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Come suona il caos 2023

Si svolgerà a Napoli, presso gli spazi interni ed esterni dell’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli, la nuova edizione dell’happening sull’ecosostenibilità etica, artistica e musicale “Come Suona il Caos”, ideato e diretto dal pioniere dell’eco-sostenibilità artistica Maurizio Capone. L’evento si svolgerà martedì 18 luglio [dalle ore 10:00 alle ore 24:00 – ingresso libero fino ad esaurimento posti] ed è realizzato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica” e finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli.

Come Suona il Caos nasce da un’idea di Maurizio Capone fondatore e leader del gruppo Capone & BungtBangt alfieri della eco music a livello internazionale che per suonare utilizzano solo strumenti realizzati con materiali riciclati.

Nel corso dell’evento, parte della rassegna NapoliFonika, si svolgeranno eventi musicali, laboratori e workshop sul riciclo creativo e sulle tematiche ambientali; un convegno con ospiti ed eccellenze della scienza e del giornalismo, dell’ambientalismo e della cultura. Inoltre è già in atto la call to action on line “Costruirsi un Tastieker per suonare un brano con Capone & BungtBangt”. L’iniziativa promuove l’importanza del riciclo e del corretto smaltimento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). 

Aderendo alla call non bisognerà fare altro che procurarsi una tastiera di computer rotta, svitare tutte le vitine che la sigillano e togliere via tutto quello che c’è al suo interno per liberare i tasti e permettergli così di muoversi liberamente creando una ottima percussione da suonare tenendola poggiata sulle gambe o a tracolla. L’adesione, specie dei più piccoli, renderà ancora più attivo l’interazione del pubblico al concerto serale che verrà invitato sul palco a suonare il brano composto dai BungtBangt “Acito”, una tammurriata metropolitana che ha poche difficolta di esecuzione ed essendo un brano esclusivamente ritmico è adatto ad essere suonato da tutta la platea senza rischi ne complicazioni.

L’inizio dell’evento prevede un’azione concreta sul territorio di Bagnoli con la raccolta dei rifiuti stradali e in aree verdi; dalle ore 11, con raduno alle ore 10, la prima iniziativa è proprio “Prendi la Musica da Terra!”, passeggia e raccogli plastica, metalli, legno e altri elementi abbandonati per le strade di Bagnoli che saranno utilizzati per costruire strumenti musicali durante il workshop di Capone. Partecipano le associazioni N’ Sea Yet, Legambiente, Greenpeace, CleanNap. Il trasporto dei rifiuti verso il luogo dove si terrà il laboratorio sarà effettuato con le biciclette dai componenti dell’associazione Napoli Pedala. L’iniziativa, a partecipazione libera, è rivolta principalmente ai bambini e le bambine che attraverso la funzione del gioco potranno apprendere i valori del riciclo dei rifiuti solidi urbani.

Come suona il caos 2023: programma

Alle ore 16:30 è previsto il convegno dal titolo “l’Ambiente è nel Caos?”. Dopo l’introduzione di Maurizio Capone, su arte e sostenibilità, la relazione tra la creatività sostenibile e la necessità di adottare linguaggi positivi per la sensibilizzazione della società attraverso emozioni e forme verbali costruttive, interverranno Mario Tozzi (geologo e divulgatore scientifico, conduttore televisivo); Padre Alex ZanotelliFederico Taddia (autore televisivo e scrittore che presenta il libro pubblicato per Mondadori e il podcast per Chora Media “Bello Mondo”); Maria Teresa Imparato (presidente Legambiente); Alessandro Giannì (direttore campagne Greenpeace), Franco Sacchetti (scrittore e fumettista, attivista di CI TANGE) e infine Luigi Borgogno (General Manager di JustOnEarth) che ci illustrerà il monitoraggio, attraverso dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data, del flusso di persone, dell’inquinamento correlato e del littering prodotto pre-during e post evento.
A moderare l’incontro, ed apportare contenuti sui temi ambientali, ci sarà il giornalista Andrea Vigna responsabile di Pianeta 2030, l’area del Corriere della Sera dedicata all’ambiente e alla sostenibilità. Interventi dalla platea di Maurizio Simeone (presidente Gaiola onlus); Lorenzo Lodato (Lido Pola) e cittadinanza attiva con domande dal pubblico.
Il convegno si svolgerà all’interno dell’auditorium ed è prevista una capienza massimo di trecento persone.
 
La giornata proseguirà con un appuntamento alle ore 19:30 per il Come Suona il Caos workshop un laboratorio sulla costruzione di strumenti musicali ricavati dai rifiuti raccolti la mattina nell’iniziativa Prendi la Musica da Terra!”. Gli strumenti costruiti verranno donati ai partecipanti che potranno unirsi e suonare insieme ai BungtBangt ed a chi ha aderito alla “call to action” per eseguire il brano “Acito” durante il concerto.
Il workshop è aperto a tutti, fino ad esaurimento posti, e si svolgerà in zona interna dell’auditorium.
 
