Un oncologo e un vivaista raccontano le loro esperienze sulle terapie diversionali e il verde terapeutico.
Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute, il libro sulla prima ricerca italiana condotta da un oncologo e un vivaista sui benefici del verde terapeutico in oltre 200 pazienti oncologici dell’Ospedale di Carrara e l’impatto sulla “farmaco- economia”, pubblicato il 20 settembre.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute
Due amici con lo stesso nome, Maurizio, lo stesso anno di nascita, 1956, gli stessi “umani” orizzonti e lo stesso ”pensiero laterale”. Lo sguardo rivolto a percorsi diversi oltre la strada più battuta, verso impegni, obiettivi e realtà nuove, come la loro esperienza sulle terrazze terapeutiche, sui bisogni dei pazienti, oltre l’assunzione di una compressa, raccontata ora in un libro: il concreto sostegno che il Verde ha dato ai malati oncologici nell’angosciante attesa della chemioterapia o dell’esito di una TAC e il risultato sulla riduzione del consumo di farmaci ansiolitici e degli anti-dolorifici al bisogno.
L’oncologo ha messo a disposizione le due terrazze del suo reparto ospedaliero, il vivaista il loro completo allestimento a verde e, insieme ad un selezionato gruppo di paesaggisti urbani, agronomi, farmacisti, psicologi, biologi, vivaisti ed oncologi, hanno trasformato le terrazze terapeutiche in una ricerca scientifica.
I benefici prodotti sulla salute dalla presenza di piccoli spazi verdi, come i terrazzi allestiti con piante e fiori dell’Oncologia di Carrara, assumono una valenza sociale: gli effetti positivi agiscono infatti su qualsiasi persona che ha il privilegio di poter godere di un angolo verde, non solo sui malati.
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Irpinia Pride 2022, l’evento arcobaleno che promuove una “Rivoluzione di Pace”
La città di Mercogliano si veste dei colori dell’arcobaleno per l’Irpinia Pride 2022 – Rivoluzione di Pace.
La manifestazione, ideata e promossa dall’associazione avellinese “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, si
svolgerà il prossimo 30 luglio.In un’atmosfera ancora intrisa di odio, guerra, distruzione e discriminazione, la strada verso i diritti è, purtroppo, ancora lunga e tortuosa. Dopo gli eventi drammatici degli ultimi mesi, che hanno toccato gli animi di ognuno, noi ci siamo e riprendiamo il cammino verso una Rivoluzione di Pace!”. È questo il forte messaggio lanciato da “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, una realtà che si è sempre più consolidata negli anni, diventando un vero punto di riferimento sul territorio irpino.
Nata con l’obiettivo di diffondere la cultura del rispetto e dell’inclusione, l’associazione promuove varie iniziative e incontri per parlare a 360 gradi di tutti i temi legati all’omosessualità e per superare le vulnerabilità dovute alle discriminazioni esistenti: dal coming out al rapporto genitori-figli, dalle difficoltà all’interno dell’ambiente scolastico a quelle nell’ambiente lavorativo, dall’omobilesbotransfobia all’omogenitorialità e alle unioni civili.
Dopo il Pride del 2018 ad Avellino – il primo mai realizzato in Irpinia – e quello del 2019 ad Atripalda, che videro la partecipazione di migliaia di persone, anche quest’anno “Apple Pie” rilancia l’iniziativa. L’onda di orgoglio tornerà a vestire dei colori dell’arcobaleno la provincia di Avellino, per un evento
all’insegna dell’unione, della riflessione e del divertimento.L’Irpinia Pride 2022, infatti, si svolgerà il prossimo 30 luglio nella città di Mercogliano, con il
patrocinio dell’Amministrazione comunale.Irpinia Pride 2022
Emblematico il logo scelto per questa edizione: l’immagine di un abbraccio tra due soldati, obbligati a lottare l’uno contro l’altro, ma che in realtà vorrebbero solo viversi liberamente. Una visione potente e intensa, che ci riporta all’attualità dei nostri giorni, dei
conflitti ancora accesi e dei diritti ancora negati.
