Dalla sperimentazione continua unita a quel pizzico di follia e passione nasce il cioccolatino all’olio Ravece, firmato il Mulino della Signora.
Una realizzazione made in Irpinia al 100% che fonde due eccellenze della gastronomia locale: quella dell’olio Ravece prodotta dall’azienda agricola di Sturno e il cioccolato finissimo del Galeone di Antonio Garofalo.
L’idea di unire l’olio Ravece insieme al cioccolato è un vecchio pallino di Gianfranco Testa, che spiega con queste parole la sua intuizione:
È una sperimentazione che viene da lontano, dagli anni in cui con il compianto Tommaso Vitale, che continua a ritenere uno dei massimi esperti e conoscitori del mondo dell’olio, si disquisiva, tra una conversazione e un assaggio, degli abbinamenti possibili: olio e mozzarella e, per estensione, olio e ricotta ma anche olio e panna cotta. Da una di queste conservazioni venne fuori il lampo: unire l’olio e il cioccolato al latte.
Partendo da questa intuizione per arrivare al prodotto finale ci è voluto tempo. L’accostamento si era rivelato sin dall’inizio straordinario. Bisognava, però, trovare il punto di equilibrio che esaltasse sapori e caratteristiche di ciascun ingrediente, senza che uno predominasse sull’altro.
Il cioccolatino all’olio di oliva extravergine Ravece, la cui ricetta è coperta dalla massima riservatezza, entrerà in produzione entro la fine dell’anno in diversi formati e composizioni.
La combinazione più suadente è quella con il cioccolato al latte, la cui dolcezza raggiunge un equilibrio sublime con le noti piccanti del Ravece che imprime il suo inconfondibile gusto nella memoria di chi lo assaggia.
La combinazione con il cioccolato fondente si è rivelato un perfetto accompagnamento per distillati di un certo pregio.
Il cioccolatino all’olio Ravece sarà, prima della sua commercializzazione, una chicca riservata alla prossima apertura per i clienti della luxury contry house Il Mulino della Signora.
Non ci resta che aspettare il momento per poterlo assaggiare!
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Ammaliata da bambina dal riecheggiare dei canti popolari ‘a fronna’ dai declivi della Costiera Amalfitana, cresciuta tra il risuonare della musica d’occasione delle feste popolari della sua terra d’origine, insegue da sempre il Sogno. Per coltivarlo, negli anni assorbe linfa folk, pop e jazz dalle sapienze di Raffaella Misiti, Giulietta Zanardi, Lucy Campeti, Rossana Casale. Campionessa mondiale di composizione acrobatica, dal primo brano su uno scontrino in piedi sull’autobus all’ultimo abbozzato sulle note vocali nel mezzo di una delle escursioni di scialpinismo, passando per quello scritto sullo smartphone in idrovolante. Dopo una lunga e felice militanza incubativa negli Isolati Fenomeni, è fiorita Maladie.
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Il prezzo di partenza si aggira intorno agli 80 milioni di dollari. L’identità del soggetto è sconosciuta ma secondo alcuni potrebbe essere Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici.
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Il ritratto del giovane negli anni ’30 apparteneva alla collezione di Lord Newborough. Un suo antenato, Sir Thomas Wynn lo aveva acquistato tre secoli prima durante un soggiorno in Toscana. Successivamente il dipinto a metà degli anni ’30 è stato venduto dal Lord ad un collezionista privato e i suoi eredi lo hanno messo successivamente all’asta nel 1982.
Diversi pareri degli studiosi sul dipinto di Botticelli
Nel 1987 quando il quadro messo all’asta è stato oggetto di studio da parte di Richard Stapleford che dopo un restauro lo attribuì a Botticelli. Per Roberto Longhi e Federico Zeri sono più favorevoli ad attribuire l’opera a Francesco Botticini perché il dipinto è molto simile ad un’altra opera del pittore, custodita nel Palazzo Reale di Stoccolma.