Dalle ore 20:00 spazio alla Musica e alle performance tra il pubblico. S’inizia con il concerto del Frente Murguero Campano – M’abbrucia ‘o Frente. Guest star le maschere “Rigoberta Menchù Tum” in stecche e stoffa direttamente dal Corteo di Carnevale di Scampia e “Soccàvola, Santa irriverente” dal Carnevale Sociale di Soccavo. Nel contempo ci sarà la Sfilata di abiti riciclati a cura di Action Women.
 
La musica dal vivo prosegue alle ore 21:00 con l’atteso concerto di Capone & BungtBangt che prevede anche l’esecuzione del brano “Acito” in cui suoneranno i partecipanti al workshop pomeridiano e chi ha aderito alla call to action on line attivata in questi giorni attraverso i canali social net.
Capone & BungtBangt tornano  con un live che, come è nel loro stile, unisce energia e contenuti. Sono i fondatori italiani della junk music, o musica ecologica, ed i loro strumenti realizzati con materiali riciclati sono diventati simbolo di creatività a costo zero e di rispetto per l’ambienteSarà anche l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo a Napoli il loro singolo appena pubblicato “Capille luonghe” dedicato a Mahsa Amini lanciato in anteprima da Fiorello su Viva Rai2.
 
Chiusura in grande stile alle ore 23:00 con la Thruco Festa, un DJ set a cura del Thru Collected. Il collettivo di artisti visuali e produttori musicali  chiuderà la manifestazione con un originale dj set tra musica elettronica e sperimentazione sonora.
 
Negli spazi esterni l’Auditorium Porta del parco, sin dalla mattina, stand e divulgazione delle attività delle associazioni che hanno aderito al progetto e che svolgeranno attività laboratoriali e ludiche. Tra queste troviamo:
Carnevale Sociale di Soccavo e riqualificazione spazi urbani; Corteo di Carnevale di Scampia/ rete Pangea/CI TANGE); Lido Pola; stand Giochi con materiali riciclati;  stand La Scugnizzeria (editoria sostenibile e recupero materiali tipografici e non solo); stand Action Women (recupero materiali tessili);  Legambiente; Greenpeace; AMP La Gaiola; N’SeaYet; Cuore di Napoli; Le Lazzarelle; Collettivo Caveau Aps; Comitato Acqua Pubblica; Let’s do it Italy e CleaNap; Mare Vivo; Napoli Pedala; La Comune.

Italia-Brasile 3 a 2. Il ritorno scritto, diretto e interpretato da Davide Enia

L’epica partita della nostra Nazionale durante il mondiale di calcio del 1982 in Spagna offre a Davide Enia lo spunto per rievocare il ricordo, intriso di gioia, di quella vittoria.

Ma quanto siamo cambiati noi, e il mondo, da allora?

Cosa resta delle voci, delle gesta dei tanti protagonisti di quella avventura?

Nel 2022 è ricorso il doppio anniversario del quarantennale della partita al Sarrià di Barcellona e del ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2 (Premio Ubu Speciale 2003). Con il sottotitolo Il ritorno, lo spettacolo Italia-Brasile 3 a 2 del drammaturgo e attore siciliano – tra i maggiori e più autorevoli nomi del “teatro di narrazione” – è ritornato in scena su produzione del Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sipario Toscana, toccando i principali teatri italiani.

A Napoli lo spettacolo sarà in scena al Teatro San Ferdinando da martedì 10 a domenica 15 gennaio 2023.

Il monologo, della durata di 90 minuti più recupero, si avvale delle musiche in scena di Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio, delle luci di Paolo Casati, dei suoni di Paolo Cillerai, della video documentazione di Ivan D’Alì, graphic designer Sara Gaibotti.

Dichiara Davide Enia:

La nuova messa in scena dello spettacolo rivisiterà il testo originale, nuove saranno la regia, le luci, le musiche. Il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni. I tempi sono cupi, si profila un conflitto sociale durissimo, il COVID e l’esperienza del lockdown hanno segnato uno spartiacque che rimette in discussione lo stesso dispositivo teatrale, la sua urgenza, il suo fine.

Italia Brasile 3a 2, il ritorno di Davide Enia, produzione Teatro Metastasio di Prato. Foto di Tony Gentile.

Prosegue Davide Enia:

Italia-Brasile 3 a 2 il ritorno opera su un doppio binario. Il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell’evento specifico, la partita del mondiale del 1982, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo binario è quello della coscienza intima, ovvero l’operazione privata di scomposizione e ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto personale. La partita epica della nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia e questo restituisce al dispositivo teatrale il suo ruolo di costituente della coscienza comunitaria. E poi, c’è qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda e misteriosa, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza di chi non c’è più continua a vibrare da questa parte della vita, si impone nella memoria, segna traiettorie nel futuro. A differenza di quando si debuttò nel 2002, sono morti tanti protagonisti di questo lavoro: è morto Paolo Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Socrates, è morto Valdir Perez, è morto lo zio Beppe. Eppure i loro occhi, le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol, schiudendo le porte dell’inesprimibile, invitando ad abbandonarci al mistero, permettendoci di scorgere ciò che brilla nel buio e non fa male.

