Sanità

ASL di Avellino assume un comportamento antisindacale

Sergio Di Lauro, rappresentante legale provinciale dell’USB Pubblico Impiego, scrive una lettera aperta per comunicare situazioni poco chiare che stanno accadendo all’interno dell’ASL di Avellino.

Il testo integrale è il seguente:

Ancora una volta la Direzione della ASL Avellino assume un comportamento che sembrerebbe rasentare, fortemente, l’aspetto di “comportamento antisindacale”. E su questo ricorreremo alle valutazioni legali. Ormai, succede di tutto.

Dopo la famosa seduta di contrattazione decentrata del 22 settembre u.s., era stato deciso che la RSU si sarebbe riunita per decidere la priorità degli argomenti da trattare e la relativa calendarizzazione; aspetto che sarebbe stato espressione di democrazia poiché tale volontà rappresenta espressione manifesta emersa attraverso contatti e sondaggi effettuati con il personale, nonché volontà della maggioranza schiacciante tra i componenti della stessa RSU.

Il coordinatore dell’Organismo sindacale, aveva provveduto, celermente, già dal 23 settembre, a richiedere la disponibilità di un’aula consona per poter svolgere l’incontro. Ma la tanta fretta della Direzione Generale della ASL Avellino per “sanare” chissà che cosa (a tal riguardo sono altre le cose che si sanano), si è trasformata in un processo burocratico assurdo, al punto che la risposta a riguardo della disponibilità è arrivata dopo “soli 15 gg”. Alla faccia della fretta e delle richieste del personale. E pensare che prima le prenotazioni delle aule erano gestite da un coadiutore amministrativo e tutto funzionava alla perfezione, in tempo reale. Ma la ASL Avellino conosce diritti e doveri, così come li conoscono i dipendenti?

Vogliamo solo ricordare che è leggermente in ritardo (10 mesi) la corresponsione economica del premio incentivante, che altre aziende hanno corrisposto nei tempi dovuti. Siamo pronti per un decreto ingiuntivo, con addebito delle spese legali. Volendo ritornare ai diritti sindacali, abbiamo notato e ricevuto chiarimenti per le vie brevi che, in conseguenza ad una direttiva della ASL Avellino, sono letteralmente scomparsi dal “perfetto” sistema di rilevazione presenze i giustificativi per la partecipazione alle sedute di contrattazione decentrata e i componenti della RSU dovrebbero presenziare utilizzando i permessi previsti dal mandato. E no! Le ore RSU non servono per partecipare alle sedute di contrattazione decentrata e direttive in tal senso violano l’accordo quadro del 7 agosto 1998.

Per un ravvedimento di quanto espresso, poniamo una sola domanda: se le convocazioni per le sedute fossero, numericamente parlando, più numerose cosa accadrebbe? Che il delegato non avrebbe più ore per presenziare e quindi gli verrebbe di fatto negato il diritto a partecipare? Non è possibile ciò. La soluzione è che le convocazioni avvengano al di fuori dell’orario di servizio. Tenerle durante l’arco lavorativo di una giornata è “una comodità” che non ci appartiene. Così come pretendiamo che, entro il giorno dopo una seduta, ci sia notificato il verbale, che viene preparato e firmato all’istante. A tutt’oggi, il verbale del 22 settembre risulta non pervenuto. E nulla chiediamo. E come se ciò non bastasse, sono scomparsi, dallo stesso sistema, i giustificativi per tutte le altre tipologie di permessi sindacali, perché andrebbero in conflitto con il sistema. Noi vogliamo stare in regola e non fare il cartaceo. Perché il ricorso alla forma cartacea (non prevista)? È stato modificato il programma di rilevazione presenze e di giustificativi, ed immaginiamo che ciò non sia avvenuto a titolo gratuito. Una modifica avviene per migliorare e sinceramente non ci siamo accorti di un miglioramento. Anzi.

