Eccoci con un’altra puntata di Un caffè a teatro con Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli della compagnia teatrale La Fermata.
Nella puntata precedente abbiamo parlato di storie di donne a teatro e al cinema: da Eleonora Duse a Meryl Streep.
Oggi i due attori teatrali ci parlano di regia teatrale, facendo una premessa dalla nascita di questa figura che si è affermata nei primi anni del ‘900 fino ad arrivare ai nostri giorni.
Il regista teatrale è la figura principale dell’allestimento complessivo di una rappresentazione teatrale perché guida e gestisce i lavori dei diversi collaboratori della sua equipe.
Non è semplice fare una descrizione esaustiva su tutti i compiti che ha il regista, possiamo semplicemente definire questa figura come quella che gestisce il filo narrante di uno spettacolo.
André Antoine ( 1858-1943), regista e attore teatrale francese è riuscito a sovvertire le fondamenta sceniche e di regia del teatro, ispirandosi ad un concetto di teatro naturalista.
Wilhelm Richard Wagner (1813-1883),noto compositore, è stato colui che ha cambiato l’illuminotecnica del teatro come l’introduzione del buio in sala, per fare un esempio. Ciò ha permesso il coinvolgimento emotivo dello spettatore, rendendolo più partecipe.
Per scoprire il resto non vi resta che ascoltare le parole di Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli.
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Al Trianon Viviani, “Musica Simeoli… manca solo Mozart”
Al Trianon Viviani, venerdì 10 e sabato 11 dicembre, alle 21, Marco Simeoli è il protagonista di Musica Simeoli… manca solo Mozart.
In questo testo intimo e inedito, l’attore porta sul palco la storia di coloro che hanno dato vita a Musica Simeoli, il più antico e famoso negozio musicale di Napoli.
Lo spettacolo è tratto da una storia vera, molto vicina a Simeoli, consegnato nelle mani di Antonio Grosso che ne ha scritto la drammaturgia e firmato la regia, dando vita a un racconto che abbraccia anche le storie di chi quel negozio l’ha frequentato: da Matilde Serao a Riccardo Muti, ancora studente al conservatorio, passando per Roberto Murolo e Renato Carosone, fino a Enzo Avitabile e Pino Daniele.
Si ripercorre così la storia del nostro Paese, partendo da carte, documenti, spartiti e note, ritrovati alla rinfusa in un negozio apparentemente abbandonato e sospeso nel tempo. Dai meravigliosi anni della Belle époque e delle carrozze sul lungomare, a quelli bui della Seconda guerra mondiale, fino alla rinascita e poi al boom economico degli anni Sessanta.
Si arriva al periodo della speculazione edilizia, al colera che mette in ginocchio la città, alla grande illusione degli anni Ottanta, segnati in maniera indelebile e meravigliosa da Maradona, Troisi e Pino Daniele. Fatti e fattacci, anche divertenti seppur conditi da un pizzico di malinconia, che solo la musica è capace di dare.
Spiega l’attore:
Non sono un figlio d’arte o meglio, forse sì: ma di una delle arti, la musica per le mie origini legate a questo negozio, il più importante a Napoli dagli anni Venti a oggi. Sito proprio difronte al glorioso conservatorio di san Pietro a Majella, questo luogo di cultura e fermento musicale ha fatto la storia e visto la storia passargli davanti. Tutti i più grandi artisti sono entrati lì… tutti, o quasi, manca solo Mozart.
Lo spettacolo è prodotto da Altra scena art management. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Marco Maria Della Vecchia e le luci di Marco Laudando. In locandina Rocchina Ceglia (ufficio stampa), Andrea Vellotti (regista assistente) e Francesco Nannarelli (fotografo di scena).
Intanto, ancora per dicembre, il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.
I miniabbonamenti e i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.
Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del super green pass (detto anche “green pass rafforzato”) e l’uso della mascherina.
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Premio Internazionale Danza Carlo Gesualdo
La danza protagonista ai massimi livelli, grazie alla presenza dei suoi maggiori esponenti provenienti da tutto il mondo, che trasformeranno il palcoscenico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino in un luogo magico e straripante di bellezza. Ma l’intento da parte degli organizzatori è anche quello di aprire all’arte a tutto tondo, grazie al coinvolgimento attivo di alcuni Istituti del capoluogo irpino.
Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico.
Ci spiega la Manzi che affiancherà Esposito nella direzione artistica:
È tempo di rifiorire, per la città e per tutti noi che siamo reduci da momenti di chiusura e grigiore, e quale strumento migliore dell’arte per elevare l’anima al bello. Da un po’ di mesi pensavo all’organizzazione di un evento che avesse la danza come protagonista ma che fosse allo stesso tempo inclusivo rispetto all’arte in generale. La prima persona alla quale ho pensato per affidarvi la direzione artistica è stata proprio Fabrizio Esposito, per il suo talento di ballerino e la sua lunga esperienza nell’organizzazione di eventi di grande portata.