Davide Enia: chi è?

Da quell’”Italia Brasile 3-2″ scritto, interpretato e diretto a soli 28 anni, che gli valse il Premio Speciale Ubu del 2003, Davide Enia ha fatto molta strada, non solo come drammaturgo e attore, ma anche come scrittore, macinando riconoscimenti in Italia e all’estero.

Ha vinto il Premio Hystrio e il Premio Eti, il Premio Riccione e il Premio Gassman, e tra molti altri, con l’edizione francese di “Così in terra” ha vinto anche il Prix du Premier Roman Etranger e il Prix Brignoles come miglior romanzo straniero dell’anno nel 2016. Adesso, con il suo “Appunti per un naufragio” pubblicato da Sellerio, l’artista siciliano, che della sua terra ha fatto irrinunciabile laboratorio linguistico e di pensiero, ha appena sbancato al Premio Mondello, vincendo Il Mondello Giovani e il Supermondello.

Aspettando la Befana… In 5a

Al Vomero tre giorni per festeggiare il giorno dell’Epifania che chiude il periodo delle festività natalizie.
Mercoledì 4, giovedì 5 e venerdi 6 gennaio un originale format musicale, con bande musicali, cori gospel e animatori per bambini, animeranno vie e piazze del Vomero.
“Aspettando la Befana … In 5a” è un evento promosso dalla 5a municipalità Vomero con il finanziamento dell’Assessorato al Turismo e prodotta da CMON produzioni.
Sarà la Bagarija Orkestar ad inaugurare il 4 gennaio la prima edizione di “Aspettando la Befana … In 5a”. La funambolica banda di fiati e percussioni s’ispira alle fanfare provenienti da Serbia, Macedonia, Romania e Turchia, ricreando quel clima di magia collettiva e liberatrice mantenendo salde le proprie radici grazie all’innesto del materiale musicale di cui la città di Napoli è immensamente ricca fondendo il genere cosiddetto neomelodico con dei ritmi dispari tipici bulgari. La band si esibirà sia al Rione Alto che nei giorni successivi a Via Scarlatti, Via Luca Giordano.
Il 5 gennaio mattina in via Ruoppolo è la volta degli spettacoli per bambini con animazione e trampolieri mentre nel pomeriggio sarà la musica dei Soul Palco ad animare il pomeriggio di Piazza Muzii con musiche a canti dell’antica tradizione napoletana tra tarantelle e tammuriate. E ancora tra Via Scarlatti e Via Luca Giordano la musica itinerante della Bagarija Orkestar.
Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, inizia nella tarda mattina con il coro gospel di Angeli Metropolitani feat. Giada Caliendo che si ripeterà in serata sulle scale di Piazza Fuga. Nel pomeriggio Via Scarlatti sarà animata dai Pega Onda, progetto percussivo partenopeo prenispirato dalla cultura e i ritmi Samba del nord-est del Brasile. Mentre in prima serata su Via Luca Giordano i ritmi festosi dei Galera de Rua, anch’essifilo-brasiliani ispirati dalla tradizione del Samba urbano carioca.
Dichiara Clementina Cozzolino, Presidente 5a Municipalità:
Parte “Aspettando la Befana  in 5a”, un’occasione di intrattenimento da regalare ai residenti, ai commercianti, ai turisti che attraverseranno le strade del nostro territorio . Una serie di iniziative musicali per i più grandi, e di spettacolo anche per i più piccini, con trampolieri, befane, cori gospel e musiche itineranti che allieteranno l’ultima settimana che ci accompagna alla Epifania, e quindi alla conclusione delle festività natalizie.  Un dono che la municipalità, di intesa con l’assessorato al turismo e alle attività produttive di Teresa Armato, ha voluto regalare al territorio, attività che siamo sicuri potrà dare un momento di spensieratezza, di serenità e allegria, che coprirà sia la parte alta del territorio con Piazzetta Totò, via Ruoppolo, via Scarlatti, via Luca Giordano e Piazza Fuga. Siamo felici di concludere così questo periodo di ampie iniziative regalate alla città di Napoli dall’amministrazione.
Aspettando la Befana