Per Ronald Lightbown lo attribuisce alla scuola di Botticelli.
Il ritratto del giovane uomo sarà messo all’asta come opera di Sandro Botticelli. Il dipinto è raro e particolare soprattutto per il medaglione che ha tra le mani, il cui significato è ancora sconosciuto.
Prima di questo quadro di Botticelli il record per la sua opera è stata quella della Madonna col Bambino e San Giovanni da Christie’s che è stata battuta all’asta per 10, 4 milioni di dollari.
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Nello specifico S.T.U.R.G è un progetto culturale che ha scelto un luogo di pertinenza adiacente ad un luogo simbolo della città calabrese e ha come tramite l’innesco emotivo tra i citizens del passato con quelli del presente e del futuro.Stairway To Urban Ri-Generation, che richiama il famoso brano dei Led Zeppelin “Stairway to Heaven”, è sostenuto e finanziato nell’ambito della 3^ edizione dell’avviso pubblico Creative Living Lab promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e prenderà forma in un’area adiacente Piazza XV Marzo, una delle più belle del centro storico di Cosenza.La scalinata che verrà rigenerata diventerà un Open Museum collegato virtualmente a tutto il mondo grazie ad una web app dedicata. Saranno allestiti inoltre due spazi per lo spettacolo, costruiti con materiale di risulta, denominati “Plastic Theatre”.“Scalinata verso la Rigenerazione Urbana” è metafora di rinascita e innesco di processi di cambiamento attraverso l’azione pratica. Ha l’intento di donare dignità e bellezza ad un luogo simbolo della memoria collettiva di migliaia di studenti e vuole avviare, proprio con loro, un processo di trasformazione.L’obiettivo è restituire bellezza attraverso le arti figurative e plastiche con l’utilizzo di materiale di risulta ad un luogo che vive uno stato di degrado.Il progetto è ideato e coordinato dall’Ass.Musica contro le mafie e gode del Patrocinio di Comune di Cosenza, Provincia di Cosenza e della partnership di Legambiente Calabria, Retake Palermo ed Ecoross srl. Altri partner sono l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, il Liceo Classico Bernardino Telesio e l’I.I.S. 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Leone e Sonia Golemme, ad altri che annunceremo nelle prossime settimane.Inoltre sarà attivato “Sturg News” un format social di infotainment, rigorosamente in verticale, che farà da finestra virtuale sull’evento. Il format sarà condotto dalla giornalista e blogger Claudia Palermo che si collegherà, da uno studio televisivo di Bologna, con altre città italiane dove ospiti e protagonisti del progetto Stairway To Urban Ri-Generation verranno intervistati e daranno notizie in tempo reale inerenti al mondo dell’eco-sostenibilità.Il format sarà visibile sulle piattaforme social dell’associazione Musica contro le mafie in particolare su Instagram e Tik Tok.Il Direttore Scientifico del progetto è Gennaro de Rosa (presidente dell’associazione Musica contro le mafie e dir. 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Nel 1999 è presente a “Dappertutto” 48° edizione della Biennale d’arte internazionale di Venezia nell’ambito del progetto Oreste; nel 2016 vince il premio “Geni Comuni ” e nello stesso anno pubblica la sua autobiografia dal titolo “Humus sessantaperquarantatrè”.Numerosissime le mostre collettive e personali alle quali ha partecipato. All’attività d’artista affianca l’organizzazione di eventi d’arte nel territorio dove vive e lavora. È fortemente convinto che: “non è la posizione geografica a determinare solitudini e/o dinamismi bensì sono le periferie e i centri mentali a portare successi e fallimenti nel corpo, nel cuore e nella mente”.Dichiara Gennaro de Rosa:Con S.T.U.R.G. vogliamo spingere il nostro impegno per un futuro sostenibile andando oltre la musica.. In questi anni abbiamo compreso che l’impatto con il brutto ed il degrado è stato per molti la vera spinta eco-friendly. 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