La compagnia teatrale La Fermata ha tante novità da raccontarvi e lo farà il 28 settembre alle ore 18:00 al Castello D’Aquino, caffè letterario di Grottaminarda!
Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli anticipano cosa bolle in pentola per la nuova stagione dedicata ai laboratori di I, II e III livello.
Le sorprese non sono finite perché i due attori colgono l’occasione per parlarvi di iPhoné, la nuova rappresentazione teatrale sperimentale ispirata al Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, che verrà messa in scena per la prima volta nella suggestiva location grottese.
Per scoprire maggiori dettagli, non vi resta che guardare il video!
You Might also like
-
Carnevale di Montemarano (Avellino) e Tarantella Mirabilis: il folklore protagonista in Irpinia
Ad agosto, Montemarano si traveste con i colori e le melodie di ‘Carnevale di Montemarano e Tarantella Mirabilis’.
L’evento rientra nel programma ‘Incontri del Folklore: carnevali e percorsi popolari d’Irpinia’, manifesto progettuale di promozione di una delle tradizioni locali più radicate della provincia di Avellino e che vede insieme il comune di Chianche, Castelvetere sul Calore, Montemarano, Taurano e Torrioni.
Sulla manifestazione, il sindaco Beniamino Palmieri:
L’emergenza sanitaria legata al Covid ha portato alla cancellazione del Carnevale, una delle manifestazioni più importanti e sentite per i cittadini di Montemarano, per ben due anni. Con il sostegno dei fondi regionali POC che, non abbiamo potuto spendere lo scorso inverno proprio a causa del Covid, possiamo ripartire ed avviarci all’evento di febbraio, periodo dell’anno in cui ricade secondo tradizione, usando l’opportunità del 12, 13 e 14 agosto per promuoverlo e divulgarlo. Ci auguriamo che questa tre giorni restituisca ai nostri concittadini un po’ di spensieratezza ed allegria e che richiami anche un buon afflusso di pubblico al fine favorire una auspicabile ricaduta economica a beneficio delle attività commerciali che, più di tutti gli altri settori, hanno sofferto in questi due anni.
Dal 12 al 14 agosto Montemarano ripropone nella settimana più calda dell’estate, la festa simbolo della provincia di Avellino, il carnevale. Venerdì 12 agosto alle ore 20, attesa la sfilata in maschera che andrà a riempire le caratteristiche stradine medievali del paese con la danza della Tarantella Montemaranese. Sabato 13 agosto alle 21, l’energia dei FolkAtomic, seguire da Officina Zoè e Maristella Martella, inonderanno delle sonorità popolari l’anfiteatro comunale. Chiudono la programmazione dell’evento, domenica 14 agosto, dalle 18 alle 20.30, la riproposta sfilata in maschera per le strade del centro storico del paese, affiancata dalla Tarantella Montemaranese.
La proiezione del docufilm ‘Sabballa’ a cura della Scuola di Tarantella Montemaranese, in occasione della celebrazione dei 10 anni di associazione Scuola di Tarantella Montemaranese, per proseguire con in concerto di Gerardo Dell’Affetto e Luis di Gennaro. A chiudere la manifestazione la consegna del Premio Tarantella Mirabilis consegnato dai rappresentati della Scuola di Tarantella Montemaranese.
Il direttore artistico Roberto D’Agnese precisa:
L’idea è quella di non di proporre una versione estiva del Carnevale, che corrisponde ad un giorno ben preciso. Non intendiamo rievocazione con questo evento, una festività che vive già di un suo significato e sentimento ben preciso, alla quale è già assegnata una data con intento celebrativo. Il nostro obiettivo è quello di far sfilare, nella giornata di venerdì 12, i costumi rappresentativi del Carnevale di Montemarano per far conoscere i costumi di una ricorrenza importante per la città di Montemarano. Nella giornata di chiusura, domenica 14, quelli più belli riceveranno un riconoscimento nel Premio Tarantella Mirabilis. L’intenzione è sempre quella di creare connubio tra il momento tradizionale e rappresentativo del territorio con qualcosa che va oltre. Dalla sfilata di maschere legata alla tradizione popolare di Montemarano, si passerà all’esibizione dei gruppi inseriti nel programma che mettono insieme sonorità di tradizione popolare e e contemporanea. momento di concerto di gruppi decisamente particolari, Con i FolkAtomic e gli Officina Zoè, si andranno a conoscere band che hanno inserito nel cantautorato tradizionale popolare, un taglio innovativo. La manifestazione si chiuderà il 14 con il docufilm che racconta la storia del Carnevale di Montemarano con tutti i suoi protagonisti, oltre cento persone intervistate e inserti video di concerti di musica classica popolar.