Aspettando la Befana: programma

4 GENNAIO 2023
Bagarija Orkestar
Piazzetta Totò – Rione Alto
Ore 18.00
 
5 GENNAIO 2023
Spettacolo Trampolieri e animazione per bambini
Via Ruoppolo – adiacenza Giardinetti
Ore 11.00 a.m.
 
Soul Palco
Piazza Muzii
Ore 18.30
 
Bagarija Orkestar
Via Scarlatti, incrocio con Via Alvino
Ore 17.00
 
Bagarija Orkestar
Via Luca Giordano 
Ore 18.30
Itinerante
6 GENNAIO
Angeli Metropolitani feat. Giada Caliendo – Coro Gospel 
Via Luca Giordano, 128 – Scuola Elementare Statale Luigi Vanvitelli 
Ore 12.00
 
Angeli Metropolitani feat. Giada Caliendo – Coro Gospel 
Piazza Fuga (scale)
Ore 19.00
 
Pega Onda
Via Scarlatti
Ore 17.30
 
Galera de Rua
Via Luca Giordano, 128 – Scuola Elementare Statale Luigi Vanvitelli 
Ore 19.00

Dopo oltre 25 anni Raiz e O’ Zulù tornano a calcare lo stesso palco!

Gennaro Raiz Della Volpe e Luca O’ ZULU’ Persico, rispettivamente frontman degli Almamegretta e 99 Posse, tornano ad esibirsi sullo stesso palco dopo oltre 25 anni. I due cantanti, in pausa dalle loro rispettive band, propongono due live in “solitaria” con progetti distinti che guardano alla tradizione e all’introspezione dove non mancheranno i classici della canzone napoletana e i brani storici della loro carriera.
 
Il luogo prescelto per questo concerto unico è il Teatro Mediterraneodella Mostra d’Oltremare di Napoli ed è organizzato dalla CMON Produzioni. L’evento – ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti per 800 poltrone disponibili – rientra nella Rassegna “Natale insieme” della Municipalità 10 finanziato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli. 
Raiz e O’ Zulù
 
Dalle ore 21 il programma prevede l’esibizione di O’ Zulù in “Vio-lenti” e a seguire di Raiz & Radicanto in “Musica Immaginaria Mediterranea”.
 
In “Vio-lenti” O’ Zulù è affiancato dal violino di Edo Notarloberti con il quale farà un viaggio emozionale attraverso i suoi 30 anni di carriera fatta di una scrittura che ci offre l’opportunità, libero dai vincoli della struttura canzone, di concentrarsi sul testo e indagare sulle ragioni profonde, e sui grandi conflitti, tra l’essere, l’apparire e tra il dire ed il fare. Questo percorso spettacolare è diviso in tre momenti, come gli ultimi 3 decenni trascorsi, che corrispondono con le 3 fasi importanti della vita e, di conseguenza della scrittura, della storica voce dei 99 Posse.
 
Raiz invece si presenta in una veste usuale affiancato dai pugliesi Radicanto con i quali ha già realizzato tre album e diverse tournée. Con il concerto “Musica Immaginaria Mediterranea” Raiz & Radicanto continua il percorso svolto in questi anni di ricerca, rielaborazione e scrittura della musica del mediterraneo affiancando alla riproposta dei brani tradizionali la scrittura originale di nuove composizioni. Oggetto dell’’indagine è il mare, viatico di suoni e peregrinazioni musicali, storie ed echi di gente rivissute attraverso la rilettura della tradizione meridionale italiana, sempre votate alla struttura della forma “canzone”. 

Al Trianon Viviani: tombola scustumata show

Il giorno di santo Stefano del Trianon Viviani all’insegna del classico rito familiare della tombola.

Il teatro della Canzone napoletana ospita “Tss – Tombola scustumata show”, uno spettacolo di e con Francesco Viglietti.

tombola scustumata show

Tra canzoni umoristiche, accompagnate al pianoforte da Luigi Tirozzi, e battute irriverenti, il cantattore, nei costumi di Mariagrazia Nicotra, darà vita a una tombola scustumata, divertente e dissacrante, con ricchi premi per il pubblico.

Racconta Viglietti:

Cosa c’è di meglio di una bella tombolata, durante le feste di Natale? Da bambino restavo ad ascoltare per ore le donne nel basso di donna Concetta, che, fino a tarda notte, raccontavano storie
assurde con i numeri presi da un paniere di vimini. Quelle stesse storie, come per magia, prendevano vita nei miei sogni: sogni inebriati dal profumo di mandarino e di caffè.

Da grande ho quindi deciso di allestire questo particolarissimo spettacolo con il pubblico, per portare tutti: e nei miei sogni e allora cominciamo!… “cà sta ‘a mano e cà sta ‘o culo d’ ‘o panaro…”.

Ricchi e particolari i premi in palio: un’opera dell’artista partenopeo Lello Esposito, i burattini realizzati dalla famiglia Ferraiolo, i biglietti degli spettacoli del Trianon Viviani e i regali offerti da Laura bistrot,
gelateria al Polo Nord e Mondo bebè.

Francesco Merola

A seguire, alle 21, la nuova replica di “Canzona ‘e… Guapparia”, la sceneggiata con Francesco Merola, per le scene e la regia di Bruno Garofalo, che rimarrà in scena fino a venerdì 30 dicembre.