Non siamo qui a fare polemiche, ma nella Direzione della ASL circola, con insistenza, una voce strana a riguardo di una presunta “parentopoli” relativa a due concorsi espletati (9 posti di assistente amministrativo e 54 posti di infermiere), che vede, da illazioni, in ogni caso ed ingiustamente, coinvolto il mondo sindacale. Ma possiamo mai subire che candidati o parenti ci accusino di aver fatto valutare una laurea 0,50 punti per un concorso esterno, quando per un avviso interno un titolo del genere vale molto di più? Per cui, meglio non badare a quelle che ci vengono descritte come “strane situazioni”. Tra l’altro, non sono di nostra competenza. Un bando è un atto unilaterale. Non c’è tempo per le polemiche. E sinceramente, per il restante, non siamo investigatori.

ASL Avellino: toccato il fondo!

L’USB comunica quanto segue.

Nella seduta di contrattazione decentrata, tenutasi lo scorso 22 settembre presso la ASL Avellino, abbiamo assistito a scene che hanno dell’incredibile e che ci fanno riflettere; nonostante la nostra esperienza in materia sindacale sia ultra decennale.

Il risultato finale è sostanzialmente positivo, perché USB, FP CGIL, UIL FPL ed FSI – USAE hanno dimostrato, costituendo una larga maggioranza, di espletare un’attività sindacale impeccabile, a tutela dell’interezza dei dipendenti del Comparto e non di certo hanno rappresentato se stessi. Crediamo che la linea sostenuta, non possa essere, in alcun modo, criticata; perché chi, tra il personale, potrebbe non essere d’accordo con la stessa linea, ha sicuramente, solo ed esclusivamente, interessi di tipo personale.

Da molto tempo, in questa Azienda, si tengono sedute di contrattazione molto diradate in termini di margine temporale, con ordini del giorno unilaterali, senza condivisione democratica; senza dar seguito a decine di richieste delle quattro sigle menzionate. Invece, nel passato, le varie Direzioni Strategiche che si sono succedute hanno avuto il merito di mantenere, molto alto e costruttivo, il livello del confronto con la parte sindacale. Ciò ha permesso, negli anni, di poter applicare il CCNL in ogni suo dettaglio; costruendo, tra le tante cose, percorsi di progressioni economiche orizzontali e verticali che hanno sempre riguardato tutto il personale.

Ma oggi non è così! E le spiegazioni della Direzione Strategica non ci convincono da 5 anni. Così come non ci convincono spiegazioni del Direttore Amministrativo a riguardo di notevoli ritardi per alcune corresponsioni economiche. Ma è mai possibile che la Funzione Pubblica possa notificare note solo a questa Azienda? Giusto per fare un esempio, la maggioranza delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie hanno corrisposto le quote incentivanti 2020 a decorrere da gennaio 2021 e il Direttore Amministrativo ha tentato, senza riuscire nell’intento, di giustificare un ritardo di 9 mesi dovuto ad una nota della stessa Funzione Pubblica, con una data di notifica risalente a pochi giorni prima dell’incontro tra parte pubblica e parte sindacale.

A proposito di parte sindacale, durante la seduta in questione, abbiamo avuto l’impressione che una piccola “fazione” della parte sindacale fosse parte pubblica! Al punto che il Direttore Generale ha invitato gli stessi componenti dell’esiguo gruppo, con grande ed incisiva arringa, ad esprimersi, a scendere in campo; a difesa di una linea che poco o nulla ha di democratico.

Non vogliamo nemmeno lontanamente pensare, che tale linea fosse pre-concordata. Anzi, a maggior ragione, se ciò fosse vero, sarebbe una linea che nonostante un concordato ha deluso; perché non ha raggiunto l’obiettivo sperato, con grande soddisfazione di chi ha dimostrato, con i fatti, di svolgere attività sindacale.

Però alcuni comportamenti osservati ci conducono, fisiologicamente, a riflessioni. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo avuto modo di ascoltare, infinite volte, un Direttore editoriale televisivo, a riguardo di sospetti e presunti illeciti riferiti ad incarichi e assunzioni. E tutto debitamente documentato. Indubbiamente, come dipendenti, ciò ci ha lasciato con l’amaro in bocca; ma non possiamo smentire lo stesso Direttore editoriale. E ciò, non fa altro che far nascere delle brutte sensazioni in un momento concorsuale a largo spettro.

