Lega

Regionali in Campania,
Tommasetti (Lega): «La Giunta De Luca ha fallito»

Aurelio Tommasetti, ad Avellino per la presentazione del libro #Populeconomy di Paolo Capone, parte dai temi affrontati nel saggio per un’analisi sulle grandi questioni che animano il dibattito. Professore ordinario di economia aziendale, già candidato alle Europee 2019, Aurelio Tommasetti rappresenta una risorsa per la coalizione di centrodestra e appare scontata una sua nuova discesa in campo con la Lega per le Regionali in Campania.

 

I temi della Lega,
Vecchia: «La vera sfida è il regionalismo»

La Lega è il primo partito in Italia perché riesce ad intercettare meglio degli altri quelle che sono le sensibilità dell’opinione pubblica. C’è una piena sintonia tra il messaggio di Matteo Salvini e quello che la gente vuole. E questa è la ragione per cui anche in Alta Irpinia, da sempre laboratorio politico e avamposto di quelli che sono i processi politici in provincia di Avellino, la Lega spopola in molti Comuni, su tutti Cassano Irpino, borgo guidato dal sindaco e vice coordinatore provinciale del Carroccio, Salvatore Vecchia, dove alle ultime Europee il partito di Matteo Salvini ha fatto registrare il 60% dei consensi.

E proprio dalla Regione Campania e dal regionalismo differenziato parte la sfida politica della Lega nel Sud Italia nell’ottica di una ottimizzazione della spesa pubblica e di un progressivo miglioramento dei servizi resi al cittadino.

“Il regionalismo -spiega Vecchia- è una sfida per l’efficientamento della spesa pubblica. A parità di costo per lo Stato, vengono trasferite le competenze e le risorse alle Regioni e laddove le Regioni sono capaci di rendere un servizio migliore, risparmiando su quelle risorse, hanno la possibilità di trattenere il denaro che resta in surplus”.

Per il sindaco di Cassano Irpino, quindi, il regionalismo rappresenta un’ opportunità, una prova di buon governo. Una sfida tesa a responsabilizzare i centri di potere periferici sia rispetto ai cittadini rappresentati sia in relazione al servizio che da erogare, così da evitare sprechi e fare in modo che le risorse vengano ottimizzate.

“Il regionalismo -chiarisce il sindaco di Cassano Irpino- proprio perché riesce ad avvicinare i centri di spesa ai cittadini, aumenta la possibilità per i piccoli borghi, per le piccole Province, di avere un’incidenza maggiore nel processo decisionale. Sicuramente i piccoli paesi oggi sono la vera criticità per il Mezzogiorno, per l’Irpinia in particolare. E, quindi, ovviamente sarà un’opportunità per rispondere alla vera crisi della nostra provincia che è quella della desertificazione”.

Quest’anno abbiamo avuto una perdita di 3mila giovani in una provincia di poco più di 400mila abitanti. “Quindi -conclude Vecchia- questa è l’emergenza delle emergenze ed anche in questo il regionalismo differenziato può essere un campo su cui misurarsi e cercare di affrontare in maniera diversa un problema che finora non è stato minimamente intaccato e che si manifesta in tutta la sua drammaticità”.

Gino Cusano è la memoria storica di Ariano

“Gino Cusano, la Lega, non ha mai, e voglio sottolineare la parola mai, pensato di allearsi con il Partito Democratico. Però Gino Cusano, che è il rappresentante della Lega, nella tornata del ballottaggio ha deciso di utilizzare un percorso”.

Parte così l’appassionato intervento di Gino Cusano in Consiglio comunale per replicare agli attacchi di Giovanni La Vita, espressione del Pd, che puntava a fare emergere le contraddizioni interne alla Giunta del sindaco Franza, avallata anche dal Carroccio.

Gino Cusano conosce molto bene la storia di Ariano e ricorda a tutti che solo qualche anno fa i dirigenti di Forza Italia (il suo sguardo è rivolto a Domenico Gambarcorta, vice segretario regionale di Forza Italia) proposero la candidatura a sindaco di Gaetano Bevere (all’epoca segretario del Pd sul Tricolle).

L’intervento di Cusano mette in imbarazzo più di un consigliere del Pd e di Forza Italia, espressioni di un patto del Nazareno che qui in Irpinia è ancora d’attualità.