Napoli ospita il ritorno di Edgar Degas

Sarà il maestro impressionista Edgar Degas ad inaugurare il programma di mostre d’arte a Napoli nel 2023. Dal 14 gennaio al 10 aprile, Degas il ritorno a Napoli, ospitata nel prestigioso complesso monumentale di San Domenico Maggiore, a pochi passi dal palazzo Pignatelli di Monteleone dove Degas soggiornò nel 1856, celebrerà l’arte del maestro francese e il suo stretto rapporto con l’Italia, in particolare con la città di Napoli.

Prodotta dalla società Navigare Srl in collaborazione con il Comune di Napoli e Diffusione Cultura, e curata da Vincenzo Sanfo l’esposizione allestita nella sala del Refettorio presenterà al pubblico un’ampia panoramica di oltre 100 opere tra cui l’importante disegno “Ritratto di Eugène Manet”; 19 monotipi della serie Maison Tellier, 32 monotipi originali sulla Famiglia Cardinal realizzati da Degas, stampati da Ambroise Vollard, e 40 disegni in facsimile dal Carnet di Ludovic Halévy.

Edgar Degas

Il noto legame tra Degas e il mondo della danza, largamente rappresentato nelle sue opere, sarà presente in mostra attraverso due sculture, alcune preziose incisioni d’epoca e disegni raffiguranti ballerine realizzati in un prezioso facsimile per il celebre Carnets di Ludovic Halévy.

Alle opere originali, selezionate tra collezioni private francesi e belghe, saranno affiancate riproduzioni e proiezioni per accogliere lo spettatore in un coinvolgente racconto della biografia personale e artistica del pittore e scultore francese. Tra queste: la proiezione del famoso dipinto dedicato alla Famiglia Bellelli, capolavoro realizzato a Firenze e che ritrae la cugina di Degas con le figlie e il marito.

Ma anche il ritratto del nonno René Hilaire De Gas, realizzato durante la permanenza a Napoli, oltre a fotografie di scorci del palazzo di famiglia sito a Napoli e i ritratti del padre, delle sorelle e del fratello, in parte con fotografie originali d’epoca e, in parte, con proiezioni dei ritratti realizzati da Degas stesso. Una sezione, infine, sarà dedicata alla passione di Degas per la fotografia, con scatti provenienti dalla Bibliothèque Nationale de France.

nss magazine l’edicola di San Pasquale a Chiaia diventa un point cultural

Un ritorno alle origini per gli editori di nss magazine portale on line di streetwear e street culture nato a Napoli dieci anni fa per poi trasferirsi a Milano. Un redazione in maggioranza napoletana scandaglia, analizza, critica e anticipa i tempi su moda e cultura italiana e internazionale. Sin dalle origini l’obiettivo di nss magazine è sempre lo stesso: il cultural hunting, per immortalare e raccontare oggi quello che domani diventerà un fenomeno.

Fondato nel 2013 da Walter Aprile, Vincenzo Schioppa e Simon Laudati, nss magazine è un punto di riferimento per i migliori brand che fanno del fashion uno stile di vita ed è diventato un riferimento soprattutto per gli appassionati di moda e di tutto ciò che ruota intorno come lo sport, la musica, il visual design con una community internazionale di oltre cinquecentomila followers.

Dopo il successo delle celebrazioni a Milano, nssx torna a casa. Dal 6 al 15 dicembre, la redazione si trasferisce a Napoli, in Piazza San Pasquale a Chiaia, trasformando la storica edicola di giornali della piazzetta antistante la chiesa in un point artistico e divulgativo dove sarà possibile ascoltare buona musica e degustare street food napoletano. L’iniziativa, ancora una volta, unirà fisico e digitale fondendo le due anime che da sempre hanno contraddistinto l’impegno di nss magazine.

nss magazine l’edicola di San Pasquale a Chiaia diventa un point cultural

Dichiara Walter D’Aprile, CEO e Co-founder di nss:

Celebrare a Napoli la nostra storia è un diritto e un dovere! Ricongiungerci con la nostra community local, dopo dieci anni di crescita in giro per il mondo, significa per noi un nuovo punto di partenza verso obiettivi ancora più importanti. Dieci tra creativi, brand e media hanno re-interpretato visivamente il loro rapporto con nss e noi ne abbiamo fatto delle t-shirts che saranno in vendita al prezzo simbolico di 10 euro, assieme a una serie di accessori (sciarpe, beanie e socks) targati nssx.

Aggiunge Aprile:

L’obiettivo è raccontare una diversa visione di Napoli, e il nostro compleanno è un buon motivo per proporre un concept innovativo per la città, elevandola culturalmente e aggregando anche tanti media del settore e ospiti internazionali che, mescolati a designer e realtà locali, possono offrire la migliore versione possibile della città.

