L’associazione Civitas di Grottaminarda, dopo la proiezione del docu-film: “Tenk iù Globalizescion” e la presentazione del libro “Politicamente corretto” di Eugenio Capozzi, propone ai cittadini ufitani una nuova lettura: “Dialogo sul Conflitto” di Orazio Maria Gnerre e Gianfranco La Grassa.
“Dialogo sul conflitto” affronta i principali problemi teorici del XXI secolo: fine della destra e della sinistra e ricerca di un nuovo paradigma, rivolta delle classi medie e nuova lotta di classe, transizione uni-multipolare, destino dell’Europa nell’epoca dell’acutizzazione della competizione policentrica.
Il ripensamento dei sistemi interpretativi di autori sempre attuali, tra i quali Karl Marx e Carl Schmitt, dischiude, in forma di dialogo, una riflessione approfondita sulla reale natura del conflitto e dell’uomo, aprendo il discorso a nuove interpretazioni e problematiche.
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Grottaminarda: bando per una borsa di studio
Il Comune di Grottaminarda mette a disposizione una borsa di studio del valore di 2mila euro per la migliore tesi di laurea che riguarderà tematiche inerenti la parità di genere.
L’iniziativa è stata promossa da Virginia Pascucci, Assessore alle Pari Opportunità, sempre molto attenta a tematiche delicate e sociali di questo genere.
Il bando è stato promosso dal Comune di Grottaminarda con il patrocinio della Provincia di Avellino.
L’avviso è consultabile sull’Albo pretorio della Provincia e c’è tempo per presentare la domanda fino al 15 ottobre alle ore 13:00.
Virginia Pascucci spiega con queste parole l’importanza di affrontare determinate tematiche:
Sono certa che nella nostra realtà vi siano numerosi giovani neolaureati che hanno effettuato ricerche in materia di Parità di genere nei luoghi di lavoro e che abbiano quindi trattato nella propria tesi di laurea questa importante tematica. Un concorso come questo può essere utile a valorizzare i loro talenti e a favorire ulteriori riflessioni su una tematica che non viene mai trattata abbastanza.
Il concorso è alla sua prima edizione e nasce con la voglia di sensibilizzare sui temi della differenza di genere e promuovere la riflessione e stimolare la ricerca su studi inerenti le pari opportunità e allo stesso tempo sostenere la ricerca accademica, valorizzando l’impegno di giovani studiosi e studiose.
Per poter partecipare al concorso gli elaborati devono essere inviati all’indirizzo pec al seguente indirizzo: info@pec.provincia.avellino.it.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare il seguente numero: 0825 790536.
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Trianon Viviani, benvenuto al 2022 con la serata/evento tv su Sergio Bruni e il concerto di Rosa Chiodo
Il Trianon Viviani dà il benvenuto al nuovo anno con una serata/evento su Rai 1 a Capodanno e un concerto in teatro di Rosa Chiodo il 2 gennaio.
In tv, su Rai 1, Serata d’Onore Sergio Bruni – Sabato 1° gennaio, in seconda serata, la rete ammiraglia della Rai trasmetterà la Serata d’Onore dedicata a Sergio Bruni, condotta da Marisa Laurito, recentemente registrata nel teatro della Canzone napoletana.
Definito «‘a Voce ‘e Napule» da Eduardo De Filippo, Bruni è un artista assolutamente centrale in tutta la storia della canzone napoletana. Scritta da Marisa Laurito, Salvatore Palomba e Giorgio Verdelli, con la consulenza di Massimo Andrei, la Serata ricorda e racconta l’Artista anche a un pubblico meno attento alla grande storia della canzone napoletana.
A introdurla Vince Tempera, con una fantasia di celebri canzoni di Bruni (da Il mare a Vieneme ‘nzuonno), mentre scorrono immagini pubbliche e private dell’artista. Marisa Laurito, che fu una sua allieva, conduce il racconto tra documenti d’epoca, fotografie, filmati e una serie di esibizioni del repertorio più interessante di Bruni. Ecco, quindi, Andrea Sannino, che interpreta Maruzzella e Amaro è ‘o bene; Raiz canta Palcoscenico; Tosca si esibisce in Graziella; ed Enzo Gragnaniello in Indifferentemente.
