Cultura

Siamo il nostro tempo: l’ultimo album di Ernesto Bassignano

Le canzoni di Ernesto Bassignano sono in fondo romanze senza tempo.

Vengono dalla strada. Da incontri con sirene. Dal suono del silenzio e dalla paura. Sono ansie e sentimento. Grandi amori mai spenti. Per coloro che ancora leggono i copioni e sono capaci di ascoltare. Mani nelle mani. Voci da lontano. Immagini sfocate che sono ricordi presenti. Sono urli e bandiere. Per un popolo al balcone che si è giocato l’anima ed il cuore. Tutto rima alla perfezione. Tutto scorre come deve e va dove deve andare. Canzoni di un artista che molto ha dato alla musica. E che mai si arrende a dire basta. Perché sotto di lui scorre la strada e la strada lo accoglie incessante.

Quello di Ernesto Bassignano è un concerto che continua da oltre cinquant’anni e oggi torna a noi con la delicatezza e la poesia di un tempo antico.

Piccole pellicole da rivedere all’infinito.

E così lasciamo al suo stesso scritto il compito di fare la cornice.

Siamo il nostro tempo. Mai come oggi lo siamo. Volenti o nolenti. Nel bene e nel male. Direi tranquillamente più’ nel male. O almeno questa è la mia non esaltante sensazione di persona e artista reduce come tutti da anni di sottocultura, di micragna, di gente triste, di luoghi d’arte semivuoti, depressa e preoccupata.

Figurarsi poi per un buontempone come me abituato da sempre all’attivismo, alla spensieratezza, ironia, alla ricerca della grande arte e delle “good vibrations” non solo musicali. Ebbene si, cari amici: il vostro vecchio Ernesto “Bax” Bassignano, ex “Bassigna” dei 70 ed ex Bassingher degli 80, giunto al suo ’11esimo album e a una ragguardevole età volata via.

Perso nei ricordi delle sue molte vite artistiche, non può che riflettere amaramente sul tempo: sul nostro tempo. Sul nostro mestiere di vivere ogni giorno più gramo e stento, senza esaltazione e con pochi sogni sempre più ridimensionati.

Il risultato di questa riflessione sono 8 brani voce piano e fisa in compagnia del grande Edoardo Petretti e della grande Giovanna Famulari. Cose tanto semplici quanto raffinate e un tantino diverse dal solito mood da scuola genovese. C’è insomma un po’ di coraggio melodico e letterario in più, forse per evadere appunto dal tran tran che ci circonda.

Le parole del caro amico Morgan con questo tocco di puntinismo:

Che grazia che hai e che precisione nello scrutare l’animo umano e trovarne una misura che è la “distanza di sicurezza” tra il tuo e quello degli altri esseri umani, che vedi e riconosci così li racconti dentro il tuo, facendo in modo che quello spazio che si crea sia quello che dà la sensazione lieve e gentile e calda e calma che rassicura. C’è una lacrima ma è molto più l’abbraccio che la tua voce infonde, intelligente di un’intelligenza emotiva che sa di casa e di amicizia…

Torna il Forum del giornalismo musicale

Il 7 e 8 ottobre torna, alla sua ottava edizione, il Forum del giornalismo musicale, in programma come sempre a Faenza nell’ambito del Mei – Meeting Etichette Indipendenti.

Il Forum, ideato da Giordano Sangiorgi (patron del Mei e iscritto all’ODG) e diretto da Enrico Deregibus, riunisce giornalisti e critici musicale di diversa provenienza ed età, che una volta all’anno si ritrovano per confrontarsi fra loro e con altre figure del mondo musicale.

L’iniziativa è come sempre aperta a proposte o suggerimenti, basta inviare una mail a: enrico.deregibus@gmail.com .

Nella prima giornata, fra i vari momenti, ci sarà l’annuale assemblea dell’AGIMP l’Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari, nata nell’ambito del Forum qualche anno fa. Quest’anno l’associazione punta al coinvolgimento di varie figure, anche istituzionali, per affrontare il tema della formazione delle nuove leve di giornalisti musicali.

Altro appuntamento sarà quello con la “Targa Mei Musicletter”, riconoscimento al giornalismo musicale sul web ideato e curato da Luca D’Ambrosio. Sarà assegnato al “Miglior sito collettivo”, al “Miglior blog personale” di informazione musicale e culturale dell’anno, mentre il Premio Speciale – Targa Mei Musicletter quest’anno andrà al “Miglior podcast” di musica.

