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Irpinia: il settore dell’artigianato è in crisi 1000 aziende coinvolte, le parole di Franco Fiordellisi
Carmine De Maio e Franco Fiordellisi, segretari generali di Filctem Cgil e Cgil, presentano la situazione drammatica che stanno vivendo 1000 aziende irpine legate al settore dell’artigianato.
Da mesi, i lavoratori del comparto artigianale sono in attesa dell’assegno integrazione salariale dell’ente bilaterale FSBA.
FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato) è una componente fondamentale del nuovo welfare che è stato istituito dalle Parti Sociali Nazionali per intervenire a favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte a EBNA/FSBA.
Il settore dell’artigianato irpino è in crisi: le parole di Carmine De Maio e Franco Fiordellisi
I segretari generali di Filctem Cgil e Cgil spiegano con queste parole ciò che sta accadendo a 1000 aziende irpine:
In Irpinia sono coinvolte oltre 1000 aziende, con più di 3000 lavoratrici e lavoratori, in molti casi Maestri di Mestiere, in queste aree la figura dell’Artigianato è centrale sia nella cultura, essendo espressione sociale ed economica vera dei territori, come per l’Italia.
Le lavoratrici ed i lavoratori sono i custodi di saperi e di antiche tecniche, competenze, tramandate da generazioni e meritano, soprattutto in questo momento così difficile e complicato, la massima attenzione e rispetto perché tutelando i lavoratori dell’artigianato stiamo tutelando il cuore stesso miglior made in Italy.
Non è quindi accettabile né sopportabile che le lavoratrici ed i lavoratori non ricevono l’assegno dell’ammortizzatore sociale previsto dal fondo bilaterale Artigiano da 5 lunghi mesi, precisamente dal mese di giugno 2020. La situazione già grave in sé non può essere aggravata da ritardi burocratici incomprensibili che lasciano senza reddito migliaia di lavoratrici e lavoratori unitamente alle loro famiglie, aggravando già il disastroso impatto sociale sull’Irpinia.
Da mesi i sindacati vengono contattati dai lavoratori per poter ricevere informazioni su pagamenti e tempistiche relative e dalle parole ascoltate si evince la frustrazione e la fragilità per non riuscire a sostenere i bisogni delle famiglie perché ad oggi sono in molti coloro che devono ancora ricevere ammortizzatori dall’Inps risalenti al mese di ottobre.
Il paradosso come spiegano Carmine De Maio e Franco Fiordellisi:
Le risorse per la copertura economica fin al mese di settembre 2020 sono già state stanziate, ma per le lungaggini burocratiche assurde, non arrivano all’ente bilaterale FSBA in modo da procedere all’erogazione delle prestazioni spettanti ai lavoratori.
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Borse di studio, aumentata la platea degli aventi diritto alle borse di studio
Oggi la Giunta regionale della Campania ha approvato un provvedimento con cui si aumenta il tetto di reddito per l’accesso alle borse di studio universitarie, ampliando notevolmente la platea dei beneficiari.
La soglia di reddito “Isee” passa da 21.000 euro a 22.700 euro annui, mentre la soglia “patrimoniale” passa da 40.000 a 46.500 auro.
Complessivamente si stanziano per le borse di studio 130 milioni (30 in più rispetto all’anno scorso). Il tutto è stato frutto di una nostra mozione approvata all’unanimità nel 2018 che impegnava la Giunta De Luca ad aggiornare, per i seguenti anni, a modificare gli indicatori di situazione economica equivalente (Isee) e di situazione patrimoniale equivalente (Ispe)”. A dirlo è il Consigliere regionale di Insieme per il Futuro Luigi Cirillo:
Con questa modifica avremmo nuovi stimoli a indurre i ragazzi del nostro territorio a preferire le nostre Università a quelle del Nord, con soglie in linea con i tetti massimi fissati dal Miur e un’erogazione puntuale delle borse di studio, alimentando un flusso migratorio già in costante crescita a causa dei disservizi che caratterizzano i nostri atenei. “Ringrazio per questo il Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca per aver recepito questa istanza e averla fatta propria, in discontinuità rispetto ai Governi regionali precedenti. -
Ariano, Caso (Pd): «Amministrative,
uniti vinciamo»Michele Caso, consigliere comunale ad Ariano e riferimento dem del Tricolle, analizza il dato delle primarie e invita le varie anime della coalizione di centrosinistra a fare fronte comune in vista delle imminenti amministrative.