Segretario provinciale
NELLO PIZZA
Direzione provinciale
- ENZA AMBROSONE
- MICHELE VIGNOLA
- ERMINIA RENNA
- GIOVANNI MARIA CHIEFFO
- DOMENICA LO MAZZO
- NICOLA GIORDANO
- PATRIZIA PONTILLO
- LORENZO MANGANESE
- SILVANA ACIERNO
- GIUSEPPE SPAGNUOLO
- PASQUALE PISANO
- IDA GRELLA
- FRANCESCO CAPUANO
- GABRIELE SANTORO
- DOMENICA GALLO
- GIUSEPPE CARUSO
- PAOLA ALBA
- FRANCO IOVINO
- GIUSEPPE CIASULLO
- AGNESE VIETRI
- CARMINE MUSANO
- ANNA ROSAMILIA
- STEFANO LA VERDE
- ROSSETTA RINALDI
- SALVATORE SEPE
- ERMINIA CERUNDOLO
- CESARE FIORENTINO
- ROSA VERDE
- SALVATORE DE ROGATIS
- MARCO DE STEFANO
Ne sono componenti di diritto i parlamentari iscritti al Pd e residenti in provincia di Avellino, gli ex parlamentari iscritti al Pd e residenti in provincia di Avellino, i consiglieri regionali iscritti al Pd e residenti in provincia di Avellino, gli ex consiglieri regionali iscritti al Pd e residenti in provincia di Avellino, i membri della direzione nazionale residenti in provincia di Avellino, il Presidente della Provincia se iscritto al Partito Democratico, il Sindaco della città capoluogo se iscritto al Partito Democratico, il segretario provinciale dei Giovani Democratici, la coordinatrice della Conferenza Provinciale delle Donne Democratiche.
Vice segretari
- GIUSEPPE DI GUGLIELMO
- ADRIANA GUERRIERO
- VITTORIO CIARCIA
Tesoriere
- GIANNI ROMEO
Commissione provinciale di garanzia
- GERARDO IANDOLO
- ROSALIA IANDIORIO
- DANIELA PELLECCHIA
- MICHELE CARLUCCIO
- TITTI MELE
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Vincenzo De Luca pubblica la seconda ordinanza del 2021
Vincenzo De Luca pubblica la seconda ordinanza di questo nuovo anno, che riguarda disposizioni concernenti l’attività didattica scolastica e universitaria sul territorio nazionale.
Il documento presenta i seguenti provvedimenti.
I contagi in Campania sono in aumento e la campagna vaccinale sul territorio nazionale potrebbe aggravare la situazione poiché la copertura non ha raggiunto ancora un numero significativo che comporta una circolazione del virus e un impatto conseguente sui servizi sanitari.
L’attività didattica in presenza che permette interazioni fisiche poiché non sono ancora emersi i casi di contagio relativi al periodo festivo porta al bisogno di ridurre drasticamente le interazioni fisiche.
È necessario limitare l’attività in presenza, consentendola alle sole classi per le quali era stata già prevista dall’ordinanza n.1 del 2021.
In queste classi in cui è permessa l’attività in presenza c’è bisogno, qualora si verificassero contesti di criticità, di avviare la didattica a distanza per evitare eventuali contagi.
Vincenzo De luca e l’ordinanza n.2 in breve
Posta questa premessa sono state prese le seguenti disposizioni all’interno dell’ordinanza n.2:
- Dal 16 gennaio 2021 fino al 23 gennaio restano sospese le attività didattiche in presenza delle classi quarta e quinta della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e delle attività in presenza di educazione e formazione non scolastica.
- L’attività in presenza resta confermata presso gli istituti penitenziari, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria.
- Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità, previa valutazione dell’Istituto scolastico.
- Deve essere assicurata la fruizione dell’attività didattica a distanza agli alunni con situazioni di fragilità del sistema immunitario.
- Alle AA.SS.LL. territorialmente competenti è stato dato l’incarico di assicurare ai Medici di medicina generale ulteriori test antigenici rapidi per monitorare l’andamento dei contagi al personale della scuola.