Ci sarà spazio anche per l’assegnazione del Premio Michele Manzotti, riservato a giornalisti o critici musicali e creato in omaggio al giornalista della Nazione scomparso prematuramente nel 2022 e presente al Forum sin dalla prima edizione. Il premio lo scorso anno era andato a Federico Savini.

Sempre nel pomeriggio del sabato ci sarà la presentazione del volume “Musica di carta – 50 anni di riviste musicali in Italia” di Maurizio Inchingoli, uscito per Arcana Edizioni. Presente l’autore con altri ospiti.

Altri appuntamenti saranno annunciati prossimamente, tutti a ingresso libero.

Domenica 8 ottobre dalle 9.30 ci sarà invece un seminario sul tema “Donne e musica”. Fra i relatori, Susanna La Polla, Laura Gramuglia, nonché Roberta Balzotti e Serena Bersani dell’Associazione Giulia Giornalisti.

Si tratta di un corso accreditato come “formazione professionale continua” per gli iscritti all’ordine dei giornalisti (che dovranno iscriversi sulla piattaforma Sigef), ma aperto anche ai non iscritti in qualità di uditori. L’iniziativa è in collaborazione con Il Piccolo, edizione faentina del settimanale Corriere Cesenate.

Nei primi sette anni del Forum si sono svolte numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, presentazioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali. Sono stati coinvolti sino ad oggi circa 400 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv. Una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l’interazione fra media diversi e molto altro.

Annunciate le finaliste del Premio Bianca d’Aponte per cantautrici

Sono stati resi noti i nomi delle dieci finaliste del 19° contest per cantautrici “Premio Bianca d’Aponte”, scelte tra 220 iscritte da tutta Italia. Sono Ilaria Argiolas (Roma), Arianna Battilana dei Mockingjay (Varese), Irene Buselli (Genova), Cristina Cafiero (Napoli), Veronica Di Nocera (Caserta), Francesca Giannizzari (Potenza), Chiara Ianniciello (Salerno), Ophelia Lia (Biella), Alessandra Nazzaro (Napoli), Santanna (L’Aquila).

La finale sarà al teatro Cimarosa di Aversa il 27 e 28 ottobre 2023. Uno sguardo importante al futuro della canzone d’autrice italiana, un osservatorio privilegiato per conoscere nuovi talenti.

La manifestazione si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti. È organizzata dall’Associazione Bianca d’Aponte ed è sostenuta anche da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie.

Le finaliste sono state come sempre selezionate, in un mese e mezzo di lavoro, dal Comitato di Garanzia del Premio, formato da decine di produttori, discografici, manager, cantanti, autori, musicisti, giornalisti tra i più accreditati del mondo musicale italiano. Eccoli: Giuseppe Anastasi (cantautore), Ester Apa (Picicca), Roberta Balzotti (Tgr RAI), Giuseppe Barbera (musicista e compositore), Fabrizio Basso (SkyTg24), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Paolo Corsi (operatore culturale), Valerio Corzani (Rai Radio3), Giorgiana Cristalli (Ansa), Paola Cuniberti (manager), Francesco Cusumano (cantautore), Enrico de Angelis (giornalista e storico della canzone), Mauro De Cillis (Rai Isoradio), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Luca Del Muratore (Locusta booking), Sergio delle Cese (NoMusic / Antenna Music Factory), Grazia Di Michele (cantautrice), Cristina Donà (cantautrice), Piero Fabrizi (musicista e produttore), Isabella Fava (Donna Moderna), Angelo Franchi (discografico), Angela Garofalo (Cronache di Caserta e Napoli), Massimo Germini (musicista e compositore), Gianluca Giusti (Panico Concerti), Laura Gramuglia (speaker Radio Capital), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e produttore), Elena Ledda (cantautrice), Petra Magoni (cantautrice), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Cinzia Marongiu (Tiscali), Carlo Marrale (cantautore), Andrea Mirò (cantautrice), Michele Monina (critico musicale), Mariella Nava (cantautrice), Luca Nottola (AreaLive), Serena Palmese (ilcaffesospeso.net), Francesco Paracchini (lisolachenoncera.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Laura Pescatori (Radio Onda d’Urto), Timisoara Pinto (Gr Rai), Alessia Pistolini (critico musicale), Antonio Ranalli (Musicalnews), Gianfranco Reverberi (produttore e compositore), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Paolo Romani (consulente promozione tv e radio), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Giordano Sangiorgi (Mei Meeting etichette indipendenti), Brunella Selo (cantautrice), Marcella Sullo (Gr Rai), Paolo Talanca (critico musicale), Tiziana Tosca Donati (cantautrice), Roberto Trinci (Sony Publishing), Giovanni Truppi (cantautore), Fausta Vetere (cantante), John Vignola (RaiRadio1), Maria Cristina Zoppa (Radio Rai).

Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali.

Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle menzioni al miglior testo (da quest’anno dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti, come ogni anno, diversi altri premi e bonus proposti da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte, come, ad esempio, concerti, partecipazioni ad altri festival, produzione e pubblicazione di brani, realizzazione di video, assistenza legale e manageriale, collaborazioni artistiche.

A questo proposito, è da poco giunta notizia che il NuovoImaie ha confermato il contributo economico (grazie ai fondi dell’art.7 L. 93/92) finalizzato a realizzare un tour di sei concerti per la vincitrice dell’edizione 2022 o, in mancanza dei requisiti richiesti, per una delle altre finaliste.

Coma di Bertrand Bonello: il trailer

Coma (2022) di Bertrand Bonello è una lettera a cuore aperto di un padre alla figlia. Un saggio sul cambiamento nell’epoca della frammentazione. Un film suggestivo, onirico, super-pop. Un sorprendente viaggio nella mente della Gen Z.

Che cosa è realmente agli adolescenti condannati all0inoperosità durante il lockdown? Coma inizia con un testo denuncia che commenta l’estinzione di ogni attività a causa del Covid. Il mondo all’improvviso si è bloccato, sospeso in limbo con il tempo scandito in un tempo sospeso, immobile e dilatato.

Anna (Louise Labeque), la protagonista del film, è un adolescente che trascorre il suo tempo, passando dal computer, allo smartphone, dal letto alla sua casa di Barbie che, all’improvviso, inizia a parlare con lei.

Ad interrompere questa routine ci sono le telefonate con le amiche su Zoom e i soliloqui di una influencer che dispensa consiglia. Anna segue Patricia Coma (Julia Faure), dalla quale acquista un misterioso dispositivo chiamato “rivelatore”, che la porterà a chiedersi quanto libero arbitrio abbia effettivamente.

In questo modo il regista cerca di entrare nella testa di un’adolescente rinchiusa e annoiata, privata del suo libero arbitrio, cercando di ricomporre questo caos attraverso immagini plastiche che un po’ci conducono nei mondi di Lynch e un po’ in quelli di Richard Linklater (A Scanner Darkly, per intenderci).

Coma offre allo spettatore numerosi spunti di riflessione sul dopo ovvero sulla nostra apocalisse contemporanea, composta da uno spazio mentale e digitale affollato di un’estetica esasperante, bombardamento mediatico privo, spesso, di contenuti, privo della realtà ma soprattutto della socialità reale.

Il lungometraggio realizzato da Bertrand Bonello non è altro che una metafora del nostro tempo. La pellicola è cupa, potente e forte e allo stesso tempo non consequenziale nelle immagini perché il bombardamento mediatico dei nostri giorni è così: insensato, caotico, costante e disordinato.

Coma di Bertrand Bonello è la trasposizione enigmatica del nostro inconscio collettivo che inevitabilmente ci ha cambiati nel modo di vivere, sentire e percepire tutto ciò che ci circonda.

Un film devastante, veloce e allo stesso tempo analitico e contemporaneo, che descrive con la potenza delle immagini la nostra apocalisse contemporanea.

Alice incontra Battiato

Personalità vocale unica e un percorso artistico in continua evoluzione, Alice si fa ancora una volta strumento della musica di Franco Battiato. E incanta. Nel suggestivo scenario del Castello di Milazzo (ME) porta in tour Eri con me, live con nuovi brani in scaletta e un’inedita formazione in trio. L’appuntamento è martedì 1 agosto alle ore 21.00 per un concerto raffinato e coinvolgente, promosso in Sicilia da Arena Eventi Communication.

Eri con me Alice canta Battiato segna il più recente capitolo del pluridecennale sodalizio con il Maestro che ha rivoluzionato la canzone d’autore italiana. E non solo. Sul palco accompagnano la cantautrice Carlo Guaitoli al pianoforte e Chiara Trentin al violoncello, in un viaggio emozionale che vibra dalle radici. Alle origini di una fortunata collaborazione che ha prodotto, tra gli altri successi, anche la hit Per Elisa vincitrice del Festival di Sanremo nel 1981.

