Sanità

Non c’è DUE senza TE: Admo Campania e midollo osseo

Presso la Rocca dei Rettori di Benevento, sarà di scena “Non c’è DUE senza TE”, il progetto di Admo per informare l’opinione pubblica sulla donazione di midollo osseo. Dalle ore 10.00 fino alle 18.30 sarà possibile iscriversi al registro IBMDR ed entrare a far parte dei potenziali donatori, in grado di poter salvare vite umane.

Non c'è DUE senza TE

Per questa tipologia di donazione la compatibilità è così rara che ogni singolo donatore è essenziale: solo 1 donatore su 100mila, infatti, è compatibile al 100% con chi è in attesa di trapianto. Diventare donatore di cellule staminale emopoietiche, da midollo osseo o da sangue periferico è facile: basta avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 kg.

Crediamo fortemente nel fatto che iscriversi all’Admo sia assolutamente da sottolineare e promuovere con vigore proprio perché grazie a questo ci sarà la possibilità di salvare vite e donare vita, ecco perché lo slogan di questa manifestazione è “non c’è DUE senza Te”.

Registrati sul sito www.donatoriadmo.org oppure al link e raggiungici alla Rocca dei Rettori lunedì 10 ottobre per effettuare la tipizzazione tramite semplice tampone salivare!

L’iniziativa, dal titolo “Non c’è due senza te!”, ha il patrocinio del Coordinamento dei Forum della Provincia di Benevento e della Provincia di Benevento.

Emergenze metaboliche e allergologiche: due giornate di incontri teorico-pratici organizzate dal Moscati

Come prevenire, diagnosticare e gestire le emergenze metaboliche e allergologiche, con un focus sulle malattie infiammatorie croniche intestinali e le allergie alimentari: sono alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso del Secondo incontro di Immunoallergologia, la due giorni di confronto tra esperti, organizzata anche quest’anno da Domenico Gargano e Antonio Vitale, rispettivamente Responsabile dell’Unità operativa di Allergologia  e Immunologia Clinica e Direttore dell’Unità operativa di Pediatria dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino.

Secondo incontro di Immunoallergologia

Secondo incontro di Immunoallergologia

L’evento ha preso il via oggi, alle ore 14,30 presso il Bel Sito Hotel Le due Torri di Manocalzati (Av) con un corso di formazione teorico-pratico sull’emergenza pediatrica. I lavori di domani, sabato 24 settembre, con inizio alle ore 8,30, saranno invece dedicati ad approfondimenti e dibattiti. Dopo i saluti del Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, del Direttore Sanitario, Rosario Lanzetta, del Direttore Amministrativo, Chiara Di Biase, e del presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto, si entrerà poi nel vivo dell’incontro, con interventi su diverse tematiche che riguardano le emergenze allergologiche e gastroenterologiche nel bambino e nell’adulto.

Spiega Domenico Gargano:

Dopo il successo del primo evento realizzato lo scorso anno abbiamo pensato di riproporre le due giornate, avendo sempre come obiettivo quello di migliorare, rispetto a determinate problematiche di salute, i percorsi che partono dagli studi del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta e arrivano in ospedale.

Dopo il primo evento realizzato lo scorso anno e avendo riscontrato una partecipazione entusiasta
abbiamo pensato di riproporre anche quest’anno un nuovo incontro tenendo sempre, quale filo conduttore, il tema “dalla ricerca all’ambulatorio” perché crediamo che lo scopo della ricerca Scientifica “Evidence Based” sia quello di approdare all’ambulatorio del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta con l’obiettivo di migliorare la salute dei pazienti piccoli o grandi. Anche quest’anno sarà riproposta la formula in due giornate, la prima riservata ai corsi pratici in piccoli gruppi in cui si affronteranno tematiche del “saper fare” nella gestione di metodiche e procedure di interesse generale e nella seconda giornata un meeting di esperti si confronterà su temi di calzante attualità indispensabili per arricchire il bagaglio culturale dei medici giovani e meno giovani.
I TOPICS affrontati quest’anno saranno improntati sull’emergenze metaboliche ed allergologiche quali
l’analassi e l’asma grave su come diagnosticarle, prevenirle e gestirle, si parlerà delle malattie in infiammatorie croniche intestinali e sulle recenti terapie disponibili, di allergia alimentare tema sempre
di maggiore attualità e delle ipereosinofile anche alla luce delle moderne terapie biologiche ed inoltre non potrà non essere affrontato il tema della pandemia da Covid e su quali insegnamenti trarre per il futuro.

