Trovare un profilo condiviso che possa portare alla vittoria del centrosinistra. I consiglieri regionali Maurizio Petracca, Enzo Alaia e Francesco Todisco incontrano il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio per fare un punto sulle prossime amministrative.
L’obiettivo dei consiglieri vicini al governatore De Luca, infatti, è trovare una sintesi per evitare così possibili spaccature.
Il presidente del Consiglio Regionale non manca di intervenire rispetto al summit convocato da Controvento.
Un messaggio chiaro e più forte arriva pure nei confronti dei movimenti civici guidati da Luca Cipriano e Gianluca Festa. L’onorevole di Lioni sottolinea come sarà scelto il candidato che avrà più consenso.
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La direzione generale dell’ASL di Avellino sta dimostrando approssimazione
Nella fase più cruciale della campagna vaccinale, la direzione generale dell’ASL di Avellino sta dimostrando approssimazione, disorganizzazione e inadeguatezza, lasciando nel caos migliaia di cittadini che, opportunamente sollecitati dalle Autorità sanitarie, chiedono di poter ricevere la terza dose del siero anti covid.È evidente che, data la piega che sta prendendo la pandemia, quanto si sta verificando in Irpinia è inaccettabile e dovrà essere oggetto dell’attenzione non solo della Commissione Sanità, che sarà presto convocata, ma anche del Governo regionale. È quanto scrive il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Enzo Alaia, in una missiva al Governatore De Luca.Aggiunge Enzo Alaia:È a dir poco sconcertante che nel momento in cui è richiesto il funzionamento a pieno regime di tutti gli Hub vaccinali, l’ASL decida di chiuderne più della metà, creando disagi a tutti i cittadini, specie i più anziani, costretti a lunghe attese, al freddo e sotto la pioggia. Sconcerta anche la sospensione delle vaccinazioni domiciliari alle persone che soffrono di patologie gravi. Le conseguenze di queste scelte ricadono, ovviamente, sui più deboli e stanno disincentivando coloro che avevano maturato la volontà a vaccinarsi, anche in ragione della rapida diffusione della nuova variante Omicron che sta interessando la nostra regione.L’Asl di Avellino può contare su personale preparato e disponibile, ma ha, tuttavia, evidenti carenze organizzative che non possono che essere imputate ad una gestione palesemente insufficiente. Siamo in stato di emergenza da quasi due anni, perché il management dell’Azienda Sanitaria non ha prorogato i contratti del personale a tempo determinato, pur avendo la consapevolezza che ci sarebbe stata una nuova ondata pandemica? Perché non ha disposto per tempo l’adeguamento dell’organico, tale da assicurare per almeno altri due anni il funzionamento a pieno regime di tutti gli hub vaccinali della provincia, nessuno escluso?Conclude Enzo Alaia:Nelle prossime ore convocherò una seduta della Commissione Sanità ponendo all’ordine del giorno il caso Avellino. Auspico, tuttavia, che il Governo regionale voglia valutare provvedimenti incisivi, a carattere di urgenza, affinché venga immediatamente ristabilita la funzionalità degli hub e con essa la ripresa a pieno regime della campagna vaccinale in Irpinia.Il problema in Irpinia e nel resto della Campania purtroppo non dipende soltanto dalle problematiche sollevate in ambito sanitario ma sono ben più più gravi perché la responsabilità non è da cercare solo in un singolo ambito ma in tutti soprattutto in quelli che dovrebbero controllare il rispetto delle normative vigenti.Non ci sono controlli da parte delle Amministrazioni locali che lasciano in balìa la cittadinanza nella piena anarchia. Non ci sono controlli in molte attività commerciali, soprattutto impegnate nella ristorazione, che permettono l’accesso a chiunque, basandosi semplicemente su una risposta basata sulla fiducia e senza esibizione della documentazione necessaria per l’accesso in determinate strutture.Si lascia la cittadinanza in balìa degli assembramenti, senza cercare di mantenere un’ordine che significa tutelare la salute ed evitare focolai. Poi ci si lamenta quando la situazione degenera e non la si può insabbiare, richiamando la cittadinanza alla responsabilità.Se ciascuno riuscisse ad autogovernarsi rispettando la propria libertà individuale senza ledere quella altrui non ci sarebbe bisogno di organi preposti per far in modo che la civiltà e il bene comune vengano rispettati.Non c’è bisogno di richiamare la cittadinanza a comportamenti responsabili perché l’anno trascorso ha dimostrato ampiamente la mancanza di responsabilità e senso civico.C’è bisogno di effettuare controlli e far rispettare le regole vigenti. -
La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore presenta “Sud: Partiamo dai Territori”
Comunità energetiche, transizione digitale, sostenibilità, infrastrutture, grandi progettualità per la spesa del PNRR, riduzione del gap infrastrutturale del Paese, nuove povertà: sono solo alcune delle emergenze determinanti per il futuro del Mezzogiorno. Uno scenario in cui la Politica diventa strumento e leva strategica per offrire prospettive di crescita e sviluppo per i territori.
La Fondazione Angelo Vassallo, ispirandosi ai valori dell’azione amministrativa del Sindaco Pescatore, diventa sintesi e catalizzatore dei diversi obiettivi di chi questi territori li amministra e li vive ogni giorno, con le sue criticità, i suoi spazi e le loro esigenze, attraverso la rete di dialoghi intessuta in ambito nazionale.