Dal vivo la proposta di brani tratti dall’ultimo album e altri che invece da molto tempo appartengono al repertorio live e discografico di Alice. Canzoni come La cura, quelle dai diversi periodi compositivi di Battiato e le altre scritte insieme. I loro duetti, tra cui I treni di Tozeur, fino a Veleni ed Eri con me che dà il titolo al disco e al tour.

Al secolo Carla Bissi, la pianista e compositrice forlivese riesce ad omaggiare il talento del geniale siciliano con autenticità ed eleganza. Sia perché amica e collaboratrice dagli esordi, ma soprattutto per quell’affinità artistica che da sempre li lega. Elemento imprescindibile che la rende un’interprete unica della sua musica immortale.

ha spiegato Alice:

Il compositore e autore che sento più vicino e affine, non solo musicalmente, è sicuramente Franco Battiato.

Da molto tempo, nei vari progetti live e discografici, canto le sue canzoni, quelle a cui sento di poter aderire pienamente. Ora più che mai è mio profondo desiderio essere semplice strumento di ciò che lui ha trasmesso attraverso la sua musica e i suoi testi. In questo suo straordinario passaggio sulla Terra.

Eri con me Alice canta Battiato è un tour prodotto e organizzato da Imarts. La data siciliana è promossa e curata da Arena Eventi Communication. L’appuntamento è martedì 1 agosto al Castello di Milazzo (ME), inizio concerto ore 21.00.

Antonio Roma presenta il suo primo libro

L’autore, attore e regista Antonio Roma presenta il suo primo romanzo Festa del Perdono, edito da Infinito Edizioni(Collana Sound Ciak) e in uscita nelle librerie (fisiche e digitali) dal 19 maggio.

Un racconto vibrante, appassionato e poetico, che ben rappresenta una generazione, ma in cui tutti possono ritrovarsi e che porta a delle profonde riflessioni sia sociali che individuali.

L’autore descrive così il suo libro:

Festa del Perdono, mio romanzo d’esordio e prima pubblicazione con una casa editrice importante, affonda le radici in una presa di coscienza. Mi spiego meglio: durante il lockdown mi sono trovato a rileggere, dopo anni,” Ask The Dust (Chiedi alla polvere)” di John Fante e non ho potuto non trovare delle analogie tra il suo Arturo Bandini e un Arturo, il mio, che stavo in quel momento soltanto abbozzando per una sceneggiatura teatrale, diventata poi altro ovvero questo romanzo. C’è dunque un legame, un filo sottile e trasparente agli occhi degli altri, che unisce l’Arturo di Fante ed il mio, entrambi protagonisti procrastinatori di una vita filtrata da un abito di scontentezza, una vita nella quale la Testimonianza non ha modo di prescindere dalla scrittura.

Prosegue Antonio Roma:

Ma le analogie mi piace pensare ci siano anche tra Fante e me. John era figlio di Nicola Fante, un immigrato italiano originario di Torricella Peligna o come lo chiamavano a Denver (in Colorado) “a fucking italian man” e Antonio Roma, mio nonno che, arrivato a Torino nel secondo dopoguerra da Montegiordano, trovava solo cartelli con scritto “non si affitta ai meridionali”. I meridionali a cui non affittare casa sono poi diventati gli albanesi prima, gente con un colore della pelle e/o un credo diverso dal nostro poi.

Il protagonista di Festa del Perdono si confronta con questo sostrato, nel quale ha le radici, ma vive nella Milano e nell’Italia di oggi, dove abitare costa troppo e se di mestiere fai l’insegnante del liceo a tempo determinato ti chiamano supplente e lo stipendio non sai quando te lo danno. Il protagonista di Festa del Perdono appartiene ad una generazione, la mia, che, spaesata ma resiliente, insegue Utopie, con la speranza si facciano concrete, ma con il timore che se ciò avvenisse troppo presto questa Italia sarebbe inadeguata ad accoglierle e ne spezzerebbe i petali.

Festa del perdono: trama

Milano, Festa del Perdono, una mattina d’inverno. Un sole lento mitiga il freddo. Arturo, insegnante precario di Lettere, siede in un bar frequentato da studenti e, caffè alla

mano, legge le poche pagine scritte con la stilografica di un libro che da anni abita solo nel suo stomaco. Conosce Ambra, poi s’imbatte casualmente in Aiša, persa anni prima. Due incontri che si snodano in 48 ore e che del tempo si prendono gioco, in un dialogo intimo con l’alterità e con il sé, il solo capace di dare corpo all’identità, individuale e collettiva, di una generazione spaesata e resiliente.

Antonio Roma: chi è?