Impegnandoci a “collaborare”, con la nostra esperienza, la invitiamo ad ascoltarci, per un percorso su tematiche condivise, dando priorità a quelle che, per l’appunto, riguardano la massa e non il singolo; magari anche delegato sindacale. E non possiamo tollerare che qualcuno vada divulgando notizie tendenziose, dicendo che le trattative si sono bloccate. Notizie che macchiano, ingiustificatamente, coloro che svolgono l’ingrato compito di rappresentanza.

Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse

Il sindacato USB sull’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino risponde alle ultime accuse con queste parole riguardo le ultime accuse ricevute.

La lettera è stata scritta da Sergio Di Lauro, Rappresentante Legale Provinciale.

Ecco la dichiarazione completa:

Dopo aver osservato, per circa nove mesi, alcuni aspetti organizzativi e funzionali riguardanti l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, iniziamo a trarre conclusioni in merito. Premettiamo che, tranne la FP CGIL, non abbiamo visto ancora alcuna segnalazione da parte di delegati appartenenti ad altre sigle; non sappiamo se ci è sfuggita, oppure se altri delegati fossero impegnati su altre tematiche. L’intervento dell’USB è stato richiesto sia da utenti che da operatori.

Annunciamo sin d’ora che le nostre osservazioni saranno oggetto di interrogazioni.

È doveroso segnalare che ci appare inspiegabile, in un momento persistente di carenza infermieristica e di coordinatori legittimati, che alcune Unità siano state assegnate alla Direzione Sanitaria di Presidio.

Utilizzando quali criteri? Non vogliamo pensare che ciò sia avvenuto solo per aspetti estetici. Ancora più grave, ci appare l’allocazione di una unità infermieristica c/o la Direzione menzionata, transitata per cambio compensativo. E quale compensazione? Mentre avveniva ciò, in alcune Unità Operative, dove il personale è assoggettato ad elevati ritmi, si continuava con il redigere turni massacranti; tutto a danno di operatori già allo stremo. Quale sicurezza per gli stessi? Quale sicurezza per gli utenti?

Altro aspetto, non meno importante, è rappresentato dalla qualità dei pasti forniti; situazione rilevata fino al subentro della ditta aggiudicataria. Ma il Sistema Qualità, introdotto in forma dettagliata, dalla Legge 502/92, non prevedeva, e tutt’ora prevede, il controllo di tutti i servizi erogati durante un processo di assistenza sanitaria? L’Azienda Moscati ha visionato e legittimato i menù quotidiani? Ci sono agli atti, questionari di soddisfazione degli utenti con cadenza periodica, debitamente protocollati? La soddisfacente qualità poco evidente dei pasti, ha indotto, spesso, molti pazienti a rinunciare al consumo degli stessi; situazione aggravata anche dal Covid, in quanto non si è potuto trovare un’alternativa a tale défaillance. Anche se, sostanzialmente, è sempre vietato introdurre pasti in ospedale con o senza Covid.

Nelle ultime ore, abbiamo appreso di un’altra situazione sconfortante.

Un utente su sedia a rotelle, recatosi con accompagnatore per esami di controllo, si è sentito male. Invece di essere assistito con celerità, è stato sottoposto ad una prassi burocratica secondo un descritto “protocollo nazionale”. Ma quale protocollo, al cospetto di una vita umana! Risultato finale: il paziente è morto. La testimonianza ha detto in sintesi: “Si è sentito male al Moscati, i sanitari non lo hanno soccorso subito: litigavano sul protocollo mentre l’uomo moriva”. Perché il signor Vincenzo De Luca non interviene? Questa appare, agli occhi di tutti, “l’eccellente Sanità” che egli stesso descrive. E non solo questo è l’aspetto negativo.