Uno dei sintomi più vistosi della crisi in cui versa la democrazia in Italia è la difficoltà crescente di individuare persone di grande talento e competenze disponibili a candidarsi a sindaco. Le cronache hanno parlato e parlano ampiamente delle situazioni di grande città come Roma, Milano, Napoli, ma anche di realtà minori e dei piccoli Comuni di cui è intessuto il corpo della nazione, dove è sempre più frequente trovare una sola lista in lizza, quando non manchi del tutto chi voglia partecipare all’elezione.
È in quest’ottica di ripartenza, di ricostruzione e condivisione dello spirito civico e della partecipazione popolare che il presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo ha promosso per sabato 19 novembre 2022, a partire dalle ore 10:30 presso l’AgriPaestum di Capaccio Paestum, il convegno dal tema “Sud: Partiamo dai Territori”. Un’intera giornata di riflessione a sfondo pluralista, suddivisa in due diverse sessioni, mattutina e pomeridiana, in cui saranno presentati case history, best practices amministrative e affrontati temi che spaziano dalle politiche sociali e giovanili, all’agritech, all’innovazione, alla sostenibilità energetica, alla legalità e alla giustizia, alla presenza di relatori provenienti da varie aree d’Italia ed espressione di correnti politiche differenti.
First Session. Sabato mattina, dalle ore 10:30 alle 13:00, si parte con i saluti Istituzionali e, a seguire, gli interventi del Sindaco di San Pietro al Tanagro Domenico Quaranta; Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo; Franco Bartolomei, Coordinatore Nazionale Risorgimento Socialista; Michele Ragosta, Presidente nazionale Davvero Ecolologia e Diritti; Michele Abbaticchio, Presidente Patto territoriale Conca Barese; Maria Grazia Cianciulli, Referente Gruppo INNOV-AZIONE (Calabria); Michele Cammarano consigliere regionale e Presidente della III Commissione Speciale Aree Interne.
Second Session. La giornata di studi proseguirà di pomeriggio, dalle ore 15:30 alle 18:30. In programma gli interventi dei relatori: Francesco Castiello, Senatore della Repubblica; Manuel Chiappetta, Vicepresidente Flag Basilicata, Europa Verde Basilicata; Alfredo Ferraioli, Referente M24a Agropoli; Gianni Speranza, già Sindaco e autore del libro “Una storia fuori dal Comune”; Gerardo Spira, segretario storico del Sindaco Pescatore Angelo Vassallo; Carmine Cocozza già Sindaco di Auletta e Presidente dell’associazione Radici. A moderare il convegno sarà la giornalista Barbara Landi.
“Come Fondazione Vassallo in questi anni abbiamo lavorato fianco a fianco con le amministrazioni comunali e proprio da lì che vogliamo ripartire: dai territori e dai loro amministratori, dove la politica è necessaria per programmare il futuro dei cittadini”, afferma Dario Vassallo.
“Dobbiamo cambiare marcia e per farlo dobbiamo ripartire dai territori, dai legami veri e reali con le persone, con i cittadini azzerando quella distanza troppo ampia che spesso si realizza con i governi centrali, che ha alienato la partecipazione pubblica alle consultazioni elettorali. Soltanto così si può tornare all’idea di partito politico aperto e inclusivo di cui si sente un reale e impellente bisogno”, prosegue Vassallo.
“Serve una politica concreta che si occupi delle periferie, a cominciare dal Sud che si desertifica, che si affida all’assistenzialismo, al fatalismo o alle sirene della criminalità organizzata. Oggi il Meridione è senza infrastrutture e senza speranza, terra di conquista e mercato per le imprese del Nord, fuori dall’agenda del governo e dalle priorità, esclusa dai piani di investimento. Noi vogliamo cambiare marcia”, conclude Vassallo.
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Dissesto idrogeologico nelle aree interne
In regione Campania ci sono almeno 70 comuni con una popolazione esposta a rischio idrogeologico superiore a quella di Casamicciola, dove, secondo i dati ISPRA, 1 residente su 4 vive in zone a rischio. La maggior parte di questi sono piccoli comuni delle aree interne, periferici e ultraperiferici appartenenti a tutte le province campane.Pensiamo a Ottati, nel Cilento, con il 92% della popolazione, la quasi totalità, esposta a rischio idrogeologico, Greci ad Avellino con il 98% di popolazione esposta. Questi comuni, oltre a scontare un deficit di mobilità, sanità e istruzione, si trovano in contesti territoriali fragili che impongono una riflessione sul loro futuro. Una situazione che deve spingere la giunta De Luca a un deciso cambio di passo rispetto alle proposte di cementificazione del territorio avanzate fino ad oggi. Denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Aree interne Michele Cammarano.Conclude Michele Cammarano:L’esposizione al rischio costituisce un problema enorme, sia per il numero di vittime, come si è visto nell’Isola di Ischia, sia per i danni prodotti alle abitazioni, alle infrastrutture e all’apparato industriale e commerciale come avvenuto recentemente nel Cilento. Non si può trattare il tema del rischio idrogeologico con provvedimenti spot e figli dell’emergenza, come è stato fatto fino ad oggi, ma bisogna mettere in campo una programmazione seria e generale che mitighi il rischio e tuteli l’incolumità dei nostri concittadini. Lo spopolamento, la carenza di servizi e il deficit di sviluppo delle aree interne passa anche per la messa in sicurezza di un territorio che giorno dopo giorno diventa sempre più fragile.
4 comments on Amministrative, D’Amelio (Pd):
«Candidato sindaco? Sarà scelto chi avrà più consenso»
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