Antonio Roma è autore, attore e regista di Teatro Civile. È laureato in Scienze sociali per la globalizzazione e in Lettere. Convinto dell’urgenza in questo momento storico di un lessico inedito, che affondi le radici nel legame tra le parole Testimonianza e Umanità, le sole capaci di portare Autenticità, il 7 gennaio 2019 ha fondato Educare alla Bellezza APS, della quale è presidente.

È autore di un’opera poetica, “Tra le corde di un’altalena”, con prefazione di Emanuele Fiano, e voce di un podcast, “Markale – Voci da Sarajevo”, scritto con Alice Ponti. Ha un blog, ‘Na tazzulella ‘e café, e diverse Utopie…

Il codice di Bianzano e i templari nella bergamasca di Luigi Fiorentini

Il codice di Bianzano e i templari nella bergamasca di Luigi Fiorentini è un romanzo esoterico ambientato nel territorio bergamasco; in esso, a quelli espressamente drammatici si alternano contenuti fantastici.
L’opera inizia con un episodio risalente al 1312. A distanza di settecento anni, però, una bambina di nome Ester scorge un’antica pergamena nei pressi di una chiesetta; la estrae e la porta con sé, a casa.
La perfida madre di una sua compagna di scuola, essendo un’adepta di una setta dedita a pratiche occulte pure alla ricerca di quella pergamena, comunica al suo sacerdote nero di sapere dove si trova quel prezioso oggetto. Qualche anno dopo, Ester si trasferisce in Francia, con i suoi genitori.
Passati nove lunghi anni, ed essendo diventata già una giovane donna, un giorno Ester lascia incustodita la pergamena e suo padre la scopre.
Costui, Tarcisio, essendo un ex cavaliere Templare, aiuterà la figlia a decriptare il codice contenuto nella pergamena.
Nell’agosto del 2022, tornati nella loro terra d’origine per un periodo di vacanza, in Val Cavallina, ne approfittano per recarsi nei luoghi indicati sulla pergamena.
Dopo lunghe e accurate ricerche, riescono finalmente a decifrare quel codice segreto scoprendo, così, il luogo esatto in cui sarebbe conservata una sacra reliquia.
Essendo però perseguitati da quella setta, che vuole impossessarsi a ogni costo della misteriosa pergamena, Ester e Tarcisio, al fine di risolvere quanto prima quella pericolosa situazione, escogitano un piano davvero geniale.
Nel corso dei successivi e ultimi capitoli, una serie di situazioni impreviste e colpi di scena animeranno intensamente il resto della narrazione.

Qualcuno, in quel preciso momento, suonò al citofono.
Il marito, che stava seduto su una sedia e chinato verso il camino, si alzò e andò ad aprire, senza neppure chiedersi chi fosse dietro la porta. Aperto l’uscio di casa, vide davanti a sé un uomo robusto, sulla trentina; quest’ultimo, senza pensarci neppure un attimo, spinse con inaudita violenza l’anziano verso l’interno e irruppe bruscamente in casa, seguito da altri tre individui: due uomini e una donna. L’ultimo dei quattro balordi, chiuse la porta alle sue spalle e, com’era evidente da quella loro inspiegabile incursione, cominciarono a minacciare i due anziani con coltelli e bastoni. Ciò che parve più strano agli anziani coniugi, fu il fatto che nessuno di loro aveva 2 mai visto prima di allora quegli inquietanti individui; così come anche questi ultimi non conoscevano assolutamente i padroni di casa.

Luigi Fiorentini: chi è?

Luigi Fiorentini, nato a San Biagio Platani in provincia di Agrigento nel 1967, è compositore, scrittore e didatta. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi di Composizione, collabora con un periodico di arte e ha pubblicato molti lavori musicali.
Dal 1996 vive nella bergamasca dove insegna musica e scrittura creativa.
Sue opere letterarie sono:
– La musica nell’anima (2013) e I doni del fantasma (2018) con Sensoinverso Edizioni – Ravenna
– Il fantasma di Osio (2016) con Arduino Sacco Editore – Roma
– L’altra faccia della musica (2018) con Herkules Books – Policoro
– Ritornano i fantasmi del presente (2017), Nel mistero, fra tenebre e luce (2020) e Incontro con un angelo
(2022) con Editrice GDS.

Eugenio Bennato inaugura i concerti di Montagna Molise

Domenica 23 luglio 2023 sarà Eugenio Bennato ad inaugurare i concerti di Montagna Molise – Nuove Tracce con Vento Popolare tourIl primo di quattro concerti si svolgerà alle ore 12.00 al Rifugio del Caprio di Campitello Matese.