-
Al Macellum di Pozzuoli è tempo di musica con la ScalzaBanda
Flauti, clarinetti, corni, trombe, tromboni, tube, oboi e percussioni. È tempo di musica al Macellum di Pozzuoli, noto anche come Tempio di Serapide, che domenica 31 ottobre, dalle 11 alle 13, ospiterà un concerto a dir poco travolgente. Protagonista dell’evento, sarà la ScalzaBanda, orchestra composta da ragazze e ragazzi del quartiere Montesanto di Napoli, che fa parte del coordinamento Le Scalze.
Un appuntamento adatto a grandi e piccini, che s’inserisce alla perfezione nel piano di valorizzazione del sito archeologico simbolo di Puteoli.
La giovane formazione ricalca la tradizione delle bande di paese e il progetto inclusivo che la vede coinvolta, nato nel 2012, coinvolge attualmente circa 100 giovani e giovanissimi musicisti, provenienti da contesti socioeconomici piuttosto eterogenei.
L’obiettivo principale è quello di realizzare un percorso d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva, tra i mezzi più efficaci di educazione al vivere civile, nonché un’occasione straordinaria di crescita personale.
Ma guai a lasciarsi ingannare dall’età, la virtuosa ScalzaBanda, infatti, ha all’attivo già numerose esibizioni e vanta collaborazioni importanti, tra gli altri, con lo scrittore Stefano Benni, con Vinicio Capossela e con i napoletani Foja, Daniele Sepe, Gnut, Ars Nova e Simona Boo.
Il repertorio che propone è molto vasto e va dai Queen a Soul e Bossanova, passando per colonne sonore celebri, come quelle dei film di Star Wars e James Bond.
L’evento è in collaborazione con l’EAV, che per l’occasione riserverà gratuitamente una carrozza della ferrovia Cumana ai musicisti e ai relativi accompagnatori.
Si potrà accedere al Tempio di Serapide al costo di 4 euro e per ogni ragazzo pagante, cui sarà offerta anche la merenda prima del concerto, l’ATI Macellum concederà un ingresso gratuito ad un accompagnatore/genitore.
È obbligatorio il green pass.
-
Terra di nessuno: il romanzo ambientale di Alberto Di Buono
Il 22 aprile ricorre la Giornata della Terra che rappresenta la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. La celebrazione di questa giornata nasce nel 1970 e oggi gli ecologisti la utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: inquinamento, distruzione degli ecosistemi e l’esaurimento delle risorse rinnovabili, cercando di promuovere soluzioni che consentano di eliminare o quantomeno attutirne gli effetti causati dalle attività dell’uomo.
Terra di nessuno (2019) è l’ultimo libro di Alberto Di Buono, pubblicato da Graus Edizioni, ed è un romanzo ambientale che porta il lettore a soffermarci proprio su queste tematiche e non solo.
Federico Manfredi è il protagonista del libro e lo incontriamo adolescente mentre curioso cerca di conoscere ciò che lo circonda, attraversando in bici il suo paesino, che si trova in una provincia di Napoli.
Un giorno il ragazzo, in lontananza, scorge un vecchio Castello e inizia a sentire, dentro di sé, un forte richiamo che lo spinge a raggiungere l’antico rudere. Questa sensazione di attrazione si unisce anche ad uno strano timore che il ragazzo non riesce a spiegarsi finché non sente una voce che gli parla con l’accento tipico della sua zona. Quella voce è la voce di Oikos, il vecchio castello, che si rivolge a lui, chiamandolo per nome e invitandolo a non salire per andarlo a trovare perché non è ben disposto nei confronti degli esseri umani.
P’ o’ passato tanti uomini so’ venuti addò me, ma nun m’hanno mai dato problemi. L’hanno fatto sempe cu rispetto. Mo però sò cagnate troppe cose, io nun me fido cchiù ‘e vuje pecché site gente senza valore, me facite paura. Perciò nun voglio avé niente a che fare cu vuje, sto buono accussì, sto buono sul’io.
…
Io vi guardo tutt’ ‘e juorne, saccio buono ‘o rispetto che tenete pe chello ca ve sta attuorno e come v’impegnate a distruggere ogni cosa. Site ‘a specie vivente cchiù pericolosa, riuscite a fà male perfino a vuje stessi. È meglio tenervi ‘a luntano.
Federico Manfredi prende le parole di Oikos come una sfida, si allena strenuamente finché un giorno giunge davanti la vecchia fortezza. Arrivato davanti all’ingresso si sente così piccolo e insignificante e decide di non entrare perché:
Ciò che si ama non si possiede, ma si custodisce.
Dalla sfida superata comprende una lezione che gli sarà utile per il proprio futuro. Il ragazzo apprende che le reali potenzialità dell’uomo si esprimono al meglio solo quando agiscono in armonia con l’ambiente perché assecondare la nostra natura ci rende più forti.