L’appuntamento per radunare i lettori e gli appassionati di nss è l’8 dicembre, dalle ore 10 alle in Piazza San Pasquale per un block party partenopeo con il food proposto dall’Antica Salumeria Malinconico.

Il block party (con ingresso su prenotazione al link proseguirà poi al The Sequel Club (vicolo Santa Maria Cappella Vecchia 10) con il DJ set di Vincenzo Paccone & Friends e con l’house music del DJ inglese Jordan Vickors. Al party parteciperanno anche media internazionali e talent che hanno contribuito alla realizzazione di nssx. Un modo di intendere i media da sempre collaborativo, un ecosistema artistico e formativo che ha portato nss negli anni a collaborare con realtà europee, americane ed asiatiche.

Tra queste saranno ospiti e protagonisti Andrea Grossi head of design di Diesel; Culted media di street culture e moda inglese; Concettina ai 3 Santi pizzeria storica; Gilda Ambrosio designer di The Attico, napoletana doc tra le più influenti e affermate giovani designer italiane; Domenico Formichetti designer, stylist e art director per gran parte della scena rap e trap degli ultimi anni, da Sfera Ebbasta alla Dark Polo.

Views France media di street culture e moda francese, LC23 designer pugliese; Samutaro brand consultant; Italy Segreta agenzia di comunicazione e traveling americana; Highxtar media di street culture e moda spagnolo.

Napoli World 2022 è il primo showcase festival di world music

Ferdinando Tozzi delegato per l’industria musicale e dell’audiovisivo descrive così Napoli World 2022:

Napoli World è un altro straordinario traguardo che il Sindaco Manfredi raggiunge per il progetto di Napoli città della Musica. Oltre 70 delegati dal Mondo e dall’Italia, contest di giovani artisti napoletani emergenti e loro valorizzazione professionale, incontri B2B, formazione e audience development attraverso la canzone napoletana, spettacoli gratuiti per cittadini e turisti e tanto altro ancora, per una Napoli policentrica ed internazionale per una Napoli sempre più al centro delle dinamiche non solo artistiche ma produttive e di business del comparto musica, nel bacino del Mediterraneo e nel Mondo. 

 Davide Mastropaolo e Fabio Scopino, fondatori di Italian World Beat – Music Connect Italy, ne curano la direzione artistica. 

Napoli città della Musica e la direzione artistica dedicano l’evento a Marcello Colasurdo, colonna fondamentale della musica folk e popolare napoletana riconosciuta in tutto il mondo. In una fase delicata della sua vita il Comune di Napoli ha ritenuto opportuno, vista l’alta figura artistica e rappresentativa della cultura partenopea, di sostenere le cure ospedaliere. Al contempo i direttori artistici di Napoli World 2022 vogliono rivolgere un pensiero d’amore per Marcello proponendo iniziative musicali in suo onore: in particolare il 7 dicembre si terrà in serata una tammurriata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli a ridosso del Teatro Nuovo.

Napoli World

In coerenza con le linee guida di “Napoli Città della Musica”, Napoli World 2022 ha lo scopo di valorizzare le professionalità musicali del territorio attraverso un percorso di internazionalizzazione, sviluppando l’export delle attività musicali della città e mettendole in rete con le varie realtà musicali nel mondo. In quest’ottica lo showcase festival rende possibile attivare relazioni culturali e imprenditoriali durature con prestigiose istituzioni da tutto il mondo.

Oltre ad offrire una vetrina esclusiva per gli artisti e per gli operatori locali, Napoli World 2022 punta a diventare negli anni un riferimento nazionale, con la consapevolezza che la città di Napoli ha le potenzialità per rappresentare un polo di attrazione per il settore musicale, specie in ambito world music, proponendosi come capitale culturale del Mediterraneo e del M.E.N.A., e come volano di sviluppo economico, culturale e sociale attraverso il linguaggio universale della musica.

Lo show-case festival e meeting b2b si svolgerà dal 7 al 10 dicembre presso la Fondazione Foqus, il Teatro Nuovo ubicati nei suggestivi Quartieri Spagnoli, per poi concludersi con un grande evento al Teatro Mediterraneo confermandosi anche come iniziativa policentrica.

I concerti in programma sono andati sold out nel giro di 48 ore dalla pubblicazione del link per le prenotazioni.

Il programma prevede 17 esibizioni live per oltre 70 direttori artistici e manager internazionali e nazionali, ben 30 provengono da Spagna, Argentina, USA, Korea del Sud, Norvegia, Ungheria, Mauritius, Isole Baleari, Canada, Portogallo, Capo Verde, Serbia, Marocco, India, Francia, Uganda, Tunisia, Slovacchia, Isole Canarie, Irlanda, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceca. Il loro compito è assistere ai concerti degli artisti napoletani invitati e selezionati per permettere loro di valutarli in ottica di potenziali collaborazioni futura ed inserirli nei loro programmi artistici. Tra i prenotati troviamo anche oltre 80 artisti che frequenteranno il festival.