Fino al 10 settembre 2023 con Filippo Graziani, Savana Funk, Francesco Bearzatti, Federico Quaranta, Emilio Casalini, James Senese, Marlene Kuntz, 99 Posse, Morgan e Tony Hadley.. 

Gli eventi promossi dall’associazione Tèkne all’interno di “Montagna Molise”, il cartellone finanziato dalla Regione Molise e organizzato da Funivie Molise SpA.
Da luglio a settembre tra Campitello Matese e Capracotta.
Dopo la straordinaria partecipazione con Licia Colò, domenica 23 luglio 2023 sarà Eugenio Bennato ad inaugurare i concerti di Montagna Molise – Nuove Tracce con il suo Vento Popolare tourIl primo di quattro concerti si svolgerà alle ore 12.00 al Rifugio del Caprio di Campitello Matese musica e cultura con i suoni della terra a cura del celebre artista su di un palcoscenico mozzafiato a circondare musicisti e pubblico, avvolti da suoni e danze di Taranta. Eugenio Bennato sarà in compagnia diVincenzo Lambiase (chitarra classica, chitarra elettrica), Sonia Totaro (danza, voce) e Stefano Simonetta (basso, chitarra acustica, voce). Una personalità che dagli anni ’70 ha attraversato la ricerca musicale di qualità riconosciuta in tutto il mondo: Nuova Compagnia di Canto Popolare, Musicanova. Autore di decine di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico.
Fino al 10 settembre Capracotta e Campitello Matese saranno il centro di fermenti culturali e grandi eventi grazie a Montagna Molise” promosso da Funivie Molise SpA. Un cartellone ricco di appuntamenti musicali, sportivi, enogastronomici e naturalistici per promuovere lo sviluppo della montagna molisana tutto l’anno. Una montagna da conoscere, percorrere, osservare, difendere e ammirare. Montagna Molise – Nuove Tracce con Tèkne promuove la conoscenza del territorio e la sua tutela. Tra le offerte culturali del cartellone, Tèkne in qualità di partner, propone cinque eventi tra concerti e dibattiti Campitello Matese che si svolgeranno tra luglio e agosto 2023 e due incontri a Capracotta che ci accompagneranno fino a settembre 2023. Gli appuntamenti saranno ad ingresso libero e saranno animati da attività di trekking per raggiungere i luoghi degli eventi.

Montagna Molise: prossimi appuntamenti

Domenica 30 luglio 2023 lo trascorreremo con i Savana Funk (Aldo Betto, Blake Franchetto, Youssef Fit Bouazza) una potente live band che unisce funk, rock e blues con jam incendiariegroove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile, con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa. I Savana Funk presenteranno brani tratti dall’ultimo album Ghibli, un disco che guarda al sud, guidati dal vento che canta, bisbiglia, travolge e porta con sé. Domenica 6 agosto 2023 il sassofonista e compositore jazz Francesco Bearzatti con il suo nuovo progetto PAZ (Post Atomic Zep plays Led Zeppelin): in Bearzatti convivono gli studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e moderna. Una varietà di interessi che si riscontra anche nelle collaborazioni illustri della sua discografia. Con il trio, P.A.Z – POST ATOMIC ZEPaffronta il repertorio dei Led Zeppelin in maniera assolutamente personale. Con lui sul palco: Danilo Gallo al basso e Stefano Tamborrino alla batteria. Creatività, ingegno e amore per i decibel.


Ad agosto approderemo sull’Arcipelago Ivan, sabato 12 è la volta dell’amato e atteso Filippo Graziani. Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura, ovvero Arcipelago Ivan. Un luogo che racchiude tutte le qualità artistiche di Ivan Graziani che convivono in equilibrio proprio come le isole di un arcipelago. L’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani. Sul fronte della divulgazione, come incontro, confront e relazione, il 3 agosto saremo con Federico Quaranta. Autore e conduttore RAI, su Rai Radio2 conduce il celebre Decanter in coppia con Tinto e sempre insieme a lui, si occupa di alcuni servizi per RAI TV, dal 2018 presenta Linea Verde su Rai1 e conduce Il Provinciale. Sempre sul fronte degli incontri saremo il 10 settembre con Emilio Casalini: progettista culturale, scrittore, conduttore di Generazione Bellezza Rai 3. Ha ricevuto il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi nel 2012 con un’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti e il Premio Giornalistico Enzo Baldoni nel 2010 con un documentario sulla condizione dei giovani in Iran. Conduce il programma di Rai 3 Generazione.

