I dati definitivi delle Elezioni Europee ci consegnano un Paese a trazione leghista. Il partito di Salvini vola al 34% seguito dal Pd al 22.7% e dal M5s che perde quota e si ferma al 17.1%. Forza Italia prende l’8.8%, Fratelli d’Italia il 6.5%, + Europa il 3.1% e La Sinistra l’1.7%.
Il quadro della provincia di Avellino si distacca leggermente dai dati nazionali.
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Irpinia con il 30%, seguito dalla Lega al 22%, sul podio il Pd con il 20.5% dei consensi. Forza Italia prende il 12.7%, Fratelli d’Italia il 5.3%; + Europa e La Sinistra si fermano rispettivamente al 2.4% e al 2.3%.
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CNA: la situazione delle piccole e medie imprese in Irpinia
Luca Beatrice è il nuovo direttore della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e Media Impresa). Abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con lui per cercare di capire alcuni punti importanti che riguardano la piccola e media impresa nel nostro territorio, cercando di tirare le somme per comprendere come si è modificato l’assetto economico delle suddette durante la pandemia e post.
Questa discussione è importante, a nostro avviso, sia per comprendere la situazione economica attuale delle imprese già esistenti ma vuole essere, soprattutto, una sorta di incoraggiamento per coloro che hanno intenzione di aprire un’attività ma che, in questo particolare periodo storico, hanno delle remore per iniziare a mettere le fondamenta, investendo sul territorio e su se stessi.
La situazione attuale
La crisi mondiale indotta dal Covid-19 sta determinando uno scenario drammatico, nuovo e imprevedibile, soprattutto in campo sanitario, sociale ed economico.
Per ripartire insieme senza lasciare nessuno indietro saranno necessarie scelte di campo chiare, condizione necessaria quando ci si candida alla guida di un’associazione storica così importante come la CNA.
L’importanza delle piccole imprese in Italia è oggi, più che mai, chiara a tutti; così come sono proprio gli imprenditori onesti a soffrire di più a causa della violenta crisi economica causata dal Covid-19.
Non bisogna rinunciare a resistere, c’è bisogno di reinvestire, rilanciando la propria attività per difendere l’impresa e l’occupazione.
Il compito della CNA
La CNA principalmente a livello nazionale ha intenzione di coinvolgere le istituzioni per poter sostenere le imprese private, in particolar modo quelle piccole che sono le più vulnerabili.
C’è bisogno di significativi sgravi fiscali sul lavoro, per poter salvaguardare i diritti dei lavoratori e attuando una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata.
C’è bisogno di un vero piano strategico che dovrà essere costruito non solo a livello provinciale ma interagendo a livello nazionale per ciò che concerne le politiche complessive per poter adeguare le iniziative alle diverse realtà con le proprie particolari specificità.
Luca Beatrice afferma:
Uno dei nostri obiettivi principali sarà quello di realizzare una costante interazione con i vari organismi istituzionali: da quelli territoriali come i comuni e la Provincia a quelli deputati alle politiche di sviluppo come il Consorzio ASI e i Gruppi di Azione Locale, per supportare adeguatamente le imprese nei luoghi dove si determinano gli scenari in cui esse si trovano maggiormente ad operare.
Si parla tanto del PNRR, noi crediamo che quel piano non sia sufficiente perché i soldi non sono tanti se si divide la somma per gli anni in cui dovrebbero essere utilizzati. Se si utilizzeranno quei fondi per le grandi opere, noi faremo solo un favore a chi dovrà rendicontare le spese all’UE.
Bisogna avere come obiettivo principale l’occupazione ed incentivarla e renderla possibile attraverso incentivi alle imprese.
La situazione che stiamo vivendo non è delle migliori ma già ne eravamo coscienti poiché la pandemia non ha fatto altro che acuire ed esasperare l’economia locale, a discapito delle piccole e medie imprese.
C’è bisogno di creare strumenti che possan0 facilitare la ripresa economica e di conseguenza l’occupazione. Questo è un iter imprescindibile per poter cercare di creare le basi per una ripresa reale e duratura.
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6000 sardine d’Irpinia lanciano un appello agli amministratori
6000 sardine d’Irpinia lancia un appello a sette comuni che hanno presentato solo una scelta elettorale, che quindi scelta non è. Ciò significa annullare il senso intrinseco della parola democrazia perché la non scelta si basa, in questo caso, sull’esclusività di una sola proposta elettorale.
Riportiamo integralmente l’appello fatto.
Con la chiusura delle liste per le prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre una parte importante della nostra provincia è chiamata a rinnovare il proprio Civico Consesso. Apprendiamo con rammarico che in 7 dei 33 comuni chiamati al voto sarà presente una sola proposta elettorale.
Senza entrare nel merito delle scelte dei singoli e delle dinamiche che hanno portato a queste situazioni, non possiamo non sottolineare come sia mortificante per la democrazia una competizione elettorale che vede come unico sfidante il quorum del 40% da dover raggiungere per dichiarare legittima la votazione. Come 6000 sardine d’Irpinia chiediamo a tutti gli amministratori locali di riflettere sul perdurante distacco della cittadinanza dalle vicende politiche territoriali.
In una provincia che è agli ultimi posti per qualità della vita la partecipazione civica è di cruciale importanza per risollevare le speranze di crescita, sociale e culturale, di un territorio che si avvia lentamente a finire nelle mani di pochi “signorotti della politica” che riescono a fare il bello ed il cattivo tempo grazie all’ipossia di cui soffre il vasto sistema burocratico/amministrativo locale.
I nuovi consiglieri comunali saranno chiamati a rinnovare anche gli organi provinciali tra pochi mesi. Mentre le partite sembrano giocarsi sui soliti fronti che poco hanno a che fare con la vera politica, noi chiediamo un impegno a mettere in campo proposte strutturali che diano una prospettiva di sviluppo che abbia come punto cardine la valorizzazione territoriale che sia rispettosa dell’ambiente, tutelandolo e preservandolo.
È compito degli amministratori risvegliare la partecipazione delle proprie comunità, anche con idee innovative e coraggiose. Solo creando opportunità e prospettive possiamo fermare la lunga agonia dello spopolamento che come un orologio sembra rintoccare sempre più velocemente le ore che mancano per il punto del non ritorno.
6000 sardine d’Irpinia
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Il Conservatorismo,
Francesco Giubilei a Grottaminarda ospite di CivitasL’associazione culturale Civitas, presieduta da Enzo Abbondandolo, ha tenuto presso la Sala Convegni del Comune di Grottaminarda un interessante incontro dedicato ai fondamenti dottrinari e culturali del Conservatorismo.
Ospite d’onore della serata Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Giuseppe Tatarella dedicata al ministro dell’Armonia, padre della destra democratica italiana e socio fondatore di Alleanza Nazionale.
Citando Prezzolini, Giubilei prova a sintetizzare i principi della filosofia alla base del conservatorismo in Italia. Indica, quindi, nella Lega e in Fratelli d’Italia gli unici partiti che possono in parte essere ricollegati alla grande tradizione conservatrice italiana.
L’intervento di Errico Venezia (Lega Avellino)
Errico Venezia, già Responsabile Provinciale Sanità della Lega di Avellino, paragona il Conservatorismo a un albero con le radici ben piantate nella nostra tradizione.
4 comments on Elezioni Europee,
la Lega prima in Italia e seconda in Irpinia
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