Memorie del sottoscala di Vittorio Gassman

Sospeso tra realtà autobiografica e finzione letteraria, Memorie del sottoscala costituisce un mirabile pastiche narrativo, dove si alternano attraverso le gesta del protagonista Vincenzo – vero e proprio alter ego di Vittorio Gassman – romanzo, memoir, monologo, piccole scene drammaturgiche, dando vita a un testo grondante di umori e passioni.

Come sottolineato dalle preziose pagine introduttive di Vittorino Andreoli, emerge, tra brani di cupa riflessione ma anche di irresistibile ironia, «l’inconscio teatrale» di Vittorio Gassman in una rappresentazione dell’«avventura umana, raccontata in teatro da un grande attore, da un uomo che crea e distrugge, che soffre e cerca il piacere».

Vittorio Gassman

Vittorio Gassman: biografia

Nato nel 1922, dopo aver frequentato per un biennio l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, esordisce nel 1943 sulle scene a fianco di Alda Borelli.

Divenuto ben presto uno dei massimi attori teatrali (si ricordano le sue interpretazioni in Amleto e Otello di Shakespeare, nell’Adelchi di Manzoni e nell’Oreste di Alfieri diretto da Visconti), sbarca a Hollywood negli anni Cinquanta, ma è in Italia dove trova il grande successo al cinema, rivelandosi uno degli esponenti principali della commedia all’italiana (tra gli altri si ricorda, sotto la regia di Dino Risi, Il sorpasso e Profumo di donna; con Mario Monicelli, I soliti ignotiLa grande guerra e L’armata Brancaleone).

Acclamato interprete per la tv sia dell’arte recitativa colta che dell’intrattenimento di massa, nel 1996 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera.

Si spegne a Roma nel 2000.

Assemblea dei soci, l’Ameir guarda al futuro

Staff medico, referenti scientifici, volontari, soci, tutti insieme per avviare la campagna di tesseramento, ma soprattutto per programmare e promuovere nuove iniziative sanitarie e di formazione, oltre alle consuete attività di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie della tiroide da realizzarsi sul territorio.

Si è recentemente tenuta, presso la sala convegni della Misericordia di Avellino, l’annuale assemblea degli iscritti all’Ameir, l’Associazione malati endocrini irpina, presieduta dall’endocrinologo Fiore Carpenito.

Nel coso dell’incontro, i soci dell’Ameir hanno all’unanimità approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2021 e quello preventivo del 2022, fissando anche il regolamento per il tesseramento per l’anno in corso.

A coadiuvare il lavoro del presidente Carpenito ci saranno gli altri componenti dell’Organo di amministrazione dell’associazione: il vicepresidente, nonché responsabile dei rapporti con Enti e Istituzioni, Emilio Capriolo, la segretaria Angela Genua, la responsabile dei rapporti con l’universo femminile Lina Nigro, la co-responsabile dei rapporti con l’universo femminile Elvira Festa, il responsabile dell’organizzazione eventi Felice Leone, il collaboratore dell’Operatore locale di progetto del Servizio civile Paolo Magno, il coordinatore dell’Organo di amministrazione Francesco Pagliuca e la responsabile del Web e dei rapporti con il mondo giovanile Antonella Grillo.

L’Ameir attualmente sta portando avanti un importante progetto di screening sanitario, con l’effettuazione di una capillare e approfondita indagine epidemiologica in Irpinia nei paesi situati nella Valle del Sabato. Poi, a breve, l’associazione realizzerà, come ogni anno, una serie di eventi in concomitanza della Settimana Mondiale della Tiroide. Inoltre è in programmazione un fitto calendario di incontri di formazione e di informazione sanitaria, che si svolgeranno nelle scuole della provincia.

Per ogni tipo di informazione, gli interessati possono consultare il sito Internet www.ameirodv.it o collegarsi alla pagina Facebook.

Tragedia e teatro drammatico di Hans-Thies Lehmann

Fondamentale studio critico sulla tragedia e sul concetto di tragico, il volume ripensa il tragico come esperienza, proponendo al contempo una chiave di lettura inedita per la storia del teatro e la filosofia del tragico.