Tony Esposito con la compagnia Stabile della Canzone napoletana si produce in una versione spettacolare della celebre Rumba scugnizza di Raffaele Viviani, con l’arrangiamento e la direzione di Pino Perris. Quindi il ricordo del musicologo Pasquale Scialò e di Adriana Bruni, figlia del Maestro. Altre interpretazioni dal vivo quelle di Irene Scarpato in Scètate, Tony Esposito e Nello Daniele per Notte napulitana, e di Raiz e Fausta Vetere della Nccp, con la partecipazione di Lino Vairetti, in Napule doceamara, l’ultima canzone scritta da Bruni. Tra le testimonianze che contrappuntano la narrazione, quelle di Renzo Arbore, Enzo Avitabile, che racconta l’incontro con Bruni ed esegue un’esclusiva versione di Carmela, e Massimo Ranieri.
Con la produzione delegata Rai di Eleonora Iannelli, la regia teatrale della Serata d’Onore è di Bruno Garofalo, quella televisiva di Barbara Napolitano.
In teatro, Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule” – Domenica 2 gennaio, alle 19, Rosa Chiodo dà il benvenuto al nuovo anno con un concerto teatrale dedicato alla figura di Cenerentola. Per la giovane e brava interprete la favola popolare rimanda pienamente a Napoli, che per l’artista è «una città bella, romantica e spesso maltrattata».
Spiega il regista Paolo Caiazzo, che ha scritto per l’occasione alcuni testi che contrappuntano il concerto:
La figliastra più famosa al mondo ha forse origini partenopee perché prima, ma molto prima di Walt Disney, il nostro Gianbattista Basile parlò di lei in una sua fiaba e, allora, “Cenerentola è nata a Napule”, o forse Cenerentola è Napoli, ma la cosa certa è che in molte donne di Napoli c’è il sogno, la forza e la magia di Cenerentola.
Con la sua intensa voce, Rosa Chiodo racconterà la sua lettura della celeberrima favola musicale, accompagnata da Lorenzo Maffia alle tastiere, Franco Ponzo alla chitarra, Emidio Ausiello alle percussioni, Davide Frezza alla batteria, Roberto De Rosa al basso e Sasà Piedepalumbo alla fisarmonica. La direzione artistica è di Pippo Seno.
Il teatro della Canzone napoletana propone ancora la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.
I miniabbonamenti e i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.
Per accedere in teatro è obbligatorio il possesso del super green pass (detto anche “green pass rafforzato”) e l’uso della mascherina.
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Alvanella: i bambini costretti a consumare i pasti nelle aule
Rosa De Sapio, consigliera comunale di Monteforte irpino, chiede all’Amministrazione di usare una tendostruttura per poter permettere agli alunni del plesso di Alvanella di avere un posto, che non sia l’aula, per poter consumare i pasti.
Le dichiarazioni sono le seguenti:
Il problema dell’aumento degli studenti nel plesso di Alvanella ha determinato l’esigenza di nuove aule. Ciò ha comportato il sacrificio del refettorio per avere due nuovi spazi in cui svolgere le lezioni.
Bisogna trovare una soluzione alternativa al luogo dove vanno consumati i pasti in attesa del trasferimento della scuola materna nella vecchia struttura, in fase di ristrutturazione.
Ora i bambini dell’infanzia e della scuola primaria sono costretti a consumare il proprio pasto nelle aule dove seguono le lezioni, permanendo in esse per oltre 6 ore al giorno.
Tale problema potrebbe essere risolto facendo installare una tendostruttura, usata ormai anche dai ristoranti.
Senza alcuno spirito polemico non posso non rilevare che il servizio mensa riparte in maniera del tutto parziale, penalizzando fortemente i bambini dell’infanzia e della primaria a tempo pieno.
C’è bisogno, dunque, di trovare una soluzione alla mancanza di uno spazio adibito per poter consumare i pasti soprattutto in una fase pandemica ancora esistente non è plausibile tenere i bambini nel medesimo ambiente per più di 6 ore.
Tra lo svolgimento delle lezioni e sala mensa non disponibile significa proprio questo: costringere i bambini a stare nello stesso ambiente per troppo tempo.
Prosegue la Consigliera:
In altri Comuni sono state allestite tendostrutture che sono estremamente funzionali per affrontare la fase emergenziale, consentendo ai ragazzi di avere gli spazi necessari sia per svolgere le le lezioni che per consumare i pasti.
Mi auguro che l’Amministrazione Giordano colga questa mia proposta, evitando ulteriori disagi ai bambini e alle loro famiglie.
Ce lo auguriamo anche noi perché in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo da un po’, è necessario salvaguardare la salute della collettività, attenendosi al buon senso ma, soprattutto, alle normative vigenti.
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l’associazione Civitas presenta “Dialogo sul conflitto”
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