“È la prima volta – continua Cusano- ed io faccio politica da oltre venti anni, che sento parlare di affetto per le questioni ideologiche in Consiglio comunale”.

Ed ha ragione Gino perché i consiglieri comunali li eleggono i cittadini, non i dirigenti di partito. Il voto nei Comuni, anche in quelli medio-grandi come Ariano, è un voto dato alla persona non al partito. Le elezioni amministrative o, meglio, civiche, non possono essere paragonate a quelle nazionali o regionali. Le amministrative premiano non il partito ma le singole persone candidate in questa o quella lista; non il programma e l’ideale alto di questa o quella coalizione, ma il radicamento e la popolarità del singolo candidato.

E Gino ad Ariano Irpino è popolare ed amato. Ed è giusta, quindi, partendo da queste dovute premesse, anche l’autonomia rivendicata da Cusano nella sua azione amministrativa.

“Io -conclude il buon Gino- sono di centrodestra. Ho preso l’impegno di formare questo governo e lo porto fino in fondo. Io ho preso un impegno anche con la Lega e lo rispetto, ma prima della Lega viene il popolo, viene Ariano”.

Bravo Gino, bene Ariano. Tutto il resto sta tra il castello in aria e l’agitazione per l’agitazione, destinata se mai ad accrescere, a breve e lunga scadenza, le frustrazioni degli sconfitti.

Lega giovani Avellino,
D’Alessio: «Siamo il movimento più forte»

Giuseppe D’Alessio, segretario della Lega giovani e tra gli organizzatori della prima Festa del Carroccio in Irpinia, punta il dito contro i vecchi politicanti di questa provincia che hanno allontanato le nuove generazioni dai partiti.

I giovani della Lega che hanno nell’esperto Sabino Morano una guida e una figura garante sono da tempo impegnati ad invertire la tendenza unendo il talento e il lavoro quotidiano che sta dando i primi risultati.

 

Gino rifletti,
la Lega non è Forza Italia

Primo passo falso di Gino Cusano, unico consigliere comunale della Lega ad Ariano Irpino, che si accoda agli 11 di Domenico Gambacorta a dispetto della volontà dei suoi elettori e lascia il Consiglio comunale prima della terza votazione valida per l’elezione del presidente dell’assise.

Paradossale la scelta di un capo-bastone del vecchio sistema irpino, un uomo di “gestione”, da parte di una forza giovane e di rottura come la Lega.

Una scelta tuttavia rivelatasi giusta e vincente fino a ieri in quanto il 9% conquistato dal Carroccio sul Tricolle è risultato determinante per far saltare gli schemi e le gerarchie consiliari.

La sconfitta del sindaco uscente Domenico Gambacorta e del sistema di potere cristallizzato che rappresentava porta anche la firma di Gino Cusano, lo storico luogotenente di Cosimo Sibilia, da sempre alfiere anti-gambacortiano nell’arianese.

Candidarsi a presidente del Consiglio comunale o restare a guardare.

Ecco la scelta che il dato elettorale avrebbe suggerito a Cusano: nè con Franza nè con Gambacorta. E stop ad accordi al di fuori del luogo deputato al confronto: il Consiglio comunale.

Qualcuno dica a Cusano che la Lega non è Forza Italia e che ci sono ragazzi, gli stessi che ritroverà nel fine settimana a Montella, alla festa dei Giovani della Lega, che sono determinati a far saltare il sistema baronale arianese, non a fornirgli una terza gamba.

Ariano,
Cusano (Lega): «Sconfitto Gambacorta, ricostruiamo il centrodestra»

Messi da parte i candidati consiglieri, nel secondo turno, con voto libero, i cittadini di Ariano Irpino hanno scelto il proprio sindaco. E non hanno scelto Domenico Gambacorta. Hanno scelto Enrico Franza.

Il consigliere leghista Gino Cusano spiega quindi i motivi che hanno portato gli elettori al ballottaggio a ribaltare l’esito del primo turno e indica la strada da seguire per far iniziare nel migliore dei modi una consiliatura che vede una maggioranza debole e traballante dal punto di vista numerico.

Conferenza stampa Lega,
Morano: «Libertà di voto ad Avellino ed Ariano»

Libertà di voto per gli elettori della Lega, sia ad Ariano che ad Avellino.

Così Sabino Morano in conferenza stampa chiarisce la posizione del suo partito in vista dei ballottaggi del prossimo 9 giugno.

