Tenk iù Globalizescion è il docufilm di Michele Vietri che ci spiega i punti chiave del suo lungometraggio, i temi trattati e le conseguenze derivanti dal dilagare della globalizzazione che stanno cambiando la società e il modo in cui osserviamo il mondo.
Tutto parte dalla storia di una merlettaia di Burano che oggi ha difficoltà nel portare avanti il suo lavoro basato su tradizioni secolari. Il regista partendo dal particolare di questa storia individuale arriva all’universalità di una problematica sociale basata sul consumismo turistico.
Tenk iù Globalizescion nasce con il desiderio di far soffermare lo spettatore sulla mancanza di poesia che oggi c’è nel mondo perché attraverso la produzione seriale a discapito di quella artigianale si dimentica un pezzo di storia. Il lavoro artigianale, fatto d’imperfezioni, perché l’uomo non è una macchina oltre a rendere unico un qualsiasi prodotto gli trasmette umanità e tutto ciò la globalizzazione non lo consente.
La merlettaia di Burano racconta una poesia triste perché la sua difficoltà lavorativa si scontra con un colosso come la globalizzazione e dunque è una lotta impari e dal tragico epilogo.
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Teatro Cilea: Andrea Delogu con 40 e sto
40 e sto è un folle spettacolo di Andrea Delogu e Rossella Rizzi, che racconta le donne alla soglia dei 40 anni: il giro di boa, la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni.
Districandosi tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri auto fogli di giornale…Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata, raccontandosi senza filtri in un esilarante flusso di coscienza in cui il pubblico si riconoscerà.
In questo sorprendente viaggio, Andrea si metterà a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo.
Sorpresa dall’approccio e le aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal seduttivo desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un’altra partita. Dove è in palio la cosa più importante di tutte: la libertà di essere sé stessi.
Trasversale, pungente, stravagante. Andrea Delogu non le manda a dire. E ce n’è per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part-time.
Arriva al Teatro Cilea Andrea Delogu col suo spettacolo 40 e sto che sarà in scena i giorni 16 e 17 dicembre alle ore 21.
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Music For Change 2023: annunciata la Giuria Casting
Sono aperte fino al 26 giugno 2023 le iscrizioni alla 14ma edizione di Music For Change 2023, premio musicale tra i più prestigiosi del panorama italiano e europeo completamente focalizzato sulle tematiche civili.
Le iscrizioni sono aperte a tutte le artiste e artisti europei dai 16 anni in su (senza limiti di età). Nella prima fase non si dovrà presentare un brano con una tematica specifica ma basterà̀ che rappresenti lo stile autorale e compositivo dell’artista. Solo nella fase live “Sound BoCS”, che si svolgerà dal 3 al 14 ottobre 2023 a Cosenza, saranno assegnati i temi sui quali gli artisti saranno chiamati a comporre le canzoni che li porteranno in finale.
È possibile candidarsi per la fase di casting a questo indirizzo: www.musicforchange.itTra le grandi novità di questa edizione si segnalano: il Primo Premio che prevede l’assegnazione da parte di Nuovo Imaie di 10Mila Euro per realizzare un tour e le Audizioni Live del ,2 e 3 settembre a cui parteciperanno 30 semifinalisti.
Music For Change 2023: la giuria casting
È annunciata la prestigiosa Giuria Casting che quest’anno sarà formata da: il produttore discografico, arrangiatore, tecnico del suono e sound designer Taketo Gohara (Vinicio Capossela, Brunori Sas, Elisa, Biagio Antonacci, Dardust, Motta, Vasco Brondi, Negramaro, Verdena e tanti altri), le giornaliste Letizia Bognanni (Rumore) e Silvia Danielli (Billboard Italia), e Sara Del Caldo (responsabile head of music di No Name Radio Rai) e il direttore artistico e Presidente di Musica contro le mafie, Gennaro de Rosa.
La Giuria avrà il compito di selezionare i 30 artisti che accederanno alle Audizioni Live del 2 e 3 Settembre.
Insieme alla Giuria Casting a valutare gli artisti ci sarà anche la Giuria Alpha-Zeta completamente composta da giovani del progetto Amunì di Libera contro le mafie (ragazzi, tra i sedici e vent’anni, sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione), giovani partecipanti a E!State Liberi! – campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie e giovanissimi con una età compresa tra i 10 e i 25 anni. Ad oggi sono decine le richieste, provenienti da tutta Italia, per farne parte. Questa giuria avrà una influenza pari al 30% insieme a quella Social che permetterà a tutti i sostenitori degli artisti di esprimere la propria preferenza con un valore del 20%.
