Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 959, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 36 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 8 residenti nel comune di Atripalda
- 4 residenti nel comune di Avella
- 4 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
- 1 residente nel comune di Bonito
- 1 residente nel comune di Domicella
- 2 residenti nel comune di Lauro
- 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montemiletto
- 1 residente nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Nusco
- 1 residente nel comune di Summonte
- 1 residente nel comune di Torre Le Nocelle
- 1 residente nel comune di Zungoli
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Apre al pubblico il Museo del Carcere Borbonico
Il Museo Irpino situato all’interno del Carcere Borbonico apre le porte al pubblico dopo la fase di restyling. Oggi l’inaugurazione delle nuove sale espositive alla presenza del presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e dei delegati alla cultura, Rosanna Repole e Franco Di Cecilia.
All’interno del museo si conservano collezioni, raccolte, donazioni, ritrovamenti archeologici e tradizioni iconografiche e antropologiche a cui si affiancano percorsi interattivi, una mediateca e una fonoteca.
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Truffe agli imprenditori: attenzione alle agenzie che si fingono Google
Molte agenzie si fingono Google o Partner Google per cercare di vendere servizi alle imprese. A causa dello stop economico causato dal Covid-19 e dall’aver compreso l’importanza di essere presenti in rete, per poter non solo acquisire nuovi clienti ma per poter vendere i propri prodotti, questa tipologia di truffa sta ritornando con più frequenza.
Le vittime di queste truffe sono imprenditori che sono già presenti in rete con un sito o che possiedono schede di identificazione della propria impresa.
In virtù di ciò è doveroso aiutare chiunque a capire come distinguere queste truffe e come rendersi conto di chi offre servizi reali alle aziende senza speculare sulle necessità delle aziende.
Quali sono le modalità di contatto dei truffatori
Il tentativo di frode da parte di agenzie che si spacciano per Google o per eventuali partner della nota azienda sono 3:
- Attraverso telefonate, spesso, prodotte da numeri che non corrispondono ad alcuna società.
- Attraverso email
- Attraverso visite di persone che si fingono operatori Google e cercano di vendervi servizi a prezzi super vantaggiosi.
Non fatevi trovare impreparati perché i segnali per capire che vi stanno truffando sono molteplici.
Come scoprire le agenzie web scorrette
Il titolare di un’azienda o di un’attività commerciale riceve giornalmente contatti e proposte da agenzie web e scoprire chi sia realmente un professionista e chi un truffaldino è realmente difficile ma non impossibile.
Se la richiesta per un’eventuale proposta dovesse arrivare via email vi basterà cercare il sito dell’azienda per capire se esiste realmente e dando un’occhiata al sito potrete capire la professionalità e di cosa si occupa. Altro passo da fare è quello di controllare la sezione dedicata ai lavori svolti e le aziende per cui ha lavorato o con cui sta lavorando. In questo modo riuscirete a capire se effettivamente è un’agenzia che lavora o millanta cose non vere.
Controllare il sito non vi darà comunque la sicurezza che l’agenzia in questione esista, lavori o sia seria perché i siti si possono costruire ad hoc ma comunque non fermatevi alla home: cercate di spulciare e capire l’aggiornamento del sito dell’azienda in questione.
Controllate le recensioni dell’agenzia e il suo grado di reputazione online e sui diversi social.
Non rilasciate la vostra Partita Iva senza aver ricevuto almeno una bozza di contratto perché potreste pagare una cifra maggiore rispetto a quella concordata e potreste non acquistare i servizi che vi hanno esposto. Firmereste mai un contratto in bianco senza sapere nero su bianco cosa state acquistando?
Richiedete sempre una bozza di contratto e qualora non volessero inviarvela per una serie di ragioni di primo acchito ragionevoli pensate che state dando i vostri soldi all’etere e che, quando ve ne sarete accorti, sarà troppo tardi.
Google non telefona e non invia i propri commerciali per proporre servizi
Le offerte ingannevoli si possono riconoscere perché Google telefona alle aziende solo per verificare se siano corretti i dati inseriti sulle mappe e per assicurarsi che non siano aziende fantasma.
Gli operatori Google non chiamano per proporre servizi a pagamento. Gli operatori Google chiamano dall’Irlanda ed hanno il seguente prefisso: +353.
Google non invia operatori con l’intenzione di offrire servizi a pagamento che vi prospettano un miglioramento per il posizionamento tra i risultati di ricerca o sulle mappe. Inoltre la nota azienda non invia email per offrire di posizionamento.
Aziende che si spacciano per Partner Google
Presentarsi come un’agenzia Partner Google significa che tale agenzia ha dimostrato di possedere tutti i requisiti per creare, gestire e ottimizzare le campagne di pubblicità su Google per i propri clienti. Un’agenzia Partner Google non è Google e non lavora direttamente per Google.
Per diventare Partner bisogna dimostrare a Google di possedere capacità tecniche di alto livello nella gestione delle pubblicità su Google e ciò avviene attraverso il superamento di esami costanti e periodici che riguardano l’ADwords. Le campagne gestite da un Partner Google in caso di calo dei risultati la suddetta qualifica viene revocata.
Come riconoscere le agenzie Partner Google
Un’agenzia che riesce ad ottenere la certificazione Partner Google può esibire un badge sul proprio sito e sul materiale informativo. Googlòe cambia spesso la grafica del badge quindi ve ne sono diversi in giro ma informatevi sempre e verificate l’autenticità del badge.
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Nasce il liquore di San Gennaro firmato Alma De Lux
Un liquore ideato e creato da Alma De Lux per ricordare San Gennaro, un’icona e un eroe che protegge Napoli e i napoletani.
Luisa Matarese, cuore pulsante di Alma De Lux, un laboratorio artigianale che produce liquori con un mix unico composto da passione, stile, sapori e ricercatezza.
La bottiglia del liquore di San Gennaro è composto dal busto e dal copricapo del santo, lo stesso busto, che nel 1631 fermò miracolosamente la lava che stava per distruggere la città. Il tappo simboleggia l’ampolla che contiene il sangue del patrono di Napoli, uno scrigno che viene osservato da tutti i fedeli al Duomo di Napoli, ogni 19 settembre, in attesa che il sangue si sciolga.
Il liquore dedicato al santo si divide in tre diversi aromi e prodotti differenti, ciascuno composto da spezie che sono pregne di simbologia.
Il liquore nero è composto da liquirizia purissima che rappresenta la lava.
Il liquore rosso rappresenta il sangue ed è composto da un concentrato di cannella.
Il liquore giallo è un mix di camomilla e lime, omaggio al celebre pseudonimo del santo chiamato anche Faccia Gialla che richiama il colore bronzeo del volto della statua portata in processione.
I liquori di Alma De Lux nascono dalla voglia di creare un prodotto che sia in grado di conciliare l’autenticità dei sapori di una terra incontaminata racchiusi all’interno di bottiglie originali.
I liquori prodotti da questo brand partenopeo, dietro cui vi è l’estro e la passione di Luisa Matarese, sono quaranta. Ciascun prodotto viene realizzato con materie prime di qualità.
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