- Ai Rettori è raccomandato di adottare piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che prevedano lo svolgimento delle attività a distanza, salvo specifiche necessità che rendano indispensabile la presenza.
Per il resto e gli altri ambiti restano applicabili e vigenti le disposizioni dell’ultimo Dpcm.
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La città insensibile di Carmine Zamprotta: un’instantanea senza filtri su Napoli
La città insensibile (2019) è l’ultimo libro di Carmine Zamprotta, sociologo e giornalista napoletano, pubblicato da Graus Edizioni nella sezione Black Line. Lo scrittore attraverso parole lucide e senza fronzoli conduce il lettore tra i vicoli di una Napoli che continua ad essere problematica nonostante la patina turistica che, negli ultimi tempi, sembra avere la meglio sull’immagine che molti cercano di dare alla città.
La malavita descritta da Carmine Zamprotta la potremmo definire con una semplice definizione: Camorra S.p.a. perché non esiste un settore economico che non la riguardi e in cui non si sia insinuata.
Iniziando dalle più note attività illecite che riguardano lo spaccio di droga e la prostituzione, la Camorra è diventata un’impresa a tutto tondo che ha esteso le sue mire espansionistiche in settori legati allo showbiz, basti pensare al mondo della musica neomelodica sino ad arrivare ai culti religiosi, tacitamente permessi dal clero locale, che fungono da riscossione del pizzo sfruttando il folklore religioso e l’ignoranza di molti partenopei.
Finalmente ci si sta rendendo conto che ciò che accade tra le strade delle nostre città non ha nulla in comune con la religione, poiché si tratta di un culto fai da te, dove si gestiscono processioni non autorizzate dal clero, ma tollerate dalle amministrazioni locali. Variopinti cortei, accompagnati da minorenni che chiedono soldi ai passanti, portano, in spalla o su automezzi, carri con statue addobbate e stendardi da cui pendono banconote da cinquanta e cento euro.
Queste processioni sono sempre accompagnate da improvvisate bande musicali che nel loro repertorio spaziano dai canti mariani ai brani dei neomelodici, mentre si fermano di fronte a qualche negozio dove è possibile recuperare un obolo sostanzioso, un pizzo mascherato da offerta libera. Uno dei portatori di stendardi si stacca dal corteo, abbassandosi verso l’entrata dell’esercizio commerciale, saltellando lentamente al suono della musica.
Una delle nuove frontiere della criminalità organizzata riguarda anche il calcio: da alcune relazioni della Commissione parlamentare sono emerse spesso indiscrezioni che vedono i capi ultras congiunti ai clan malavitosi ma gli inquirenti non hanno dato mai la giusta attenzione a questo fenomeno. Il tifo organizzato ed i rapporti che si instaurano con i calciatori vengono sfruttati per fini illegali con un’eventuale alterazione di una competizione sportiva, che andrebbe a favorire guadagni illeciti attraverso il canale delle scommesse legali che attirano migliaia di scommettitori.
Il libero accesso di questi personaggi negli impianti sportivi o nelle sedi dei club, come le frequentazioni con calciatori famosi, rappresentano un motivo di orgoglio per il boss e la sua famiglia, che in questo modo cerca di rafforzare la sua immagine sul proprio territorio, sfruttando l’ingenuità dei troppi atleti che si lasciano coinvolgere facilmente da questo mondo dorato fatto di droga e donne facili reclutate dai clan.
Il mondo dello sport è diventato un terreno fertile utile per riciclare capitali di dubbia provenienza, ciò è facilitato dall’azione di prestanomi che sono in grado di creare una rete sottotraccia tra imprenditoria e gruppi vicini alla politica.
Ad aiutare indirettamente la Camorra ci sono le istituzioni perché la disoccupazione giovanile, negli ultimi tempi, ha raggiunto livelli di grande criticità. Dalla precarietà e dal bisogno economico nasce una manovalanza a buon mercato perché i clan pagano bene i loro affiliati e non chiedono curriculum vitae con esperienze pluriennali, alti studi o competenze specifiche.
Le opzioni che si presentano davanti a molti giovani, nella maggior parte dei casi minorenni, sono due: lavorare in nero ed essere sottopagati o diventare affiliati del clan della zona di appartenenza e avere rispetto, fama, soldi in tasca, tecnologia e vestiti firmati all’ultima moda.
