Utilizzando frammenti delle trascrizioni del processo a ‘La Manada’ – caso giudiziario che scosse l’opinione pubblica spagnola e internazionale riguardante una violenza sessuale di gruppo compiuta da cinque uomini nei confronti di una ragazza appena diciottenne a Pamplona nel 2016 – Jordi Casanovas costruisce una drammaturgia dal ritmo incalzante.
Tra dialoghi serrati e testimonianze dei protagonisti, realtà e finzione si mescolano in un quadro capace di «provocare nel lettore l’effetto asfissiante vissuto dalla vittima» e di farlo riflettere sull’amara deriva di uno scenario in cui è la «normalizzazione della violenza» il linguaggio che regola il rapporto tra uomo e donna.
Jauría ha vinto nel 2020 il Premio MAX come Miglior spettacolo.
Jordi Casanovas: biografia
Drammaturgo, produttore e regista teatrale, ha scritto oltre trenta testi che sono stati eseguiti in diversi paesi del mondo.
Artista profondamente legato alle proprie radici catalane (si ricorda la trilogia composta da Una história catalana, 2011, Pátria, 2012 e Vilafranca, un dinar de festa major, 2015, testi vincitori di numerosi premi), si avvicina alla forma del «teatro documentario», tecnica drammaturgica che utilizza materiale proveniente dal reale (trascrizioni processuali, verbali di intercettazione ecc.), per riempire una struttura narrativa di tipo finzionale.
Tra i suoi testi si ricordano: Ruz-Bárcenas (2014), Mala broma (2018), Jauría (2019), VALENCiANA (La realitat no és suficient) (2019) e Alguns dies d’ahir (2020).
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Manca poco per il Gala Internazionale Gesualdo danza
Cresce l’attesa per un evento dal grande valore culturale che vedrà riuniti ad Avellino i più prestigiosi nomi del panorama della danza internazionale.
Domenica 24 aprile con inizio alle ore 20.30, nell’ambito del primo Concorso Gesualdo Danza, il palcoscenico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino diventerà un luogo magico e straripante di bellezza grazie alla presenza di 11 étoile internazionali che si esibiranno per dar vita ad una serata di gala che emozionerà sicuramente i presenti.
Nel corso dello spettacolo si alterneranno l’étoile Giuseppe Picone, uno dei più grandi ballerini di danza classica al mondo, e le altre stelle della danza internazionale quali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, Arianne Lafita e Vittorio Galloro, Lucia Lacarra e Matthew Golding, Giuliana Mele e Mario Laterza (Spellbound).
Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico.
Durante l’evento saranno attribuiti i seguenti riconoscimenti: Premio Carla Fracci, Premio al talento, Premio Produzione, Premio Formazione, Premio Carriera.
Presenterà la serata Luisa Mariani di Piuenne TV.
La serata di gala sarà preceduta, sabato 23, dai concorsi nazionali ed internazionali che vedranno la partecipazione di numerose scuole di danza italiane che si disputeranno numerosi premi e borse di studio alla presenza di giudici di altissimo prestigio quali: Giuseppe Picone (etoille internazionale – Presidente Giuria Internazionale), Franco Miseria (coreografo TV – Presidente di Giuria Nazionale), Alen Bottaini (direttore Bavaria ballett academy di Monaco di Baviera), Alessandro Rende (direttore Europa in danza e Italian dance award), Alin Gheorghiu (consigliere onorifico balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest), Azzurra di Meco (giornalista e coordinatrice danza cantiere internazionale d’arte di Montepulciano), Emanuele Battista (coreografo internazionale), Fabio Gison (Solista e coreografo teatro San Carlo), François Petit (Assistente direttore Ballett Schule Theater Basel), Irma Cardano (Coreografa internazionale), Manuela Barbato (Art journalist and dance curator Teatro Bellini di Napoli), Mario Nocera (Responsabile area Urban), Massimiliano Craus (Critico di danza e giornalista), Peter Valentin (coreografo internazionale), Roberto D’urso (Responsabile modern/jazz), Stefano Angelini (Solista teatro San Carlo), Valentina Marini (presidente A.I.D.A.P. – direttore Spellbound Contemporary Ballet Roma).
Il concorso sarà per i giovani allievi un’occasione di crescita professionale unita alla possibilità di guadagnare esperienze formative di prestigio.
Il Teatro Gesualdo, durante l’evento, ospiterà la mostra fotografica “AQVA” di Luigi Bilancio e la presentazione del volume “Giselle e il teatro musicale” di Maria Venuso, Docente di Storia della danza presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli.
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Mostra Kême per l’attesa apertura del Tempio di Serapide
Da domenica 20 giugno 2021 alle ore 11.00 e in occasione dell’apertura del “Macellum di Pozzuoli- Tempio di Serapide”, la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con Aporema o.n.l.u.s., nell’ambito dell’ATI Macellum, (“La Terra dei Miti s.r.l.”, “Associazione Amartea”, “Aporema onlus” “Graficamente srl”) presenta la mostra Kême.