La squadra a lavoro per Montagna Molise – Nuove Tracce si fa forte della collaborazione di professionisti e privati che eccellono nel panorama regionale. In questo team Tèkne è fiera di collaborare ad una sezione dedicata dell’offerta artistica per Campitello Matese Capracotta nell’estate 2023. Nel ricco cartellone di eventi troveremo anche le performance di personalità straordinarie come: James Senese, Marlene Kuntz, 99 Posse, Morgan e Tony Hadley.

Greta Ray torna con un nuovo singolo che veste di R&B il successo planetario di Miley Cyrus

Più di due milioni di followers sui social network ed oltre 10 milioni di stream e views sulle piattaforme digitali, sono solo numeri che confermano ma non circoscrivono il talento da fuoriclasse e l’urgenza espressiva di una delle artiste più brillanti, incisive e raffinate della scena urban pop italiana, la cantautrice, attrice e modella canturina Greta Ray, che dopo l’incredibile successo ottenuto con la denuncia sociale “Heaters” (release co-scritta con Fausto Cogliati che ha collezionato un milione e mezzo di stream a pochissimi giorni dall’uscita), con cui difende la libertà delle donne di esprimere se stesse e la propria femminilità oltre preconcetti, giudizi e cliché, torna nei digital store con “Flowers” (Beatfactory/Believe Digital), una suggestiva e accattivante reinterpretazione in chiave R&B dell’ultimo e già iconico singolo di Miley Cyrus.

Prodotto dal tocco incantato di uno dei più grandi autori e arrangiatori del Belpaese, Filadelfo Castro (già per i Pooh, Max Pezzali, Claudio Cecchetto, Gatto Panceri, Valerio Scanu, Dodi e Daniele Battaglia, Kekko dei Modà, Pupo, Cristina D’avena, Alexia e molti altri) in collaborazione con Massimiliano Cenatiempo, fondatore, insieme alla stessa Greta, di Greys Production, “Flowers” di Greta Ray apporta ulteriore magnetismo ad una delle release più amate e suonate di questo 2023, unendo l’immediatezza del pop all’indiscutibile emozionalità dell’R&B; un intreccio irresistibile cullato e avvalorato dalla vocalità calda, avvolgente ed elegantissima di una delle più talentuose interpreti della scena nazionale.

Il testo, un inno all’amor proprio che ha valicato i confini geografici, culturali e generazionali, abbattendo ogni barriera come solo l’Arte è in grado di fare, si sposa perfettamente alla mission artistica di Greta, che, sin dai suoi esordi, ha saputo incidere tra le note valori ed emozioni, traducendo in liriche i sentimenti e in performance il carisma e la grinta di chi ha imparato a cavarsela da sola, facendo leva sulle proprie attitudini, senza dipendere da chi elargisce parole di salvezza ma non sa proteggere nemmeno se stesso e senza badare ad una società inclusiva a parole, ma ancora troppo ghettizzante, retrograda e sessista nei fatti; un concetto che ben si esprime nel passaggio «I can love me better than you can» («posso amarmi meglio di te») del testo di Miley Cyrus.

“Flowers” è accompagnato dal suggestivo ed emblematico videoclip ufficiale che, diretto da Massimiliano Cenatiempo, traspone in frame l’essenza del brano, colorando con la vivida presenza scenica e le intensissime sfumature vocali di Greta il caratteristico bianco e nero della clip; una scelta che segue e delinea il significato di parole dal valore universale, ricordando a ciascuno di noi che non è mai troppo tardi per volersi bene, per riprendere in mano le redini della propria vita e promettere a se stessi che sì, «I can love me better» («posso amarmi meglio»).

Proprio come i “Flowers” cantati nel brano, la voce di Greta è delicata, rigogliosa, ammaliante, ricca di sfumature e, al contempo, sensuale, calda e avvolgente come il profumo che emanano ed al quale è impossibile resistere. E se nella pioggia i fiori trovano ristoro, rigenerando se stessi e l’animo di chi li osserva, allo stesso modo Greta Ray scrive e canta per sciogliere la nebbia dal cuore di chi l’ascolta, e con questo pezzo, dedicato ad un risveglio consapevole e titolato all’emblema stesso della rinascita, quello che sa portare in sé l’ambivalenza della vita, onorandone l’inizio, i suoi traguardi, ma anche la sua fine, riconferma la sensibilità e la ricercatezza del suo percorso in musica, un fiore in grado di racchiudere tra coloratissimi petali tutte le emozioni umane, per donarle allo sguardo attento di chi sa osservare oltre le apparenze.

