Alle origini del comico c’è Aristofane.
Le indagini dei critici e degli studiosi hanno illuminato molti aspetti della sua opera, da quelli letterari e filosofici a quelli politici, sociali e di costume.
Hanno però prestato scarsa attenzione agli accorgimenti spettacolari, alle soluzioni comiche, alle eterogenee invenzioni verbali che hanno fatto delle commedie dell’artista ateniese un’irresistibile fonte di riso.
Coniugando il rigore critico e la conoscenza dei meccanismi del teatro antico e moderno, Umberto Albini individua nei lavori di Aristofane il linguaggio e le strutture sceniche adottate per divertire un pubblico esigente e quanto mai vario, ricostruendo un esauriente ritratto della sua opera e dei suoi stilemi.
Umberto Albini: biografia
Ha insegnato nelle università di Bonn, Colonia e Firenze, divenendo infine direttore del Dipartimento di Filologia Classica presso l’Università di Genova.
Fra i massimi esperti e traduttori del teatro classico, è stato presidente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Tra i suoi saggi si ricorda: Nel nome di Dioniso, Testo e palcoscenico. Divagazioni sul teatro antico, Atene: l’udienza è aperta, Euripide o dell’invenzione.
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Sound of salame: uno spaccato della società contemporanea
Sound of salame è il romanzo d’esordio di Mattia Bortesi pubblicato nel 2019 da Arkadia Editore.
Il protagonista del romanzo è un ragazzo che vive a Porotto, una frazione di Ferrara. Dalle pagine del libro non conosciamo il nome perché Sound of salame è scritto in prima persona, è una sorta di diario del ragazzo.
Dalle prime pagine del libro oltre a comprendere uno spaccato sociale tipico delle periferie, in cui ci viene descritta la posta di Porotto rimasta ferma agli ’80, capiamo subito cosa vuole fare il protagonista del romanzo.
La sua grande ambizione è quella di diventare una grande pop star. Oltre alla passione per la musica, al protagonista del romanzo, piace scommettere e giocare al bingo.
Mattia Bortesi riesce a descrivere con minuzia e garbo lo squallore e la tristezza che si respira in questi posti, facendo un ritratto minuzioso del ludopatico.
Un rumore di monetine inserite scandiva sia il trascorrere del tempo che passava, sia la pensione di queste persone che spariva. Puff! Puff! Puff! Ogni tanto qualcuno vinceva il superpremio e allora partivano lucine epilettiche, raggi laser e suoni acutissimi. Il rumore di una cascata di due euro monopolizzava lo stanzone, ma chi di solito vinceva aveva ormai perso tutti i soldi guadagnati in una vita, quindi c’era ben poco da sorridere.
Così il fortunato zombi non faceva altro che raccogliere le monete meccanicamente, con una spaventosa assenza di emozioni.
Difficilmente Dante, se fosse vissuto ai nostri tempi, avrebbe escluso questo ambiente dalla sua discesa. C’era tutto quel che bastava.
Sound of salame: qualche accenno sulla trama
Quando il protagonista di Sound of salame è un pò giù e ha voglia di staccare la spina si reca nel suo bar di una vita, quello che si trova a 300 metri da casa sua. È un piccolo bar a gestione familiare, losco, umido e fatiscente che ci ricorda quelli delle nostre periferie.
I suoi amici e frequentatori assidui del bar hanno tutti almeno quindi anni più di lui e le uniche imprese di una vita che sono capaci di raccontare sono quelle legate ai numerosi incidenti o risse mai scaturite per una loro colèpa dirretta.
Io li ascoltavo, in silenzio. Li osservavo: c’era un piacevole rischio di contagio nel frequentare quelle auree da rockstar decadute. E anche se in cuor mio li amavo, sapevo benissimo che dovevo guardarmi bene dal diventare come loro.
La vita del protagonista procede ad un ritmo costante che oscilla tra il fastidio nell’osservare ciò che gli succede intorno e la comfort zone in cui si rifugia, per sentirsi una persona migliore di quello che probabilmente è.
Un giorno farà un incontro inaspettato, quello con la bibliotecaria Margherita che probabilmente riuscirà a cambiargli la vita o forse a dargli quella scossa di cui ha bisogno.
Per scoprirlo, non vi resta che leggere Sound of salame di Mattia Bortesi!
Mattia Bortesi: chi è?