Da tempo è cambiata l’immagine di Napoli, restaurata ad hoc per i turisti che affollano i vicoli e le piazze della città perché in fondo il fascino degli spaghetti, della pizza e della sfogliatella non tramonta mai.
Il lungomare di Napoli si è trasformato, come lo definisce Carmine Zamprotta nel suo libro, in un mega bar ristorante all’aperto che, in realtà, rappresenta un ossimoro perché molte delle attività commerciali che si espongono a mò di vetrina gastronomica sono legate alla malavita o attraverso il pizzo o attraverso il riciclaggio di denaro illecito che viene reinvestito in modo “pulito” attraverso l’apertura di attività commerciali.
Questi accennati sono solo alcuni dei punti nevralgici toccati da Carmine Zamprotta ne La città insensibile, per scoprire il resto non vi resta che leggere il libro!
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Ministero dello Sport: ecco le nuove indicazioni per riaprire le palestre
Palestre e centri sportivi potranno ripartire presto!
Il ministero dello Sport ha provveduto a stilare delle linee guida per permettere alle attività legate allo sport di ripartire in sicurezza.
Le linee guida sono indirizzate a: Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate e Enti di Promozione Sportive riconosciute dal CONI e dal CIP. Sono incluse associazioni, società e circoli sportivi anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto. Sono inclusi tutti i gestori degli impianti e tutti coloro che, a qualunque titolo, operano servizi inerenti l’attività fisica e motoria.
Misure di prevenzione e di protezione
In primis bisognerà valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro, riducendo il numero degli operatori sportivi (sia i fruitori dei servizi che il personale specializzato a stare negli impianti).
Gli operatori dovranno essere divisi in gruppi che svolgono le stesse mansioni e negli stessi luoghi.
Il personale dovrà essere formato a distanza. Ad ogni cambio turno dovrà essere effettuata la sanificazione degli spazi e degli attrezzi con una costante pulizia degli ambienti. Bisognerà predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti che potrebbero essere potenzialmente infetti (guanti, mascherine e fazzoletti). Le modalità e i tempi di aerazione dovranno essere comunicati.
- All’interno dei luoghi sopracitati bisognerà utilizzare mascherine chirurgiche e guanti monouso.
- I luoghi e le attrezzature messe a disposizione dovranno essere sanificati.
- Dovrà essere realizzata una segnaletica di entrata e uscita con percorsi differenziati.
- Dovranno essere predisposti piani di evacuazione che evitino assembramenti, in caso di emergenza e di pericolo.
- Gli operatori hanno il divieto di scambiare dispositivi come tablet e smartphone e di qualsiasi attrezzo sportivo.
Misure di contenimento e pratiche igieniche
- Sarà necessario lavare e disinfettare con frequenza le mani con appositi dispenser contenenti disinfettante.
- Distanza interpersonale di un metro se non si svolge attività fisica.
- Distanza di due metri durante l’attività motoria o fisica.
- Evitare di lasciare in luoghi condivisi indumenti indossati per l’attività fisica e mai riporli in zaini o borse personali.
- A casa è necessario lavara separatamente gli indumenti utilizzati duranti l’attività fisica e motoria.
- Disinfettare i propri effetti personali introdotti negli spazi evitando di condividerli (tappetitini, borracce, attrezzi, fazzoletti).
- Arrivare nelle palestre o nei centri sportivi già vestiti adeguatamente per svolgere l’attività fisica o motoria.
- Munirsi di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti che potrevvero risultare potenzialmente infetti.
- L’igiene e la sicurezza deve essere particolare e mirata in luoghi come docce, spogliatoi e servizi igienici dove è previsto l’accesso e l’utilizzo degli spazi in modo promiscuo.
- Evitare di utilizzare asciugacapelli che siano di uso comune.
- Bere sempre in bicchieri monouso o in bottiglie personalizzate.
- Gettare negli appositi contenitori, ben sigillati, fazzoletti di carta o altro materiale.
4 comments on Partito Democratico Avellino, eletti gli organismi provinciali
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