Continua a nevicare sulle montagne d’Irpinia. Ecco lo spettacolo ripreso dagli operatori locali.
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Giornata della memoria,
Cobino: «Riscopriamo il rispetto reciproco»Presso il Teatro Gesualdo di Avellino, questa mattina si è svolta la manifestazione in ricordo della Shoah: “Noi non siamo smemorati – Le scuole di Avellino insieme”.
Un evento promosso congiuntamente dalla Prefettura, dal Comune di Avellino, dall’Ufficio Scolastico provinciale e dal teatro pubblico campano in collaborazione con gli istituti scolastici del capoluogo.
Nel corso della manifestazione sono state consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti conferite dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
IL sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, presente alla cerimonia per ritirare la medaglia del cittadino grottese Domenico D’Agostino, internato nei lager nazisti, invita alla riscoperta del buonsenso e del rispetto reciproco all’interno delle piccole comunità.
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Grottaminarda ricorda e celebra la Resistenza con un convegno
Celebrare e commemorare la Resistenza è un atto dovuto alla storia politica e alla nostra Costituzione, lo sa bene l’Amministrazione di Grottaminarda, che per il 25 aprile ha organizzato un convegno che tratterà su diversi fronti: filosofico, culturale e politico la giornata della Liberazione.
Commemorare significa celebrare in forma solenne e bisogna farlo insieme perché la memoria condivisa è fondamentale, per ricordare ciò che siamo oggi come cittadini perché ciò che siamo ci è stato dato dal passato, con il sangue.
Tante vite si sono sacrificate per la libertà politica e di espressione e non lo hanno fatto invano, come molti oggi vogliono far credere.
Il 25 aprile è una giornata che non deve essere dimenticata perché è grazie ai partigiani, ai resistenti e ai ribelli che si riunirono per un profondo rispetto per la dignità umana e sociale che noi siamo una Repubblica democratica.
Noi a loro dobbiamo tanto, dobbiamo tutto probabilmente e non dobbiamo dimenticarlo.
La memoria condivisa è necessaria perché ci aiuta a comprendere la nostra identità politica perché questa giornata è l’unica vera fonte dell’ethos repubblicano perché chi scelse la Resistenza si oppose, offrendo la sua vita, per combattere coloro che scelsero il fascismo portatore di abusi e soprusi innumerevoli lesivi per la dignità umana, sociale e politica dell’essere umano.
Solo il sentire unanime, attraverso la commemorazione può consolidare una memoria condivisa per una Repubblica democratica, che qualcuno, oggi, cerca di sabotare con fandonie e misere considerazioni volte a non dare il giusto valore alla Resistenza.
Costantino Mortati, giurista e costituzionalista italiano di origine arbëreshë, nel 1955 scriveva:
La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva affermato in Italia, trovando, inizialmente, l’opposizione – spesso repressa nel sangue – di non molti spiriti liberi.
La guerra, con le sue sorti rovinose, fece aprire gli occhi a molti italiani e costituì il motore di un sentimento generalizzato di rifiuto e di rivolta, che si accentuò fortemente dopo l’8 settembre e l’occupazione nazista dell’Italia.
Come notava acutamente un partigiano di stampo cattolico liberale, Sergio Cotta, gli Italiani di quel tragico periodo furono un popolo unito nella sofferenza, sotto l’incubo dell’occupante e del suo alleato per l’oppressione poliziesca, le retate indiscriminate, le drammatiche persecuzioni razziali, la cattura di ostaggi innocenti senza distinzioni di età e di sesso, le rappresaglie fuor di proporzione in città e campagne indifese.La Resistenza, oltre ad essere un evento storico e politico, è un atto di rivolta morale scaturito da un profondo sdegno nei confronti di chi trucidava senza pietà civili, che hanno deciso di unirsi e imbracciare armi per combattere quel senso di oppressione che soffocava la libertà individuale. Questo atto morale è stato pagato con vite, ciò che per ogni singolo individuo è il bene più grande. Per questo motivo il tema della Resistenza è di fondamentale importanza perché solo attraverso la comprensione del profondo senso di umanità che si celebra in questa ricorrenza si possono comprendere i valori e i meriti del 25 aprile.
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Cammarano: In Campania nasce il progetto con le scuole ‘Conoscere le Aree Interne per Restare, Andare e Ritornare’
Nasce in Consiglio regionale con i gruppi OGAI (Officina Giovani Aree Interne) del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, del Matese e dell’Alta Irpinia, il progetto “Conoscere le Aree Interne per Restare, Andare e Ritornare.
Un’iniziativa supportata anche dall’Università di Salerno, Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione – Osservatorio per lo Sviluppo Territoriale (OST), e dall’Università Federico II di Napoli, Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt “Raffaele D’Ambrosio”. Un’occasione di approfondimento del mondo dei giovani dei paesi delle nostre Aree interne, il cui focus è far emergere la loro percezione del territorio e i loro bisogni reali, al fine di sviluppare, in accordo con la Regione, una strategia di interventi dedicati e funzionali anche con le opportunità del PNRR”. A dirlo è il Presidente della 3 Commissione speciale aree interne Michele Cammarano. Il progetto prevede la somministrazione di un questionario agli studenti delle classi 5° degli istituti scolastici, elaborazioni statistiche delle risposte e una relazione conclusiva.
“Il percorso per la realizzazione del questionario si è sviluppato attraverso un lavoro di co-progettazione tra i membri Ogai Campania referenti dei territori della regione, la Commissione e l’Università. La prima stesura del questionario nasceva come risposta all’esigenza delle Ogai territoriali di raccogliere informazioni e percezioni delle realtà dei più giovani abitanti delle aree interne, per strutturare proposte di intervento puntuali e funzionali. Dal confronto con la Commissione si è aperta la possibilità di lavorare sull’intero territorio regionale, rendendo così lo strumento più rappresentativo ed efficace. Siamo felici di aver realizzato questo primo passo che si configura come inizio di un processo”. A dirlo è Claudia Orsini referente per la Campania di Officine Giovani Aree Interne.
“Il supporto scientifico e metodologico dell’Osservatorio per lo Sviluppo Territoriale (OST) del DIPSC dell’Università di Salerno alla ricerca promossa dalla Commissione Aree Interne e da OGAI si inserisce all’interno delle nostre consolidate linee di ricerca e attività di formazione. Siamo lieti di condividerne gli obiettivi al fine di aumentare la conoscenza delle aree interne della Campania e la comprensione della partecipazione dei giovani come volano delle dinamiche di sviluppo sostenibile che interessano questi territori, anche alla luce delle opportunità del PNNR”. A dirlo è Agostino Vollero Professore Associato del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
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