Danzatore solista e primo ballerino del Teatro “San Carlo” di Napoli dal 1986 al 2012, Fabrizio Esposito ha calcato i palcoscenici insieme ai più grandi ballerini al mondo, da Nurayev a Bolle, dalla Fracci all’Abbagnato, oltre a importanti esperienze di direzione artistica come il Napoli Danza Festival, Amalfi International, Roscigno Danza ed Opendanzalive.
Ho subito accettato con entusiasmo l’invito di Guendalina Manzi, una professionista dotata di profonda sensibilità artistica. L’intento alla base di questo evento è quello di creare per la prima volta un premio di tale portata dedicato alla danza, un po’ come avviene in città come Milano o Roma. Ad Avellino c’è la fortuna di avere un teatro molto importante. Ritengo che per la danza, su tutto il territorio campano, a livello strutturale sia secondo solo al Teatro “San Carlo”. È dunque importante valorizzarlo e offrire alla città un’occasione artistico-culturale di gran pregio.
Il prestigioso ruolo del presidente della giuria internazionale è stato affidato al padrino della manifestazione l’étoile internazionale Giuseppe Picone che sarà affiancato da Simona Noja, già direttrice della scuola dell’Opera di Vienna e membro della giuria del Prix de Lausanne’s 2015, dirige la Wiener Staatsoper Ballet Academy, Valentina Marini, presidente
A.I.D.A.P. – direttore Spellbound Contemporary Ballet Roma, François Petit, Assistente direttore Ballett Schule Theater Basel, Alin Gheorghiu, consigliere onorifico balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, Alen Bottaini, direttore Bavaria ballett academy di Monaco di Baviera, Alessandro Rende direttore Europa in danza e Italian dance award.
Le giornate del 23 e 24 aprile saranno aperte alle scuole di danza italiane, per offrire ai giovani allievi occasioni di crescita professionale e la possibilità di guadagnare esperienze formative di prestigio.
La serata conclusiva si terrà sabato 24 aprile 2022, alle ore 20.30, e vedrà l’esibizione di etoile internazionali intervallati dalle cerimonie di premiazioni degli ospiti secondo il seguente ordine: Premio Carla Fracci, Premio al talento, Premio Produzione, Premio Formazione, Premio Carriera.
Il Teatro Gesualdo, durante l’evento, ospiterà la mostra fotografica “AQVA” di Luigi Bilancio.
La proposta è stata accolta con interesse e grande apertura da parte del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e dal vicesindaco, Laura Nargi, nonché dalla Libertas Campania, da Istituti cittadini come il Conservatorio “Domenico Cimarosa” e il Liceo Artistico “De Luca”. Nell’ottica della migliore sinergia organizzativa e culturale.
Si svolgerà ad Avellino, il 23 e 24 aprile 2022, il primo Gran Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”, un evento unico nel suo genere per partecipazione di nomi prestigiosi e sforzo organizzativo.
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GOOD FELLAS SINDACATE vol.1 al Teatro San Ferdinando di Napoli
Il 12 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli si terrà il concerto originale Valerio Virzo / Enzo Amazio Super quintet GOOD FELLAS SINDACATE vol.1 con ospiti d’eccezione quali Pino Jodice al pianoforte, Paolo Innarella al flauto, Igor Caiazza al vibrafono, Erasmo Petringa all’oud e per la prima volta in palcoscenico Francesco Virzo che canterà in anteprima tre canzoni inedite tratte dall’ album T.I.E’ take it easy che uscirà nel 2022.
Il gran finale sarà un tributo alla città di Napoli con “All Stars on the stage”.Un disco tutto napoletano di musica originale scritta da Valerio Virzo (al sax tenore ed eletronics) ed Enzo Amazio (alle chitarre e sinth) che dirigono insieme questo nuovo lavoro con tre super musicisti Gianni Pepe al pianoforte e sinth, Marco Fazzari alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso e al basso elettrico.
In collaborazione con Feudo Casa del Jazz e Teatro di Napoli.
La storia musicale canora, letteraria, compositiva e strumentale partenopea ha creato una cultura dal cuore pulsante e un animo impavido e forte.
Scrivere, suonare, cantare e comporre nuove opere (o almeno provarci) è il “dovere/piacere” più alto di un artista.
Questo disco vuole essere un manifesto di provocazione e confronto con l’era contemporanea, da qui nasce Good Fellas Sindacate vol 1 Valerio Virzo / Enzo Amazio Super Quintet …ed é solo il primo disco!
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