La manifestazione, i cui dettagli verranno svelati prossimamente attraverso una conferenza stampa, è finalizzata alla sensibilizzazione e al riconoscimento sociale e legislativo delle persone LGBT+ e vuole essere un’occasione di condivisione e di affermazione della propria unicità, un modo per rivendicare
il diritto di sentirsi al sicuro e liberi di essere se stessi. Il programma si svolgerà attraverso un percorso a tappe lungo le strade principali di Mercogliano, tra momenti di riflessione e di festa, e avrà ospiti d’eccezione.
Tra questi, l’attore Lorenzo Balducci – che farà da padrino – e la performer Sofia Mehiel “La Papessa” – che sarà la madrina.
In un clima di grande fermento e attesa, è dunque iniziato il conto alla rovescia per l’Irpinia Pride 2022, che rappresenterà sicuramente un’altra fondamentale tappa verso il cammino per la rinascita, per la consapevolezza ma anche per l’inclusività.L’invito a partecipare, infatti, è rivolto a tutti – singoli individui, famiglie, associazioni, giornalisti e istituzioni – affinché ogni componente della società civile possa dare il proprio supporto e, allo stesso
tempo, sentirsi parte integrante del cambiamento.
Tutti gli aggiornamenti relativi a questo evento e alle varie iniziative promosse da “Apple Pie: l’amore merita LGBT+” sono disponibili sui canali social – Facebook e Instagram – dell’associazione. Inoltre chi vorrà potrà sostenere l’Irpinia Pride 2022 prenotando e acquistando una t-shirt con il logo ufficiale,
con un’offerta minima di € 10 -
Ri-Scatto, il tour fotografico alla scoperta dei vicoli e degli scorci più belli di Napoli
Immortalare con uno scatto le bellezze nascoste nei vicoli di Napoli, le antiche botteghe che resistono alla modernità, che si snodano in scorci senza tempo, promuovendo, allo stesso tempo, la socialità è l’intento del progetto Ri-Scatto, dedicato ai ragazzi e promosso dall’Associazione Miniera.
Un progetto sostenuto da Caffè Borbone, azienda napoletana impegnata nella valorizzazione del territorio, la promozione culturale, e iniziative che creino valore sociale.
L’associazione Miniera, con sede ai quartieri spagnoli, ha dato il via a un laboratorio dedicato a ragazzi dai 10 ai 14 anni. A partire da sabato 23 aprile fino alla fine di giugno, sempre in piccoli gruppi, saranno intrapresi 9 percorsi: Quartieri Spagnoli, centro storico, Forcella, Santa Lucia, e altre zone rappresentative della veracità napoletana, sono alcune delle tappe del “tour metropolitano” guidato dai volontari di Miniera, guide turistiche e fotografi, Una volta terminati i laboratori fotografici sarà allestita una mostra dedicata “scatti più belli”, con tanto di didascalia dove i giovani autori racconteranno ciò che hanno fotografato e le sensazioni che hanno provato.
Ri-scatto Caffè Borbone Napoli
La finalità del progetto è quella di promuovere la collaborazione reciproca lavorando insieme, e fare leva sul senso di appartenenza al territorio, si propone, inoltre, di coinvolgere in modo particolare bambini e ragazzi delle realtà difficili. Fare squadra, conoscere ed apprezzare la propria città, il proprio quartiere e insegnare ai ragazzi che esiste una realtà differente, luminosa e allo stesso tempo inclusiva, sono i buoni propositi di questa iniziativa.
Così Salvatore Iodice, presidente dell’associazione Miniera, commenta l’iniziativa:
Siamo in debito verso la città, una città che regala bellezza ad ogni sguardo. È importante sostenere gli uomini del futuro, i nostri figli, dandogli la possibilità guardare con occhi diversi ciò che ci circonda. Essere sostenuti da un’azienda dedita alla valorizzazione del caffè napoletano è importante per noi, perché è un emblema della nostra cultura, che comunica socialità, convivialità. In fondo il caffè si offre solo alle persone gradite, e noi ne siamo onorati.