Mattia Bortesi si è laureato in Lettere con una laurea in Italianistica, presso l’Università Alma Mater di Bologna. Ha curato per diversi anni, presso associazioni culturali, una sua personale Lectura Dantis, soffermandosi in modo particolare sull’Inferno dantesco.
Oggi insegna italiano alle scuole medie in provincia di Mantova e, come il protagonista del suo romanzo d’esordio, ama la musica. Infatti l’insegnante suona la chitarra ed ha iniziato un progetto cantautorale che si chiama Matija. Ama il cinema ed i suoi registi preferisti sono David Lynch e Nanni Moretti.
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Incastri imperfetti: il coraggio di essere donna e spezzare le sbarre
Incastri imperfetti è il primo libro di Ludovica Russo, presentato a Caserta, a Palazzo Paternò, con Luigi Ferraiuolo, Marilena Lucente, Piero Grant. Interventi a sorpresa del prefetto di Caserta Raffaele Ruperto e della saggista internazionale Loretta Napoleoni
Giunta all’altare spezza le sbarre della gabbia dei formalismi e delle costrizioni borghesi e ha il coraggio di cambiare tutto, perché sa scegliere. Ha imparato a scegliere. È una delle chiavi di lettura dei cento frammenti di «Incastri imperfetti», il primo libro di Ludovica Russo, venticinquenne dottore in giurisprudenza, che mentre si avvia sulle orme dell’avvocatura trova il tempo di dedicarsi alla letteratura, la sua passione fin da piccola, per scoprire «Le impronte che i sentimenti lasciano nell’animo umano».
Tenutasi nella magnifica cornice di palazzo Paternò, nel cortile giardino dell’antica dimora nobiliare nel centro di Caserta, la presentazione del volume, una delle prime post pandemia, è stata presa d’assalto dalle amiche di Ludovica Russo e dai curiosi.
Spiega Ludovica Russo:
Sono sempre alla ricerca della verità, assolutamente della verità: è il mio imperativo.
Non a caso nel libro, edito da Graus, racconta che, senza volerlo, ogni giorno raccontiamo piccole bugie, anche innocenti, anche per essere cortesi. Invece deve vincere la verità se si vuole essere in pace con se stessi.
I frammenti – più o meno lunghi – sono un caleidoscopio di emozioni, frutto del diario personale della giovane autrice ma anche delle riflessioni e delle emozioni che ha messo in fila durante il Covid. Proprio durante la malattia che l’ha colpita ed è divenuta fattore scatenante della sua scrittura, anche pubblica.
L’incontro si è sviluppato come un dialogo tra la giovane scrittrice, Luigi Ferraiuolo, giornalista e saggista; e Marilena Lucente, scrittrice e docente di lettere.
Ma ci sono state anche le letture del giovane ma già affermato attore Piero Grant e le incursioni tra il pubblico, folto e ricco di personalità. Infatti, pungolati dal moderatore, sono intervenuti il prefetto di Caserta Raffaele Ruperto; l’analista internazionale Loretta Napoleoni, ospite di Caserta in questi giorni; ma anche una amica di Ludovica, Simona, che ha confermato di essersi rivista – come i giovani della generazione 2020 – nel libro e nelle emozioni suscitate da Ludovica. Presente, tra il pubblico, anche il Sindaco di Caserta, Carlo Marino.
Incastri Imperfetti è anche una storia d’amore, verso sé stessi: un romanzo di formazione; ma anche verso gli altri. Non a caso è dedicato ai lettori. Al viaggio che faranno, confrontandosi con una ragazza perfetta del mondo 2020: quelle che si sono scoperte nella pandemia. Un caso più unico che raro.
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Extases: le installazioni di Ernest Pignon in mostra a Napoli
Extases è il nome della mostra di Ernest Pignon che sarà presente nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli (detta in gergo partenopeo Chiesa de’ ‘e cape ‘morte) fino al 28 aprile. La location aderisce perfettamente al messaggio e alle installazioni gotiche dell’artista.
All’esterno della Chiesa del ‘600 a dare il benvenuto ai visitatori c’è il teschio alato di Dionisio Lazzari. Varcata la soglia e la navata principale, si scende nell’ipogeo dove sono conservati resti umani anonimi, chiamati anche anime pezzentelle, adottati anticamente dai fedeli perché considerati degli intermediari per ottenere intercessioni, invocazioni e preghiere di vario genere. Questo luogo è molto suggestivo ed inquietante per certi aspetti perché fa parte di un’area cimiteriale composta i lati da due cappelle che, un tempo, fungevano da raccoglitori per i loculi.