Trascorrono gli anni e Federico Manfredi cresce, abbandona il suo paese e diventa un brillante ingegnere ambientale. Un giorno, all’improvviso, gli giunge un incarico di supplenza proprio in una scuola del suo paese natìo e decide di lasciare la certezza del suo lavoro per avventurarsi nella nuova avventura dell’insegnamento.
Quando arrivò in paese, nella sua vecchia casa ritrovò i mobili, gli oggetti a lui cari e il quartiere della sua infanzia come se il tempo non fosse mai passato, ma non ritrovò nessuno dei suoi vecchi amici, perché la vita li aveva portati altrove a percorrere chissà quali strade. Erano rimasti solo tanti cari ricordi, che come fantasmi vagavano senza meta in quei luoghi raccontando sottovoce di un tempo che fu.
Il paese era cresciuto tantissimo, ma quasi tutte le periferie erano state urbanizzate in modo piuttosto selvaggio, si vedeva chiaramente la mancanza di un’appropriata programmazione urbanistica.
Federico Manfredi ben presto si rende conto che il suo paesino fa parte della Terra dei Fuochi. Decide di sfruttare la possibilità dell’insegnamento per poter educare al rispetto ambientale i propri alunni e decide di andare a far visita al suo vecchio amico Oikos che gli spiega, con poche parole, le cause di tutto quello scempio:
Qua ci sta ancora tanta gente per bene che la pensa proprio comme a te, ma s’annasconne. Sono tutti quelli che non accettano ‘e regole ‘e chesta società, pecché troppo spesso sç fatte sulo o vantaggio ‘e chi e scrive. Tu devi cercare questa gente e fargli capì che se ognuno fa la sua parte, assieme s’addiventa na forza.
Ccà t’he sta accorto. Non farti abbagliare da quelli che parlano bene e sventolano troppo vistosamente ‘e bandiere ‘e l’ecologia, pecché spisso sò proprio lloro che fanno i danni peggiori. Statte accorto pure a quelli che fanno i consulenti, gli imprenditori e a tanti tuoi colleghi che cercano di vendere pe forza cose inutili sulo pe fà soldi. Occhio a tutti quelli che cu l’ecologia fanno soldi assai, pecché nun so buone. Gli ambientalisti veri non hanno un colore politico e non fanno na prufessione particolare. Sò tutti quelli che tengono na visione del mondo cchiù larga e cercano ‘e mettere in pratica queste loro convinzioni cu nu stile ‘e vita cchiù intelligente.
Per l’uomo inizia la scuola e questa nuova avventura. Dopo aver ascoltato bene le parole ed i consigli di Oikos, Federico Manfredi si rende conto che la cultura che ha il dovere di trasmettere ai propri alunni non è quella solo racchiusa nei programmi scolastici che, a fine anno, certificano la frequenza scolastica ma è un altro tipo di conoscenza.
Durante la settimana inizia a parlare di ecologia e della stretta connessione che intercorre tra uomo e natura, una sorta di equilibrio che regola il mondo perché ogni piccola particella vivente è interconnessa con tutto ciò che ci gravita intorno.
Riuscirà Federico Manfredi a sensibilizzare i propri alunni? Oikos cambierà idea nei confronti dell’essere umano? Queste ed altre informazioni le potrete scoprire solo leggendo Terra di nessuno di Alberto Di Buono.
Terra di nessuno non è soltanto un romanzo ambientale ma racconta anche di vita quotidiana, di una storia d’amore, di coraggio e della capacità che ha ognuno di prendere in mano le redini della propria vita, trasformandola in altro.
Il romanzo di Alberto Di Buono è adatto a tutti ma, a mio avviso, in particolar modo ai ragazzi perché attraverso la scrittura semplice, diretta e talvolta popolare il romanzo è capace di destare meraviglia, speranza e stupore in quegli occhi giovani che hanno ancora tanto da scoprire e da comprendere sul mondo.
Nonostante la tematica ambientalista il libro ci porta a riflettere anche su ciò che stiamo vivendo in questo periodo di pandemia mondiale perché Terra di nessuno ridimensiona la finitudine dell’essere umano, riportandolo nella reale proporzione, misura e dimensione che ricopre all’interno del mondo.
A prescindere dalla nostra intelligenza e dalla capacità che abbiamo di modificare ciò che ci sta intorno, natura compresa, non siamo altro che una parte millesimale di un meccanismo che, appena ne ha la possibilità, è in grado di riprendersi ciò che gli è stato tolto irrispettosamente.
4 comments on La Fermata vi aspetta al Castello D’Aquino con un doppio appuntamento!
Comments are closed.