Arrivederci, alla prossima puntata.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute: un libro sull’importanza del verde terapeutico

Un oncologo e un vivaista raccontano le loro esperienze sulle terapie diversionali e il verde terapeutico.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute, il libro sulla prima ricerca italiana condotta da un oncologo e un vivaista sui benefici del verde terapeutico in oltre 200 pazienti oncologici dell’Ospedale di Carrara e l’impatto sulla “farmaco- economia”, pubblicato il 20 settembre.

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute

Terrazze terapeutiche. Colori e profumi della salute

Due amici con lo stesso nome, Maurizio, lo stesso anno di nascita, 1956, gli stessi “umani” orizzonti e lo stesso ”pensiero laterale”. Lo sguardo rivolto a percorsi diversi oltre la strada più battuta, verso impegni, obiettivi e realtà nuove, come la loro esperienza sulle terrazze terapeutiche, sui bisogni dei pazienti, oltre l’assunzione di una compressa, raccontata ora in un libro: il concreto sostegno che il Verde ha dato ai malati oncologici nell’angosciante attesa della chemioterapia o dell’esito di una TAC e il risultato sulla riduzione del consumo di farmaci ansiolitici e degli anti-dolorifici al bisogno.

L’oncologo ha messo a disposizione le due terrazze del suo reparto ospedaliero, il vivaista il loro completo allestimento a verde e, insieme ad un selezionato gruppo di paesaggisti urbani, agronomi, farmacisti, psicologi, biologi, vivaisti ed oncologi, hanno trasformato le terrazze terapeutiche in una ricerca scientifica.

I benefici prodotti sulla salute dalla presenza di piccoli spazi verdi, come i terrazzi allestiti con piante e fiori dell’Oncologia di Carrara, assumono una valenza sociale: gli effetti positivi agiscono infatti su qualsiasi persona che ha il privilegio di poter godere di un angolo verde, non solo sui malati.

Sanità in Irpinia: la precarietà continua

Continua la precarietà nell’ambito sanitario in Irpinia, pubblichiamo le dichiarazioni fatte dal Segretario Generale e dal Responsabile della sanità pubblica e privata  della isl FP IrpiniaSannio.

Affermano Antonio Santacroce Segretario Generale e Mario Walter Musto responsabile della sanità pubblica e privata della Cisl FP IrpiniaSannio:.

Insostenibile continuare ad assistere all’attuazione di soluzioni tampone che rendono di fatto precario il sistema dell’Assistenza dell’ASL di Avellino. Un servizio così importante come quello del 118 è in bilico, visto le continue proroghe a soggetti terzi, che potrebbero venir meno in qualsiasi momento e quindi mettere a rischio la continuità del servizio con un serie di ricadute sull’assistenza territoriale.
Tutte le giustificazioni da un punto di vista burocratico/amministrativo non ci interessano
perché nella sostanza si vive di fatto una situazione precaria appesa ad un filo che da un
momento all’altro si può spezzare.

Filo che si è spezzato per alcune problematiche e rimediate attraverso il convenzionamento con l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino e con il “San Pio” di Benevento. Per non parlare poi della situazione, a nostro avviso altrettanto precaria, che deve necessariamente essere attenzionata della Unità Operativa di Psichiatria in forza all’ASL ma incardinata all’interno dell’Azienda “San Giuseppe Moscati” presso il Presidio Ospedaliero di Solofra che, come noto, è in una fase di ristrutturazione/riconversione e, per condizioni oggettive, carente di tutte una serie di attività e servizi quali ad esempio quella del Pronto Soccorso o come dovrebbe essere stato individuato dalla Regione Campania un punto di primo intervento che invece sono presenti a Contrada Amoretta assieme alle Unità Operative di supporto specialistico.
Queste sono solo alcune delle problematiche!