Dalla visione classica di Aristotele a quella ‘eccentrica’ di Hölderlin e Kleist, fino alle sperimentazioni contemporanee di Sarah Kane e della Socìetas di Romeo Castellucci, l’autore decostruisce il pensiero del tragico e la storia del dramma, concentrando la propria riflessione intorno al fil rouge che collega la tradizione con i nuovi paesaggi e linguaggi dello spettacolo dal vivo, per rintracciare il senso più autentico dell’esperienza tragica nella dimensione teatrale, non solo del teatro drammatico, di cui mette a fuoco limiti e (in)attualità alle prese con il nostro tempo.

Tragedia e teatro drammatico di Hans-Thies Lehmann

Tragedia e teatro drammatico di Hans-Thies Lehmann

Hans-Thies Lehmann: biografia

È Professore Emerito di Discipline dello Spettacolo (Theaterwissenschaft) alla Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt, presidente della Società Internazionale Bertolt Brecht, membro del direttivo della Società Heiner Müller e della redazione della rivista «Performance Research».

Dal 1982 al 1987 contribuisce attivamente in qualità di docente alla strutturazione del corso di studi di Discipline Applicate dello Spettacolo presso la Justus-Liebig-Universität di Gießen, nonché del corso di studi di Drammaturgia della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno. Ha ricoperto incarichi di docenza su scala internazionale.

Si attende la scadenza della gestione Morgante

Dopo circa sei anni, molti dipendenti ed il Sindacato attivo attendono, con una calma residua, la scadenza della gestione Morgante.

Probabilmente, la Direzione Generale con la quale si è raggiunto un limite di sofferenza ineguagliabile. E le sorprese non finiscono; violando diritti fondamentali di dipendenti e sindacato. Tenendo presente che i rinnovi contrattuali ritardano anni rispetto alla scadenza, e che poco o nulla portano nelle tasche dei dipendenti, vogliamo rendere pubbliche alcune delle inosservanze da parte del manager della ASL Avellino rispetto ad accordi legittimi e previsti dal CCNL. Dopo 14 mesi trascorsi dalla fine del 2020, il personale attende ancora l’intera somma relativa al premio di produttività, per il quale il fondo è definito e certificato. Per tale istituto contrattuale, si è provveduto, come da norme ed accordi, a redigere le schede di valutazione, che prevedono i vari criteri utilizzati al fine di determinare le quote spettanti. Perché questa perdita di tempo? È mai sostenibile che l’unica Azienda in Italia sia quella di Avellino a non aver provveduto? Sul fondo di produttività, grazie ad una votazione sostenuta per ben due volte (22 settembre e 21 dicembre u.s.) USB, FSI, CGIL e UIL hanno sostenuto e fatto confluire una somma cospicua sul fondo incentivante, per l’anno 2022, una cospicua somma (circa 650.000,00 euro) che l’Azienda voleva utilizzare per gli incarichi di funzione, da attribuire a quest’ultimo istituto menzionato per “sanare” non si sa bene cosa e con quali modalità.

Siamo invece consapevoli, che alcuni colleghi sono impegnati in attività di responsabilità e che giustamente attendono una meritata riconoscenza attraverso procedure concorsuali; e non attraverso “sanatorie”. E poi sanare cosa? Alcuni delegati sindacali che senza esitazione hanno rappresentato il loro ruolo di “f.f.” da riconoscere? E con quali modalità sono stati nominati “f.f.”? Perché loro e non altri? Non vogliamo minimamente pensare ad altro. Ebbene, nonostante due votazioni democratiche nelle due sedute citate, la ASL Avellino, in data 10 Febbraio 2022 con nota prot. 0005682 ha informato le OO.SS ed i delegati della RSU, di voler procedere con atto unilaterale e non condiviso dalla maggioranza in merito agli incarichi di funzione. In queste ore stiamo trasmettendo tutto, dettagliatamente, al Ministero della Funzione Pubblica ed organizzando, contestualmente, un sit-in di protesta, per porre fine alla “querelle”. Altro strano ritardo riguarda l’attribuzione della progressione economica orizzontale; con decorrenza 1° Gennaio 2021.

