProsiMeloMetro N° 1; del 2021 è il suo nuovo album Radio Varnadi 2.0 Family Edition ed è prossima l’uscita della sua rivisitazione cantata de Le quattro stagioni di Vivaldi, i cui testi sono pubblicati in questo volume. È risultato finalista e vincitore di diversi premi letterari e cantautorali tra i quali il Premio Tenco (2019).
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