Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 17 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Atripalda contatto di un positivo
- 2 residenti nel comune di Manocalzati contatti di positivo
- 2 residenti nel comune di Mirabella Eclano contatti di un positivo
- 5 residenti nel comune di Montella di cui 3 sono contatti di un positivo
- 4 residente nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi contatto di un positivo
- 1 residente nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Grottaminarda
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 120 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.478, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 91 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 3 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 3 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 23 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 4 residenti nel comune di Capriglia Irpina
- 2 residenti nel comune di Cervinara
- 4 residenti nel comune di Contrada
- 1 residente nel comune di Domicella
- 1 residente nel comune di Forino
- 8 residenti nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Grottolella
- 2 residenti nel comune di Lacedonia
- 3 residenti nel comune di Lauro
- 5 residenti nel comune di Lioni
- 1 residente nel comune di Manocalzati
- 5 residenti nel comune di Mercogliano
- 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
- 3 residenti nel comune di Montemiletto
- 6 residenti nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
- 2 residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro
- 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
- 4 residenti nel comune di Roccabascerana
- 4 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di San Mango sul Calore
- 2 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
- 1 residente nel comune di Scampitella
- 7 residenti nel comune di Serino
- 3 residenti nel comune di Sirignano
- 9 residenti nel comune di Solofra
- 3 residenti nel comune di Torre Le Nocelle
- 1 residente nel comune di Tufo
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Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse
Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse con queste parole riguardo le ultime accuse ricevute.
La lettera è stata scritta da Sergio Di Lauro, Rappresentante Legale Provinciale.
Ecco la dichiarazione completa:
Dopo aver osservato, per circa nove mesi, alcuni aspetti organizzativi e funzionali riguardanti l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, iniziamo a trarre conclusioni in merito. Premettiamo che, tranne la FP CGIL, non abbiamo visto ancora alcuna segnalazione da parte di delegati appartenenti ad altre sigle; non sappiamo se ci è sfuggita, oppure se altri delegati fossero impegnati su altre tematiche. L’intervento dell’USB è stato richiesto sia da utenti che da operatori.
Annunciamo sin d’ora che le nostre osservazioni saranno oggetto di interrogazioni.
È doveroso segnalare che ci appare inspiegabile, in un momento persistente di carenza infermieristica e di coordinatori legittimati, che alcune Unità siano state assegnate alla Direzione Sanitaria di Presidio.
Utilizzando quali criteri? Non vogliamo pensare che ciò sia avvenuto solo per aspetti estetici. Ancora più grave, ci appare l’allocazione di una unità infermieristica c/o la Direzione menzionata, transitata per cambio compensativo. E quale compensazione? Mentre avveniva ciò, in alcune Unità Operative, dove il personale è assoggettato ad elevati ritmi, si continuava con il redigere turni massacranti; tutto a danno di operatori già allo stremo. Quale sicurezza per gli stessi? Quale sicurezza per gli utenti?
Altro aspetto, non meno importante, è rappresentato dalla qualità dei pasti forniti; situazione rilevata fino al subentro della ditta aggiudicataria. Ma il Sistema Qualità, introdotto in forma dettagliata, dalla Legge 502/92, non prevedeva, e tutt’ora prevede, il controllo di tutti i servizi erogati durante un processo di assistenza sanitaria? L’Azienda Moscati ha visionato e legittimato i menù quotidiani? Ci sono agli atti, questionari di soddisfazione degli utenti con cadenza periodica, debitamente protocollati? La soddisfacente qualità poco evidente dei pasti, ha indotto, spesso, molti pazienti a rinunciare al consumo degli stessi; situazione aggravata anche dal Covid, in quanto non si è potuto trovare un’alternativa a tale défaillance. Anche se, sostanzialmente, è sempre vietato introdurre pasti in ospedale con o senza Covid.
Nelle ultime ore, abbiamo appreso di un’altra situazione sconfortante.
Un utente su sedia a rotelle, recatosi con accompagnatore per esami di controllo, si è sentito male. Invece di essere assistito con celerità, è stato sottoposto ad una prassi burocratica secondo un descritto “protocollo nazionale”. Ma quale protocollo, al cospetto di una vita umana! Risultato finale: il paziente è morto. La testimonianza ha detto in sintesi: “Si è sentito male al Moscati, i sanitari non lo hanno soccorso subito: litigavano sul protocollo mentre l’uomo moriva”. Perché il signor Vincenzo De Luca non interviene? Questa appare, agli occhi di tutti, “l’eccellente Sanità” che egli stesso descrive. E non solo questo è l’aspetto negativo.
Arrivederci, alla prossima puntata.
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