No alla modifica statutaria e sì a un’azienda speciale di diritto pubblico. Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, in occasione di un incontro, tenutosi presso l’ex Chiesa del Carmine di Avellino, esorta la politica a tener conto della volontà dei cittadini.
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Its ‘Ermete’ di Avellino con il Ministro Bianchi
L‘Its ‘Ermete’ di Avellino, uno dei due che opera in Irpinia, ha partecipato con i suoi docenti e i suoi allievi alla manifestazione organizzata da Confindustria per discutere sui nuovi orizzonti della formazione alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
L’Istituto, presieduto dall’imprenditore Angelo Antonio D’Agostino, che vede tra i fondatori anche il Comune di Avellino, opera nel campo delle energie rinnovabili formando Tecnici superiori per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile e Tecnici superiori per la gestione e la manutenzione di impianti energetici. Nonostante sia di recente costituzione, l’Istituto Ermete è stato definito “Centro di eccellenza” dalla redazione Rai della trasmissione “Il Posto Giusto”, che lo scorso 19 giugno gli ha dedicato una puntata.
Ha dichiarato il direttore dell’Istituto, Pasquale Penza:
Abbiamo particolarmente apprezzato l’iniziativa promossa dal Presidente di Confindustria, Emilio De Vizia, che ha voluto la presenza in Irpinia del Ministro dell’Istruzione per discutere di formazione e di ITS . È un’iniziativa che denota non solo una particolare sensibilità degli imprenditori irpini, ma anche la piena consapevolezza che sono proprio gli ITS a poter garantire alle aziende tecnici adeguatamente preparati e all’altezza delle aspettative. Un grazie, inoltre, al Ministro Bianchi, che ha dato una spinta notevole portando il Governo ad inserire un punto specifico sugli ITS nel PNRR.
Ha aggiunto Penza:
Quella degli Istituti Tecnici Superiori è una realtà che, pur tra mille difficoltà, sta crescendo. Occorre, tuttavia, che ci sia, specie in Irpinia, una sinergia piena tra tutti gli ITS, la Scuola, Confindustria, la Regione e il Ministero dell’Istruzione, affinché i nostri giovani e le loro famiglie possano sapere che con la formazione degli Istituti Superiori hanno l’opportunità di arrivare in tempi rapidissimi ad una occupazione stabile e di qualità.
Conclude Penza:
Per quanto ci riguarda continueremo a renderci promotori di questa collaborazione, nella certezza che gli ITS, specie dopo la riforma, rappresenteranno sempre di più una parte fondamentale del sistema di istruzione, anche e soprattutto nell’interesse dell’apparato produttivo italiano.
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Vincenzo De Luca e l’ordinanza n.75
Vincenzo De Luca continua a pubblicare nuove ordinanze e nuove disposizioni cui dovranno attenersi cittadini e imprenditori campani. Dopo l’ordinanza n. 74 che riguardava ingressi nella Regione Campania arriva un adeguamento dei protocolli di sicurezza e su altre misure urgenti finalizzate al contenimento della diffusione del virus.
Per poter garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali vi è un report di monitoraggio della fase 2 e i dati relativi alla settimana elaborato dal Ministero della Salute che rivela un trend in aumento della diffusione dei contagi, per quanto concerne il territorio nazionale. Il 28 settembre i casi registrati sono pari a 295, in aumento rispetto ai giorni precedenti.
L’Unità di crisi ha dunque aggiornato il protocollo di sicurezza relativo ai settori di Cinema, Teatro e Spettacoli dal vivo e per quanto riguarda il settore della Ristorazione, Bar e Wedding e Cerimonie in cui si reintroducono alcune misure già disposte all’inizio della fase 2.
Ordinanza n.75 cosa dispone
L’ordinanza n. 75 è valida fino al prossimo 7 ottobre e stabilisce che:
- L’esercizio e la fruizione delle attività relative a Cinema, Teatri e Spettacoli pubblicata il 24 settembre 2020.
- Tutti gli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie e supermercati dalle ore 22:00 in poi non posso vendere alcun tipo di bevanda alcolica anche se le stesse sono da asporto. È possibile la somministrazione al banco nel rispetto del distanziamento obbligatorio e ai tavoli. Gli esercizi commerciali che non possono garantire queste misure e disposizioni devono chiudere alle 22:00.
- Dalle ore 22:00 alle ore 06:00 non possono essere consumate bevande alcoliche in aree pubbliche o in prossimità di bar ed altri locali pubblici.
- Non è possibile organizzare fiere e sagre e qualsiasi attività o evento non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.
- È vietato salire a bordo di mezzi di trasporto senza mascherina. Chi non indossa la mascherina deve essere sanzionato ed essere invitati a scendere dal mezzo di trasporto per evitare contagi. In caso di rifiuto da parte del passeggero sprovvisto di mascherina si deve disporre il blocco del bus o del treno e si può richiedere l’intervento delle Forze dell’ordine.