Music For Change 2023: la fase finale
Intanto fervono i preparativi per una edizione completamente rinnovata del Premio Nazionale che avrà le sue fasi finali nella città di Cosenza. Tantissimi gli ospiti che animeranno le giornate di “Music for Change” che si svolgerà dal 3 al 14 ottobre presso i BoCS Art, un luogo unico al mondo nel quale arte, natura e creatività si fondono in armonia. Il Museo delle Arti e dei Mestieri sarà importante spazio per i panel, gli incontri, gli showcase e le fasi del Tenco Ascolta.
Il Teatro Alfonso Rendano, uno dei teatri più belli ed unico teatro di tradizione della regione, sarà sede della finale nazionale e della cerimonia di premiazione.
Durante il lungo periodo di residenza artistica il pubblico, avrà la possibilità di partecipare a: master class, panel, tavole rotonde, concerti, presentazioni di libri, showcase e tano altro. Inoltre si svolgeranno ben 2 tappe speciali del “Tenco Ascolta” con i responsabili del Club Tenco. La finale e la cerimonia di premiazione saranno ricche di ospiti del mondo dello spettacolo e della musica. Il più importante Premio musicale europeo a sfondo civile per la sua XIV edizione trasformerà il centro storico della città in un vero e proprio quartiere ad alta densità culturale e sociale.Tra le novità di quest’edizione del Premio c’è infine Culture for Change un festival letterario (spin off di Music for Change, capace di dialogare in modo originale con i luoghi che lo ospiteranno attraverso la realizzazione di installazioni immersive e dal forte impatto emotivo. Culture for Change porterà gli utenti all’interno dei libri, con i format “Viaggio nel Libro” e “Artisti in Vetrina”: un viaggio in bilico tra virtuale e reale con l’intento di offrire uno sguardo nuovo attraverso gli occhi e l’immaginazione di chi, per propria vocazione, indaga e cerca tracce originali per guardare al futuro.
Gli 8 finalisti vivranno all’interno del villaggio BoCS Art, residenza artistica più grande d’Europa: ognuno avrà la propria “mini casa” nella quale vivere, creare e comporre. Ad ogni artista finalista verrà assegnato uno degli 8 temi tra “resistenze e democrazia”, “ambiente ed ecologia”, “cittadinanza digitale e cyber-risk”, “parità di genere e diritti Lgbtq+”, “lavoro e dignità”, “migrazione e popoli”, “disuguaglianze e marginalità sociale”, “rigenerazione e futuro” e, insieme a coach, conductor e daily-coach inizierà un percorso creativo e di produzione del brano con il quale il finalista si presenterà̀ alla finalissima del 13 e 14 ottobre.
Le esibizioni saranno giudicate da: Artist Decider (giudici on-stage), una giuria selezionata di giovani studenti in sala e voto on line, insieme a tanti ospiti in presenza e interventi in streaming. Il 14 ottobre 2023 si conosceranno i nomi dei vincitori in una serata speciale con ospiti, partner e artisti.
Music For Change 2023: premi e partner
L’organizzazione consegnerà il “Premio Music for Change 14th Award” insieme alle menzioni e i premi speciali dei partner.
Il Primo premio consiste nella vincita di 10Mila Euro per realizzare un Tour; Apertura del concerto dell’Uno Maggio Libero&Pensante di Taranto 2024; Mini Tour Nei festival partner di Music for Change: Musica da Bere (Brescia), BeAlternative Festival (Cosenza), Botteghe D’autore (Salerno), Premio Bianca D’Aponte (Caserta), ritorno come ospite “main” nell’edizione 2024 di Music for Change; Esibizione a Casa Sanremo sul main stage nella settimana del Festival; Consegna di un’opera realizzata dal maestro orafo Michele Affidato.
Gli otto brani finalisti saranno distribuiti in esclusiva per l’assegnazione del “Premio Stream Believe” che porterà i vincitori ad ottenere un contratto di distribuzione artista e a partecipare a Casa Sanremo 2024 durante il 74° festival della Canzone Italiana.