Catturare il tempo, fermare un istante, raccogliere e condividere le emozioni che si provano al momento dello scatto, saranno uno stimolo per i giovani fotografi a guardare con occhi diversi la bellezza di una città eclettica come Napoli, attraverso l’arte della fotografia.
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Trianon Viviani La “Disarmante speranza” della piccola Amal da piazza Calenda
Mercoledì 8 settembre prossimo, alle 18, partirà dal teatro Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda, la tappa partenopea del tour italiano della piccola Amal, la bambina-marionetta siriana di nove anni, senza madre e in fuga dalla guerra.
Amal, che significa “speranza” in arabo, è una marionetta alta tre metri e mezzo, che sta girando l’Europa con il progetto the Walk, “il Cammino”, un festival internazionale itinerante di arte e speranza a sostegno dei rifugiati.Il teatro Trianon Viviani accoglie Amal con la performance Disarmante speranza, ideata e diretta dal premio Ubu Davide Iodice, con il prologo originale scritto da Valeria Parrella, realizzata nell’àmbito del Teatro delle Persone, il progetto speciale di arte e inclusione sociale curato dallo stesso regista.
Collaborano alla realizzazione Accademia delle Belle arti di Napoli, l’Altra Napoli, Amici di Carlo Fulvio Velardi, Cornelia, associazione Annalisa Durante,
Film commission Regione Campania, Puteca Celidonia e la ScalzaBanda.Spiega Davide Iodice:
Il teatro Trianon Viviani accoglie la piccola, grande Amal, nel suo cammino, stringendo con il progetto the Walk, un patto di resistenza poetica a difesa del diritto alla felicità e al futuro di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Forcella è un quartiere complesso, dove bene e male stanno, come i rami della “Y” del suo stemma murario, in un rapporto di contiguità in cui scegliere è cosa complessa e la colpa un concetto astratto.Qui si può morire poco più che bambini come Annalisa, giovanissimi come Maikol, proprio davanti al nostro teatro; qui si può cadere come vittime innocenti o spezzarsi la vita troppo presto come Emanuele e tanti altri, per la svolta sbagliata a quella forcella, a quel bivio dell’esistenza.
Interpretando Amal come un innesco magico per una ritualità sociale dei territori, con il contributo gioioso di diverse realtà artistiche e l’energia della ScalzaBanda e di una vitalissima “armata” di bambini e ragazzi, lanceremo insieme ad Amal una dichiarazione di guerra a tutte le guerre: tutti insieme, con un gesto liberatorio, distruggeremo, risignificandola, una grande scultura raffigurante un’arma, creata dai giovani talenti dell’Accademia di Belle arti. La scultura rimarrà come opera permanente nella piazza antistante il teatro, perché non sia equivocabile la posizione che la società civile deve assumere, per garantire a Napoli, come nel mondo, un futuro pieno di vita e non di morte alle giovani generazioni. Noi questo futuro lo promettiamo, con la forza infantile di una disarmante speranza.
The Walk Amal
La marionetta è realizzata in canna modellata e fibra di carbonio ed è manovrata da quattro persone (una per ciascun braccio, una terza per sostenere la schiena e una quarta all’interno, sui trampoli, che controlla anche l’arpa, il complesso di corde che anima il viso, la testa e gli occhi).
In questo viaggio simbolico in fuga dalla guerra, Amal si è messa alla ricerca della mamma il 27 luglio scorso da Gaziantep, al confine turco-siriano. Nel suo cammino, che si concluderà a Manchester, in Inghilterra, percorrerà oltre 8.000 km toccando 65 città.The Walk Amal
Amal è stata creata dalla Handspring puppet company, la compagnia sudafricana di teatro di figura che partecipò a War horse, il film di Steven Spielberg. Nella squadra che anima Amal ci sono anche persone che hanno un passato da rifugiati.
In Italia il festival è itinerante tra dodici città ed è prodotto da Roberto Roberto e Ludovica Tinghi.The Walk è prodotto da Stephen Daldry, regista del film Billy Elliot, la produttrice cinematografica Tracey Seaward, il regista teatrale David Lan e dal Good chance theatre, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi.
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