Il bando previsto dalla Legge Brunetta, è stato pubblicato a pochi giorni dalla fine dello scorso anno e le relative domande prodotte dai colleghi più giovani sia sotto l’aspetto anagrafico che di carriera sono stati sanciti con graduatoria in data 23 Dicembre 2021. Sono stati consentiti 15gg di tempo per la produzione di ricorsi. Bene, e dal 7 gennaio 2022 ad oggi come mai non viene pubblicata la graduatoria che ne scaturisce? Dall’inizio del nuovo anno, non mancano comportamenti che violano il diritto sindacale. In un’era telematica, sul famoso “portale del dipendente” per ben 45 gg sono scomparsi diversi giustificativi, tra cui quello dei permessi RSU; reintrodotti solo da poche ore, grazie alle rivendicazioni della nostra Organizzazione sindacale. E chi più ne ha più ne metta. Aspettando, con ansia, la fine del countdown.

L’Asl riattiva il Covid-residence di Montella

Nelle settimane scorse è pervenuta al Comune una nota con la quale l’Asl ha comunicato la sua intenzione di voler riattivare il Covid-residence di Montella, di cui, come è noto, la stessa Asl ha già l’uso, avendolo reso operativo e fruibile durante le precedenti ondate pandemiche.

La decisione di riattivare tutti i Covid-residence della provincia era stata anche resa nota, dall’Asl, agli organi di stampa, in considerazione dell’incremento esponenziale dei dati epidemiologici che vedono la provincia di Avellino  fortemente colpita.

È una scelta che il Comune di Montella ritiene opportuna , considerato l’innegabile beneficio che tutto il territorio trae dalla presenza del Covid-residence a Montella.
Il servizio offerto dall’Asl rimane, infatti, un aiuto fondamentale , anzi indispensabile per tutti quei cittadini colpiti dal Covid che non hanno la possibilità di isolarsi dal resto dei propri familiari durante la quarantena.

Il Covid residence di Montella può continuare ad offrire un servizio sanitario gratuito, efficiente ed efficace, nonché sicuro, ai pazienti Covid e le cure più adatte fino alla completa guarigione.

Tanto premesso, anche al fine di evitare letture arbitrarie o in mala fede degli avvenimenti, diffuse strumentalmente al solo fine di creare nell’opinione pubblica  “un caso “… non corrispondente alla realtà dei fatti , riteniamo che la decisione assunta dell’ASL  sia quanto mai necessaria ai fini della tutela della salute pubblica in un momento in cui, di giorno in giorno, aumentano i contagi.

La tutela della salute pubblica rimane un obiettivo che  tutti, ciascuno per la propria parte di competenza, dovremmo fare nostro e su cui responsabilmente convergere.

Carenza personale negli ospedali di Agropoli e Vallo

I senatori Felicia Gaudiano e Francesco Castiello e il Consigliere regionale Michele Cammarano dichiarano:

Gli ospedali di “frontiera” delle aree interne del Cilento e del Vallo di Diano scontano una grave emergenza rispetto alla carenza di organico e di Personale sanitario.  Una condizione pregressa e atavica, già deficitaria nella programmazione dei servizi primari a garanzia dei livelli essenziali di assistenza, e che in piena pandemia è peggiorata, fino a diventata una grave calamità, soprattutto nelle strutture Ospedaliere di Agropoli e di Vallo della Lucania. Le lamentele sono arrivate sia dai cittadini che sottolineano disagi, sia dai sindacati di categoria che raccolgono le problematiche del personale che quotidianamente si scontra con tali carenze nei presidi ospedalieri.

La regione Campania è ultima in Italia nel rapporto tra personale sanitario e numero di abitanti. Oggi più che mai c’è assoluto bisogno di immettere nuove figure professionali in ruolo, anche per far partire quell’assistenza territoriale che è la grande assente nella sanità campana.

Continuano i due esponenti del Senato Italiano:

L’area Parco del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, composta di piccoli paesi, soffre più di altri territori perché gli abitanti sono molto distanti dai centri ospedalieri territoriali Alle enormi distanze da percorrere, si aggiunge anche la viabilità che, soprattutto nei mesi invernali, rende le strade quasi impraticabili perché soggetta, perché si tratta di contesti morfologici soggetti spesso a fenomeni di dissesto idrogeologico che isolano, per giorni, alcune comunità creando gravi disagi, soprattutto, alla popolazione anziana.