Appena si giunge in questo luogo, scendendo delle scale, l’aria e la luce cambiano: il visitatore s’immerge tra le opere di Ernest Pignon che vengono colpite da una luce intrisa di misticismo atavico. Le installazioni si riflettono su uno specchio d’acqua artificiale ed è come se rivelasse la doppia vita delle opere che oscillano tra materia e spiritualità.
Lo scopo di Extases è proprio quello di indagare il rapporto tra esteriorità ed interiorità, tra ciò che guardiamo e ciò che sentiamo internamente.
Protagoniste della mostra sono le donne raffigurate nel pieno della loro estasi: hanno bocche socchiuse, occhi spalancati ed esterrefatti e smorfie di spasmi;, vengono ritratte nel momento preciso in cui terreno e ultraterreno s’incontrano nel delirio.
Alle volte l’impeto è così forte da non poter proprio far nulla, neppure invocare aiuto da Dio. Il corpo rimane come morto: non si può muovere né mani, né piedi. Se sta in piedi, si accascia su se stesso, senza neppure la forza di respirare. Si lascia fuggire qualche gemito debole di voce perché non ne può più, ma molto infuocato per sentimento.
Abbiamo riportato le parole di Teresa d’Avila per poter far comprendere meglio il significato di estasi per Ernest Pignon perché spesso l’amore verso Dio può anche lacerare l’anima, disturbandola.
Il dolore trascendentale è una ferita perché chi ama spiritualmente muore sempre un po’.
Le protagoniste di Extases
Le donne sono le protagoniste di Extases, ciascuna rappresentata con il proprio tormento, la propria storia e la propria estasi.
Maria dell’Incarnazione (1599-1639) a 19 anni sposa un uomo che muore qualche mese più tardi. Dopo poco tempo la donna ha una visione di Cristo che la invita ad entrare nelle Orsoline di Tours. Nel 1639 diventa missionaria in Canada e in Québec fonda il primo monastero delle Orsoline.
Caterina da Siena (1347-1380) all’età di 6 anni le appare Cristo e decide di essergli devota. Decide di non sposarsi, diventando penitente e flagellante. Vive in estasi continue e va di città in città per richiamare i potenti al loro dovere. Sfinita per i digiuni muore a 33 anni.
Maria Maddalena è una nota cortigiana pentita che diventa discepola di Gesù, lo accompagna fino ai piedi della croce, assistendo alla deposizione nel sepolcro prima di diventare la prima testimone della Resurrezione. Si ritira in una grotta dove prega e medita fino agli ultimi anni della sua vita.
Angela da Foligno (1248-1309) ha una vita dissoluta e mette al mondo numerosi figli che all’improvviso muoiono quasi tutti in seguito alla morte del marito. La donna dopo questi tristi accadimenti decide di spogliarsi di tutti i suoi averi, infliggendosi mortificazioni terribili, vive reclusa dedita alla preghiera e alla meditazione fino alla sua morte.
Madame Guyon (1648-1717) scopre grazie all’aiuto di un francescano la strada oratoria che conduce al misticismo. Dopo la morte del marito rinuncia alla tutela dei suoi figli e decide di dedicarsi alla predicazione e all’amore verso Dio. Viene internata per 5 anni alla Bastiglia e i suoi libri vengono banditi.
Louise du Néant (1639-1694) a 36 anni viene colpita dal sermone di un predicatore che le provoca una crisi interiore così forte che inizia ad avere dei segni di demenza. Abbandona la sua famiglia, entra in noviziato e viene successivamente internata alla Salpêtrièré di Parigi.
Teresa d’Avila (1515-1582) a 20 anni entra nel monastero delle carmelitane dell’Incarnazione d’Avila, è soggetta a continue estasi che si accompagnano a fenomeni di stigmatizzazione e levitazione. La sua missione è quella di testimoniare le sue esperienze attraverso la scrittura, fonda il suo primo monastero ad Avila e ne erigerà altri 17.
Extases è una mostra emblematica dove ogni singola linea e particolare riescono ad esprimere il proprio senso solo percependolo nell’insieme, partecipazione dello spettatore compresa.
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