Dichiarano i Dir. Artistici Davide Mastropaolo e Fabio Scopino:

Siamo certi che lo sbarco di Musiconnect a Napoli grazie a Napoli World aprirà una nuova stagione per la world music nella nostra città, fatta di opportunità reali, formazione per le realtà emergenti e consolidamento di un settore ricco di creatività e talento ma frammentato e abituato ad avanzare senza un’idea di programmazione sulla lunga distanza. 

Oltre ai concerti il programma prevede due giorni di speed meeting B2B, due workshop e due panel con i migliori rappresentanti della cultura e imprenditoria musicale partenopea. Mentre si è conclusa con un successo enorme la call to action per gli emergenti: oltre 236 proposte artistiche si sono candidate in meno di dieci giorni e tra queste la giuria di qualità, composta da Ernesto Nobili (musicista), Francesco Fodarella (direttore dell’Ariano Folk Festival) e al giornalista Ciro De Rosa (Blogfoolk, Songlines, Il Manifesto), ha selezionato i seguenti artisti: Araputo ZenAlessio ArenaTaraf de FunicularFede ’n’ MarlenRa di Spina. A questi si aggiungono i Brigan band selezionata in collaborazione con Ethnos Generazioni.
 

Mercoledì 7 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla musica di tradizione con l’esibizioni live di: Vesevo (ore 21:00), Tammurianti World Project (ore 22:00) e Ars Nova Napoli (ore 23:00).

Giovedì 8 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla canzone napoletana con gli showcase live dei Suonno D’ Ajere (ore 21:00) e Raiz & Radicanto (ore 22:00). 

La mattina (dalle ore 10.00 presso Fondazione Foqus) invece ci sarà il panel sulla canzone napoletana con il musicologo Pasquale Scialò, il giornalista Federico Vacalebre e la direttrice del Teatro Trianon-Viviani e attrice Marisa Laurito

Dalle ore 12.15 previsti i primi incontri B to B / networking tra delegati e operatori e a seguire i concerti di artisti emergenti selezionati attraverso la call to action: Araputo Zen (ore 12:30), Ra Di Spina (ore 15:00), Taraf De Funicular (ore 16:00). Il pomeriggio verrà chiuso dal primo ospite internazionale gli spagnoli El Pelujáncanu che si esibiranno (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il MUM (Jornadas Internacionales de la Musica de Extremadura) di Merida.

Il giorno venerdi 9 dicembre (alle ore 10.00) inizia con l’incontro a Palazzo San Giacomo tra i delegati internazionali e operatori italiani con l’Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro Chiara Marciani e il Delegato all’industria musicale e audiovisiva Ferdinando Tozzi per ribadire e ampliare le linee guida del progetto “Napoli Città della Musica” e le sinergie in atto. 

La giornata prosegue presso la Fondazione Foqus con un panel (ore 12.30) che omaggerà il festival Ethnos di Gigi Di Luca, lo storico festival della città di Napoli e dei comuni vesuviani. 

Il pomeriggio (ancora presso Fonazione Foqus) seguiranno gli showcase con gli artisti selezionati dalla call to action più l’ospite internazionale la marocchina Sonia Noor che si esibirà in concerto (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il meeting festival Visa For Music di Rabat. Prima si esibiranno Fede ’n’ Marlen (ore 12:30), Brigan (ore 15:00) e Alessio Arena (ore 16:00). In serata presso il Teatro Nuovo i concerti della cantautrice Flo (ore 21:00) e dello storico cantautore Enzo Gragnaniello(ore 22:00) che tornerà a suonare dal vivo dopo il recente malore e lo farà  nel quartiere dove vive.

Sabato 10 dicembre (dalle ore 10.00) la manifestazione si conclude con gli incontri business to business dedicati agli operatori presso Fondazione Foqus mentre la serata finale avverrà al Teatro Mediterraneo (Mostra d’Oltremare) con il concerto di Lucibela (ore 21:00), terzo ospite internazionale che si esibirà in virtù della collaborazione con l’AME (Atlantic Music Expo di Capo Verde). A seguire il concerto (ore 22:00) dei padri della musica folk la Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Ospite d’onore sarà lo storico cantautore Enzo Gragnaniello che ritorna a suonare dal vivo proprio nel quartiere dove vive, i Quartieri Spagnoli.
Afferma il musicista:
Questa è una iniziativa importante per la città la città ha un grande potenziale, la classica canzone napoletana è in giro da sempre nel mondo, facciamo conoscere anche la contemporanea che non è gestita molto bene. Napoli è trascendentale, ha delle radici forte piantate nella poesia, è una melodia intima, conosciuta in tutto il mondo e deve continuare a parlare. 