Numerosi anche i premi speciali dei Partner: Menzione Speciale su segnalazione del Club Tenco; Premio 1MNext con accesso diretto alle selezioni finali del contest che porta al palco del Primo Maggio di Roma, Premio Rete Doc (1 anno di consulenza editoriale, fiscale, legale e previdenziale con i professionisti della rete D.O.C.), Premio C.E.T. – Borsa di Studio Corso Autori c/o Centro Europeo di Toscolano (La Scuola di Mogol), Premio Acep/Unemia Borsa di Studio/Produzione, Premio Polizia di Stato/Polizia Moderna, Premio Musa Factory con la produzione di un singolo.Sono Supporter della prima fase di questa edizione – Main Supporter: Nuovo Imaie; Official Supporter: SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), Rete Doc, Friends Supporter: ACEP; UNEMIA; Callipo Group.
I Partner sono Libera, Believe, Casa Sanremo, Club Tenco, C.E.T. – Centro Europeo di Toscolano, Uno Maggio Taranto Libero&Pensante, 1MNext e I-Company, A.F.I., Polizia di Stato, Michele Affidato, Billboard Italia, Rockit, Polizia Moderna, Sei tutto L’indie di cui ho bisogno, IndieVision.
Music For Change negli anni
I vincitori di Music for Change: LUK (Premio MfC 13th), Francesco Lettieri (Premio MfC 12th), Yosh Whale (Premio MfC 12th), Davide Ambrogio (Premio MfC 11th), DeAlmeida (Premio MfC 11th), Micaela Tempesta (Premio MfC 10th), Romito (Premio MfC 10th), Gero (Premio MfC 9th), ABC Positive (Premio MfC 9th), Picciotto (Premio MfC 8th), Chiara Effe (Premio MfC 8th), Mujura (Premio MfC 7th), Molla (Premio MfC 7th), Dinastia (Premio MfC 6th), Nasodoble (Premio MfC 6th), Valentina Amandolese (Premio MfC 5th), Renanera (Premio MfC 5th), Sara Velardo (Premio MfC 4th), Lomè (Premio MfC 4th), Pupi di Surfaro (Premio MfC 4th), Original Sicilian Style (Premio MfC 4th), Alfonso De Pietro (Premio MfC 3th), Almamediterranea (Premio MfC 3th), U’Papun (Premio MfC 3th), Dario De Luca & Omissis Mini Orchestra (Premio MfC 3th), Lucariello (Premio MfC 2th), Capatosta (Premio MfC 1th)
Negli anni Music For Change ha selezionato brani di artisti consolidati e con una lunga storia alle spalle in linea con i temi cari all’organizzazione conferendo il Premio Speciale Music for Change:
2022: Rancore, Eugenio in Via di Gioia
2021: Lo Stato Sociale, Fast Animals and Slow Kids, Ministri
2019: Motta, Willie Peyote, The Zen Circus
2018: Levante, Diodato, Ex-Otago
2017: Brunori Sas, Rocco Hunt, Paolo Benvegnù
2016: Fabrizio Moro, Ghemon -
Anna Dari: prigioniera libera oltre la nebbia
All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria pubblicando prigioniera libera oltre la nebbia, uno straordinario testo autobiografico in prosa e poesia, con la casa editrice Pubme e la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina,
segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione).Tra narrazione e lirica, il libro racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel
della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione
artistica. Il coraggioso progetto editoriale diventa così una versione rinnovata e più completa della precedente
“Prigioniera libera”, pubblicata a maggio 2019 con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al
Salone internazionale del libro di Torino, ricevendo la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore
Quasimodo”.Un’opera intensa, di valore poetico‐letterario e al contempo una potente arma di autoguarigione per continuare a combattere il male oscuro, come la stessa autrice definisce la depressione. E di questo Anna Dari vuole dare
forte testimonianza.