Greta Ray: biografia

Greta Ray, all’anagrafe Greta Giussani, è una cantautrice, attrice e modella italiana, nata a Cantù (CO) il 23 Aprile 1999. Fin da giovanissima, coltiva la passione per l’intrattenimento, posando per il suo primo shooting fotografico a soli quattro anni, in occasione di una campagna pubblicitaria per Famiglia Cristiana. Da allora, con tenacia, determinazione e carisma, ha sempre portato il suo contributo nel mondo dell’arte, mostrando sensibilità, grinta ed un talento da fuoriclasse in ogni settore. Nel 2017 pubblica il suo primo singolo ufficiale, “Il mio domani” e nei successivi due anni, si esibisce con grandi nomi della musica italiana, rilasciando una serie di release che ottengono un enorme successo, sugellato, nell’Aprile 2022, da “Haters”, una vera e propria denuncia sociale, scritta a quattro mani con Fausto Cogliati, con cui Greta difende la libertà delle donne di esprimere se stesse e la propria femminilità oltre preconcetti, giudizi e cliché e che supera il milione di stream a pochissimi giorni dall’uscita. L’estate 2023 segna il suo ritorno in musica con “Flowers”, una suggestiva reinterpretazione in chiave R&B dell’iconico pezzo di Miley Cyrus, prodotta dal tocco incantato di Filadelfo Castro (già per i Pooh, Max Pezzali, Claudio Cecchetto, Gatto Panceri, Valerio Scanu, Dodi e Daniele Battaglia, Kekko dei Modà, Pupo, Cristina D’avena, Alexia e molti altri e fondatore di Beatfactory) in collaborazione con Massimiliano Cenatiempo, fondatore, insieme alla stessa Greta, di Greys Production. Con più di due milioni di followers sui social network ed oltre 10 milioni di stream e views sulle piattaforme digitali, Greta Ray si conferma come uno dei talenti più brillanti, ricercati e autentici del panorama musicale italiano.

 Berlino è il nuovo singolo di Naeli

Disponibile dal 14 luglio su tutte le piattaforme digitali (distribuzione ADA Music) e in radio Berlino, nuovo singolo di Naeli, giovane cantautrice di Latina di stanza a RomaIl brano arriva dopo un anno in cui ci sono state parecchie “montagne russe” per Naeli: nuove produzioni, premi e partecipazioni. Il 2022 vede la vittoria del Radio Sonica Contest e finisce con la partecipazione a Spaghetti Unplugged x Dargen D’Amico e infine l’apertura del concerto di Rocco Hunt a Latina. Berlino dal ritmo pop-elettronico suggestivo apre la strada al primo EP di Naeli in uscita a Settembre 2023.

Ero qualche mese fa in studio con Gianmarco e Federica. Pioveva e scrivere mi sembrava la cosa più stimolante da fare. Anche perché far nascere una canzone non è necessariamente un appuntamento. Forse è proprio questo il motivo per cui mi piace. Berlino nasce da un frame cinematografico, uno di quelli che pensi: ‘su questo vorrei scriverci su’. È un viaggio nostalgico fatto di ricordi e dettagli puliti o delusi. Ognuno può leggerci qualcosa di diverso, come un film.

Sono Eliana, in arte Naeli, nasco e cresco a Latina, come molti altri più bravi. Da quando ho 18 anni, Roma mi ha adottata e non la ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che mi ha regalato, a partire dalla musica.

Naeli: chi è?

Naeli è Eliana, cantautrice classe 97, cresce in un posto fortunato per gli artisti, Latina.

All’età di 18 anni sente l’esigenza di cambiare aria e si trasferisce a Roma, città che tra le mille sfumature e influenze consente la nascita del progetto “Naeli”.

La musica è da sempre parte di lei. Inizia a suonare la chitarra a 11 anni senza mai abbandonarla. L’incontro con il canto nasce per necessità, ma uno non prescinde dall’altro.
Influenze stilistiche di vario genere, senza controindicazioni: Alicia Keys, Ed Sheeran, Khalid, Joji, Elisa, Tom Odell fino ai grandi come Dalla, Baglioni, Battiato e Mina.
Il 2022 vede la vittoria per Naeli del Radio Sonica Contest e finisce con la partecipazione a Spaghetti Unplugged x Dargen D’Amico e infine l’apertura del concerto di Rocco Hunt a Latina.
A settembre 2023 è prevista l’uscita dell’EP d’esordio.

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