Anteprima VitignoItalia a Napoli per celebrare l’Italia del vino

Sta per terminare l’attesa per Anteprima VitignoItalia, ormai classica preview dell’appuntamento di maggio, considerato da tempo una delle più importanti iniziative del settore. E mai come quest’anno l’Anteprima, in programma a Napoli nelle bellissime sale dell’Hotel Excelsior di Napoli nella giornata di martedì 29 novembre, promette di essere un avvenimento in grado di soddisfare le aspettative del pubblico di appassionati e operatori del settore. Merito certamente dell’adesione all’evento da parte di oltre cento tra produttori vitivinicoli e consorzi provenienti da tutta la penisola per un totale di circa 500 etichette di assoluto valore.

Anteprima VitignoItalia a Napoli

“Una risposta davvero importante, al punto di averci costretto a dire molti no ad aziende che chiedevano di poter partecipare – commenta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – Così come le prenotazioni all’evento, sia da parte dei winelover che degli operatori di settore, stanno superando di gran lunga i numeri delle precedenti edizioni. Né va dimenticata la presenza di un nutrito gruppo di giornalisti e operatori stranieri che prenderanno parte alla giornata, a dimostrazione di come VitignoItalia sia sempre più percepito come un punto di riferimento e di incontro. E questo non solo per quello che concerne le degustazioni ma anche sul versante dei momenti di confronto che, da qualche anno, caratterizzano il nostro programma. Per noi è infatti fondamentale contribuire al continuo sviluppo del nostro comparto vitivinicolo proponendo dibattiti e conversazioni tra i diversi player del panorama enoico nazionale.”

Va visto in tal senso il convegno “In & Out – Enoturismo + Export = il successo del vino italiano” che aprirà la giornata (inizio ore 11.30) di martedì 29 novembre, presso la Sala Mascagni del Gran Hotel Vesuvio, in Via Partenope, 45.

L’incontro, moderato da Giorgio Dell’Orefice, giornalista de IlSole24Ore, vedrà la partecipazione di Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino, Gabriella Migliore, funzionaria ICE Londra, Ferdinando Natali, responsabile sud UniCredit, Luciano Pignataro, prestigiosa firma del giornalismo di settore, con le conclusioni affidate a Nicola Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania. Al centro del convegno l’importanza della valorizzazione dell’enoturismo italiano affiancata a una forte presenza sui mercati esteri, al fine di consolidare il comparto vitivinicolo come asset di prim’ordine per il nostro Paese.

Il pomeriggio e la serata, come già detto, vedranno invece protagonisti produttori ed etichette di diverse regioni italiane e prevede la partecipazione di importanti Consorzi come Roma DOC, Prosecco DOC e Friuli DOC. Due i momenti in programma nelle sale dell’Hotel Excelsior: dalle 15.30 alle 17.30 un “primo turno” esclusivamente dedicato a stampa e operatori di settore, immediatamente seguito dalla seconda mandata aperta al pubblico pagante, dalle 17.30 alle 21.30.

“Un’anteprima così  partecipata – conclude Teti – è senz’altro un ulteriore stimolo per guardare avanti con fiducia e concentrarsi già da ora sulla prossima edizione di VitignoItalia. Napoli sta vivendo un momento di autentico fulgore e questo accresce l’importanza per la nostra città di ospitare una manifestazione come VitignoItalia, riconosciuta ormai da anni a livello nazionale e internazionale, punto di incontro e di scambio ideale per il mondo del vino, unanimemente considerato uno dei settori più importanti del Made in Italy.”

Ci vuole orecchio è un viaggio nel mondo musicale di Enzo Jannacci

Venerdi 2 dicembre, e in replica sabato 3 e domenica 4 dicembre va in scena “Ci vuole orecchio”, un viaggio nel mondo musicale del cantante-chirurgo milanese Enzo Jannacci.
Protagonista un altro milanese doc Elio (voce della storica band Elio e Le Storie Tese) che canta e recita il “poetastro”, come amava definirsi.
Con la regia, e drammaturgia, di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, in scena ad accompagnare Elio troviamo: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono e Giulio Tullio al trombone.
Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.
Enzo Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.
“Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente. 
Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora.
A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra. 
Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
Ci vuole orecchio di Giorgio Gallione al Teatro Cilea
Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone, dove una band di cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il Comico, anche in musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato ma piuttosto un potente strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo. Sovversione del senso comune, mondo alla rovescia, ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati e che, contemporaneamente, non teme di creare disagio o generare dubbi.
Dichiara Elio:
Ci vuole orecchio” non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente (…)
È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa.
Così, nel panorama infinito delle figure che abitano l’universo Enzo Jannacci trovano posto anche personaggi dolenti, clown tristi e inadeguati che spesso inciampano nella vita. Lo spettacolo sarà perciò un viaggio in questo pantheon teatralissimo, dove per vivere “ci vuole orecchio” e dove, da saltimbanchi si vive e si muore… Opla!
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