Corto e a capo conclude il ciclo d’incontri con gli autori per questo 2019, consegnando a Simone Isola e Fausto Trombetta, i registi del lungometraggio Se c’è un aldilà sono fottuto.
Se c’è un aldilà sono fottuto è un documentario che mostra la vita e la storia professionale di un grande regista: Claudio Caligari che, nonostante abbia girato solo tre film, rimarrà nella storia del cinema per la sua regia e il suo modo realistico di trasporre la realtà più abbrutita del nostro tempo su pellicola.
Abbiamo intervistato Umberto Rinaldi, direttore artistico di Corto e a capo, per sapere qualcosa di più.
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Le Ragioni del Boia di Giuseppe Garofalo: intervista
Le Ragioni del Boia (2019) è l’ultimo libro scritto dall’avvocato penalista Giuseppe Garofalo, pubblicato da Graus Edizioni.
Vincenzo de Jorio, avvocato criminale del Foro di Napoli, è la voce narrante all’interno de Le Ragioni del Boia. L’avvocato il 10 maggio del 1809 viene arrestato con l’accusa di aver partecipato ad una cospirazione per attentare alla vita del re, reato che ai tempi veniva punito con la pena di morte.
Le Ragioni del Boia mostra il doppio volto del diritto che, per certi aspetti, ancora è vigente.
Il libro è composto da una narrazione fatta di processi giudiziari che si svolgono a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo a Napoli, in età borbonica. Durante la lettura del libro assistiamo, in base alle decisioni giuridiche del momento, al processo di vittime che vengono accusate per aver gridato in strada: “Viva Ferdinando e viva Carolina” e cinque anni dopo “Abbasso Ferdinando e abbasso Carolina”.
In sostanza viene fuori un quadro della giustizia che processa se stessa perché le leggi, soggette a interpretazioni non sono altro che interpretazioni dettate da una legalità composta di concetti precettistici incompatibili con la realtà dei tribunali e del patibolo.
Durante la presentazione del libro, svoltasi a Santa Maria Capua Vetere, il noto giurista Carlo Taormina ha delineato un parallelismo tra il diritto di ieri e quello di oggi, partendo dalla spiegazione de Le Ragioni del Boia.
Carlo Taormina ha definito così Le Ragioni del Boia:
Un libro pieno d’insegnamenti perché ci sono una miniera d’informazioni tecnico-giuridiche su cui bisognerebbe riflettere.
Per avere un’idea più esaustiva de Le Ragioni del Boia, ecco l’intervista integrale a Giuseppe Garofalo.
Intervista integrale a Giuseppe Garofalo
Giuseppe Garofalo: biografia
Giuseppe Garofalo oltre ad essere l’autore de Le Ragioni del Boia è un noto avvocato penalista, allievo del professore Alfredo De Marsico.
Lo scrittore è uno studioso di storia giudiziaria infatti ha scritto tre libri di successo su questi argomenti: Teatro di Giustizia (1996), La Seconda Guerra Napoletana alla Camorra (2005) e L’Empia Bilancia (2011).
Con la pubblicazione de Le Ragioni del Boia Giuseppe Garofalo giunge al suo quarto libro, ma lo scrittore sta già lavorando ad un altro progetto, di cui ancora non sappiamo nulla.
Quali sono le ragioni del boia?
Tommaso Paradiso, il boia, vende spezzoni di corda degli impiccati a persone credulone che ne fanno degli amuleti o li conservano come reliquie. Il prezzo di ogni pezzo corda varia in base alla notorietà e alla personalità dell’impiccato.
La morte data dal boia era e doveva rimanere un atto amministrativo, la cui esecuzione doveva essere asettica, se non ripugnante, anche per chi la eseguiva.
…
A governare la Giustizia nei tribunali erano in tre: il re, il giudice e il boia. Non era una triade ma una Trinità perché decideva della vita e della morte.
Il re indicava con una legge in astratto le persone da uccidere, il giudice le indicava in concreto e il boia le uccideva. Nella trinità, però, non regnava la giustizia, quella delle leggi non scritte. Dell’orrore della decapitazione e della impiccagione veniva indicato responsabile il boia e non il giudice che le aveva ordinate.
In breve ad essere elogiato, paradossalmente, era il giudice che veniva apprezzato per la decisione mentre il boia veniva disprezzato per averla semplicemente eseguita.
Tommaso Paradiso, condannato a morte, era reo di peccati veniali e non di quelli mortali perché quest’ultima responsabilità era dei giudici che l’avevano decisa e fatta eseguire.
Le Ragioni del Boia mostra come sia ambivalente il volto della legge e come possa rinnegarsi o contrapporsi a se stessa, a distanza di anni o di epoche.
Se dovessimo riassumere con una frase Le Ragioni del Boia potremmo dire che si assiste alla condanna della giustizia che non fa altro che condannare se stessa.
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Grottaminarda,
la giunta Cobino si sdoppiaIl primo cittadino ufitano, Angelo Cobino, si prepara a un’agevole rielezione nonostante il distacco dell’assessore Rosalba Basile che lo ha sostenuto durante il primo mandato e che ora lancia una sfida tutta interna al gruppo del “Gallo” riposizionandosi nella lista “Grotta Bene Comune”.
Ad accompagnare l’assessore uscente nella compagine capitanata da Rocco Lanza il dirigente nazionale Psi, Peppino Romano, già sindaco di Grottaminarda.
Più che di divisione, quindi, si puó parlare di sdoppiamento dell’amministrazione uscente targata Cobino che con questa abile mossa riuscirà ad occupare ben 10 dei 12 posti della sala consiliare “Sandro Pertini”.
Insomma, tralasciando quelli che saranno gli 8 nuovi eletti della lista del Gallo, alla lista civetta Grotta Bene Comune andranno 4 seggi.
E se 3 dei 4 sono già blindati dal candidato sindaco Rocco Lanza e dai due dirigenti del gruppo Psi, Rosalba Basile e Peppino Romano, l’incognita riguarda l’ultimo scranno di Palazzo Portoghesi.
A contendersi un posto al sole: Michelangelo Bruno, Marino Lo Chiatto, Giovanni Romano, Tonino Barrasso, Rocco Barrasso, Roberto Landi, Emilio Morelli, Doralda Petrillo, Franca Iacoviello e Gerarda Faretra.
All’interno di questo derby ufitano in cui sembra tutto già scritto, l’elezione dell’ultimo consigliere di “Grotta Bene Comune” rappresenta l’unico elemento capace di dare vivacità a una soporifera competizione elettorale.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 24 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 475, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 24 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Aquilonia
- 1 residente nel comune di Atripalda
- 2 residenti nel comune di Avella
- 3 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
- 2 residenti nel comune di Bisaccia
- 2 residenti nel comune di Cervinara
- 4 residenti nel comune di Montella
- 5 residenti nel comune di Morra De Sanctis
- 1 residente nel comune di Nusco
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
5 comments on Premio Mario Puzo si è concluso con i registi di Se c’è un aldilà sono fottuto
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