L’obiettivo della Lega era e resta quello di costruire il partito in una dimensione politica certa e nel rispetto delle indicazioni della segreteria nazionale.

Elezioni Europee,
ecco le terne irpine

Anna Marro, candidata alle Europee con il Partito Democratico, con i suoi 7265 voti risulta essere la prima eletta nella terna tutta irpina presente in queste elezioni; segue Antonella Pecchia, candidata con Forza Italia, che prende 2870 preferenze; terza Michela Arricale, candidata con la Sinistra, che si ferma a 1489 consensi.

Archiviate le tre candidate irpine presenti in questa competizione, il dato delle Europee ci lascia altre curiosità, a partire dal più votato in assoluto: Matteo Salvini, mister 9971 preferenze.

Non sfigura Franco Roberti che incassa dalla provincia di Avellino un bottino di 8120 voti. E fa capolino tra i più votati in Irpinia anche il redivivo Silvio Berlusconi che riceve un consenso personale di 5346 preferenze.

Di seguito le terne più votate in Irpinia:

 

Il Movimento 5 Stelle è il partito più votato in Provincia di Avellino. Al termine dello spoglio, il partito di Beppe Grillo ha ottenuto 61.439 voti, pari al 29,95% del consenso. Il primo eletto con 3811 preferenze è Piernicola Pedicini; seguono Isabella Adinolfi (2807 preferenze) e Chiara Maria Gemma (2159 preferenze).

Europee 2019

 

La Lega è la vera rivelazione di questa tornata elettorale. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto 45.279 voti, pari al 22,07% del consenso. Il primo eletto con 9971 preferenze è Matteo Salvini; seguono Aurelio Tommasetti (3123 preferenze) e Simona Sapignoli (2449 preferenze).

Europee 2019

 

Il Partito Democratico è il terzo più votato in Irpinia. Il partito di Nicola Zingaretti ha ottenuto 41890 voti, pari al 20.42% del consenso. Il primo eletto con 8120 preferenze è Franco Roberti; seguono Anna Marro (7340 preferenze) e Nicola Caputo (4634 preferenze).

Europee 2019

 

Forza Italia chiude dietro il Pd. Il partito di Silvio Berlusconi ha ottenuto 26.027 voti, pari al 12,69% del consenso. Il primo eletto con 5346 preferenze è Silvio Berlusconi; seguono Aldo Patriciello (4683 preferenze) e Antonella Pecchia (2870 preferenze).

Europee 2019

 

La Sinistra ha ottenuto 4.769, pari al 2.3% del consenso. La prima eletta con 1515 preferenze è Michela Arricale; segue Eleonora Forenza (687 preferenze).

Europee 2019

 

Elezioni Europee,
la Lega prima in Italia e seconda in Irpinia

I dati definitivi delle Elezioni Europee ci consegnano un Paese a trazione leghista. Il partito di Salvini vola al 34% seguito dal Pd al 22.7% e dal M5s che perde quota e si ferma al 17.1%. Forza Italia prende l’8.8%, Fratelli d’Italia il 6.5%, + Europa il 3.1% e La Sinistra l’1.7%.

Il quadro della provincia di Avellino si distacca leggermente dai dati nazionali.

Il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Irpinia con il 30%, seguito dalla Lega al 22%, sul podio il Pd con il 20.5% dei consensi. Forza Italia prende il 12.7%, Fratelli d’Italia il 5.3%; + Europa e La Sinistra si fermano rispettivamente al 2.4% e al 2.3%.

 

Intervista doppia,
Biancamaria D’Agostino vs Ferdinando Picariello

Appena un anno fa, anche ad Avellino, sono crollati nelle urne i due pilastri delle Seconda Repubblica: Pd e Forza Italia. Il vuoto è stato riempito dai 5 Stelle e dalla Lega.

Dodici mesi dopo si ritorna al voto e Lega e Movimento 5 Stelle dominano la scena grazie alle sortite in città di Matteo Salvini e Luigi Di Maio a sostegno rispettivamente di Biancamaria D’Agostino, avvocato cassazionista esperto in diritto di famiglia, docente universitario e consigliere dell’Ordine degli avvocati di Avellino e Ferdinando Picariello, avvocato cassazionista esperto in procedura penale comparata, già vicesindaco di Avellino nella prima giunta pentastellata del Comune.

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