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Concludono Santacroce e Musto:

Cosa si aspetta ad intervenire in maniera strutturata ed organica?
Da tempo invochiamo, e non ci stancheremo mai di farlo, una cabina di regia, alla quale siamo pronti a fornire il nostro contributo con proposte e suggerimenti, con tutti gli attori che ruotano attorno al Sistema Salute Irpino, che, eviscerando le problematiche, possa tracciare un percorso per la loro definitiva risoluzione e che dia risposte certe alla domanda di salute da parte della cittadinanza.
Auspichiamo che il nostro appello non cadi nel vuoto, tocchi la sensibilità degli amministratori, delle istituzioni e della politica.

Moscati: due open day di vaccinazioni per donne incinte e in allattamento

Due giorni di vaccinazioni riservate a donne incinte e a puerpere. Domenica 26 (dalle ore 8,30 alle 13,30) e lunedì 27 settembre (dalle ore 8,30 alle 16,30) l’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino aprirà le porte alle future mamme e a quante hanno partorito da poco per vaccinarle in sicurezza. I due open day, organizzati dall’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Elisiario Struzziero, si svolgeranno all’interno del polo vaccinale dell’Azienda (Città ospedaliera, settore B, primo piano), dove il personale dell’Unità operativa di Medicina Preventiva, affiancato da ginecologi e ostetriche, provvederà a somministrare una dose anti-Covid-19 di Pfizer BioNTech alle donne in gravidanza e in allattamento e a fornire loro tutte le informazioni utili a fugare ogni eventuale dubbio circa l’efficacia e la sicurezza del vaccino.

Due open day di vaccinazioni per donne incinte e in allattamento al Moscati di Avellino

Due open day di vaccinazioni per donne incinte e in allattamento al Moscati di Avellino

Sottolinea il primario Struzziero:

L’auspicio  è di raccogliere molte adesioni. Se, grazie all’immediata disponibilità della Direzione Strategica e alla collaborazione offerta dalla Medicina Preventiva, abbiamo organizzato gli open day è proprio per provare a vincere le resistenze delle donne, mettendo a disposizione delle partorienti e delle puerpere un ambiente protetto e personale dedicato. Le evidenze scientifiche ci dicono che il vaccino anti Covid-19 non solo è sicuro, ma è anche consigliato alle donne incinte e in allattamento Se la risposta all’offerta del 26 e 27 settembre sarà significativa, riproporremo sicuramente l’iniziativa.

Benché l’adesione ai due open day non necessiti di prenotazione, per poter garantire un corretto svolgimento delle sedute vaccinali e non rischiare di sprecare eventuali dosi inutilizzate di vaccini, le donne interessate possono inviare un sms a uno dei seguenti numeri telefonici: 335.7886944 o 349.8685684, indicando il proprio nominativo e il giorno in cui preferirebbero recarsi al centro vaccinale dell’Azienda Moscati.

Fanny Damour al Dum Dum Republic

Per perdersi tra ironia, fascinazione e un pizzico di magia. Un mondo favoloso, a piedi scalzi in riva al mare, illuminati dallo spettacolo della luna che si riflette sulle onde, tra glamour e sensualità raffinata.

Madame et Monsieur al Dum Dum Republic “The Great Burlesque Show on The Beach”, la cena spettacolo in cartellone il 14 agosto alle ore 20.30.

Il grande Cabaret della Belle Èpoque è in scena al Dum Dum Republic con Madame Maria De Freitas e la performance di Fanny Damour e de Il Capasso, mentre la spiaggia del più famoso beach club del Cilento si trasforma in un tabarin francese di inizio Novecento: un grande contenitore creativo tra musica, varietà e performing act.

Eclettica ed esuberante, Madame de Freitas è una cantante, DJette, costumista e performer che riesce sempre a stupire. Incanta e delizia gli astanti con brani primi ‘900 e vestiti da sogno, siparietti ironici e profumi d’altri tempi, che incontra il più importante esponente della bossa nova in Italia, famoso in tutto il mondo, Eddy Palermo.

Fanny Damour al Dum Dum Republic

Fanny Damour

Il palco diventa così spazio di connessione e di espressione di tutte le passioni che trovano espressione. “Non faccio altro che indossare gli abiti che creo, far sentire la musica che mi piace, cantare bellissime canzoni che vorrei sentirmi cantare. Canzonettista, burlesque, djette, costumista sono solo modi per dare forma a ciò che sono”, spiega Madame De Freitas.