Il progetto espositivo, nato e realizzato grazie alla collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei, a cui hanno preso parte 14 studenti appositamente selezionati attraverso un concorso
tematico, mette in evidenza la possibile interazione tra il linguaggio contemporaneo e quello archeologico.Il titolo stesso della mostra traduce l’intento, “Kême” in egiziano, infatti, si riferisce a terra nera o materia prima: la materia che dà origine. Così come Serapide, divinità egizia creata per favorire l’incontro tra due civiltà, Kême che da termine egiziano, in arabo diventa al-kimya trasformandosi quindi in alchimia, disciplina finalizzata alla trasformazione della materia tramite il fuoco.
Terra e fuoco sono gli elementi primordiali della trasformazione, anche elementi caratteristici della terra dei Campi Flegrei.
Basandosi su questi temi gli allievi hanno prodotto sculture in materiali argillosi, terracotta o/e ceramica, rispondendo al tema preposto e alla collocazione integrata site-specific. Ogni opera ha una propria autonomia estetica e pur diversificando la matrice che li contraddistingue, dà vita a un percorso espositivo funzionale alla comprensione e l’evoluzione della concettualità e delle capacità scultoree che ad essi appartengono.
Francesca Arduino, Gaetano Fabozzi, Antonio Flumeri, Salvatore Mancino, Tammaro Menale, Rebecca Miccio, Roberto Pesacane, Rosanna Pezzella, Alessandro Piromallo, Salvatore Russo, Biagio Salvati, Antonio Salzano, Noemi Saltalamacchia e Lucia Schettino sono i giovani in mostra.
Le porte del Tempio di Serapide saranno aperte al pubblico e le opere saranno visibili fino al 30 di settembre 2021.All’opening interverranno:
Dott. Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei;
Antonio Manzoni, Presidente di Aporema onlus, partner dell’ ATI Macellum;
Prof. Renato Lori, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Valter De Bartolomeis, Dirigente Scolastico Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Napoli;
Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Coordinatrice di Scultura dell Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Nello Antonio Valentino, Docente di Formatura, tecnologia e tipologia dei nuovi materiali, dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.La Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con i corsi condotti dalla Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Prof. Nello Antonio Valentino, Prof.ssa Elisa Laraia hanno avuto funzione organizzativa e tecnica dell’evento, mentre Marcello Merenda e il corso di fotogiornalismo dell’Accademia, del Prof. Mario La Porta, funzione documentativa delle fasi di lavorazione e
dell’esposizione, Il Prof. Antonio Manzoni con l’Associazione Aporema Onlus funzione ideativa e logistica del concorso Kême, il Dirigente Valter Luca De Bartolomeis, con Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Capodimonte supporto tecnico-pratico all’evento, e il Sito Macellum (Tempio di Serapide) all’interno del Parco archeologico dei Campi Flegrei, cornice perfetta per
un’interazione interdisciplinare e significativa, viste le vicissitudini culturali e di comunità, che l’arte e la socialità esigono, in questo momento e sempre. -
Stefano Gallone torna in libreria con “Il Confine”
Otto testi di canzoni che ispirano altrettanti racconti, nei quali prendono vita personalità solo apparentemente lontane tra loro, in realtà unite da una visione del mondo diversa da quella fornita dalle ideologie dominanti.
Con il suo nuovo libro Il Confine, edito da Alter Ebus, l’autore avellinese Stefano Gallone torna alla narrativa, e ci fa navigare tra derive intellettuali in cerca di un recupero emozionale e creativo. Psicologie incluse in contesti tradizionali ma cariche di spiritualità pericolose, fughe da o verso qualcosa, soliloqui autoindulgenti che sfociano in gesta definitive, deliri anticonformisti non migliori della realtà che li ha causati, realtà e sogni che determinano o si adeguano a un vissuto.
Tutti sono sulla linea di un confine che separa la prassi dal desiderio di redenzione. Devono solo scegliere se oltrepassarla e, in tal caso, come proseguire il cammino.Stefano Gallone: biografia
Stefano Gallone, classe 1984, è musicista, scrittore, e giornalista musicale e cinematografico. Laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma, ha all’attivo diversi progetti in campo sia musicale che letterario.
“Il Confine” arriva dopo il saggio cinematografico L’Apocalisse fuori campo – Relazioni umane e configurazioni visive (Crac Edizioni – 2021), la prima raccolta di racconti In un’espressione di niente (2014) e altre pubblicazioni tra saggi critici, poesie ed antologie.
Con il duo di musica elettronica ambient sperimentale Agate Rollins, ha recentemente composto la colonna sonora del film Il paese interiore di Luca Calvetta, ispirato alla biografia e alle opere dell’antropologo Vito Teti, con la voce narrante di Ascanio Celestini. L’ultimo album del gruppo – Meantime/Elsewhere – ha visto la luce proprio nel Gennaio 2022 sotto l’egida dell’etichetta tedesca Midira Records.
Si aggiungono alla sua esperienza di autore anche percorsi di critica analitica ed esperienziale che sviluppa su due blog (“La Seconda Visione” per il cinema e “Motel Wazoo” per la musica).
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