Coma di Bertrand Bonello: il trailer

Coma (2022) di Bertrand Bonello è una lettera a cuore aperto di un padre alla figlia. Un saggio sul cambiamento nell’epoca della frammentazione. Un film suggestivo, onirico, super-pop. Un sorprendente viaggio nella mente della Gen Z.

Che cosa è realmente agli adolescenti condannati all0inoperosità durante il lockdown? Coma inizia con un testo denuncia che commenta l’estinzione di ogni attività a causa del Covid. Il mondo all’improvviso si è bloccato, sospeso in limbo con il tempo scandito in un tempo sospeso, immobile e dilatato.

Anna (Louise Labeque), la protagonista del film, è un adolescente che trascorre il suo tempo, passando dal computer, allo smartphone, dal letto alla sua casa di Barbie che, all’improvviso, inizia a parlare con lei.

Ad interrompere questa routine ci sono le telefonate con le amiche su Zoom e i soliloqui di una influencer che dispensa consiglia. Anna segue Patricia Coma (Julia Faure), dalla quale acquista un misterioso dispositivo chiamato “rivelatore”, che la porterà a chiedersi quanto libero arbitrio abbia effettivamente.

In questo modo il regista cerca di entrare nella testa di un’adolescente rinchiusa e annoiata, privata del suo libero arbitrio, cercando di ricomporre questo caos attraverso immagini plastiche che un po’ci conducono nei mondi di Lynch e un po’ in quelli di Richard Linklater (A Scanner Darkly, per intenderci).

Coma offre allo spettatore numerosi spunti di riflessione sul dopo ovvero sulla nostra apocalisse contemporanea, composta da uno spazio mentale e digitale affollato di un’estetica esasperante, bombardamento mediatico privo, spesso, di contenuti, privo della realtà ma soprattutto della socialità reale.

Il lungometraggio realizzato da Bertrand Bonello non è altro che una metafora del nostro tempo. La pellicola è cupa, potente e forte e allo stesso tempo non consequenziale nelle immagini perché il bombardamento mediatico dei nostri giorni è così: insensato, caotico, costante e disordinato.

Coma di Bertrand Bonello è la trasposizione enigmatica del nostro inconscio collettivo che inevitabilmente ci ha cambiati nel modo di vivere, sentire e percepire tutto ciò che ci circonda.

Un film devastante, veloce e allo stesso tempo analitico e contemporaneo, che descrive con la potenza delle immagini la nostra apocalisse contemporanea.

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