Un live tra bossa e samba jazz, per la cena spettacolo, con il chitarrista Eddy Palermo, che nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti leggende del jazz come Chet Baker, George Coleman, Billy Smith, David Samborn, George Garzone, Tony Scott, Jim Hall, Bucky Pizzarelli, Joe Pass. Da quest’ultimo ha tratto una grande ispirazione per il suo tipico “guitar solo”. Ha collaborato anche con grandi nomi italiani come Bruno Martino, Rosario Giuliani, Stefano Di Battista, Niky Nicolai, Nunzio Rotondo, Roberto Gatto, Romano Mussolini, Massimo Urbani ed altri. Significative anche le collaborazioni con grandi artisti brasiliani del calibro di Mauricio Einhorn, Josè Roberto Bertrami, Roberto Menescal, Pery Ribeiro e Toninho Horta, Rosália De Souza.

Tra piume e corsetti, audacia provocatoria e danze, quasi in un contemporaneo Moulin Rouge in spiaggia, a trasportare nello scintillio burlesque Fanny Damour, performer nata e cresciuta a Napoli. Storica dell’arte, illustratrice, mimo, attrice e modella ha unito tutte le sue attitudini e passioni nell’arte del Burlesque. I suoi act traggono ispirazione dall’universo fiabesco che popola i libri illustrati, dalle arti visive, dalle avanguardie storiche, dal Vaudeville e dal cinema delle origini. Comicità e malinconia, in un linguaggio poetico molto vicino a quello del clown. Contribuisce alla fondazione di Burlesque Cabaret Napoli, gruppo con il quale fonda la prima Accademia di Burlesque del Sud Italia.

Al suo fianco Il Capasso, attore di teatro d’improvvisazione, che ha approfondito lo studio della commedia dell’arte e la clownerie, approdato di recente al mondo del burlesque, disciplina che sente sempre più come la sua naturale evoluzione e “casa” artistica, grazie all’incontro con Burlesque Cabaret Napoli.

Festival della lettera d’amore

Il Festival della Lettera d’Amore giunto alla XXI edizione, in occasione delle celebrazioni previste per il Decennale del Premio Internazionale Lettera d’Amore promuove a Torrevecchia Teatina, dal 6 al 9 agosto 2021, con il patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, organizzazione e patrocinio di Comune di Torrevecchia Teatina, Museo Lettera d’Amore, Associazione AbruzziAMOci un programma molto nutrito di incontri, convegni, presentazioni, mostre, spettacoli teatrali.

Si richiede obbligatoriamente l’uso della mascherina e, in base alle nuove norme,  probabilmente, l’esibizione del green pass o di un tampone.

Il 6 agosto presso la sala adunanze del Consiglio Comunale del Palazzo del Marchese Valignani dalle ore 9 alle 13, dopo il saluto del Sindaco di Torrevecchia Teatina Dott. Francesco Seccia, si svolgerà un convegno di associazioni culturali e piccoli Musei del Medio Adriatico dal titolo: “Passato, presente e futuro di istituzioni culturali e musei alla luce dell’esperienza del Covid”.

Sull’argomento interverranno: per l’Associazione Grafologica Italiana di Ancona, l’Organizzatrice del Festival della Scrittura a mano Prof.ssa Iride Conficoni, per il Museo dei fossili e delle ambre di San Valentino in Abruzzo Citeriore, il Responsabile Dott. Beniamino Gigante, per il Museo universitario d’Abruzzo – Museo della storia delle scienze biomediche di Chieti il Direttore Prof. Luigi Capasso, per il Museo del precinema di Loreto Aprutino il Direttore Dott. Nicola Joppolo e la Dott.ssa Donatella Granchelli, per l’EnoMuseo di Tollo il Sindaco di Tollo Dott. Angelo Radica e il Direttore dell’EnoMuseo Prof. Massimo Pasqualone, per il Museo della Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina il Direttore Cav. Dott. Massimo Pamio, per il Museo dell’abito tradizionale e delle tessiture tradizionali il Direttore prof. Francesco Stoppa.