Stiamo lavorando a una proposta, già illustrata al sottosegretario alla Salute Sileri, per incentivare il personale sanitario sia dal punto di vista economico, che di progressione di carriera, affinché accettino di venire a lavorare negli ospedali di “frontiera” delle aree interne. Si tratterebbe di un primo fondamentale passo avanti per venire incontro a una emorragia di personale che sembra inarrestabile, in attesa di un piano di potenziamento di tutte le strutture ospedaliere delle aree interne della Campania.

Asl di Avellino inadempiente, troppe lacune nella campagna vaccinale e nel tracciamento dei positivi

La denuncia è del segretario generale della Cgil irpina Franco Fiordellisi:

L’Asl  di Avellino non è trasparente. L’ente di via Degli Imbimbo non effettua come dovrebbe il monitoraggio di positivi, pecca in coordinamento e non effettua i dovuti controlli, che di fatto è del tutto saltato. Comportando costi e spostamenti per fare dei tamponi inaccettabili per un paese civile e “avanzato”.

Altri preoccupanti problemi hanno a che fare con la campagna vaccinale:

La campagna vaccinale procede con lentezza soprattutto per quanto riguarda i bambini e la somministrazioni della terza dose. Recarsi al centro vaccinale è diventata una lotteria: il sistema di prenotazione a numero chiuso è una corsa con troppi ostacoli che non tutti possono sostenere, soprattutto anziani e famiglie che non hanno strumenti informatici adeguati o poca conoscenza di quelli in uso.

Disagi nell’assistenza territoriale e ambulatoriale:

L’emergenza pandemica ha amplificato i problemi atavici dell’assistenza territoriale. Le visite specialistiche, le cure domiciliari sono quasi scomparse e molti malati cronici sono stati abbandonati al proprio destino. Altre difficoltà nella medicina ambulatoriale che ha subito l’ennesimo stop.

La dirigenza dell’Asl di Avellino e la Politica regionale devono dare risposte immediate alla richiesta di “salute” e “cura” dei cittadini. Siamo sommersi dalla rabbia e dalle preoccupazioni dei cittadini, abbiamo la necessità di compulsare le istituzioni sanitarie e politiche a dare risposte.

Il comitato dei sindaci dell’Asl che è scomparso e non riesce a far suo il documento “Produrre salute” di Cgil Cisl Uil deve convocare al più presto le parti sociali, le associazioni dei medici e infermieri per agire insieme e tentare di dare una prospettiva praticabile per il bene di tutti. La situazione sia degli operatori sanitari sia dei cittadini  che necessitano di cure non è assolutamente sostenibile in questo modo! Serve personale e di questo Stato, Regione e Asl devono farsene una ragione. Per il bene di tutti.

Il 34% dei pazienti Covid è in ospedale per altre patologie

C’è anche l’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino tra i sei grandi ospedali italiani (gli altri sono Asst Spedali civili di Brescia, Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Irccs Aou di Bologna, Policlinico Tor Vergata e Policlinico di Bari) che hanno fornito alla Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) la fotografia dei pazienti Covid positivi ricoverati il 5 gennaio scorso.

Dallo studio elaborato dalla Federazione è emerso, tra l’altro, che il 34% dei degenti non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid-19, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie, come ictus, infarti, gravidanze o traumi, e al momento del tampone pre-ricovero è risultato positivo al virus Sars-Cov-2. Un dato che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, e che viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati.

Sottolinea il manager Pizzuti, peraltro Coordinatore Fiaso Campania:

La rilevazione, per quanto riferita a un limitato numeri di ospedali, riguarda comunque un campione di pazienti ricoverati in Aziende di rilievo. Emerge una sostanziale differenza tra le precedenti ondate pandemiche e l’attuale. Infatti, un terzo dei pazienti risulta affetto da patologie acute o croniche e spesso la positività al virus SARS-CoV-2 è un rilievo occasionale.

Ciò significa, in termini assistenziali, che la gestione dei pazienti positivi al Covid non può più essere limitata ad ambienti di Medicina Interna, ma va orientata, per una parte di essi, verso reparti specialistici. Proprio partendo da questa valutazione, l’Azienda Moscati si è già organizzata, affidando un numero significativo di degenti alla gestione delle singole specialità, come ad esempio la Cardiologia, l’Ortopedia, l’Oncologia, che prendono in carico direttamente il paziente secondo le patologie da cui è affetto.

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