- È possibile dal primo ottobre 2020 svolgere feste e ricevimenti con un limite massimo di 20 partecipanti.
- È obbligatorio rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e degli utenti e degli utenti degli uffici pubblici aperti al pubblico, impedendo l’ingresso laddove venga rilevata una temperatura superiore a 3,5°C.
- I gestori di ristoranti e di altri esercizi simili e analoghi devono effettuare l’identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori, rilevando e conservando i dati di un documento di identità che sia idoneo.
- È obbligatorio l’utilizzo della mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’arco dell’intera giornata e a prescindere dalla distanza interpersonale. L’obbligo non riguarda i bambini di età inferiore ai sei anni e per coloro che hanno patologie incompatibili con l’uso della mascherina. Non è previsto inoltre l’obbligo della mascherina durante l’esercizio di attività motoria in forma individuale o sportiva.
- I titolari di qualsiasi esercizio commerciale devono effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso e assicurare la presenza di dispenser di gel o di soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali al chiuso previa igienizzazione delle mani e al riscontro di una temperatura corporea inferiore a 37,5°C.
- Ai soggetti fragili è raccomandata la non esposizione per rischi sanitari collegati e di adottare prudenza nelle relazioni interpersonali.
Questi sono i punti principali che riguardano l’ordinanza n.75 dove potrebbero e sono opinabili alcuni punti come l’obbligo di indossare costantemente la mascherina anche se non ci si trova in prossimità di luoghi pubblici e qualora l’unica presenza sia quella del soggetto in questione.
Altro punto su cui si dovrebbe riflettere è quello di limitare la vendita di alcolici da una determinata fascia oraria in poi, in quanto la seguente disposizione potrebbe essere tranquillamente aggirata, ovviando per incontri privati all’interno di abitazioni private visto che la seguente ordinanza non limita ancora la possibilità di aggregazione privata.
Inoltre sono stati citati nella seguente ordinanza cinema, teatri, bar, ristoranti ma le palestre, ad esempio, che sono un luogo in cui non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina non hanno subìto limitazioni alcune quando, in realtà, sono luoghi maggiormente a rischio rispetto a quelli elencati nella seguente ordinanza.
Si aspettano nuove ordinanze e disposizioni.
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6000 sardine d’Irpinia lanciano un appello agli amministratori
6000 sardine d’Irpinia lancia un appello a sette comuni che hanno presentato solo una scelta elettorale, che quindi scelta non è. Ciò significa annullare il senso intrinseco della parola democrazia perché la non scelta si basa, in questo caso, sull’esclusività di una sola proposta elettorale.
Riportiamo integralmente l’appello fatto.
Con la chiusura delle liste per le prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre una parte importante della nostra provincia è chiamata a rinnovare il proprio Civico Consesso. Apprendiamo con rammarico che in 7 dei 33 comuni chiamati al voto sarà presente una sola proposta elettorale.
Senza entrare nel merito delle scelte dei singoli e delle dinamiche che hanno portato a queste situazioni, non possiamo non sottolineare come sia mortificante per la democrazia una competizione elettorale che vede come unico sfidante il quorum del 40% da dover raggiungere per dichiarare legittima la votazione. Come 6000 sardine d’Irpinia chiediamo a tutti gli amministratori locali di riflettere sul perdurante distacco della cittadinanza dalle vicende politiche territoriali.
In una provincia che è agli ultimi posti per qualità della vita la partecipazione civica è di cruciale importanza per risollevare le speranze di crescita, sociale e culturale, di un territorio che si avvia lentamente a finire nelle mani di pochi “signorotti della politica” che riescono a fare il bello ed il cattivo tempo grazie all’ipossia di cui soffre il vasto sistema burocratico/amministrativo locale.
I nuovi consiglieri comunali saranno chiamati a rinnovare anche gli organi provinciali tra pochi mesi. Mentre le partite sembrano giocarsi sui soliti fronti che poco hanno a che fare con la vera politica, noi chiediamo un impegno a mettere in campo proposte strutturali che diano una prospettiva di sviluppo che abbia come punto cardine la valorizzazione territoriale che sia rispettosa dell’ambiente, tutelandolo e preservandolo.
È compito degli amministratori risvegliare la partecipazione delle proprie comunità, anche con idee innovative e coraggiose. Solo creando opportunità e prospettive possiamo fermare la lunga agonia dello spopolamento che come un orologio sembra rintoccare sempre più velocemente le ore che mancano per il punto del non ritorno.
6000 sardine d’Irpinia
3 comments on Alto Calore, Montefusco (Si):
«Cambiare lo statuto vuol dire aprire ai privati»
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