XXI Edizione del Premio Lettera d’Amore

XXI Edizione del Premio Lettera d’Amore

Programma Festival della lettera d’amore

A seguire, la cerimonia di assegnazione riconoscimenti. Riceveranno l’ambito trofeo del “Premio Lettera d’Amore”: Annamaria Albertini per la scrittura letteraria, Maurizio Di Fazio per il giornalismo,  Daniela Musini per il romanzo-saggio “Le magnifiche”, Raffaele Di Virgilio per la cultura umanistica, Gino Di Tizio per il giornalismo. Infine, sarà eletto il Miglior Sindaco d’Abruzzo.

Alle 21, con l’organizzazione dell’Associazione Kalos, inaugurazione della mostra di pittura “Artistiche emozioni” a cura di Daniela Ricciardi. La mostra resterà aperta fino al 22 agosto (dalle 19 alle 22).

Il 7 agosto alle ore 20,30 Benedizione del Museo Lettera d’Amore e preghiera nell’atrio del Palazzo Valignani.

A seguire, inaugurazione della mostra di nuove donazioni lettere e cartoline d’amore. Alle ore 21,00 nella sala adunanze del Consiglio Comunale Palazzo Valignani, conferenza della prof.ssa Elisabetta Bartoli Università di Siena: “Lettere d’amore dal XII secolo”.

Introduce: la Prof.ssa Marcella Lacanale (Università di Chieti); premiazione dello scrittore Alberto Riva autore del romanzo “Il maestro e l’infanta”, miglior romanzo d’amore del 2021; presentazione del saggio del prof. Paolo Coen “Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale” (Silvana Editoriale). Intervengono il Prof. Avv. Federico Gentilini e il Direttore del MLA Massimo Pamio. A seguire, cerimonia di assegnazione riconoscimenti: Paolo Esposito per l’impresa, Maurizio Formichetti per l’organizzazione sportiva, Ada Luisanna Mammarella Anchitella per la sanità pubblica, Giovanbattista Benedicenti per la storia dell’arte, Antonello Colimberti per la ricerca antropologica del suono e del gesto, Lisa Billig per il dialogo interreligioso, Enrico Faricelli per l’editoria, Pierluigi Ledda per la conservazione e la promozione dei beni culturali, Generoso D’Agnese per il giornalismo, Rolando D’Alonzo per il miglior romanzo d’amore del 2020, “La misura del cielo”.

L’8 agosto alle ore 20,30 nel Parco dei giovani “San Karol” annesso al palazzo Valignani si terrà la cerimonia di premiazione XXI Edizione Premio Lettera d’Amore. Presentano: Nino Germano, attori: Antonella De Collibus e Alessio Tessitore. Giuria: Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Massimo Pasqualone, Lucilla Sergiacomo, Giuseppina Verdoliva. Ospiti: Antonello Angiolillo, Daniele Venturi, Domenico Bellante, Carmine Perantuono.

Il 9 agosto alle ore 21,30 nel Parco dei giovani “San Karol” annesso al palazzo Valignani, spettacolo teatrale “Eros e Kosmos, l’amore e le stelle non cambiano mai” degli allievi del corso di teatro dell’Associazione Kalos, con Silvio Sarta.

Ameir: Fiore Carpenito è il nuovo presidente

L’assemblea annuale dei soci dell’Ameir, l’associazione malati endocrini irpina, un organismo senza scopo di lucro che da oltre un decennio si occupa di prevenzione sanitaria, di diagnosi precoce e di formazione scientifica riguardanti le malattie della tiroide, ha rinnovato il proprio organigramma. Eletti, infatti, il nuovo presidente e il nuovo organo di amministrazione nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sala conferenze della Misericordia di Avellino, sita in via Tagliamento.