Una testimonianza di vita e un progetto artistico partito il 10 luglio 2007 quando, attanagliata da un profondo dolore
morale, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, in memoria del ramo artistico familiare materno (Scordari), si avvicina al
pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto
appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica. È come uno squarcio, nuovi orizzonti si spalancano
nella sua mente intrappolata nel tunnel della depressione.Da lì un creativo susseguirsi di brani che, partendo da una
matrice classica, approdano con raffinata eleganza a richiami pop, blues, jazz, a seconda dell’ispirazione del momento e
dello stato d’animo, in un variegato e versatile quanto suggestivo stile compositivo.Il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica, in cui il
pianoforte è protagonista nel suo intimo e suggestivo dialogare, in alcuni casi, con altri timbri strumentali sapientemente
ricercati nell’incorruttibile volontà di spingersi continuamente oltre, “a ricordarci di volgere sempre lo sguardo verso
l’alto, verso la bellezza, verso l’armonia, verso l’amore, verso tutto ciò che sa di vita vera. Oltre l’apparenza, oltre
l’indifferenza, oltre la paura, oltre il muro di nebbia che avvolge di aspre miserie le nostre piccole affannate vite”. È questo
il significato profondo del primo album dell’artista piemontese, nonostante molte altre composizioni ancora inedite
abbiano preceduto dal 2007 ad oggi l’uscita discografica di “Oltre la nebbia”.La tracklist trova il suo epilogo in “Terre di mezzo”, un brano di struggente attualità con inserti sonori di combattimenti ed esplosioni. Tragicamente attuale, da oriente ad occidente, è dedicato a tutti i popoli che soffrono, dilaniati dalla barbarie della guerra e dalla paura che morde il cuore.
Tra parole che scavano in profondità, versi adamantini e raffinate suggestioni musicali diventate colonna sonora del film
“Il rumore del mare” della regista Enza Lasalandra, seducendo mente e cuore di chi legge e ascolta, questo è solo il suo
risveglio.La storia di Anna Dari non finisce qui.
Anna Dari: biografia
In memoria del ramo artistico familiare materno Scordari, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, si avvicina al pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica: nasce così “Broken heart” (Cuore in frantumi), una composizione dall’evidente sapore blues.
Da lì, misteriosamente, in meno di un anno arrivano tutti gli altri brani composti a mente, senza l’ausilio dello spartito, ed eseguiti ad Asti, Torino, Alessandria, Perugia, Trieste, Piacenza, Lake Como Festival, con grande consenso di pubblico e di critica. Sempre a Torino, presso il teatro Orpheus, in occasione della Giornata internazionale della donna l’8 marzo 2011, partecipa al concerto “Mozart e le donne”, durante il quale presenta in prima esecuzione nazionale “La forza della vita”, nella versione per piano e orchestra d’archi, e “Una carezza per Chiara”, per violoncello e piano, brano dedicato a tutte le bambine e le donne vittime di violenza sessuale.
Contemporaneamente scrive una raccolta di poesie dal titolo “Suoni e colori dell’anima”, da cui sono tratti i versi collegati alle singole composizioni.Attraverso la musica e le liriche Anna Dari racconta, non solo della sua vita in particolare ma dell’universo femminile in
generale, declinato nelle sue tante e preziose sfumature; parla dei bambini vittime di violenza, del profondo senso di solitudine e dolore insito al male oscuro della depressione; racconta anche della potenza della musica e della poesia e del miracoloso potere catartico della creazione artistica, del senso di amore universale a cui la sua anima anela e di come arte e vita siano diventate per lei due facce della stessa medaglia.Dal 2015 all’estate 2017 un lungo periodo di crisi e silenzio compositivo. Poi nuovamente l’urgenza di trasformare in musica le proprie emozioni. Nascono i nuovi brani “Assolo” (vincitore l’11 gennaio 2020 al Cet di Mogol del Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo” sezione Musica) e “Sognando il mare”, che segnano per Anna Dari una nuova vena compositiva, più pop, intima e minimale.
Nel marzo 2018 riprende a suonare dal vivo con un concerto ad Azeglio sul lago di Viverone e a giugno dello stesso anno con un recital durante la Festa della musica di Torino. Contestualmente avvia il progetto “Dreams and hopes” con il collega cantautore Alessandro Fantino, delle cui canzoni Anna Dari cura gli arrangiamenti pianistici, e il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica.
All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria, pubblicando a maggio 2019 “Prigioniera libera” con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino, che riceve la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo”.Tra narrazione e poesia, lo straordinario testo autobiografico racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Il coraggioso progetto editoriale, pubblicato per Pubme come “Prigioniera libera 2.0”, con la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina, segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione), diventa una versione rinnovata e più completa della precedente edizione, per continuare a combattere il male oscuro della depressione. E di
questo Anna Dari vuole dare forte testimonianza.
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