A presiedere l’associazione sarà l’endocrinologo Fiore Carpenito, consulente scientifico e tra i fondatori dell’Ameir, affiancato in questo compito dai componenti del nuovo organismo direttivo, ora formato dai soci: Emilio Capriolo, Rita Festa, Elvira Festa, Paolo Maglio, Lina Nigro, Claudia Ricciuto, Francesco Pagliuca. E quest’ultimo è intervenuto nel corso dell’assemblea tracciando un ampio excursus storico sulle attività svolte negli anni.

Al presidente uscente Felice Leone, alla guida dell’associazione dal 2013, sono stati tributati applausi e ringraziamenti da parte dell’intera assemblea per l’eccezionale lavoro svolto e per i prestigiosi traguardi raggiunti in questi anni dall’Ameir, che è considerata a pieno titolo una delle organizzazioni di volontariato più operose ed efficienti non solo in ambito provinciale ma anche in quello regionale e nazionale. L’ex presidente farà sempre parte dell’associazione come membro del nuovo organo di amministrazione.

Ameir, l'associazione malati endocrini irpina

Ameir, l’associazione malati endocrini irpina

L’assemblea, trasmessa in diretta Facebook sulla pagina “Ameir Avellino”, è stata aperta dal saluto del sindaco della città capoluogo Gianluca Festa, che ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di sostenere le meritorie attività dell’associazione.

I soci, poi, hanno approvato all’unanimità il consuntivo e il bilancio di previsione, dando inizio così al tesseramento per l’anno 2021. Presentato anche il nuovo e dinamico sito internet e le linee programmatiche delle attività da realizzare nei prossimi mesi, come la ripresa delle giornate dedicate alla prevenzione  e alla diagnosi precoce, con visite mediche ed esami ecografici gratuiti nei Comuni irpini, convegni scientifici, somministrazione di questionari, incontri nelle scuole con i giovani studenti della provincia, oltre alle attività di profilassi e di informazione sanitaria sulle questioni riguardanti le patologie della tiroide.

Tra le iniziative già avviate, è possibile usufruire di un servizio Whatsapp al numero 3385631636, per richiedere qualsiasi tipo di informazione. 

Nel corso dell’incontro è anche intervenuto il dottor Luca De Franciscis, il quale ha esposto e approfondito una serie di tematiche riguardanti il Covid19 in relazione alle patologie che colpiscono le ghiandole endocrine.

L’Ameir fa parte dell’importante organismo nazionale denominato Cape, Comitato delle associazioni dei pazienti endocrini, e inoltre quest’anno può contare di nuovo sul fattivo apporto dei ragazzi del Servizio Civile e Garanzia Giovani, che sono Chiara De Franco, Marina Ricciuto, Francesco Barbarisi e Mattia Iandoli, impegnati rispettivamente nella realizzazione dei progetti “Come eravamo: ricerca della memoria” e “Il lungo lato della vita 2020: uomini, donne e territorio”.

1,2 milioni di fumatori in più in Italia

La pandemia ha fatto aumentare il numero dei fumatori sia di sigarette tradizionali che dei prodotti alternativi: si registrano infatti 1,2 milioni in più di fumatori in Italia.

Un ruolo fondamentale di questo aumento lo hanno avuto i nuovi prodotti del tabacco: sigarette a tabacco, riscaldatori, HTP e le e-cig. Il loro uso in Italia ha contribuito notevolmente alla ricaduta del consumo di sigarette tradizionali, alimentando l’epidemia tabagica.

Il 4,7 % dei fumatori non tradizionali è diventato fumatore.

Aumento fumatori in Italia

Aumento fumatori in Italia

La pandemia ha cambiato radicalmente le nostre abitudini. Ciò è dipeso dalle restrizioni e dallo stress. C’è stato un graduale aumento da aprile 2020 a maggio 2021.

Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping, riguardo l’e-cig spiega:

Il loro uso in Italia contribuisce all’iniziazione e alla ricaduta del consumo di sigarette tradizionali e ne ostacola la cessazione, alimentando il tabagismo.

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